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Autore: Problematica    06/01/2011    0 recensioni
La storia è uno spin off del 6° libro e ha luogo nell'infermeria di Hogwarts, poco dopo che Harry ha ferito Draco con il Sectumsempra. Melrose è un personaggio che ho inventato anni fa e che sto portando avanti, lei fa visita a Draco nell'infermeria mentre lui è ricoverato.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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La visita di Melrose

Melrose attraversò la donna del ritratto e si coprì subito con il Mantello dell’Invisibilità; pareva che tutti avessero rispettato il coprifuoco perché i corridoi erano deserti, eccezione fatta per Pix: Melrose si ritrovò il fantasma davanti subito dopo aver svoltato una curva e per poco non rischiò di passargli attraverso. Deviò verso la parete e Pix proseguì per la sua strada canticchiando una canzoncina oscena. Finalmente Melrose raggiunse l'infermeria ed entrò: si affrettò subito a controllare nell’ufficio di Madama Chips, ma non giunsero rumori da quella parte così si diresse verso i letti. Individuò subito Draco, che pareva dormire profondamente nell’ultimo letto della stanza, e si avvicinò togliendosi il Mantello. Pensò ad un modo per svegliarlo senza fargli prendere un colpo e rischiare di svegliare Madama Chips, ma non le venne in mente niente di particolare, così si chinò su di lui e lo chiamò con un sussurro; Draco aprì subito gli occhi e vedendo la cugina lì accanto a lui si rizzò a sedere così bruscamente che Melrose fece un balzo indietro per la sorpresa.
-Che diavolo ci fai qui?-
-Sshh! - fece lei in risposta posandosi il dito indice sulle labbra e voltandosi verso l’ufficio di Madama Chips; una luce si accese all’improvviso e si udì la voce di una donna chiedere:
-Che succede di là?-.
Melrose fece per prendere il Mantello dell’Invisibilità ma non lo indossò, fissò Draco che la fissò di rimando con aria imperscrutabile. -Niente, io ho… avuto un incubo- rispose il ragazzo senza togliere lo sguardo dalla cugina. Madama Chips borbottò qualcosa di indistinto e poi spense la luce.
Melrose fece un mezzo sorriso ma Draco non cambiò espressione, tornò a distendersi sul letto e si portò le lenzuola fino al mento; -Cosa ci fai qui?- chiese serio.
-Sono venuta a vedere come stavi-.
-Beh, sto bene, puoi andartene-. Detto ciò Draco si voltò, dando a Melrose le spalle.
-Senti, non è solo per questo che sono qui, io...beh ecco…- la ragazza si fermò, fissandosi i piedi e non sapendo come proseguire; Draco non le venne in aiuto in alcun modo, continuava a rimanere voltato dall’altra parte in silenzio.
-Beh, ero preoccupata per te, ok?- concluse lei prendendo una sedia e sedendosi accanto al letto, -So che stai architettando qualcosa, non negarlo, ma non c’è bisogno che tu mi dica cos’è...se non vuoi-.
-Oh, grazie della concessione!- esclamò Draco senza riuscire a contenersi, ma rimanendo sempre di spalle; Melrose sospirò e scosse la testa.
-Draco, io non penso che tu sia stupido, non totalmente almeno…- e a quelle ultime parole, il ragazzo sbuffò, -Quindi non capisco perché ti comporti da stupido! Sappiamo tutti e due che stai combinando qualcosa e che dietro tutto c’è Voldemort, ma…-
-Come osi pronunciare il nome del Signore Oscuro?- chiese Draco interrompendola; era di nuovo balzato a sedere e sul suo volto comparve una smorfia di orrore mista a paura, ma questa volta Melrose non indietreggiò, anzi, gli si avvicinò ulteriormente con aria furiosa e parlò con un bisbiglio che rese la sua espressione ancora più sconvolta:
-Oso eccome! Si da il caso che il tuo caro Signore Oscuro abbia scambiato il mio salotto per un ritrovo di Mangiamorte, quindi se lui può entrare in casa mia alle ore più assurde della notte, io posso chiamarlo come voglio!-.
Melrose aveva le pupille dilatate e il respiro affannoso, stringeva tra i pugni il Mantello dell’Invisibilità con tanta forza che le sue nocche erano diventate bianche; Draco non rispose, ma si ridistese nuovamente fissando il soffitto. Rimasero in silenzio per un po’.
-Quello che faccio o non faccio non sono affari tuoi, Melrose, e dillo anche al tuo caro amico Potter...che la smetta di impicciarsi o se ne pentirà amaramente-.
-Harry non sa che sono qui, gli ho chiesto il Mantello ma non gli ho detto per cosa mi serviva-. Draco fissò la cugina con curiosità, lei mantenne lo sguardo come per sfidarlo e alla fine fu lui a dover distogliere il suo; non dava segni di voler ascoltare.
