Salve a tutti!!! Pensavate di esservi finalmente liberati di me, eh?? Beh, effettivamente sono decenni che non scrivo più, e vogliate perdonarmi se sono stata così negligente e svogliata negli ultimi tempi ma il clima generale di nullafacenza che precede e segue l’estate mi ha travolto come un tornado… ^_^’’’’ ndCri Si, ecco, è appena tornata e già comincia con le sue scuse assurde. Dillo che sei una fallita totale come scrittrice e non!! Lo sai che per colpa tua stavamo per finire tutti sotto a un ponte??? NdHana BABABABABABABABA ndCrichesitappaleorecchiegridando Veramente l’unico che rischiava di finire sotto un ponte eri tu… ndHisa&Aki *ç* Aahh miei angeli… mi è mancata talmente tanto la vostra visione celestiale… A differenza di qualcun altro -_-… ndCri Ehi! >_< ndHana Bene, ora dopo lungo tempo, mi sembra anche il caso di cominciare il tanto atteso settimo capitolo!!! Spero che vi piaccia… Ovviamente volevo ringraziare tutti quelli che leggono e commentano, in maniera particolare Toru89, NanaXX, Yuka (vai che sei sempre la migliore), Katherine, Laguna (starò più attenta agli errori ^^’’) e tutti gli altri!!! Ciao a tutti ci vediamo nelle note e nei commenti finali
Buona Lettura
CHAP 7
Hisashi si incamminò mesto
mesto verso la sua camera; era già stato preceduto dal suo compagno, Kadoka,
che si trovava già là da un pezzo: non amando molto la compagnia della sua
classe si era affrettato a prendere le chiavi alla reception e a salire le
scale.
Il moretto si ritrovò a
pensare inevitabilmente a ciò che era successo poco prima con Reishi, visto che
la situazione avrebbe probabilmente condizionato il suo umore per l’intera
serata. Erano così vicini, sentiva quasi i loro respiri regolarsi alla stessa
andatura, e sul più bello l’aveva respinto con il chiarissimo intento di
dimostrare quanto a lei, lui non piacesse. Ma in ogni caso, unica ancora di
speranza in un mare d'illusioni, continuava a rimuginare insistente sul magico
momento che li aveva coinvolti entrambi come in un legame indissolubile. Si
stupì nel pensare come potesse essere stato così forte nonostante fossero stati
“vicini” per all’incirca un nano secondo, vista poi la brusca reazione di lei.
Una ruga di tristezza solcò il suo bellissimo viso al pensiero della moretta
che lo respingeva, a quel modo, come se avesse paura che qualcuno la vedesse…
Aveva pura che qualcuno potesse immaginare una dea come lei con un teppista
come lui. E’ proprio vero che la gente ti marchia a vita. Decise di lasciarla
perdere per sempre. Non poteva continuare a perdere tempo dietro ad una che a
quanto pare teneva tanto conto della reputazione. E pensare che su di lei si
diceva di peggio. Basta! Doveva smetterla di pensarci, magari avrebbe potuto
rispondere alle avances della biondina, la Mizuki, che continuava tanto
insistentemente a proporsi, e in modo davvero troppo visibile.
Accompagnato da questi
pensieri, arrivò davanti alla sua stanza, secondo piano in fondo.
Bussò, seguito dalla
pronta risposta di Kakuta che non si fece certo attendere.
Entrato, fece un lungo
sospiro e si buttò sul suo letto, a faccia in giù, trattenendo per un po’ il
respiro contro il cuscino. Il compagno di stanza, che nel frattempo si era
seduto sul suo letto, lo fissava aspettando che Hisashi gli parlasse perché
sentiva che doveva dirgli qualcosa d'importante. Glielo leggeva in faccia che
quell’espressione non era semplice stanchezza.
-È successo qualcosa,
Mitsui?- decise di proporsi Kakuta, vedendo che l’altro non decideva a parlare.
Hisashi si girò verso di
lui, con un’aria spaesata. Si vedeva così tanto come ci fosse rimasto male per
la reazione di Reshi?
