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Autore: Silveralterego    06/01/2011    5 recensioni
Cosa è successo tra Ron ed Hermione dopo il ritorno del ragazzo? Una storia che tenta di ricostruire l'episodio del loro primo dialogo,dopo tante settimane di separazione.Due precisazioni: la parte scritta in corsivo è una citazione da Harry Potter e i Doni della Morte.Inoltre ho preferito la versione più "soft" di "sei un completo deficiente" utilizzata nel film,perchè più consona al rating.E' la mia prima fanfiction...spero di non deludervi!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La mia unica realtà R/H LA MIA UNICA REALTA'



Stesa sul letto, scomodo e approssimato, della tenda che da qualche mese a quella parte era divenuta la sua unica dimora,Hermione Granger sfogliava con aria assente le Fiabe di Beda Il Bardo,tentando di sgombrare la propria mente da tutti i dolorosi pensieri che nelle ultime settimane l'avevano tormentata.
Ma più cercava di nuotare verso la riva,per mettersi in salvo da quella tempesta di ricordi,più avvertiva dentro di sè nuove correnti che la trascinavano a largo. Era diventato un circolo vizioso.Tutto le ricordava lui,Ron.
Quanto tempo era passato ormai dal giorno in cui era andato via? Giorni,settimane,mesi? Non avrebbe avuto molto peso,in ogni caso.A lei anche un secondo senza di lui sarebbe sembrato un frammento di tempo infinito. Non poteva credere che fosse accaduto,non riusciva a pensare che il suo Ron li avesse lasciati così,in balìa degli eventi.Non voleva pensare alla possibilità che non avrebbe più rivisto il suo volto,quegli occhi azzurri che tante volte le avevano dato forza e le avevano trasmesso un calore che nessun altro mai avrebbe potuto regalarle.
Aveva lasciato Harry,il suo migliore amico,proprio ora che tacitamente li pregava di non abbandonarlo in quella impresa più grande di loro.Aveva lasciato lei,nel momento in cui, più di ogni altro,avrebbe voluto averlo accanto a sè,saperlo al sicuro,combattere al suo fianco. E invece lui era andato via.Uno sfogo di rabbia improvviso,in risposta ad un senso di frustrazione da troppi giorni tenuto dentro di sè; il litigio con Harry,urla veementi contro di lui,e poi il suo sguardo astioso e il suono dei suoi passi che si allontanavano,inghiottiti dal rumore secco della smaterializzazione.Il suo pianto incessante,il tentativo di riportarlo indietro,il freddo e il fragore della pioggia battente.Ricordava solo piccole istantanee di un momento che avrebbe voluto dimenticare per sempre.Insieme a Ron.
Sì,questa sarebbe stata l'unica soluzione: costringere se stessa a strapparlo via dal suo cuore,per sempre.Si era illusa che stavolta tutto potesse andare per il meglio tra loro due,ma evidentemente,per l'ennesima volta,aveva sbagliato. Lui non sarebbe tornato.
Immersa in quel vortice di angoscianti constatazioni,a malapena riuscì ad accorgersi di una voce che in lontananza la chiamava con insistenza e una certa insolita (considerando i tempi) contentezza.
" Hermione!Ehi!Hermione! "
" Cosa c'è che non va?Harry,stai bene? "
" E' tutto a posto,va tutto bene.Più che bene.Sto benissimo.C'è qualcuno ".
" Cosa vuol dire?Chi...? "
Vide Ron,in piedi con la spada di Grifondoro in mano,che sgocciolava sul tappeto liso.Harry si ritrasse in un angolo buio,fece scivolare a terra lo zaino di Ron e cercò di confondersi con la tela.
Hermione scese dal letto e avanzò come una sonnambula verso Ron,gli occhi fissi sul suo volto pallido.Si fermò davanti a lui,le labbra socchiuse,gli occhi sgranati.Ron tentò un debole sorriso speranzoso e fece per alzare le braccia.
Hermione si scagliò in avanti e cominciò a prendere a pugni ogni centimetro di lui che riusciva a raggiungere.
" Ahia...ahi...Ma che?Hermione...AHIA! "
" Tu...completo...deficiente...RONALD WEASLEY! "
Sottolineava ogni parola con un colpo: Ron arretrò,riparandosi la testa.
" Tu torni dopo settimane...e...oh,dov'è la mia bacchetta?! "
" Protego! " urlò Harry,temendo una reazione incontrollata della sua amica,nei confronti di Ron.
La scena rasentava la comicità,eppure per lei era così violento e inaspettato quel senso di felicità improvvisa mista a rabbia che l'assurdità del momento la fece probabilmente sembrare pazza agli occhi di Harry e Ron.
I due raccontarono alla ragazza tutto ciò che avevano visto,come si fossero incontrati,e come Ron avesse finalmente distrutto il malefico medaglione.La rabbia di Hermione lasciò per un momento posto allo stupore.Fissò Ron con uno sguardo che oscillava tra il velenoso e l'altero,e senza dire una parola,si arrampicò di nuovo sul suo letto e si distese.


