Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: Muffins    05/01/2011    2 recensioni
una Lucy dei tempi nostri senza memoria e senza genitori farà un viaggio che le cambierà per sempre la vita e incontra cose e persone che non pensava nemmeno che esistessero
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Caspian, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno




non ci potevo credere, non ci volevo credere non ero piu nello studio del professore ma..non lo so dove ero, anzi speravo di sbagliarmi.

mi alzai scombussolata e cercai di fare mente locale e mentre cercavo di ricostruire l'accaduto sentivo dei passi dietro di me, inzialmente cercai di ignorarli ma poi divennero molto insistenti, mi girai di scatto e urlai, anche l'essere davanti a me urlò


-aha! - entrambi cademmo per lo spavento, lo guarda per bene, era diverso da me, non aveva dei piedi ma deigli zoccoli -em..scusa non volevo spaventarti- gli dissi cercando di avvicinarlo lui rimase nascosto dietro un lampione

-ei ma tu non hai..freddo?- gli dissi avvicinandomi -n..no- che buffo, sembrava una capra -scusa se non sono in discreta...ma tu che cosa sei?- si avvicinò e raccolse l'ombrellino che aveva -io, mi cara, sono un fauno..e tu chi sei?-

mi disse avvicinandosi -io sono Lucy, vengo..da Londra- mi guarda come se non sapesse cosa fosse londra

-bene, lucy, regina di Londra. è un onore fare la tua conoscenza..ma non dovresti essere qui- mi prese la mano e comincio a trascinarmi via -lo so che non dovrei essere qui, ma il libro..- ripensai al libro, purtroppo non l'avevo mai letto e non sapevo che cosa mi sarebbe successo, sicuramente il professore lo sapeva.

-devi andare via subito-

-sapessi come fauno- dissi acida -il mio nome è Tumnus. se la strega bianca ti trova è la fine- la strega bianca, e questa chi era? non ci stavo capendo piu niente ma guardatemi stavo parlando con un fauno.


-ei, frena frena- dissi bloccandolo

-chi è questa strega di qui parli?- gli domandai bloccandolo al ciglio di una stradina -da quando c è lei, ossia

cento anni, c'è sempre il gelo, la neve perenne-


disse spaventato, lo si leggeva come si guardava intorno circospetto e la cosa mi irritava -guarda che non sbuca mica da un momento all'altro- lo rimbeccai girando i tacchi e mettendomi a camminare lungo la strada innevata.


-Lucy eccola- mi girai di scatto verso Tumnus credendo fosse uno scherzo di cattivo gusto, una volta girata verso il fauno vidi tutto il suo terrore scritto negli occhi


-scappa piccola lucy- mi disse prendendomi per mano

-cosa? e tu non vieni?- ero preoccupata


-devo trattenerla. se sopravvivi , cerca Aslan- disse portandomi nel folto della boscaglia innevata

-Aslan?- ero incredula, ma allora esiste davvero? o erano tutti pazzi?


-lo conosci?- era come se d0improvviso la strega bianca non ci stesse piu cercando, era allegro e fiero che io lo "conoscessi" ma io non lo conoscevo affatto


-di vista- gli risposi

-bene, cercalo e sconfiggi la strega, liberaci dal gelo va-


mi misi a correre piu veloce che potevo, fortuna i miei vestiti erano rimasti quelli anche se morivo dal freddo se avessi avuto un vestito a quest'ora chissà dove ero.


ogni tanto mi giravo cercando di scorgere qualcosa, ma niente, magari la strega neanche mi aveva visto,

mi fermai un attimo a prendere fiato, mi appoggiai contro un albero e iniziai a respirare.

avevo il cuore a mille, sopra la mia testa, su un ramo, si posò un passero.


-psh-


questo era troppo, un passero stava facendo psh a me, lo guardai e mi indicai come a dire vuoi me?


-sei tu la figlia di eva?-


domandò il passero da sopra il ramo


-e, puo darsi, non ho mai conosciuto mia madre-

-cosa ci fai tutta sola?-


domandò il passero


-la strega bianca, ha preso. penso. il signor Tumnus, il fauno-

-o poverino-


il merlo aveva una voce gracchiante che ricordava tanto quella della signora Figg, poi un altra voce mi giunse dal basso, una voce maschile, molto piu rude e con la lisca. mi guarda attorno cercando chi mi stava parlando, poi mi senti tirare i pantaloni


-ei, sono qui giu-


abbassai lo sguardo e vidi con meraviglia che era un castoro che mi stava parlando, mi misi in ginocchio per ascoltare quello che mi stava dicendo


-non è sicuro parlare qua fuori-


accenno agli alberi, come se potessero parlare pensai ma lo segui ugualmente dove mi stava conducendo.

dopo diversi minuti di camminata arrivammo ad un lago gelato con una piccola casetta sopra.

era deliziosa, di nuovo il castoro mi fece strada fino alla casetta.


-prego entra, scaldati un po-


stavo morendo letteralmente do freddo e con meraviglia scopri che dentro c'era un bel calduccio

il castoro mi presentò sua moglie, una "signora" molto gentile.


-allora, mi ha detto Tumnus, che io devo salvare Narnia-

-si, Aslan ha gia le truppe radunate-

-ma se le ha gia radunate, a cosa gli servo io?-


rise di gusto prima di strozzarsi con il pesce che stavamo mangiando, la moglie molto teneramente gli battè dolcemente sulla schiena e poi prese la parola


-per governare cara- spalancai gli occhi, governare? io neanche sapevo farmi rispettare dai cani come potevo governare


-governare, cioè governare governare?- dissi piu volte non convinta per niente

-certo governare- disse lei convinta

-ah. no ci deve essere uno sbaglio- dissi alzandomi e battendo la testa -io non posso governare- presi la mia roba, ossia l'ipod che avevo scoperto essere nella tasca dei jeans e usci infischiandomene del freddo.

l castoro mi seguì -no, non è saggio uscire di notte, Maugrim- non l'ascoltai e lui torno dentro, pochi minuti piu tardi sentì ululare e poi delle macchie nere correre verso di me, capì di chi si trattava.


corsi indietro tornando alla casa dei castori, appena arrivai spalancai la porta e mi fiondai dentro facendo spaventare i due castori -hai cambiato idea?- mi disse il castoro


-no, loro mel 'hanno fatta cambiare- la casetta comincio a tremare, i lupi erano arrivati e stavano sfondando la casa, la signora castoro stava prendendo la marmellata, i biscotti e altro cibo, mi venne spontaneo domandargli a cosa ci sarebbero serviti


-quando saremo affamati serviranno, cara- scendemmo nella galleria che aveva scavato lui insieme a tasso

sbucammo proprio davanti casa sua


-ahah- caddi a terra per lo spavento trascinandomi dietro anche i due castori, caddi perchè a pochi metri da me c'era una statua, di un tasso.

appena il castoro la vide comincio a piangere -ci conoscevamo da una vita- disse affranto, la moglie corse a consolarlo.

sentimmo i lupi a pochi metri da noi nella galleria e quindi ci rimettemmo a correre.




Grazie a

alicecullen19



Che ha recensito la storia per prima ^^

ha chi l'ha messa nei preferiti, seguita o semplicemente i lettori silenziosi graziee

   
 
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