Aprì la bocca, come per
dire qualcosa, poi scosse la testa, con un sorriso sconsolato sul volto e
disse:
-No, niente di
particolare, sono solo parecchio stanco.
-A proposito, dove te ne
sei andato sta mattina a zonzo e non mi hai nemmeno chiamato?- cambiò discorso
il vicino di banco, capendo che la guardia n. 1 dello Shohoku non gli avrebbe
mai rivelato il motivo della sua aria abbattuta.
Il basketman si riprese un
po’ alla proposta di quest'argomento e cominciò a raccontargli della folle
mattinata e di come alla fine la professoressa li avesse sgamati.
-Sai una cosa? Credo di
sapere anche chi può avervi fatto la spia…
-Ah si?- chiese avido
Mitsui.
-Si… Ho dei sospetti sulla
Migashi…
-La Migashi? E che c’entra
lei??
-Beh, ho notato che anche
lei si è accorta del vostro rientro furtivo nel gruppo, a differenza di molti
altri, e poi ci sono degli screzi tra la sua combriccola e le tue due nuove
amiche.
-Davvero? E di che genere?
-Beh, sinceramente la storia
non la so perché l’anno scorso non ero in classe con loro, ha avuto un po’ un
eco tra i ragazzi dell’istituto… Pare che si siano bisticciate fuori della
scuola. Ma non so i motivi perché già al tempo mi facevo gli affari miei. (Non
vedo, non sento, non parlo. Il mio motto di vita… Beh, per una pettegola della
mia portata è l’unico modo per lavarmi le mani di tutto… ndCri Che esempio
pessimo che sei! NdHana Tu, spettegola, ma poi quando sai troppo, ti
giustifichi in questo modo… Queste sono lezioni di vita!
NdCricospiratrice&VekkiaSaggia -_-‘’’ Oramai noi abbiamo perso ogni
speranza… ndTutti)
-Capisco…- Hisashi
s'insospettì un po’ a questa storia e decise di chiedere maggiori informazioni
in giro.
Nel frattempo, ancora
sulle scale, girovagando di piano in piano alla ricerca del suo Hiro, c’era
Akira Sendo, playmaker del team cestistico Ryonan High School. (Aaah visione
celestiale… le apparizioni tue e di Hisashi sono sempre le più
acclamate…*_____* ndCri ^_______^ ndAki E ci vuole anche classe… ^-^ ndHisa
Sborone… ndHana ……Non c'esprimiamo quando fai commenti simili Hanamichi…
ndCri&Hisa&Aki&Tutti)
-Hiro!!!!! Hiroaki!!! Dove
ti sei cacciato maledizione!!!!
-Ehi, Kosh, non ti sembra
il caso di dirgli dove siamo??- all’interno di una delle stanze dell'hotel, nel
frattempo, Fukuda e il diretto interessato, stavano discutendo sul da farsi,
comodamente spaparanzati sul letto -Sta facendo un macello boia per le scale!
Va a finire che se esce il prof e s'incazza con lui, lo mette in punizione e
non lo fa giocare… Dopo voglio vedere dove andiamo a finire!!!
-Non me ne importa niente!
Così s'impara a fare il coglione con quelle battute di merda!- rispose stizzito
Koshino.
-Ma dai che fanno ridere!-
sorrise di rimando Kicchou.
(Però alla faccia
dell’amico che è sempre disponibile nel momento del bisogno!! NdHana Mi sa che
l’ho inquadrato un po’ male… ndAki Basta a dire cattiverie sul mio Kosh!! Mi
spiace Aki ma se mi tocchi Hiroaki, mi arrabbio anche con te… Ma come faccio ad
arrabbiarmi con un faccino simile?? T_T ndCri Autrice, difendi i miei diritti!!
NdHiro Certo mio amato!! NdCri Che voltagabbana, sul serio! NdHana)
-HIIIIIIRO!!!- cominciò a
gridare il moretto dagli strani capelli, girando come un disperso per i
corridoi dell’albergo.
