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Autore: Hyperviolet Pixie    15/12/2005    8 recensioni
Il ballo delle debuttanti per le sorelle Black non significa solo entrare a far parte della società, ma anche cominciare a fare le loro scelte in autonomia e che ormai sono pronte a lasciare la loro adolescenza per entrare in servizio per il Lord Oscuro. Ma tutte decideranno di seguire la strada del male?

Questa è una one-shot divisa in due parti.
Vi va di recensire?
Dedicata a Chicca*Cucciolo per il suo compleanno! Auguri amorucciolo!
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Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy, Sirius Black, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il ballo delle debuttanti

Il ballo delle debuttanti

 

Tic tac

 

L’orologio a pendolo segnava le 14.00.

Al centro della stanza, su un divano, sedevano tre ragazze.

Andromeda, seduta sulla destra, stava cercando di reprimere uno sbadiglio.

 

Tic tac

 

Narcissa, seduta in centro, era composta, con la schiena diritta e lo sguardo perso davanti a lei.

 

Tic tac

 

Bellatrix cercava disperatamente una scusa per potersene andare. Fissava i suoi genitori, seduti sul divano di fronte a lei, come per sfidarli.

 

Tic tac

 

- perché ci avete convocato?- chiese Bellatrix scocciata.

Se qualcuno fosse entrato nel salottino in quel momento avrebbe subito notato che la situazione era “elettrica”.

- Vi abbiamo convocato qui, perché ormai, Narcissa ed Andromeda sono al sesto anno e tu, Bellatrix, sei al settimo; quindi è arrivato il momento del vostro debutto in società. – disse Dorian Black

Andromeda non era riuscita a trattenere lo sbadiglio.

- Andromeda, se questo discorso ti annoia, vattene – le consigliò Juliet Black

La ragazza rimase seduta dov’era.

- Allora, stavamo dicendo: il vostro debutto in società sarà tra cinque giorni e voglio che per allora voi abbiate deciso cosa fare dopo la scuola. I vestiti dovrebbero essere già sui vostri letti e se così non fosse avete il permesso di punire gli elfi. Ora, andate su a provare i vostri nuovi abiti.- Dorian si alzò dal divano seguito dalla moglie.

- noi andiamo a Grimmauld Place, cenerete da sole. – disse Juliet e se ne andò con il marito.

 

Tic tac

 

Attimi di silenzio, nessuna delle sorelle aveva intenzione di parlare.

 

Tic tac

 

- cosa farete dopo la scuola? – chiese Narcissa rilassando la schiena

- mi unirò al Lord oscuro – rispose Bellatrix con finto entusiasmo.

Il lord non le piaceva molto…

- io… non voglio far parte della sua schiera – disse Andromeda – Tu?
- io… seguirò Lucius… - rispose Narcissa alzandosi dal divano e lisciandosi le pieghe del vestito azzurro.

Anche Bellatrix ed Andromeda indossavano lo stesso vestito della sorella, solo che la maggiore lo aveva nero e la minore lo aveva lilla.

Le ragazze si diressero nelle loro rispettive camere.

 

Narcissa era estasiata! Non aveva mai visto un vestito così bello!

Lo indossò velocemente e si guardò allo specchio.

Era un vestito di raso bianco, con un corto strascico.

Le stava d’incanto, la faceva assomigliare ad un angelo.

In una scatola sul letto, la ragazza, trovò uno splendido diadema. Lo appoggiò sulla testa, si guardò di nuovo allo specchio ed esclamò:

- Wow! Sembro una principessa! Sarò di sicuro la più bella!

- Hai ragione… - esclamò una familiare voce strascicata alle sue spalle - …sei davvero bella!
la ragazza non rimase sorpresa dall’apparizione del giovane.

- Grazie Lucius – esclamò Narcissa prendendo una spazzola e cominciando a spazzolarsi lunghi e setosi capelli biondi.

- Di niente, Narcissa.- Lucius le si avvicinò.

Narcissa posò la spazzola sul ripiano continuando a dare le spalle al nuovo arrivato.

Il ragazzo le spostò indietro i capelli e le agganciò una collana al collo.

La ragazza la fissò.

Era un ciondolo a forma di cristallo di neve.

- è cristallo Swarosky – le disse lui all’orecchio.

- grazie Lucius… - sussurrò Narcissa.

- mi permetterai di accompagnarti per il tuo ballo di debutto in società? Ne sarei oltremodo lusingato… - le disse lui all’orecchio.

- Certamente, sarai il mio principe per il ballo. – le sue parole erano leggere.

- Allora tu sarai la mia principessa.

