Appearances
You, with your switching sides
And your wildfire lies and
your humiliation
You have pointed out my
flaws again
As if I don’t
already see them
I walk with my head down
Trying to block you out
‘cause I’ll never impress
you
I just wanna feel okay again
Tu
con i tuoi cambi di opinione
E le tue bugie e la tua
umiliazione
Hai sottolineato i miei
difetti di nuovo
Come se io già
non li vedessi
Io cammino con la testa
bassa
Cercando di bloccarti
perche non ti impressionerò
Voglio
Mean
Taylor Swift
-Megan
muoviti! Sono già le otto!- Mio fratello irruppe nella
stanza con la grazia di
un elefante.
-Cinque
minuti- Borbottai per poi mettere la testa sotto il cuscino.
–Megan- Mi ammonì.
-Eddai!-
Mugugnai.
-Non
costringermi a farti il solletico-
-Oh..Non
lo faresti- Dissi ormai sveglia.
-Ah,
davvero?- Non mi diede il tempo di rispondere che si buttò
sul mio letto e
incominciò a farmi il solletico.
-Ahahahah..N..No..No-
Mi stavo soffocando dal ridere –Dai
Evan..Ahahahah…Okay mi alzo!- Gli
urlai dietro.
-Brava
bambina- Mi prese in giro accarezzandomi la testa e come risposta
ricevette un
pugno nella spalla.
-Ti
aspetto in cucina, ti ho preparato una sorpresa-. Mi strizzò
l’occhio e uscì
dalla stanza chiudendo la porta.
Sospirai
e mi alzai dal letto.
Mi
misi la leggera vestaglia di flanella che era sopra la scrivania e
sospirai.
Un
altro giorno.
Un
altro giorno normalissimo.
Aprii
la finestra e la fredda aria di gennaio mi investii.
Andai
in bagno per vestirmi e lavarmi.
Quando
finii corsi in camera a chiudere la finestra per poi andare in cucina.
-Ehi
Evan e la sorpresa?- Chiesi confusa quando mio fratello mi
servì latte e
cerali, come le solite mattine.
-Bruciata-
Rise ed io mi unii a lui. –Capita solo a te!- Dissi
sorridendo.
-Dai
Meg muoviti, altrimenti arriviamo a scuola in ritardo-.
-Mi
scusi signor fratello- Imitai la voce di un soldato.
Rise
e andò a prendersi la giacca.
Quando
tornò ero già sull’uscio della porta.
-Ma
Meg non avrai freddo così?- Con il mento indico la mia gonna
corta.
-No,
almeno non credo-
-Sei
sempre la solita esibizionista!- Mi accusò sorridendo, come
risposta gli feci
la linguaccia e lo presi per mano, portandolo al
garage.
-Devo
passare anche a prendere Kim- Disse timoroso della mia reazione.
Sbuffai.
–Ma dai Evan! Quella è una troia! La da a
tutti!- Dissi con ovvietà.
-A
me non sembra, e poi è molto gentile con te-
-Sì
certo. Convinto te.- Brontolai per poi incrociare le braccia e sedermi
al posto
del passeggero.
-Assolutamente-
Disse con un sorriso per poi ingranare la marcia e partire.
La
macchina ogni tanto aveva dei scossoni, colpa della strada bucata e
dell’auto
mal ridotta.
Ci
fermammo davanti alla casa di Kim, a quanto pare la nuova ragazza di
Evan.
La
sua casa era davvero bella, altro che la nostra, aveva due piani ed era
fatta
tutta in legno.
Avete
presente la casa di Barbie in montagna? Beh ecco…Ci siamo
quasi.
Evan
suonò il clacson e una ragazza dai capelli biondi quasi
bianchi sbucò dalla
porta.
Aveva
una gonna azzurra che stava da pugni con il suo cappotto rosso ciliegia.
-Bleah-
Borbottai. Evan rise avendo capito a cosa mi riferivo.
Kim
spalancò la porta della macchina, si sedette e dopo aver
chiuso la portiera,
salutò Evan con la sua vocina stridula.
-Ehi
Evan!-
-Ciao
Kim- Salutò adorante Evan.
-Ciao
Megan!-
-Ciao
Kim- Dissi seccata.
La
ragazza evidentemente non riuscì a capire che non ero in
vena di parlarle perché
continuò –Oh Meg tesoro! Hai una gonna
meravigliosa! Ti sta da Dio! Vorrei
avere io le tue gambe!- Rise grugnendo.
-Grazie
Kim- La ringraziai con la vitalità di un bradipo in letargo.
-Eh..ehm-
Evan tossì per attirare l’attenzione della bionda,
e questo gli fece
guadagnare un bel po’ di
benedizioni da parte mia.