-Dai Kosh!- cercò di
convincerlo ancora il n. 13 del Ryonan, quando non fu bruscamente interrotto
dalle grida, provenienti da davanti la loro porta, che capirono essere proprio
di Sendo.
-Ahahaha!!! Vi ho trovato
infine!! Però Hiro, ti fai sgamare in fretta se ti ostini ad ascoltare quell’ammasso
di rumori che chiami musica, a palla…
-Brutto…!! Maledizione! E
poi parli tu che ascolti quello schifo di Hip-Hop! Allora, visto che hai osato
offendere i miei amati Scooter (Precisazione: un gruppo tedesco che fa trance
music… Non vorrei che li prendeste per un concerto di motorini.^^ ndCri Non
sono tutti scemi come te… ndHana Mi sei veramente mancato Hana… -_-‘’’ ndCri),
questa sera rimani fuori.
-Ma come!! Hirochaaaan!!
-E non chiamarmi così!!!
>_<###
-Oh, ciao Imegami!- disse
nel frattempo Aki, dall’altra parte della porta.
-I-Imegami??- sbiancò
improvvisamente Koshino. Quello era proprio il nome della ragazza che gli
piaceva dai tempi delle medie!!
-Cavolo, ma ti fai sempre
più bella tu! Complimenti!- continuò dall’altra parte il moretto, che in realtà
stava parlando da solo -Sai? Sono proprio contento che anche la tua classe
partecipi alla gita, così potremo passare molto tempo insieme! Hiro, dici? Beh
anche lui è venuto ovviamente. Ora è dentro e non vuole farmi entrare perché si
è incazzato con me: pensa che razza di bambino!!! AHAHAH!!!
-NON SONO UN
BAMBINOOOO!!!- urlò il numero 6 del Ryonan mentre apriva la porta e si trovava
davanti Akira da solo, in preda alle più tremende convulsioni da risata dopo
aver visto il suo volto, rosso dalla vergogna e dalla rabbia.
Così, ancora più
arrabbiato di prima fece velocemente retromarcia non prima di avergli gridato
in faccia i peggiori insulti che gli venivano in mente, ma purtroppo per lui il
numero 7 fu più svelto e lo precedette all’interno della stanza e vani furono
per Hiro i tentativi di spingere fuori quella montagna umana di Akira Sendo,
visto anche che lo sovrastava di molto con la sua altezza!
(Autriiiceee!!! ><
ndHiro *ç* ndCri Questa me la paghi!! Akira sei stato davvero stronzo! E tu non
dovevi difendermi?? ndHiro Scusami luce dei miei occhi *ç*! Ma purtroppo queste
sono esigenze di copione… ndCri Esigenze di copione un corno!! ><# Sono
semplici spazi di riempimento visto che non sai cosa scrivere! NdHiro Zitto
Hiruccio! Potrebbero crederti e nessuno ci seguirebbe più! ndCri Non chiamarmi
così!! NdHiro Come se qualcuno ti seguisse… -_-‘’’’’’ ndKae Kaeduccio sei
tornatoo!!!! Quanto sono contenta!! *________* ndCri Idiota… E poi non
chiamarmi così ndKae ^___________^ ndAki *_______________* ndCri)
A cena…
-Muikawa! Muikawa!- la
professoressa Takameshi chiamava a gran voce la capoclasse della 3-5.
-Si, signorina Takameshi.-
le rispose prontamente l’ultima.
-La nostra classe è al
completo?- chiese con il suo solito tono irritante e superiore che fece venire
voglia alla ragazza di risponderle veramente male, ma invece si trattenne.
-No professoressa, mancano
ancora Mizuki e Reishi.
-Sempre loro!- sbraitò
l’insegnante, riprendendo però subito un tono normale -Non fa niente! Così la
prossima volta imparano! Dì ai tuoi compagni di prendere posto nella sala da
pranzo, tra poco si mangia.
E diede quindi ordine di
non aspettare le due ragazze che nel frattempo…
-TSUBAKIIIIIIII!!!-
sbraitò in preda a una crisi di nervi Sakura.
-Ecco, ecco!!! Mi sto
asciugando i capelli, ho quasi finito!
