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Autore: Parsifal    07/01/2011    3 recensioni
Ecco qui la nuova fanfic sui Saint che ho scritto. Il tema era "come rondini nel cielo" e io ho inteso le rondini come pensieri nel cielo che è la nostra mente. Parla dei Saint in un ipotetico dopo Hades, Shiryu e Seiya, dopo sette o otto anni circa. Shiryu è professore di lettere antiche all'Università e Seiya...lo aiuta :P ed è proprio mentre spiega un sogno strano che ha fatto al nostro proff che capisce una cosa importante...per capire quale mi sa che dovete proprio leggerla :P , quindi buona lettura a tutti !!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Dragon Shiryu, Pegasus Seiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come rondini nel cielo

\...stormi di uccelli neri com'esuli pensieri nel vespro migrar\


\Shiryu\

" Questa notte ho fatto un sogno strano."

Seiya mi guarda, attento.

Sa che non mi faccio sfuggire nulla di quello che dice, anche se faccio qualcos'altro, come adesso.

Sto cercando di mettere a posto alcune carte, domani finiscono i giorni di permesso che ho preso all'Università e ancora non sono riuscito a terminare il lavoro che mi sono portato dietro, ma del resto con Seiya che si è preso le ferie per restare con me ad aiutarmi (!!) la mia concentrazione è andata a farsi un giro.

Lui continua, soddisfatto dall'occhiata profonda che gli ho dato:

" Ho sognato il cielo attraversato da rondini.

Migliaia di rondini che lo oscuravano quasi.

Io ero affacciato ad una finestra e guardavo le rondini che passavano sopra di me, sembrava che non dovessero finire più. E non avevo paura.

Per niente.

Il cielo era quasi nero e io le osservavo, affascinato.

Incuriosito.

Fino a quando una si è avvicinata a me e si è posata sulla mano che avevo teso.

E li...mi sono sveglto.

Mi sono sentito così strano...chissà che vorrà dire un sogno del genere?"

Una ciocca di capelli scivola davanti al viso e io, meccanicamente, la rimetto dietro l'orecchio.

La sua morbidezza mi accarezza la pelle e, per un attimo, immagino che siano sue le dita a sfiorarmi la guancia.

Fisso le sue mani e sento il consueto calore che si allarga dentro di me.

E' così da quando viviamo insieme.

Se prima, quando combattevamo per Athena quello che provavo era tenuto sotto controllo, ultimamente non riesco a farlo più.

Ho scoperto, in me, una passione che non credevo di possedere o, per essere esatti, speravo di contenere decisamente meglio.

Prima eravamo impegnati anima e corpo nella missione che Athena ci aveva affidato e questo non mi permetteva di pensare a me stesso in altri termini se non come quelli di un Saint.

Ho rischiato la vita per lui così come anche lui ha fatto per me ma non permettevo ai sentimenti di prendere il sopravvento.

La sua voce sollecita un mio parere mentre si tende verso di me, appoggiando i gomiti sulle ginocchia e il mento sul palmo delle mani, gli occhi che si concentrano unicamente su di me.

E così, con un piccolo sospiro, apro la mente e cerco la risposta alla sua domanda neanche tanto inespressa:

" Il cielo è il sogno che tu tieni dentro di te.

Le rondini che lo oscurano sono degli ostacoli che non ti permettono di realizzarlo ma poi...una si è avvicinata e si è posata sulla tua mano tesa..."

Lui continua al mio posto, a voce bassa:

" Nella mia mano tesa...tutti quegli ostacoli sono i miei.Io sono quello che li crea..."

Resta per un istante così, fermo, immobile...realizzando soltanto in quel momento il vero, reale significato del suo sogno.

Dopo di che si alza in piedi e inizia a camminare nella stanza, rischiando di travolgere tutto al suo passaggio mentre, nello stesso istante, non si perde nemmeno uno solo dei miei gesti.

Davvero non aveva capito ancora una cosa semplice come questa?

Mi alzo in piedi anche io e lascio gli appunti sparsi sulla scrivania mentre mi avvicino lentamente a lui, lui che rallenta i suoi passi fino a fermarsi qui, davanti a me.

E' arrivato dunque il momento?

Posso lasciare via libera ai miei sentimenti?

" Adesso hai capito Seiya? "

Alzo una mano e la poso sul suo viso, sentendo il calore della sua pelle.

Quanto ho desiderato poterlo fare.

Stavo esaurendo tutta la mia pazienza.

L'attesa che mi ero imposto per far si che anche lui potesse guardare dentro di se e trovare quello che era davanti ai suoi occhi da sempre stava diventando un peso troppo grande per me.

Gli davo ancora questa stagione.

Soltanto questa stagione.

Con la fine dell'Autunno avrei preso io stesso una decisione.

Per fortuna che le rondini hanno deciso al posto mio:

" Cielo Shiryu, sono stato così cieco? "

mi sfugge un piccolo sorriso...è stato più che cieco ma è meglio soprassedere.

Ci sarà tempo per scendere nei particolari e lasciarlo con qualche domanda inespressa mi sembra il minimo...dopo tutto quello che mi ha fatto aspettare.

Scendo con la mano sul suo collo mentre avvcino il viso al suo, quella bocca quanto l'ho sognata.

Quanto l'ho sognata...

\Seiya\

Non sono sicuro di essere sveglio...forse sto continuando a sognare.

In fondo non può essere Shiryu, il mio Shiryu, quello che sta facendo una cosa del genere.

Quello che si sta avvicinando a me con il suo viso, che mette il braccio sulla mia spalla e con la mano accarezza i capelli.

Quello che appoggia le sue labbra sulle mie e ...mi sta baciando.

Cielo...mi sta baciando.

E'... è bellissimo.

Semplicemente meraviglioso.

Il suo calore è quasi intossicante mentre si fonde in me fino a contare tutte le mie ossa.

Fino a che IO riesco a contare tutte le sue ossa.

Lo avvolgo anche io nel cerchio delle mie braccia e continuiamo così, mentre nella mia mente le rondini prendono definitivamente il largo e scoprono il cielo azzurro, pulito.

Limpido.

Come quello che provo per lui.

Come quello che proviamo l'uno per l'altro.

Prima di abbandonarci definitivamente a noi rivedo quella piccola rondine che si posa sulla mia mano tesa e capisco chi era: il suo pensiero d'amore.

Era il suo messaggio d'amore per me.

Cado indietro sul divano dello studio e lascio che le mie mani vagano sulla schiena immergendomi nella sua violenta corrente.

Lasciando che la corrente trascini via anche me, con lui.

Nei colori vivi dell'autunno.

   
 
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