Sospirai
e mi misi ad osservare il paesaggio che fluttuava davanti ai miei occhi.
Era
passato più di
un mese.
Più
di un fottuto mese da quel concerto.
E
lui non mi aveva ancora chiamata.
Ci
speravo così tanto.
Forse
non gli piacevo, forse gli avevo solo fatto pena.
Qualcuno
mi scosse. –Pianeta Terra chiama Meg. Meg ci sei?- Chiese mio
fratello
divertito. Annuii ancora mezza scombussolata a causa di tutte quelle
emozioni
che mi erano venute fuori pensando a lui.
Pensando
a Chaz.
Le
lezioni passarono lente come al solito.
Avevo
avuto due ore di storia dell’arte, ovviamente non ero stata
attenta, mi ero
messa ad osservare fuori dalla finestra il modo in cui gli alberi
lottavano
contro il vento.
Era
interessante osservare.
Sin
da piccola osservavo quello che mi capitava attorno. Era un modo per
vedere con
chi avevo a che fare.
Poi,
avevo avuto un’ora di matematica, due di inglese e per finire
un’altra di
biologia.
Abbiamo
parlato dei vari gruppi sanguigni.
Sono
quasi svenuta, ma per il resto è andata tutto okay.
Dopo
le lezioni, mio fratello accompagnò Kim a casa e mi
lasciò la macchina.
-Non
ci sono per cena. I genitori di Kim tornano tardi quindi le faccio
compagnia. Se
hai bisogno chiamami, ma sono sicuro che te la saprai cavare-
Traduzione:
Faccio sesso con Kim quindi anche se la casa si incendia non chiamarmi,
arrangiati.
Arrivata
a casa, mi misi una felpa larga e un paio di pantaloncini corti.
Mi
preparai il pranzo e iniziai a mangiare in silenzio. Con lo sguardo
perso nel
vuoto.
Mi
capitava spesso di rimanere a casa da sola. Mio fratello se ne usciva
spesso
con discorsi del genere.
A
me andava bene. Mi piaceva stare da sola.
Come
tutti gli altri giorni in cui ero a casa da sola mi preparai un the e
mi misi
sul divano a guardare la televisione.
Mi
stavo quasi per addormentare quando il mio cellulare prese a squillare.
Seccata,
risposi:
-Pronto?-
-Ehm..Sei
Megan?- E questo
chi era?
-Sì
e tu?- Chiesi diffidente.
-Ehm..Io
sono Christian-
-Ti
conosco?-
-Beh..Tecnicamente
no..Ma se guardi su Yout…Ahi-
Sentii
qualcuno bisbigliare qualcosa di sottofondo.
-No..Tu
non mi conosci.- Ammise lo sconosciuto.
-E
allora tu conosci me?-
-Ecco..Veramente
no.-
-Ma
allora come fai ad avere il mio numero?- Non ci stavo più
capendo niente.
-Ehm..
–Una voce parlò a Christian-
Si..Infatti..Altrimenti Chaz mi uccide-.
FERMI
TUTTI.
Aveva
detto CHAZ?
-Chaz?-
Chiesi stupita.
-Sì..è
un nostro amico. Sai…Lui aveva il tuo numero…
solo che l’aveva perso per colpa
nostra ed era andato in paranoia…- Non riuscì a
continuare che sentii una voce
diversa dalle altre due che avevo sentito prima.
Era
familiare.
-Scusate
ragazzi ma io non ci sto capendo nulla-
Ci
fu silenzio totale poi sentii una specie di “falla venire
qui”.
-Senti..Megan..Se
vuoi chiarimenti potresti venire all’Hotel Bilboa?-
-Mmmmh...-Ero
diffidente.
-Così
ti spieghiamo questa cosa di Chaz.-
-Non
saprei.- Ammisi.
-Aspetta..-Sentii
di sottofondo altre voci- Eccomi..Se vieni ci sarà anche
Chaz.-
-Okay..Però
Christian, giusto?-
-Sì,
Christian Bead…Ahia! Ryan smettila! Così mi
uccidi!- Sentii delle risate di
sottofondo.
-Beh
Christian oltre a te e Chaz chi ci sarà?-
-
Non saprei, adesso chiedo, ragazzi
chi
vuole venire con me a conoscere la futura ragazza di Chaz?- Mi sentii
bruciare
le guance. Era imbarazzante. Quel
ragazzino mi faceva innervosire ma allo stesso tempo mi stava simpatico
per la
sua vivacità e schiettezza.
