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Autore: bacinaru    06/01/2011    7 recensioni
VIII classificata al "Natale a Camelot Contest" indetto da LyndaWeasley.
Non appena l'aveva toccata, i ricordi l'avevano colpita come indomabili raffiche di vento; dopo il primo impatto, si erano acquietate per trasformarsi in piccoli fiocchi di neve, che si erano adagiati con nostalgia sulla superficie del suo cuore ed erano poi penetrati all'interno, fino a toccarne il punto più profondo, dove era nato il desiderio di rivedere lui, l'unico ponte con il cuore a cui aveva giurato fedeltà eterna.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Merlino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Oltre il ricordo






Aveva iniziato a nevicare da poco, ma la neve sembrava essersi affrettata a coprire la terra con un manto bianco e soffice, come una coperta adagiata sui loro passi che, nonostante il gelido freddo invernale, avevano continuato a calpestare il terreno.
La vita a Ealdor non si fermava se non a tarda notte, quando i bambini cedevano alla tentazione del riposo e i loro genitori potevano tirare un sospiro soddisfatto, ma finché il sole restava alto nel cielo bisognava tener conto dei propri doveri e Hunith rispettava con devozione questa regola.
Quel giorno non faceva eccezione, anche se era un giorno speciale.
Hunith continuava a lavorare. Stendeva i panni appena lavati, si dedicava alla cura della propria dimora e donava aiuto a chi ne aveva bisogno, ma il suo sguardo era perso oltre l'orizzonte, in luoghi lontani, fisso sulle spalle strette di un giovane dalla folta chioma corvina e gli occhi chiari, simili al colore del cielo estivo, ma più luminosi.
E poi, questi occhi diventavano scuri, di un brillante color carbone.
Due figure distinte, ma così simili.
Se qualcuno le avesse chiesto chi stesse aspettando, Hunith avrebbe sorriso e taciuto, perché da tempo aveva imparato a distinguere senza alcun indugio la linea di confine tra passato e presente, ma le piaceva confondersi e vivere l'attimo prima del ricordo di un amore vissuto, l'attimo dopo di un calore atteso e tangibile.
Era un comportamento sbagliato, ma almeno per quel giorno avrebbe convissuto con esso, decisa ad assaporare sensazioni ormai perdute, percorrendo la stessa strada che anni prima l'aveva portata a commettere il peccato più dolce, al quale non era mai seguito un rimpianto.
Inconsapevolmente, la giovane donna aveva raggiunto il confine ultimo del suo piccolo villaggio e aveva alzato gli occhi, assaporando sulla propria pelle i docili fiocchi di neve che le si posavano sulle guance e scivolavano via, come lacrime di un cielo eterno, testimone e custode dei suoi ricordi.
Hunith sfiorò con le dita la stoffa grezza che reggeva tra le mani.
Era un oggetto che apparteneva al suo passato, trovato quasi per caso qualche giorno addietro, in una scatola di legno invecchiata dall'incuria del tempo.
Non appena l'aveva toccata, i ricordi l'avevano colpita come indomabili raffiche di vento; dopo il primo impatto, si erano acquietate per trasformarsi in piccoli fiocchi di neve, che si erano adagiati con nostalgia sulla superficie del suo cuore ed erano poi penetrati all'interno, fino a toccarne il punto più profondo, dove era nato il desiderio di rivedere lui, l'unico ponte con il cuore a cui aveva giurato fedeltà eterna.
Quando lo vide arrivare, Hunith sorrise.
Il ragazzo barcollava sui propri passi, agitato nonostante tutte le rassicurazioni, così come tempo addietro era arrivato l'uomo che aveva amato e che amava tutt'ora, teso e cupo, inglobato dalla rabbia cieca del tradimento, rabbia che lei stessa aveva provato a sciogliere con il suo affetto e con poche parole concise e sincere, prive di ogni esitazione.
