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Autore: Harriet    15/12/2005    3 recensioni
Sono passati due anni dalla battaglia per il destino della Terra. Ma nessuno di coloro che sono sopravvissuti conserva i ricordi di quei giorni...Chi potrà infrangere il loro silenzio e svelare di nuovo alle loro anime cosa successe e come si concluse lo scontro tra Angeli e Sigilli?
Genere: Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arashi Kishu, Fuuma Monou, Hinoto, Kakyoh, Kamui Shiro, Kanoe, Karen Kasumi, Kusanagi Shiyu, Satsuki Yatoji, Seiichiro Aoki, Sorata Arisugawa, Subaru Sumeragi, Yuto Kigai, Yuzuriha Nekoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco, senza Leryu-chan questo capitolo sarebbe stato tutta un’altra cosa, e, credo, molto peggiore di com’è adesso

Ecco, senza Leryu-chan questo capitolo sarebbe stato tutta un’altra cosa, e, credo, molto peggiore di com’è adesso. Perché? Perché mi ha fatta riflettere su una cosa: il desiderio di Kamui non è così scontato come si potrebbe pensare (“voglio salvare la Terra e riportare indietro Fuuma”). Sennò, perché Mister Desiderio continua a ripetergli “devi capire qual è il tuo vero desiderio”?

Dunque, meditando su questa cosa, ho cercato di partorire qualche idea che fosse originale, per questo finale…

Il dialogo iniziale tra Kamui e Karen è stato un altro parto alquanto faticoso…Volevo trovare delle motivazioni che spingessero Kamui in una certa direzione. E poi…volevo anche mettermi nei panni di Kamui, cercare di ragionare e scegliere come avrebbe fatto lui. Alla fine temo di aver trasferito su di lui alcune delle mie categorie… L’ho fatto parlare con Karen perché 1. adoro Karen, 2. ho immaginato questo dialogo un po’ come una continuazione di quello scambio che i due hanno alla fine del volumetto 18.

…scusate lo sproloquio iniziale, e buona lettura!

Dedicato a Leryu, Shu e Jucchan!

 

 

X – Negai (Desiderio)

 

Shounen you

shinwa ni nare!

Ragazzo, diventa la leggenda!

(“Evangelion” opening theme)

 

 

1999

 

- Karen-san, ma in fondo, ha un senso che la salvezza della Terra sia affidata ai desideri degli esseri umani?-

- Kamui…Mi sbaglierò, ma credo di sì.-

- E perché? Che senso può avere? Siamo così piccoli e meschini, come possiamo avere sulle spalle un destino simile?-

- Vedi… Dio diede all’uomo la libertà di scegliere, sempre. Dunque, dette all’uomo il potere sulla Terra.-

- E Dio non si preoccupa della follia dell’uomo?-

- No, perché Lui non lascia mai gli uomini da soli.-

- In che modo?-

- In molti modi. Con l’amore, ad esempio. Anche l’amore delle persone che abbiamo accanto è un segno della presenza divina, per me.-

- E questo…Tu credi che cambi le cose?

- Te ne rendi conto anche tu, vero? Quanto l’amore guidi le nostre scelte.-

- Sì, ma…Io credo che anche alcuni dei Draghi della Terra provino amore. Allora…Chi ha davvero ragione? Se fossimo noi dalla parte sbagliata?-

- Vedi, io sono sicura che l’amore riscatti molte cose, ma non giustifichi tutto. L’amore vero, quello che indica la strada da seguire, è un amore libero e liberante. Se ami qualcuno, vuoi renderlo felice e vuoi vederlo libero, no?-

- Sì, è così.-

- Dunque, loro amano, e ciò fa sì che essi non siano persone malvagie o completamente macchiate dall’oscurità. Però se amassero fino in fondo, non vorrebbero la distruzione del mondo. Invece, penserebbero come te e me, che il mondo va preservato, per la felicità e la libertà di quelli che amiamo.-

- A volte mi domando se esistono il bene ed il male.-

- Io credo di sì, anche se un uomo non è mai completamente buono o completamente cattivo.-

- Cos’è il bene?-

- E’ quell’amore di cui parlavamo adesso. Perché se agisci secondo quell’amore, tutto ciò che farai sarà buono. Mi comprendi?-

- Sì.-

 

Ricordò il dialogo avuto con Karen, prima di quella battaglia che aveva portato via anche quella donna forte e dolce. Ricordò ogni parola, la sentì bruciare dentro di sé. Doveva essere così per forza, o niente avrebbe avuto un senso…

Sì, ma…

Se le cose stavano così, poteva aver trovato una motivazione alle sue scelte, ma non una soluzione. Aver capito il suo animo non avrebbe salvato Fuuma né la Terra.