-Diavolo, ho fame e siamo
in ritardo anche per la cena!
-Guarda, sono all’ultima
ciocca!
-Per non parlare poi della
frangetta!- sbuffò la moretta.
-Visto che stai senza fare
niente, mi cacci un pantalone e una maglia da mettere?? Per favore… -aggiunse
notando lo sguardo spazientito della sua amica che era appena entrata nel
bagno.
Sakura si avviò verso il
trolley della bionda cercando qualcosa di decente da mettere.
Alla fine optò per una
maglia a maniche lunghe con righe orizzontali e un paio di jeans chiari, che
mise sul letto appena in tempo visto che Tsubaki stava posando il phon e la
spazzola nella valigia.
Si vestì in fretta, poi
sempre di fretta recuperarono i cellulari e si fiondarono giù per le scale,
rischiando di investire una coppia di anziani e altri ritardatari come loro.
-La signorina Takameshi si
arrabbierà ancora di più con noi, come se per oggi fossimo state delle sante!
-Non mi ci far pensare!
Si trovarono finalmente
davanti alla porta della sala da pranzo che era aperta completamente visto che
in quell’orario era molto trafficata; buttarono un’occhiata veloce a tutti i
tavoli fin quando non riconobbero la loro classe e si avviarono in quella
direzione.
Mentre camminava Tsubaki
si sentì chiamare dalla parte opposta della sala, e voltandosi incuriosita,
incrociò lo sguardo di Sendo che le mandò un bacio provocatorio; per tutta
risposta girò la faccia offesa.
Ma non poté negare a se
stessa anche quel rossore che cominciava a manifestarsi sul suo volto: cos’era
veramente successo un’ora prima?
Le ragazze si avvicinarono
al tavolo della sig.na Takameshi, per scusarsi del loro ennesimo ritardo, scuse
che la professoressa accettò con un gesto di sufficienza della mano. Quella
donna era sempre più acida!
Si guardarono intorno,
cercando un tavolo libero per loro due ma non lo trovarono come previsto.
Purtroppo erano rimasti dei posti liberi ma non negli stessi tavoli.
Avevano già accettato il
fatto che si sarebbero dovute dividere per la cena, ma si bloccarono entrambe
notando dove erano destinate: i posti erano liberi solo al tavolo dei maschi,
con Mitsui – che nel frattempo non si era nemmeno voltato a guardarle-, e al
tavolo della Migashi, con le sue quattro amiche.
-Vado io al tavolo della
Migashi- si propose prontamente Tsubaki.
-No, dai, vai con Mitsui,
ti piace, sarebbe una buona occasione per passare del tempo insieme- rispose
invece Sakura, ostentando una sicurezza che invece non aveva al pensiero di
doversi sedere in uno dei due tavoli.
-Non ci penso nemmeno a
lasciarti sola con quelle oche… Sakura, va da Mitsui, ci penso io a quelle.
L’ho già fatto una volta, non sarà difficile, no?- La bionda le strizzò
l’occhio complice e la sua amica si convinse finalmente che forse era più
saggio affrontare l’imbarazzo di passare una cena con il bel basketman
piuttosto che l’ostilità delle sue compagne di classe.
Così si avvio mesta verso
il tavolo dei ragazzi, sicura che ciò le avrebbe provocato un altro po’ di
impopolarità.
Invece Tsubaki si avviò a
testa alta e sprezzante verso il quintetto che, nel frattempo, notando la
biondina che si stava avvicinando sempre più a loro, smise di parlare e si
concentrarono su di lei con uno sguardo misto di disprezzo e sorpresa.
-Cosa vuoi Mizuki?-
irruppe la ragazza con gli occhiali, notando che Tsubaki prendeva posto
sull’unica sedia libera.
-Ti serve forse un altro
paio di occhiali per capire che mi sto sedendo?
-Ma come…?- si alzò irosa
l’altra, fermata per un braccio dalla Migashi che invece regalò alla nuova
arrivata un sorriso ironico prima di cominciare a parlare:
-Cos’è? Sei ritornata
strisciando da noi?
