Parte
quindicesima
Testa
china e schiena curva, come se dovesse reggere tutto il peso del mondo sulle sue
spalle. Seduto sul divano, muove nervosamente le mani, ora sfregandole sulle
ginocchia, ora giungendole quasi a voler pregare. Solleva lo sguardo verso Buffy
e poi ancora sulle sue mani sfregandole ancora e spostando di nuovo,
alternativamente, lo sguardo dalle mani a Buffy. Mascelle contratte. Lei
passeggia nervosamente su è giù per la stanza, massaggiandosi le braccia che
tiene incrociate sul petto, cercando una qualche forma di calore che scacci
l’ansia. Odia sentirsi così impotente e odia non riuscire a capire cosa sta
accadendo.
–
Angel, questo potrebbe essere qualcosa che… –
–
No, questo non potrebbe affatto essere qualcosa che… so cosa stai pensando,
Buffy …ma non è così, NON può essere così. Discorso chiuso, ok? Questo è solo un
altro evento magico che… Buffy, qualcuno vuole mandarmi un messaggio e sta
usando Connor per colpire me. Non sarebbe certo la prima volta che accade
–
–
Va bene, d’accordo! Escludi che sia un evento legato alla sua natura di…
insomma, sai cosa voglio dire. Lui è comunque il figlio di due vampiri. Ma va
bene così, ok. Se tu escludi questo al cento per cento, e dici che le cose non
sono collegate… ok! Io sono con te.
Ma allora si può sapere cosa accidenti sta succedendo a Connor?
–
–
Non lo so! Sai bene che il vampirismo non è una cosa che si trasmette per via
genetica, o meglio, non nel senso classico del termine. Quindi non so cosa sta
succedendo, so solo che mio figlio era spaventato a morte e chiunque sia stato a
fare questa cosa, pagherà! –
–
Lui come l’ha presa? –
–
Male, molto male. È tutta la vita che pensa che in lui ci sia qualcosa di
sbagliato. Non fa che chiedersi da dove provengano i suoi poteri. La sua super
forza, super udito, super velocità, capacità di guarigione veloce e tutto il
resto. È da quando è nato, che c’è sempre qualcuno che gli dice che il figlio di
due demoni, non può che essere un demone a sua volta. Come pensi che l’abbia
presa? Inoltre prima con me… ha ricordato qualcosa che… per questo penso che
qualcuno stia giocando con la sua mente. Qualcuno che fa leva sulle sue paure
più profonde –
–
E sulle tue –
–
Si, anche sulle mie …è in assoluto, la cosa che mi terrorizza di più. È il mio
peggior incubo. La paura di perdere il controllo, la paura di fare del male alle
persone che amo… la paura di… trasformarle in vampiro. I primi anni a Sunnydale
con te, nei momenti in cui stavamo insieme, era… era… una paura costante… sempre
presente… non so più quante volte ho avuti incubi del genere e con Connor non è
poi tanto diverso. –
–
Cosa ha ricordato? –
Si
alza di scatto e voltandole le spalle va verso la finestra. Poggiando la fronte
sul vetro, serra nervosamente le mascelle. Ancora a capo chino, ancora
sconfitto. Lei non sopporta di vederlo così e sente tutta la sua angoscia.
Avvicinandosi, gli accarezza le spalle con piccoli movimenti circolari e lo
costringe a voltarsi. Ciò che vede la spaventa. Occhi nerissimi, freddi.
L’oscurità. Non sono gli occhi di Angelus, ma ha comunque un fremito. Dura solo
un attimo però e Buffy sa che il confine
fra lui e le tenebre non è più così netto. Lo è mai stato? Non dopo
“Twilight” comunque. Lui si ritrae, quasi intuendo i pensieri di lei. Prova
vergogna di sé stesso e voltandosi di scatto, colpisce con rabbia la parete di
fronte sferrando un pugno violentissimo. Questo non lo fa sentire meglio però.
Chiude gli occhi. A Buffy deve dirlo. Per non impazzire.