E adesso?

Adesso…

Chiuse gli occhi, sospirando. Era disteso sul letto, e la finestra era spalancata. Entrava un vento freddo e raggelante, e i brividi lo attraversavano, ma non gli importava. Voleva sparire, voleva far tacere mente e cuore, che pulsavano di dubbi e domande troppo dolorosi e senza risposta.

“Ti prego…”

Invocò qualcosa o qualcuno, lottando con le lacrime e con la disperazione che lo opprimeva.

“Voglio dormire, solo un po’…”

E all’improvviso, cullato dal freddo e dalla notte dentro di lui, scivolò nel sonno.

 

- Drago del Cielo, sei tornato da me.-

Si sollevò in piedi, e riconobbe il mondo etereo e pieno d’ombra che lo circondava. Poi vide la figura di fronte a lui.

- Sognatore…- mormorò. – Così nemmeno nel sonno trovo pace?-

- Ormai nessuno di noi ha più diritto alla pace, fino alla fine della battaglia.-

- Oh, e quando, quando arriverà questa fine?- gemette il ragazzo, lasciandosi scivolare in ginocchio, e nascondendo il viso tra le mani.

- Quando tu comprenderai il tuo vero desiderio.- rispose il Sognatore, con voce tremante.

- Non lo so, qual è!- gridò Kamui. – Non lo so, forse non sono nemmeno in grado di capirlo! Io so solo che…voglio che lui sia felice! Ecco, è l’unica cosa che mi guida, adesso!-

E allora il mondo del sogno divenne di mille colori, un turbinio di luci infinite e tremule, piccole fiamme e vortici di nebbia.

Le mie parole avevano un suono diverso, questa volta…

La figura del Sognatore diveniva via via più eterea e distante, così come la sua voce era ridotta ad un’eco lontana.

- Così hai deciso.-

- Cosa?-

- Hai capito qual è il tuo desiderio, e hai deciso un futuro per questa Terra…E le mie parole passate sono confermate. Non lo sconfiggerai, a meno che tu non rinunci al tuo desiderio…-

- Io…-

 

Io voglio che lui sia felice.

 

Kamui si risvegliò, gridando. Nel sogno aveva pianto. Adesso sapeva cosa desiderava?

 

Adesso sapeva cosa desiderava.

 

Un fulmine squarciò il cielo. Al cuore di Kamui mancò un battito, mentre tutto il suo spirito ed il suo corpo venivano richiamati con forza verso un luogo.

- Non adesso!- gemette, guardando fuori dalla finestra, lontano, come se i suoi occhi potessero scorgere davvero colui che lo stava chiamando.

Perché Fuuma esigeva il confronto, e Kamui doveva andare. Come gli era stato predetto: prendere la Spada, raggiungere Fuuma, andare incontro a lui e permettergli di esaudire il desiderio.

Kamui si alzò, e si diresse verso il luogo dove era conservata la spada.

 

E la Terra alzò un grido al Cielo, perché adesso la fine della battaglia era vicina, e ogni stella, ogni fiore, ogni alito di vento, ogni goccia d’acqua, ogni profondità dei cuori sentivano questo evento misterioso che si doveva compiere.

Le tenebre si oscuravano, la luce pareva morire nella loro morsa. La notte era infinita, il giorno era sorto buio e privo di ogni chiarore.

L’ultima barriera tremava.

 

Sulla Tokyo Tower Kamui, il Drago del Cielo, colui che aveva deciso di svolgere il compito di Dio e proteggere la Terra, perché ancora credeva nell’uomo, con la spada alzata contro le tenebre, chiamava il Kamui Oscuro.