-Neanche se foste le
ultime persone sulla faccia della terra.
-Mi pare che ti stai
contraddicendo- continuò l’altra furbetta.
Tsubaki la guardo
interrogativa.
-Il nostro era l’ultimo
tavolo e ti sei seduta ugualmente…
L’altra capì e abbassò la
testa, digrignando i denti, ma si riprese subito:
-E’ sempre un piacere
usarvi.
Tutte la guardarono ancora
più male, accennando dei segni di rivolta prontamente sedati dalla capobanda
che, vedendo la professoressa che stava guardando verso la loro direzione,
ritardò la risposta.
-Sei una lecchina
cacasotto Migashi. Lo sempre stata e sempre lo sarai. Ecco perché ho deciso
giustamente di non contornarmi della tua inutile amicizia.
-Non c’è problema, non ho
affatto bisogno di te- decretò l’altra.
Fu dopo questa risposta
che Tsubaki notò la presenza al tavolo della ragazza con i capelli rasati, era
entrata a far parte del loro gruppo solo dall’inizio dell’anno e meno di due
mesi erano molto pochi per imparare a conoscere delle persone.
Provò pena per lei.
Quest’ultima, notando lo
sguardo di Mizuki su di lei, si girò verso l’altra e con uno sguardo
inceneritore le chiese bruscamente:
-Cazzo guardi?
-No, niente, stavo
pensando che mi fai pena per la compagnia che ti scelta.
La rivolta venne subito
sedata dalla Yumi:
-Anche tu, lo sai?
La bionda, sentendosi
punta sul vivo, minacciò la moretta puntandole un dito contro e mormorandole:
-Non toccare Sakura.
-Nemmeno con un bastone di
dieci metri!- disse l’altra spregevole.
Mizuki sbatté furiosa i
pugni sul tavolo, fortunatamente senza attirare l’attenzione della
professoressa.
-Calme, calme!- si
intromise sta volta la rossina –Mizuki, ti consiglio vivamente di non provare
nemmeno a parlare con Yumi, visto che per questioni varie non le sei molto
simpatica.
-Quali questioni?- chiese
ancora rabbiosa l’altra.
-Non sono affari tuoi!-
disse la teppista cercando così di zittire anche la sua amica, non essendo
molto propensa a sbandierare a tutti i suoi sentimenti.
L’altra capì, ma Migashi
invece intervenne, placando l’animo della moretta con uno sguardo che venne
silenziosamente accolto.
-Diciamo che rispondono
tutte a un solo nome: Sendo.
Tsubaki si zittì.
Ritornava anche qui, in una conversazione dove non avrebbe dovuto avere minimo
posto.
-Questo è un avvertimento
e ti graziamo nel dartelo visto che anche tu una volta facevi parte di questo
gruppo…
-Non sono ricordi felici.
-Come preferisci- continuò
l’altra –Ma essendo noi delle persone leali, decidiamo ugualmente di concederti
questo favore.
Tsubaki storse il muso
alla parola “leali”, ma decise comunque di ascoltare.
-Devi stare lontana da
Sendo cara mia, altrimenti ti troverai nella stessa spiacevole situazione nella
quale anche la tua amica sguazzava l’anno scorso. Ricordi?
Quel nome le riempiva la
testa senza che lei lo volesse. Voleva gridare che non gliene importava niente,
voleva far capire a quelle oche e a tutto il mondo che mai e poi mai avrebbe
provato quei sentimenti contrastanti e strani che invece si facevano spazio nel
suo cuore al solo sentirlo nominare. Poi, spalancò gli occhi, stupita di quanto
stesse pensando e, senza ragionare le parole le uscirono dalla bocca come un
fiume in piena.
-No! Non lo farò mai! A me
Sendo interessa e non ho affatto intenzione di lasciarlo perdere per delle
sceme come voi!
Si portò costernata una
mano alla bocca: aveva appena ammesso che le interessava il ragazzo più odioso
che avesse mai conosciuto!