Merlin arrivò trafelato, le gote infuocate e uno strato sottile di sudore che gli imperlava la fronte.
-Madre!-.
L'abbracciò di slancio, con la sua solita allegria.
-E' successo qualcosa?-.
Ancora una volta i suoi occhi si fusero con altri così diversi, eppure familiari.
Hunith lo guardò e gli sorrise.
-Ti preoccupi sempre troppo. Volevo solo vederti. Dovresti imparare a leggere fino alla fine le lettere che ti vengono recapitate-.
Percepì la tensione del ragazzo sciogliersi sotto il tocco della sua mano, adagiata su una delle sue guance infreddolite, e lo vide sorridere sereno e impacciato.
Merlin iniziò a parlare a raffica, lì, al limite del villaggio, non tenendo da conto il vento invernale che soffiava sotto le vesti, troppo euforico, troppo entusiasta, come un bambino a cui è stato appena donato un cesto ricco di leccornie; lui era semplicemente tornato a casa.
Raccontò di Camelot, di Arthur, di Gaius, di ciò che aveva e non aveva fatto e si premurò di chiederle se stesse bene, come stesse andando la vita al villaggio, se si sentiva sola, se aveva bisogno del suo aiuto.
E Hunith restò ad ascoltarlo, un sorriso nostalgico sulle labbra, mentre l'immagine di Belinor sbiadiva pian piano dalla sua mente.
Merlin si fermò all'improvviso, rimasto a corto di fiato. Quando si accorse dello sguardo assorto della madre, sembrò che tutte le preoccupazioni abbandonate da poco tornassero a bruciare nel suo petto, prima che un leggero foulard rosso venisse legato attorno al suo collo.
Hunith non era cristiana, ma anche lei aveva un motivo per festeggiare quella data, un motivo semplice, ma tanto forte da non poter essere contestato.
-Questo foulard lo regalai tempo fa a tuo padre. Era il giorno di Natale. Ricordo che in quel periodo il cielo non aveva cessato un attimo di piangere piccoli e freddi fiocchi di neve-.
Vide il ragazzo irrigidirsi, scosso da un qualcosa che non avrebbe saputo definire.
Nei suoi occhi lesse stupore, timore e allo stesso tempo desiderio di conoscere.
Ad Hunith non piaceva parlare di Belinor, come se temesse che il solo rivelarne il nome potesse intaccarne la memoria e il racconto del loro tempo potesse in qualche modo rendere tutto meno importante; aveva timore delle fiamme incandescenti che avrebbero lambito il suo cuore al solo ricordo del suo viso.
-Madre...-.
Merlin cercò di trovare le parole, ma esse sembravano essere improvvisamente scomparse.
Hunith gli accarezzò il viso.
-Purtroppo non ha voluto portarlo con sé quando se ne è andato, temendo, forse, di rivivere il doloroso ricordo della sua partenza. Adesso lo regalo a te, sperando che l'amore con cui è stato costruito possa proteggerti nel corso del tuo viaggio e darti conforto nel momento del bisogno-.
Merlin tacque e toccò con dita tremanti il dono ricevuto, che sfiorava la pelle del suo collo come fosse seta sottile.
-Grazie-.
Hunith strinse a sé il gracile corpo del figlio e si appropriò del suo calore.
Era consapevole di avergli appena dato un pezzo del suo passato e ciò la turbava, perché sapeva che non era stata cosa saggia, che da quel momento in poi Merlin avrebbe continuato a custodire dentro di sé il desiderio sempre più forte di conoscere, un desiderio che lei non poteva esaudire.
Hunith affondò il capo nell'incavo del suo collo: il foulard aveva ancora il suo profumo.
Forse non era il passato a farle del male, forse era solo la sua testardaggine e quella muta speranza di poter tornare indietro, speranza che avrebbe dovuto dimenticare.
Ancora una volta Hunith relegò il ricordo di Belinor in un angolo oscuro della sua mente, lì dove avrebbe potuto custodirlo per sempre, e andò oltre.
Adesso c'era un'altra persona a cui voleva donare il proprio cuore.
Baciò la fronte del giovane e lo amò con tutta se stessa.
-Buon Natale, figlio mio-.