E il Kamui Oscuro venne, luce nera e ombra immensa, portatore di un desiderio segreto della Terra. L’uomo aveva infranto le promesse con la Terra, e lui lo avrebbe distrutto per questo. Nessuna salvezza e nessuna fiducia.

Il Kamui Oscuro giunse, e incrociò la sua lama con quella dell’altro Kamui.

- Hai capito qual è il tuo desiderio?-

Le lame produssero un fragore che riempì ogni cosa. E nello stesso tempo la terra tremò e la città fu scossa da un’onda di energia distruttiva. La torre stessa tremò, l’aria si riempì di polvere.

- Sì.-

Un nuovo incrocio di metallo e forza. Il Kamui Oscuro sembrava colmo di gioia ogni volta che attaccava, e la sua forza era palpabile, era concreta, era ondate di energia contro il suo fragile avversario, che respingeva i colpi a stento e pareva impiegare tutta la sua forza per non crollare, per non abbandonare lo scontro, con l’anima devastata e sconfitta.

- Allora lascia che lo esaudisca…-

- Perché il Sognatore ha detto che se lo esaudirai, vincerai?-

- Dimmi cosa desideri…-

- Io desidero solo che tu sia felice!-

Un sorriso di trionfo comparve sul volto dell’altro.

- Non comprendi? La mia felicità è quella di compiere il destino e distruggere gli uomini! Per farmi felice, dovresti lasciarmi portare a termine la distruzione!-

Una risata senza gioia, crudele e oscura, si levò dalla torre cadente e ombreggiò l’universo.

Kamui rimase immobile, incapace di reagire a quelle parole, e la Spada del Kamui Oscuro lo ferì.

- Io…- mormorò il ragazzo, tra le lacrime. – Non è possibile…Davvero ho desiderato questo, per tutto il tempo? Davvero era tutto inutile?-

- Sì.-

La sicurezza del Kamui Oscuro lo ferì più della sua spada.

- E’…così?- ripeté, incredulo.

- Sì. Anzi, è ancora più crudele, per te. Perché la mia felicità è anche che il mio desiderio sia esaudito. E sai qual è? Ma è l’opposto di ciò che speravi tu, una volta. Io voglio portare te dalla mia parte. O dalla mia parte, rinnovatore della terra insieme a me, o la tua morte. Ecco ciò che sognavo.- Un passo più vicino a Kamui, il sorriso che era una maschera di crudeltà e gelo. – Comprendi ora perché dicevo che solo tu potevi esaudire il mio desiderio, Kamui?-

Sì, comprendeva.

- Ma perché?- mormorò, sempre più incredulo e disperato, mentre la sua mente si sentiva vicina alla follia. – Cosa ti importa di me?- e la sua voce si era fatta un sussurro appena percettibile.

- In un certo modo, sei importante, per me.- rispose l’altro, ma l’espressione del suo viso non comunicava ciò che le parole avevano detto. O forse sì, in qualche maniera oscura. Kamui non si sentì rassicurato da quelle parole. Servirono solo a precipitarlo ancora di più nell’angoscia.

Non reagì quando l’altro lo ferì di nuovo, non si mosse dinanzi alla vicinanza minacciosa della persona che una volta conosceva, non disse niente per contrastare la sua risata.

 

Solo il suo cuore ancora si muoveva, da qualche parte, e sembrava volerlo svegliare…

Amore, libertà, felicità…

Le cose belle che poteva desiderare un uomo.

Possibile che tutto portasse a quell’unica soluzione?

 

Spostò gli occhi, e vide la città, le luci, le vie…

Immaginò gli altri, che lo aspettavano.

Ricordò volti e parole.

E una luce balenò nella sua mente sconvolta e fragile.

 

- Io…Io non voglio che il Kamui Oscuro sia felice. Lui è solo un’illusione…- mormorò, avvicinandosi di un passo al suo avversario. – Io voglio che Fuuma Monou sia felice. La persona a cui va il mio affetto e la mia fedeltà è lui. Sai, io…Io avevo pensato di diventare il Drago della Terra, per farmi sconfiggere da te, perché saresti divenuto allora il Drago del Cielo.  Poteva avere un senso. Ma ho capito che non è nemmeno questa la via.-

Il Kamui Oscuro lo guardava improvvisamente con diffidenza, quasi con odio. Lo colpì di nuovo, le gocce di sangue sembrarono volare ovunque. Kamui non si mosse. Invece allargò le braccia, e iniziò a creare una barriera.