Di scatto, si alzò dalla
sedia, lasciando al tavolo un quintetto stupito, con una Yumi semplicemente
furiosa e una Migashi che invece se la rideva sotto i baffi, contenta della
situazione di scompiglio che si era venuta a creare, mentre osservava la
biondina che attraversava con passo spedito la sala da pranzo e usciva dalla
porta.
Sakura, invece, fino a
pochi attimi si era ritrovata a vivere degli attimi di puro imbarazzo. Non
sapeva assolutamente come affrontare la situazione con Hisashi e la tensione
tra i due si tagliava con un coltello.
Quando la moretta si era
avvicinata al tavolo, spostando leggermente una sedia e chiedendo, rossa in
volto, se potesse prendere posto, i cinque ragazzi erano semplicemente
sbigottiti. Non se l’aspettavano di trovarsela lì, e soprattutto Mitsui, che da
quando era entrata nella sala con la sua amica, aveva fatto di tutto per
evitare il loro sguardo, fingendo di non averle notate e cercando di tenere su
una conversazione con Kakuta, ma dopo essersela trovata vicina, non poté fare a
meno di salutarla con un sorriso imbarazzato e un cenno della mano.
Lei fece altrettanto,
cercando, nel breve tempo che stettero vicini di evitare di fare conversazione,
lui continuando a intrattenersi con il compagno di banco, lei, parlando con gli
altri ragazzi seduti al tavolo che nel frattempo, ripresisi dallo shock
dell’improvvisa comparsa della compagna di classe, facevano praticamente a gara
nel rivolgerle la parola, tenendola così molto impegnata…
(Perché tutte le fortune
non vengono mai a me?? T_T ndCri E c’è anche da domandarlo?? NdHana Hana sei un
infame!!! ><## Parli tu poi ndCri >_<## ndHana Gongolo Gongolo
^____________^ ndAki *ç* ndCri A parte che tu gongoli sempre, però sei un vero
bastardo!! Solo perché la ragazza che ti piace ti si caga! Almeno non davanti a
me! NdHisa Ma di cosa ti lamenti Hisa! Ci sono qui io per te^^ ndCri E’ una
minaccia?? NdHisa T_____T Me tapina... ndCri)
Erano seduti vicini ma non
si erano rivolti nemmeno una parola.
A un certo punto Hisa,
capendo che era abbastanza, decise che era giunto il momento di rompere il
ghiaccio e sorpassare questa brutta situazione che si era venuta a creare con
la sua nuova amica, prendendo parte al discorso.
-Ehi, Reishi, ci lavori
ancora a quel locale, il Teddy Bar??- chiese a un certo punto uno dei cinque.
-Beh, si…- rispose timidamente
Sakura.
-Ci facciamo un salto uno
di questi pomeriggi, eh? Che ne dite ragazzi?- si intromise nel discorso
Mitsui, lasciando senza parole Sakura, stupita dalla scioltezza con cui le
parlava ma soprattutto dal sorriso con cui la stava guardando. Davvero da
clinica.
-Questo era scontato
Mitsui- gli rispose nel frattempo uno dei due, ma i ragazzi non riuscivano a
distogliere lo sguardo, entrambi rapiti dai loro occhi, come quel magnetico
attimo di cui erano stati protagonisti un’ora prima.
Si guardavano persi, l’uno
negli occhi dell’altra, finché Kakuta li riportò alla realtà sventolando una
mano davanti ai loro nasi.
Entrambi si ripresero alla
svelta, rossi in volto, coinvolti in una situazione ancora più imbarazzante di
quella di prima, e il tutto era peggiorato dai commenti delusi che i ragazzi
rivolgevano alla guardia dello Shohoku.
-Adesso abbiamo capito
perché vuoi andarla a trovare Hisa! Sei un infame!
-Esatto! C’è una tresca, e
oltre al fatto che non ci dici niente, ci fai rimanere anche male!
-Ma no, che andate a
pensare…- tentava di discolparsi Hisashi, il quale sentiva dentro sé una
confusione che mai aveva tanto gradito: a quanto pare la ragazza non era
totalmente indifferente a lui e magari con un po’ di sforzo sarebbe riuscito a
conquistarla.