Angolino di Baci <3

EDIT: Grazie ad una recensione ricevuta ho potuto correggere due errori di coerenza: in effetti, il grano non si raccoglie in inverno XD e il cartone non esisteva all'epoca, quindi ho sostituito la scatola di cartone con una scatola di legno, tutto qui u.u Grazie per l'attenzione XD
Sì, lo so che è tardi! Sì, non mi offendo se pensate che io sia pazza, ma non ho sonno, sono da poco tornata a casa e, nell'attesa che si scarichi la 1x06 di Dpctor Who, posto questa mia shot partecipante al "Natale a Camelot Contest" indetto da LyndaWeasley U.U
Nella storia c'è un piccolo What if?, perché sappiamo tutti che Merlin tiene il foulard rosso fin dall'inizio, ancor prima di arrivare a Camelot, mentre nella storia lo riceve dopo essere già diventato il valletto di Arthur. Poi ho immaginato un po' di cose che nel TF non vengono specificate, ad esempio il periodo durante il qualche Belinor giunge a Ealdor e diventa ospite di Hunith. Per quanto riguarda l'IC, non ho avuto molto materiale da esaminare, ma a me Hunith è sempre sembrata una donna forte, decisa, ferma nelle sue decisioni e mai pentita per quello che è successo con Belinor. A parte questo credo che la storia si capisca abbastanza bene,se non si capisce mea colpa, mi dispiace XD
Sebbene sia arrivata ottava, sono comunque contenta, perchè ho ricevuto un ottimo punteggio e un bellissimo giudizio, che riporto qui sotto :)
Ho cercato di correggere la punteggiatura, ma non vado molto d'accordo con virgole, punti e punti e virgole ecc.. XD
Ci ho provato!
Spero che la storia vi sia piaciuta e dedico questa shot a tutti i miei lettori come regalo di Natale, anche se un pò in ritardo XD E visto che ci siamo facciamo anche per la befana XD
Ringrazio di cuore la giudice per aver indetto il contest e per la sua pazienza :)
E voglio fare i complimenti a tutte le partecipanti, spero di riuscire a leggere tutte le vostre storie :)
Be', credo sia ora di andare XD Buona notte!



Ottava classificata:
Bacinaru
“Oltre il ricordo”

Grammatica: 9,75/10
Stile e lessico: 9/10
Caratterizzazione: 10/10
Originalità: 20/20
Utilizzo del regalo: 5/5
Giudizio personale: 4/5
Per un totale di 57,75/60 punti.



Parto dicendo che questa tua idea del foulard di Merlin, ovvero che è stato un dono della madre (ancor prima al padre del ragazzo), mi è molto piaciuta: chissà, magari è davvero andata così! Ovviamente ti è costata il punteggio pieno per quanto riguarda l’idea di partenza di questo contest, cioè il regalo di Natale.
Per quanto riguarda la grammatica ti ho dovuto togliere 0,25 punti per tutti i punti fermi che hai omesso dopo i vari dialoghi; è stato davvero un peccato, perché per il resto è grammaticalmente perfetta!
In quanto allo stile ho solo una cosa da dire: io ho letto molte tue storie sul sito di EFP, e tutte mi sono piaciute davvero molto e trovo che tu abbia uno stile scorrevole e piacevole alla lettura. Tuttavia mi sono sentita obbligata a toglierti un punto perché in questa tua shot ho riscontrato dei periodi un po’ lunghi che avresti potuto benissimo separare da punti e virgola e due punti: invece ti sei limitata ad abbondare nelle virgole, cosa che ha appesantito un po’ la lettura.
Per il resto non ho nulla da dire, l’idea è originale e molto carina! Grazie per aver partecipato a questo contest :)










  
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