 

Lentamente, fragile ma bellissima, la barriera, un vortice di luce, avvolse la Torre e il mondo.

 

- Io voglio che sia felice, sì.- riprese, tra le lacrime, ma sorridendo. – Ma qual è l’unica felicità per gli uomini? E’ vivere con i propri cari.

E l’unico che sia rimasto a Fuuma Monou sono io.

Se io cambiassi, lui sarebbe solo. Se diventassi il Drago della Terra, anche se per amore, avrei fallito. Mi sarei snaturato, e avrei reso me e lui infelici e prigionieri. Ma l’amore non è questo.

L’amore è libertà.

Io devo restare me stesso, anche per lui. E io sono così. Io amo la Terra, perché ci sono persone che ho a cuore, e perché credo nelle persone. E perché c’è Fuuma.

Fuuma, di cui io voglio la felicità.

L’unico modo perché Fuuma Monou sia felice, è vivere con me, su questa Terra. Per questo non posso permettere che nessuno dei tre muoia. Io voglio salvare la Terra, Fuuma e me stesso, per lui.

Tutto questo, perché desidero che lui sia felice.

Questo è il mio desiderio.

Io sono pronto ad accettare il sacrificio di me stesso, lo sono sempre stato, negli ultimi tempi. Ma se mi è concessa una preghiera…Io chiedo di vivere, per la sua felicità.-

 

Le parole risuonarono per un attimo, nel silenzio dell’altro, nel silenzio del mondo che tratteneva il respiro.

 

Il Kamui Oscuro fermò la spada, e sorrise.

- Ma ciò è impossibile. Perché per salvare la Terra, dovresti uccidere me.-

Un istante, e anche Kamui sorrise. Il Kamui Oscuro gli lanciò un’occhiata colma di ira trattenuta a stento. Perché sorrideva? Non aveva compreso?

- Non esaudirai dunque il mio desiderio?- domandò Kamui, abbassando la propria spada.

- No.-

Lacrime, e un sorriso ancora più potente, sul viso di Kamui.

- Allora non sei più il Kamui Oscuro, quello che vive per i desideri altrui. Non lo sei più, se ti rifiuti di esaudire il mio desiderio.-

Il volto del Kamui Oscuro divenne una maschera di terrore e follia.

- Io…-

 

Allora la Spada Divina del Kamui Oscuro andò in mille pezzi, tra le sue mani. Allora lo sguardo nei suoi occhi cambiò, quando la luce spaventosa che vi albergava da troppo tempo cedette il passo ad altro. Il cuore riprese a battere, e le lacrime a scorrere.

Allora la barriera di Kamui abbracciò tutta la Terra, e sanò le ferite inflitte e ricostruì le barriere infrante.

E il ragazzo, terminato il suo compito di salvezza, non fu altro che Kamui, e corse ad abbracciare la persona inginocchiata davanti a lui, che non era altro che Fuuma.

- Fuuma!- Gridò il suo nome come fosse una preghiera, un incantesimo.

- Kamui…- mormorò l’altro, tremando tra le braccia dell’amico. – Tu…-

La sua voce era diversa, il suo tocco era dolce davvero, adesso. Le ombre erano state spazzate via dal suo cuore.

- Fuuma…Adesso basta, cancelliamo tutto, ti prego! Voglio dormire un secolo!- Singhiozzava, ora, aveva scordato dov’erano e cos’era successo. – Voglio svegliarmi e vivere come se non fosse mai accaduto niente!-

- Kamui.-

Poi il più piccolo perse i sensi, e l’altro lo sollevò con timore e soggezione, quasi per ripagarlo in una sola volta di tutto quello che gli aveva fatto prima. Lo portò via dalla Torre, lo ricondusse nel mondo dei vivi.

 

 

Continua…

 

 

 

Grazie per essere arrivati fin qui.

Il prossimo capitolo è l’epilogo.

*Harriet va a farsi un tè, perché con tutti questi incroci di desideri le è venuto un mal di testa storico*

   
 
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