-Ehi..Meg
ci sei?-
-Si-
-Ecco,
ci sarò io, Chaz, Ryan e forse Jus..Ahia! Ma smettila Ryan!
Guarda che ti
infilo questa penna dentro l’orecchio se non la smetti!-
Sentii vagamente
quello che stava dicendo e poi di nuovo tutti a ridere.
-Ehm..Ragazzi?
Allora che devo fare?-
-Oh…Scusa
Meg. Comunque ti aspettiamo qui all’hotel tra
un’ora okay? Chiedi di…Ehm…Se ci
provi Ryan ti ammazzo!...Bravo ragazzo.-Rise- Cazzo, scusa Meg! Beh ti
aspetto
qui, io sarò quello con la maglietta rossa-
-Okay
allora…- Non mi lasciarono finire che Christian mi
interruppe.
-Ehi
Meg! Ma è vero che sei una figa spaventosa?-
Sentii altre risate.
-Ciao
Christian, a dopo- E chiusi ridendo.
Per
la prima volta dopo tanto mi sentii felice.
Ero
contenta.
Tra
poco avrei visto il mio amico.
Avrei
visto Chaz.
Il
mio Chaz.
Accesi
lo stereo e mi misi a cantare:
-You make me
Feel like
I’m living a
Teenage Dream
The way you turn me on
I can’t sleep
Let’s runaway
And don’t ever
look back
Don’t ever look
back..-
Scelsi
con cura cosa mettermi.
Optai
per una vestito bianco, in lana,
nonostante il freddo, per fare risaltare l’abbronzatura e il
mio fisico
perfetto.
Poi
misi la giacca e delle All Star bianche,
ormai consumate.
Afferrai
le chiavi e chiusi la porta per poi
correre in macchina e partire per l’Hotel.
L’Hotel
era abbastanza vicino alla mia scuola
elementare, quindi sapevo benissimo arrivarci.
Ero
agitatissima.
Poi
eccolo. L’Hotel era uno dei più rinomati
di tutto San Diego, maestoso
e
imponente.
Parcheggiai
la mia macchinetta sgangherata
dietro dei bidoni e scesi dalla macchina.
Quando
entrai nell’Hotel non c’era anima viva.
Le
cose erano due: O mi avevano preso per il
culo, o avevo capito male l’indirizzo.
Poi
vidi qualcosa di rosso attirare la mia
attenzione, era un ragazzo di spalle, abbastanza basso, con i capelli
un po’
lunghi ma non troppo, simile ai capelli di Chaz.
-Ehm…-
Dissi per attirare la sua attenzione.
Il
presunto Christian si girò di scatto e la
sua faccia divenne da neutra, meravigliata.
-Lo
sapevo che eri una figa!- Disse fiero di
se stesso.
-Come
scusa?- Ero perplessa.
-Io.
Sapevo. Che. Tu. Eri. Figa. – Scandì bene
le parole.
-L’avevo
capito- La mia faccia era irritata e
seccata. –Intendevo, forse hai sbagliato persona-
-No,
tu sei Megan| Ne sono sicuro!-
-No
mi dispiace sono Sophia- Sorrisi
desolata.
-Davvero?-
Sembrò sconcertato.
-No.-
E scoppiai a ridere.
-Così
offendi il mio orgoglio! Non vale!-
-Ahahah..Scusa!
Era più forte di me-
Quando
mi calmai gli offrii la mano che lui
poi strinse. –Piacere, Megan-
-Piacere
Christian-.
Si
girò e incominciò a camminare, poi si
girò
e mi disse –Vieni?-
Annuii
e lo seguii.
Entrammo
in un ascensore e lui premette il
tasto dodici.
-Dai
raccontami cos’è sta storia di Chaz- Lo
incalzai.
-Oh
si ecco-
Il suo viso si imporporò.
-Hai
presente quando vi siete conosciuti?-
Annuii- Ecco..Lui era così felice…E
noi, io e
Ryan..Gli abbiamo preso il telefono e gliel’abbiamo nascosto-
Lo guardai
scettica, come a dire, “e allora?”.
-Beh…Dopo
ci siamo scordati dove l’avevamo
messo e lui così non ha potuto chiamarti- Poi
con
il gomito, con fare amicante,
mi
toccò la
spalla –Sapessi com’è andato in
paranoia.-
-Mi
dispiace- Dissi.
Mi
sorrise e alzò le spalle, poi l’ascensore
si aprì e lui mi prese per mano,
come se
fosse una cosa naturale, conducendomi davanti ad una stanza.
Bussò
e dopo pochi istanti la faccia di un
ragazzo sbucò dalla porta.
-Megan,
lui è Ryan!-
Lo
salutai con un cenno della mano.