Un sorriso si delineò sul
suo volto e smise di rispondere alle accuse dei suoi amici.
Sakura da parte sua, si
dava della stupida! Doveva assolutamente abbandonare l’idea “Hisashi Mitsui”,
lui piaceva alla sua migliore amica, alla quale doveva tanto e mai avrebbe
fatto qualcosa che potesse ferirla.
Teneva gli occhi bassi e
cercava mentalmente una qualsiasi scusa che potesse allontanarla da quella
situazione, e senza nemmeno farlo apposta, si vide sfrecciare accanto,
visibilmente sconvolta, Tsubaki. Così, balbettando delle scuse, si allontanò
dal tavolo seguendo a passo spedito la sua amica che si era già avviata fuori
dalla porta.
…CONTINUA…
Cri: Ed eccomi again here with youuuu!!!
Hana: Non è che sentivamo la tua mancanza…
Cri: Hana oggi sei più acido del solito: cos’è, gli scaricamenti sono arrivati a 52 per caso?? XD
Hana: >/////< Fa silenzio, scema!
Cri: Hihihihi!!! C’ho beccato in pieno scommetto!!
Aki: C’ha provato prima con Tsubaki…
Hisa: … poi con Sakura…
Cri: Ma scommetto che entrambe le hanno risposto “No”!! Ahaahahah… XDDD
Hana: Eddai!!! Vi avevo avvertito di non dirglielo! Siete degli spioni infami!!
Cri: Addirittura 53… AHAAHAHAHAHAH!! Non resisto!!!
Hana: Basta!! >< ç_ç
Cri&Hisa&Aki:AHAAHHAHA
Hana: Basta, io me ne vado!! Il grande genio si ritiene offesissimo e quindi toglie il disturbo.
Cri: Era ora!
Hisa: Ma dai Hana, su, era giusto per ridere! Lo sai che noi ti vogliamo bene e quindi io e Aki ti concederemo il privilegio di rovistare tra le nostre ex e i nostri scarti e combinare un appuntamento!
Aki: ^__________^
Cri: Quanto siete generosi e altruisti, miei angeli! *________* Anche se dubito fortemente che le vostre ex, abituate a voi, possano mai trovarsi bene con lui…
Hana: Smettetela ho detto! E poi non li voglio i vostri scarti! Posso benissimo trovarmela da solo una ragazza tutta mia!
Cri: Si, nemmeno se te la disegni… -_- Bene cari lettori, chiudiamo qui questa farsa e…
Hana: Ah si?? Bene, allora niente sorpresa numero2!! E pensare che ero arrivato a scazzottarmi pur di portare questo special Guest!
Cri:Checcosa checcosa???
Hana: Sissì!
Cri: Voglio lo special Guest!
Hisa: Bene, visto che qua se ne andrà molto per le lunghe, è meglio se ci pensiamo io e Aki a fare i saluti finali.
Aki: ^________^
Hisa: Un saluto a tutti! Continuate a leggere la nostra storia (anche se fa pietà davvero, ve lo dico, ma devo essere pagato quindi voi leggete ^_-)! Forza Shohoku!!
Aki: Ehii!! Forza Ryonan, vorrai dire! Sicuramente ti sarai sbagliato, sai a forza di recitare la parte ti comincia a dare al cervello…
Hisa: Parla per te! è_é So bene ciò che dico! Vai a pescare va che è meglio e forse concludi di più!
Aki: ^___^’’’’ Ehm-ehm, visto che la mia proverbiale calma è messa molto alla prova, è meglio se diamo i saluti subito altrimenti il tutto potrebbe sfociare in una disastrosa rissa, quindi saluti dal playmaker/ala piccola del Ryonan e dalla guardia dello Shohoku. ^____________^
Hisa: Non si è sentito il mio nome, infameee ><##
Aki:^_^
Cri:*ç*
Speeecial Gueeeeest!!
Nonno Maki: E commentate commentate commentate!!!!!
Cri&Hana&Hisa&Aki&Tutti: -_________________________-’’’’’’
Nonno Maki: Mbeh? Che volete??