-E già che ci siamo, so che non conterà molto per te quello che sto per dirti ma...Harry è dispiaciuto e seriamente pentito per quello che è successo-.
-Ah! Certo, ci scommetto!- esclamò Draco con un sorriso privo di gioia, -Non sarà andato a vantarsi con tutte le persone che conosceva, per ciò che ha fatto-.
-Oh, Draco…- mormorò Melrose in risposta, -E’ questo ciò che avresti fatto tu, se i ruoli fossero stati invertiti? Ti saresti vantato, magari con Tiger e Goyle? Proprio come quando per poco non hai rispedito Harry a Londra sul treno con il naso rotto…-.
-Adesso basta!- disse Draco, dando un pugno al materasso, -Che ne sai tu, eh? Che diavolo ne sai tu di cosa sto passando dall’inizio di questo stramaledetto anno?!-.
-Forse potrei avere un’idea se me lo dicessi!- esclamò Melrose accaldandosi a sua volta, mentre il Mantello le scivolava dalle gambe finendo sul pavimento; Draco aveva un’espressione terribile, sembrava sull’orlo delle lacrime, o della pazzia ma probabilmente lo era di entrambi.
-Ma cosa vuoi? Hai la mammina e il paparino tra le grazie del Signore Oscuro, nonostante tu sia la migliore amica di Harry Potter! Mio padre è finito ad Azkaban per colpa vostra!- nel dire ciò Draco afferrò il braccio della cugina che rimase impietrita, mentre il ragazzo la strattonava; -Mentre mia madre può venir presa e uccisa in qualsiasi momento, e poi verrebbe a prendere me…-. Il ragazzo finì la frase in un sussurro, lasciò il braccio di Melrose e rimase a fissare il buio di fronte a lui.
-Ma Draco,…- accennò la giovane massaggiandosi il braccio, -Silente può aiutarti, lui può…-.
-Silente non può nulla! Nulla contro il Signore Oscuro. Ma non capisci, è proprio Silente che…-. Draco non finì la frase, se possibile divenne ancora più pallido e si morse il labbro passandosi una mano tra i capelli. Melrose non sapeva che fare, Draco stava impazzendo dal terrore e lei non aveva la più pallida idea di come convincerlo a farsi aiutare. Era ovvio che sarebbe finita male, qualsiasi cosa gli avesse ordinato di fare Voldemort che avesse a che fare con Silente sarebbe finita male e Draco ne avrebbe pagato le conseguenze.
-Draco ti prego, dammi ascolto- disse lei afferrando il volto del cugino tra le mani, -Silente è l’unico mago di cui Voldemort abbia timore, lui può davvero aiutarti. E non credere che per me sia così facile…- continuò, lasciando andare il viso di Draco e abbassando lo sguardo -Credi che sia stato bello svegliarsi e trovarsi un branco di Mangiamorte con Voldemort in salotto? Hai idea del terrore che ho provato? E perché tu lo sappia, non si hanno notizie di mio padre dalla primavera scorsa; tra le grazie del Signore Oscuro un cavolo! Per quello che ne so, mio padre potrebbe essere stato ucciso per ordine del Signore Oscuro...tutto a causa mia…-. Questa volta era Melrose a sembrare sull’orlo delle lacrime, Draco voltò lo sguardo mentre la cugina si portava una mano alla fronte, coprendosi gli occhi.
-Ognuno è responsabile delle proprie azioni- disse Draco atono. Melrose alzò la testa di scatto e lo guardò, era steso e fissava il soffitto, il viso era tornato inespressivo.
-Se quello che mi hai detto è vero, faresti bene a smettere di preoccuparti per me e ad iniziare a preoccuparti di più per te stessa, cugina-. Melrose sospirò e si chinò a raccogliere il Mantello, poi si alzò; Draco la seguì con lo sguardo per un secondo, poi tornò a guardare per aria, tirandosi un po’ più su le coperte. -Sai, un po’ mi scoccerebbe se ti facessi uccidere-.
-Già- rispose lei abbozzando un sorriso, -Anche a me scoccerebbe!-. Draco sorrise per la prima volta.
-Dirai ai tuoi amichetti di stanotte?- chiese Draco mentre la ragazza si copriva col Mantello, lasciando visibile solo la testa.
-Ometterò i particolari- rispose Melrose con un’alzata di spalle, -E, Draco...pensa a quello che ti ho detto, sei ancora in tempo per tornare indietro-. Ma anche il ragazzo alzò le spalle con fare indifferente, e chiuse gli occhi. Melrose si coprì i capelli biondi con il Mantello, scomparendo alla vista; Draco avvertì i suoi passi che si allontanavano, e che si dirigevano verso la porta.
-Buonanotte Draco- mormorò una voce nel buio, poi la porta si aprì e si richiuse, lasciandolo solo, nel buio.
   
 
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