–
Non è solo attratto dall’odore… lui ha… lo ha sentito gustoso… ha assaggiato il
sangue ed è una cosa che non ricordava. Aveva rimosso questo dalla sua
coscienza. Sono state le mie domande insistenti a sbloccare il ricordo… forse
non avrei dovuto essere così brusco. Quando ho capito cos’era successo, ho
cominciato a controllarlo ovunque, sul collo, sulle braccia… cercavo i segni del
morso… ho avuto paura che fosse… è stata una cosa istintiva… paura di…
–
–
Angel
–
–
Lui
si è arrabbiato, dicendomi che avrebbe ricordato benissimo se un vampiro lo
avesse morso. Ha iniziato ad urlare, con discorsi assurdi e deliranti sul fatto
che in lui c’è il male, che è un demone e che la sua vera natura ora sta venendo fuori
…e ha cominciato a sudare e… –
–
Non è stato morso quindi? – Buffy tenta di essere il più razionale possibile, ma
dentro un turbinio di emozioni si
agitano in lei.
–
No.
Non ha alcun segno visibile. Ma questa cosa è iniziata già da un po’, quindi se
è stato morso, i segni potrebbero essere scomparsi …e mi sono arrabbiato con lui
per avermelo nascosto …avrebbe dovuto dirmelo subito. Inizialmente ha detto solo
che non provava più disgusto sentendo l’odore del sangue –
–
Tutto questo non ha senso… Angel… –
–
È stata quella parola che mi ha messo in allarme –
–
Quale? –
–
Disgusto.
Parlava dell’olfatto, cosa centrava il gusto? Non usiamo mai a caso le parole.
Gli ho fatto ripetere tutto da capo, almeno tre volte e lui ogni volta ha
raccontato quasi senza emozione, quasi in modo impersonale, terminando sempre
con le stesse parola “l’odore del sangue mi inebria. Non sento disgusto, ma non
sono attratto da esso …è solo che non provo più disgusto” –
–
È meglio sentire anche la versione di Alice, Angel. Probabilmente lei ha una
visione più obiettiva dei fatti e può riferirci particolari che sono sfuggiti a
Connor. –
–
Connor sa esattamente cosa è successo. Adesso ha sicuramente un quadro più
completo della situazione …ma si certo, sentiamo anche Alice, ovviamente.
–
–
Come ha fatto a ricordare? Cosa è successo esattamente? –
–
Io… ho voluto verificare di persona… più che altro per escludere, non per
confermare …e invece i miei sospetti sono stati confermati… Ho aspettato che si
calmasse un po’ e gli ho chiesto se se la sentiva di fare una prova. Ha
acconsentito. L’ho lasciato solo per un attimo, sono venuto qui e ho preso il
sangue che lui ha comprato dal macellaio …per me.
–
Cosa volevi fare? –
–
Volevo vedere la sua reazione al sangue… volevo verificare di persona. So
esattamente cosa prova un vampiro davanti al sangue… –
–
Angel lui non è un vampiro… tutta questa storia è semplicemente assurda –
–
Certo che non lo è, ma questa è una cosa nuova e… Quando sono tornato… accidenti
sono stato via solo pochi secondi… l’ho trovato accovacciato per terra. Si
teneva le gambe stringendole al petto, completamente ripiegato su se stesso …e i
suoi occhi erano… terrorizzati. Mi sono chinato verso lui …e credo che non
riuscisse a vedermi, aveva uno sguardo allucinato e respirava a fatica. Poi
sembrava che stesse meglio ma così non era. Ha visto il sangue e con una calma
che mi ha spaventato più delle urla, ha detto una cosa che… dio Buffy, è stato
terribile. Intanto mi ha chiamato “Angel” non papà… ”Angel”. Erano anni che non mi chiamava
più per nome e quando lo faceva, fra me e lui le cose non andavano bene. Poi,
con una voce calma, quasi surreale, ha detto quelle parole che… che mai avrei voluto
sentire… non da lui “Non funziona così, Angel. Lo sai bene che
non funziona così. Quello è solo un surrogato, quello non è sangue vero. Vuoi
fare il furbo con me, Angel?” –
–
Sangue umano… intendeva dire questo. Dio mio! –
–
Si –
–
E poi? –
–
L’ho sollevato da terra e… lo scuotevo per farlo uscire da questo stato
allucinatorio, ed lì che ha iniziato a singhiozzare, ma non era un pianto
normale. Erano singhiozzi convulsi ...era completamente in preda al panico.