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La rabbia furiosa che aveva invaso Hermione il giorno in cui Ron aveva nuovamente fatto la sua comparsa,a poco a poco si tramutò in un silenzioso e ostinato rifiuto di avere qualsiasi contatto col ragazzo.Nel suo intimo,doveva ammettere che la storia del deluminatore e del modo e la ragione per cui Ron era riuscito a ritrovare sia lei che Harry,le aveva fatto accelerare vertiginosamente i battiti del cuore.Ma tutto ciò non poteva bastare.
Harry dal canto suo,di tanto in tanto,avanzava qualche tenue proposta di tregua,ma ogni volta che introduceva il discorso,la secca risposta che non ammetteva repliche,era sempre la stessa.
" Hermione,non puoi - "
" No.Non posso ".


---


Passò qualche giorno prima che Ron trovasse la forza d'animo di rivolgerle la parola.Sapeva che stavolta far tornare tutto alla normalità,sarebbe stata un'impresa a dir poco titanica.E non la biasimava per questo. Lui avrebbe probabilmente reagito allo stesso modo,al suo posto.Ma aveva aspettato fin troppo ed era ora di prendere il coraggio a due mani.Qualunque fosse stata la sua reazione.
Il giovane si avvicinò al letto di Hermione e ne sfiorò il materasso,cercando di far avvertire la propria presenza fisica alla ragazza,che,come spesso aveva fatto in quei giorni di silenzio costretto e innaturale,aveva le braccia incrociate sul cuscino,e il volto coperto,distesa a pancia in giù.
Harry,che aveva apprezzato la mossa coraggiosa (a dir la verità quasi eroica,pensò correggendosi mentalmente) di Ron,ritenne che fosse bene lasciarli soli.Senza pensarci su due volte,indossò la giacca e annunciò ai due che si sarebbe allontanato per un giro di perlustrazione.Ricevette un cenno di assenso solo dal giovane Weasley.
Rimasero soli,in un silenzio imbarazzante.
 Devo tentare,coraggio Ron.Pensò,trattenendo il respiro.
" Hermione... " sussurrò il ragazzo,con un filo di voce " ...senti,so che merito tutto questo.Ma ti prego...parlami,dimmi qualcosa.Insultami,picchiami,fammi sentire un idiota in qualsiasi modo tu voglia farlo...ma ti prego,parlami. "
Le sue parole si infransero contro un muro di silenzio altezzoso.
Provò di nuovo. " Ti prego...io...ti scongiuro Hermione.Ho bisogno di te ".
Quella frase risvegliò in lei tutto il fervore che aveva mostrato giorni prima.Si alzò di scatto e si drizzò a sedere,guardandolo con aria sdegnosa.
" Tu vieni a dire a me queste cose? Tu mi vieni a dire che hai bisogno di me ora? "
Ron tacque,afflitto. Lei,vedendolo inerte continuò con rabbia,la tonalità della sua voce sempre più acuta.
" E i giorni in cui io invece avevo bisogno di te,Ron? In quei giorni io neanche ti ho potuto pregare,scongiurare...come stai facendo tu con me,ora! Perchè non c'eri!Eri sparito nel nulla!Questo lo ricordi?! Come pensi che mi sia sentita?! "
" Hermione...lo so... "
" LO SAI ?! "
" ...lo so.So come sei stata,perchè io sono stato come te.Non cambia una virgola ".
" Questo lo dici tu, RONALD WEASLEY ! Sei tu che sei voluto andare via! Io ti ho rincorso...ti ho supplicato! " il tono sempre più stridulo
" Sono stato un idiota Hermione!Lo so!Ma ero sotto l'influsso di quel maledetto Horcrux,dannazione! " alzò la voce per interrompere la imminente risposta della ragazza " Volevo tornare subito dopo essermi smaterializzato,te l'ho detto! Volevo tornare da Harry...da te.Sono stati giorni terribili senza di voi...ti pensavo in continuazione,e non potevo sopportare l'idea che poteste essere in pericolo...per me è stato... "
" Per te? E per me come pensi che sia stato?! "
" E' stato devastante lo so.Ma ora siamo di nuovo insieme...Hermione.Non sti sto chiedendo di perdonarmi subito.Non ti sto chiedendo di dimenticare,non pretendo che tutto torni come prima.Vorrei solo che tu mi dessi la possibilità di... "
" Di cosa,Ron?! Non ho intenzione di darti neanche mezza possibilità,qualunque cosa tu abbia intenzione di fare! ".