La ragazza si girò e lo baciò con trasporto.

Quando si lasciarono, un po’ ansanti, lui le chiese:

- Hai già deciso cosa farai tra due anni, quando avrai finito la scuola? Mi seguirai? – chiese Lucius

- In capo al mondo. – rispose Narcissa.

 

Andromeda, in camera sua, si stava osservando allo specchio.

Il vestito le piaceva molto, ma trovava il diadema un po’ esagerato.

Cosa farò?” si chiese la giovane Black riferendosi alla decisione che avrebbe dovuto prendere.

Andromeda voleva che per una volta i suoi genitori fossero orgogliosi di lei. Non chiedeva poi molto, solo un po’ più entusiasmo. Come quando erano arrivati i G.U.F.O.  suoi e di Narcissa. Entrambe avevano ricevuto la bellezza di dieci G.U.F.O., e i loro genitori avevano esclamato: - potevate fare di meglio. –

Un conato di vomito l’assalì.

Andromeda corse nel bagno privato. Ormai, era da una settimana che continuava a stare male.

Forse era… no, impossibile.

“Forse è meglio se mi decido a farlo…”

Andromeda aprì le antine dell’armadietto e recuperò una scatola azzurra. Lesse attentamente le istruzioni e le eseguì alla lettera. Dopo novanta secondi di puro terrore osservò il risultato del test.

Positivo…maledizione!” pensò furente prima di scoppiare a piangere.

Lei non poteva essere incinta… lei, non poteva rovinarsi il resto della sua adolescenza con un bambino! Lei, non poteva diventare madre!
L’unica possibilità era
di parlarne con Ted.

Di una cosa sola era sicura: non sarebbe mai diventata una seguace del Lord Oscuro.

 

Bellatrix si fissava attentamente allo specchio.

Magari con qualche aggiustatina il vestito sarebbe stato perfetto!

La ragazza al momento non riusciva a sopportare in nessunissimo modo quello strascico che le impediva di camminare con la solita scioltezza.

Grr…che fastidio!”

Si mise in testa, senza molta delicatezza, il diadema.

Che schifo, la faceva sembrare una principessina delle fiabe!

“ Il ballo delle debuttanti…” pensò Bellatrix “…che orribile ed inutile perdita di tempo! I nostri genitori ci useranno come se fossimo degli oggetti da esibire…”

Già si immaginava la madre che le presentava in giro, orgogliosa di quei tre fiorellini che si trovava come figlie…

“Per Morgana, siamo esseri umani, non bamboline da mostrare alle amiche!!!

Bellatrix si fissò scioccata attraverso lo specchio: questa era la prima volta che pensava qualcosa nell’interesse delle sorelle. Era la prima volta che non pensava solo a sé stessa…

Ora, doveva riflettere su cosa avrebbe fatto dopo i M.A.G.O..

Ormai era decisa: sarebbe diventata una seguace del Lord Oscuro.

Se lo sarebbe fatta piacere…

Non che non avessero gli stessi ideali di purificazione di razza, ma lei non si sarebbe mai abbassata ad essere una serva!

Per Morgana, lei era una Black, e i Black non servivano nessuno, tanto meno uno stupido, sporco, mezzosangue. Mai e poi mai.

Se lo faceva era solo per rispetto alla famiglia. I Black erano molto devoti alla famiglia, e lo sarebbe stata anche lei!

Uscì nel corridoio e bussò alle porte delle camere delle sorelle.

Poco dopo uscirono.

Andromeda aveva gli occhi rossi, sicuramente aveva pianto.

Narcissa era tutta spettinata e dietro di lei fece capolino Lucius con la camicia fuori dai pantaloni e la cravatta allentata.

- Siete pronte? – chiese Bellatrix – Siete pronte per affrontare le nostre decisioni?

- Sì – risposero in coro le due ragazze.

“ Bugiarde ” pensò Bellatrix.

 

 

Due giorni dopo, in un sobborgo babbano,  un gufo consegnò in una casa, una lettera.

 

Caro Sirius,

volevamo informarti che il venticinque luglio alle ore 21.00 si terrà l’annuale ballo delle debuttanti.

Le tue cugine Andromeda, Bellatrix e Narcissa faranno il loro debutto in società.

Io e tua zia Juliet, gradiremmo la tua presenza.

 

Dorian Black

 

 

Uff, ma non ero mica il disonore della famiglia? ” si chiese Sirius passandosi una mano tra i capelli.

“ Non ero mica quello indegno di stare nella stessa stanza di un vero Black? ”

 

 

 

   
 
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