-Ciao
Megan!- Mi sorrise trentadue denti
facendomi entrare nella stanza.
Era
enorme. Bianca ed
enorme.
-Chaz?-
Domandò Christian.
-Adesso
arriva ma forse con lui c’è..-
Christian
non lo fece continuare che mi prese
per mano e mi invitò a sedermi.
-Vuoi
qualcosa da bere Meg?- Mi chiese Chris.
Scossi
la testa e gli sorrisi.
Intanto
Ryan mi si sedette vicino.
Lo
guardai meglio, aveva qualcosa di vagamente
familiare.
-Sai
Ryan…Hai qualcosa di familiare…-
Sbiancò
e Christian scoppiò a ridere.
-Che
c’è di strano?- Chiesi perplessa.
-Ahah..Dio
Meg! Mi fai morire! E’ ovvio che l’hai
visto già da qualche
parte, lui è il
migliore ami…Ahiaaaaaa!-
Ryan
gli aveva tirato una bottiglia sulla
testa facendomi morire dal ridere.
Quando
stavo per domandargli cosa intendessi
dire bussarono alla porta.
Christian
andò ad aprire e poi lo vidi.
Chaz.
Gli
corsi incontro ed andai ad abbracciarlo.
-Chaz!-
Sarà
sembrato strano ma ormai lui era diventato mio amico.
Mi
abbracciò anche lui, felice.
-Ehi
Meg, sei bella come sempre- Risi
imbarazzata.- Anche tu-
-Ehm..Ragazzi,
noi vi lasciamo soli, se avete
bisogno di noi siamo in sala giochi.- Disse Ryan trascinando Christian
per la
maglietta fuori dalla porta.
Mi
sedetti sul letto, di spalle alla porta,
mentre Chaz si sedette nella poltrona davanti a me.
-Beh…Mi
hanno raccontato com’è andata..-
-Si…Mio
Dio…Volevo ucciderli-
Risi
e gli sorrisi.
-Non
ti preoccupare, l’importante adesso è che
ci siamo trovati-
-Per
la prima volta stimo quell’idiota di
Chris-
-E’
simpaticissimo!-
-Già…Ma
a volte è davvero un’idiota-
Risi,
di nuovo.
-Te
la passi bene qui allora- Dissi
osservandomi in giro.
-Già…E’
merito di un amico, mi trascina
dovunque vada-
-E
non è un buon segno scommetto-
Annuì
triste.
-Devi
partire?-
-Per
adesso no, probabilmente
potrò stare qui un altro po’,
forse un o due mesi, sai, questo mio amico ha da fare molte cose in
questa
città-.
Ero
triste. Io, io gli volevo bene.
Mi
aveva colpito.
Mi
aveva cercata e rassicurata quando avevo
bisogno di qualcuno con cui parlare. Gli dovevo molto.
-Ehm
Meg-
-Si?-
-Ma…-
Si passò una mano tra i capelli,
imbarazzato- Il tuo ragazzo non è geloso se stai con me?-
Risi
triste.
-Non
ti preoccupare. Non sto con nessuno-
-Come?-
Chiese sbalordito. –Ma sei splendida!-
-Già..Peccato
che non esista solo la bellezza…-
-Meg…Io
ti conosco da poco ma ormai mi sembra
di conoscerti da un secolo-
-Anche
io Chaz la penso così-
Mi
sorrise e mi prese le mani, per poi
guardarmi negli occhi.
-Meg..Io..Io
credo di essermi innamorato di t…-
Non riuscii a finire che fuori dalla porta si sentirono delle urla,
probabilmente di Christian, e poi una voce diversa da quella di Ryan,
una voce
familiare. Molto familiare.
-Oh
no.- Sussurrò Chaz prendendosi la testa
tra le mani.
-Che
c’è?-
-Christian
e Jus..- La porta si stava aprendo
e questo fece zittire e impallidire Chaz.
Mi
stavo preoccupando.
-Ma
insomma ragazzi! E’ camera mia! Non potete
impedirmi di entrare!- La voce dello sconosciuto.
La
porta si stava aprendo. Poi…
-Megan.-
Mi chiamò Chaz.
Mi
girai verso di lui e le mie labbra
accolsero le sue.
Spazio V a n n y:
Vengo in pace D: e chiedo umilmente
perdono v.v per il mio mostruoso ritardo nell'aggiornare xD
Ma
grazie ragazze *-*
Io
vi adoro ♥
Spero
che questo capitolo vi sia piaciuto.
E sì v.v il ragazzo che stava aprendo la porta era…….
Ehhhhhh
v.v dovreste averlo capito! :)
♥
Grazie
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