" ...Ascoltami.Non so cos'altro fare,se non supplicarti di ascoltarmi... "
Il volto della ragazza assunse un ghigno beffardo,ma i tratti erano tesi,forzati.
" Ascoltarti! Sai una cosa? Non mi interessa,non mi interessa più! "
" ...Guardami negli occhi,Hermione.Voglio solo dirti che tutto questo non accadrà più ".
" Risparmia il fiato ". Ora il suo tono era poco più che un sussurro flebile.
" Hermione,ti sto pregando ".
" Anche io l'ho fatto con te ".
E detto ciò,fece per voltarsi ma sentì le mani di Ron afferarle saldamente le braccia,per portarla di nuovo col volto di fronte al suo.
I loro sguardi si incrociarono e fu come una scossa elettrica per entrambi.Lei si sentì sprofondare nell'azzurro  dei suoi occhi.
"Lo so che lo hai fatto.Perdonami. Non farò mai più niente di tutto ciò. "
" Io...Ron..." Hermione abbassò il volto "Ora sono di nuovo io a pregarti.Lasciami stare... " cercava di divincolarsi,mentre calde lacrime le solcavano il viso pallido.
" Dammi la possibilità di stare accanto a te... "  bisbigliò Ron
" Non mi fido più...non mi fido più di te. " mormorò triste,la voce rotta.
Lui evidentemente ne fu colpito,perchè Hermione lo sentì allentare la presa,mantenendole però sempre le mani sulle braccia. Non aveva capito,però,che quel gesto era il preludio di qualcos'altro.
Con forza Ron portò il suo braccio dietro la schiena di Hermione,e con l'altra mano le spinse il volto sul suo petto,in un abbraccio irruento e improvviso.
Hermione si ritrovò col volto a pochi centimetri dal mento del ragazzo, e scoppiò in un pianto liberatorio stringendosi a lui come non aveva mai fatto in vita sua.Lo sentì baciarle la testa,le tempie,il naso e sussurrarle che non l'avrebbe lasciata mai più.
" Ti prego.Fidati,stavolta non ti deluderò.Significhi così tanto per me...Ti giuro che farò di tutto per riconquistare la tua fiducia ". Le sussurrò all'orecchio,provocandole un brivido che le percorse tutta la schiena.
Quanto le era mancato? Non era descrivibile.Quanto le erano mancate le emozioni che un suo solo semplice gesto le trasmettava?Quanto si era sentita sola e sperduta senza di lui?Questa era l'unica realtà che avrebbe voluto considerare.Una realtà senza Ron Weasley non sarebbe stata immaginabile.
Si rilassò tra le sue braccia,mentre lui le accarezzava la schiena,sfiorandole la fronte con le labbra.
" Sei un..."
"...completo deficiente.Lo so,è vero." mormorò lui,sorridendo debolmente.
Lei rimase in silenzio e chiuse gli occhi,il suo respiro riacquistò un ritmo regolare.
" Mi sei mancata tantissimo... " la voce profonda del ragazzo la fece rabbrividire di nuovo.
 Anche tu. Pensò lei di rimando.Le sue difese stavano vacillando; sapeva che se fosse rimasta in quella posizione lui l'avrebbe avuta vinta molto presto.E lei non voleva.In realtà sapeva che tutto ben presto sarebbe tornato come prima tra loro: aveva un ardente bisogno di lui.Come lui ne aveva di lei.Ma non voleva neanche chiudere il discorso in questo modo.
Poggiò le mani sul petto del ragazzo e fece pressione per allontanarsi da lui.L'abbraccio si sciolse,e lei si asciugò con la manica del maglione gli occhi umidi.
" Non credere che sia finita qui,Ronald Weasley " esordì con il solito fare antipatico che assumeva quando ripeteva le complicate nozioni di uno dei suoi tanti libri.
" Oh,lo so bene... " ribattè lui,ma il suo tono era sollevato,stavolta.
" Vado a cercare Harry,dobbiamo fare il punto della situazione riguardo agli Horcrux... "
" Certo... " rispose lui " Vuoi che ti accompagni? "
" Non preoccuparti,so cavarmela da sola ". Il tono di Hermione era tornato lievemente sostenuto,ma questa volta non c'era astio.
" Va bene,allora io...vi aspetto qui ".
" Sempre che tu non voglia andartene di nuovo ". Aggiunse lei pungente, ma con un filo di preoccupazione appena accennata.
" Mai. "
La ragazza si voltò di spalle per uscire dalla tenda.
" Hermione? "
" Sì? "
" Per me sei fantastica.Solo un folle vorrebbe perderti.E io lotterò per non farlo. " disse con infinita dolcezza.
Lei,che ormai gli voltava le spalle,arrossì appena e sorrise,non aggiungendo altro.Anche lui sorrise,dietro di lei. E nessuno dei due sapeva che entrambi stavano pensando la stessa cosa.
Che il loro destino,la loro unica realtà,era di rimanere insieme.Qualunque cosa li avesse aspettati fuori da quella tenda.Qualunque ostacolo avessero dovuto incontrare.Sarebbero rimasti l'uno al fianco dell'altra.Per sempre
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