Ringrazio le mie adorate recensitrici: memy881,emobilla483...Vi voglio un mondo di bene!! Grazie per seguirmi sempre...
RAGAZZE SIAMO ARRIVATI ALL'ULTIMO CAPITOLO DELLA STORIA,DOPO QUESTO MANCA SOLO L'EPILOGO...SPERO CHE QUESTO "VIAGGIO" NELLA MIA FANTASIA VI SIA PIACIUTO...E SPERO CHE DOPO AVER LETTO NON VORRETE UCCIDERMI,XD...BUONA LETTURA! KUSSEN,ALICE...
CAPITOLO
17:
Il
mio sguardo continua a
soffermarsi sul volto di mia figlia,l’unica cosa che mi sta
in mente ora è la
sua protezione. Ma in questo momento sento che non posso garantirla. I
passi si
fanno sempre più vicini,non oso alzare il volto,non voglio
che si noti che ho
paura,renderebbe tutto più facile.
-“Aisha,non
saluti tuo
padre?” chiede poi Damon con tono sprezzante. Io continuo a
tacere.
-“Ha
ragione Damon,dovresti
salutarmi,visto che è quasi un anno che non ci vediamo,se
non di più.” Continua
mio padre. Alzo lentamente la mano in un cenno di saluto,giusto per
fargli
smettere di fare gli amichevoli.
-“Sai,ho
sempre pensato che
saresti stata bene con Damon.”
-“Neanche
morta!” sbotto
improvvisamente.
-“Tranquilla,tanto
ormai
sarebbe comunque stato troppo tardi.” dice Damon. La frase
non mi è subito
chiara,ma quando comincia a prendere un significato preciso nella mia
mente
rimango senza respiro.
-“Cosa
vorresti dire?”
domando,sempre più impaurita.
-“Che
la tua ora è
arrivata. Se ti fossi comportata diversamente magari…ma dopo
quello che hai
fatto,beh,ti meriti solo una cosa,ovvero la morte.” Risponde
mio padre.
-“Come
puoi farmi questo?!”
urlo.
-“Come?
Mmm,sono indeciso
se con la pistola o con il pugnale. Ma penso sia più
doloroso il pugnale,quindi
userò quest’ultimo.” Dice con pacatezza.
Ogni sua parola è ributtante per
me,non riesco proprio a comprendere la pazzia che
c’è in lui.
-“Ma
prima tocca alla
piccola.” Aggiunge Damon. A questa frase un tremito violento
mi percuote
tutta,da capo a piedi.
-“Per
favore,risparmiatela.
Uccidete me,fatemi tutto quello che volete,ma vi imploro di non fare
del male a
Shakira.” Dico,ormai con le lacrime che debordano
abbondantemente.
-“Figlia
mia,lo sapevi che
sarebbe andata a finire così.” Dice,mentre si
avvicina cautamente a me per poi
inginocchiarsi al mio fianco. Lentamente mi accarezza una
guancia,scostando i
miei capelli neri dal volto. Poi mi afferra con forza il braccio,fino a
permettergli di vedere la bambina che dorme ignara e tranquilla. Il suo
respiro
mi fa da tranquillante,ma so che questa sensazione mi
abbandonerà presto. A
salvarci momentaneamente è il rumore di un auto che
parcheggia nel vialetto
davanti casa. Mio padre si alza di scatto guardingo,mentre Damon rimane
impassibile,con la pistola pronta alla mano. Si odono dei passi sulla
ghiaia e
il tempo sembra fermarsi. Ogni cosa comincia a sembrare
lenta,finta,dannatamente
noiosa. Poi il rumore di una chiave che apre una serratura e la porta
che si
spalanca rumorosamente. La scena che mi si presenta sembra
così fuori luogo.
Bill e Tom portando in casa le buste della spesa,anticipati da Saki,ma
non appena
questi tre si accorgono delle persone estranee
nell’abitazione,lasciano cadere
i sacchetti per terra intimoriti. Saki si pone davanti a loro. Tutti
sono
immobili,persino Damon e mio padre sembrano non rendersi conto di
ciò che sta
succedendo. Poi Saki,senza farsi accorgere da nessuno,estrae con una
velocità
impressionante la pistola dalla tasca e,dopo averla puntata
perfettamente su
Damon,spara. Il proiettile raggiunge il petto
dell’indirizzato con un colpo
sordo,facendolo cadere all’indietro. Il sangue comincia ad
imbrattare tutto il
pavimento. Guardo il volto privo di vita di Damon e rabbrividisco per
la
milionesima volta. Mio padre comincia a preoccuparsi. Io mi alzo
lentamente,sotto il suo sguardo indignato e attento,poi raggiungo Tom e
gli
porgo la bambina senza dire niente. Lui mi osserva e capisce che
l’uomo
presente qui è mio padre. La sua faccia diventa una maschera
di preoccupazione.
Poi io mi dirigo nuovamente dove ero prima,sono tranquilla
perché so che le
armi le possedeva tutte Damon,e di conseguenza lui è senza
niente. Sa già qual
è la sua fine. Improvvisamente un senso di inquietudine mi
invade
completamente. Lo guardo negli occhi e così fa lui.
-“So
già che morirò.”
Inizia a dire tranquillissimo “Ma sappi che tu verrai con
me.” quella frase mi
lascia interdetta. Non riesco ad assimilare l’ultima frase.
Un altro colpo di
pistola giunge alle mie orecchie,poi vedo mio padre sbiancare,Saki
è riuscito a
colpirlo. Ma prima che muoia lo vedo estrarre un pugnale,affonda tre
colpi sul
mio petto,causandomi un dolore lancinante. Mi sento togliere il respiro
e mi
abbandono alla caduta,che avviene in contemporanea con quella di mio
padre. Sento
Tom urlare e corrermi letteralmente incontro,fino ad inginocchiarsi al
mio
fianco. Shakira deve essere in braccio a Bill. Guardo Tom negli
occhi,il
dispiacere mi pervade.
-“Aisha,non
mi lasciare,ti
prego. Saki ha chiamato l’ambulanza,tra poco saranno qui. Non
abbandonarmi,continua a lottare. Resisti,fallo per me e per nostra
figlia. Ti
prego!” dice tutto tra i singhiozzi,rendendo le parole quasi
incomprensibili.
Io continuo a sentire il dolore mozzafiato,la testa sembra
scoppiarmi,come se
non fossi in grado di sopportare tale dolore.
-“P
–pren…prenditi cura di
Shakira.” Riesco a dire con difficoltà.
-“Non
dire così,ce la
farai. Ci prenderemo cura insieme della nostra bambina.”
Continua a
singhiozzare incessantemente mentre mi parla.
-“Tom…”
mi sforzo,voglio
spendere le mie ultime forze per parlargli.
-“Si?”
chiede,ancora in
preda al pianto. Mi fa ancor più male vederlo soffrire
così. Farei di tutto per
farlo smettere di star male.
-“Ti
amo.” dico infine.
Quelle due semplici parole che per me significavano tutto che non ero
mai
riuscita a dire ora le dico con estrema facilità.
È piacevole questa
sensazione. Sorrido debolmente.
-“Oh
piccola mia. Anche io
ti amo,ti amo più della mia stessa vita.”
Quella è l’ultima cosa che sento. Poi la vita comincia ad abbandonarmi tramite il sangue che defluisce abbondante,riversandosi sul pavimento. Smetto di lottare e chiudo gli occhi. Mi abbandono al nulla.
...THE END...