Continuavo a tenerlo per le spalle …e a scuoterlo... –
Angel
si siede di nuovo, come fosse troppo stanco per sorreggere il suo stesso peso …e
rivive, con gli occhi della mente, tutta l’angoscia di quella terribile
scena.
“Hai
assaggiato il sangue non è vero? Hai bevuto sangue umano e ti è piaciuto. Avanti
Connor, devi dirmi la verità. Come posso aiutarti se non so cosa è successo
realmente?“
–
Sono stato troppo brusco. Dio non dimenticherò mai i suoi occhi pieni di
terrore. Non riusciva a parlare e respirava con difficoltà –
Buffy
con le lacrime agli occhi, non riesce a trovare le parole che possano esprimere
quello che sente in questo momento. Chi può essere tanto perverso, da aver fatto
questo a Connor? questo ragazzo, quasi uno sconosciuto per lei, ma che sente già
di amare, come se fosse suo figlio. Pensa ad Alice e sa che anche lei dovrà
affrontare momenti difficili. Unite da un destino simile. Per un attimo rivede
se stessa, quando per salvare Angel dalla morte, lo nutrì con il suo stesso
sangue. È sempre tutto sul sangue. Ogni volta! Il sangue di una cacciatrice è
potente …e pensa che anche questa volta potrebbe essere… NO! allontana subito
questo pensiero. Connor non è un vampiro. Alice non dovrà soffrire quello che ha
sofferto lei. Non lo permetterà
–
Però alla fine ha ricordato …e questo è un bene, Angel. Credo che ora si sentirà
meglio. –
Angel
annuisce con stanchezza e rivede ancora davanti agli occhi il terrore di suo
figlio
“no,
non è vero papà, io non ho bevuto… non l’ho fatto… lasciami in pace per
favore“
“non
posso Connor, non posso. Credi che mi piaccia vederti così spaventato? fai uno
sforzo…“
“per
favore smettila, perché non vuoi credermi“
“era
sangue umano vero? avanti Connor… che sapore aveva? dolce? salato? era caldo
vero?“
“smettila
per favore, smettila“
“cosa
hai sentito mentre bevevi? euforia? eri euforico, vero? è inebriante, il sangue
umano…“
“no…
no… no… no... non ricordo, non ricordo nulla… ti prego papà smettila, per
favore“
“invece
si che ricordi …avanti Connor, non mentire con me. Il sangue umano dà alla
testa, non è vero? caldo, denso, ricco, pastoso …e inebriante e ti sentivi forte
e potente …e ne volevi ancora e hai pensato di non essere mai stato bene in vita
tua come in quel momento, vero?“
“si,
si, si… l’ho
bevuto sono proprio tuo figlio, dopo tutto… ho bevuto sangue umano…
si, si…“
Angel
ora chiude gli occhi e ricaccia dentro le lacrime. Il ricordo di come ha dovuto
forzare suo figlio fa troppo male. Certo, l’ha fatto per il suo bene, ma è così
stanco di dover essere sempre lui quello che deve sporcarsi le mani per “il bene superiore”. Ora Connor sa cosa
sente un vampiro davanti al sangue umano. Suo figlio sa cosa sente suo padre e
questo lo fa sentire vulnerabile. Angel non ha mai amato mettersi a nudo. Ha
sempre tenuto il suo demone ben nascosto dentro sé. È così stanco di tutto questo. “Perdonami Connor”
Buffy
lo abbraccia. – hai sentito quello che ho detto prima? ora starà meglio – lui
annuisce.
–
si, ho sentito, ma sono stanco di dover sempre recitare la parte del cattivo.
Non potevo lasciar perdere… ho dovuto forzare perché ricordasse… comunque subito
dopo è corso
in bagno. Ha vomitato e un attimo dopo è crollato… dio, quei singhiozzi
violentissimi… era straziante vederlo così vulnerabile. Credo proprio che gli
mancasse l’aria e che l’ossigeno non arrivasse al cervello, per ciò è svenuto…
Ad ogni modo, dobbiamo avvertire Alice… –
Ora
è Alice a sorprenderli, quando la sua voce giunge da dietro le loro spalle.
Ha
sentito tutto.