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Autore: Sailor Saturn    07/01/2011    2 recensioni
Andrea era seduta sulle rive del Lago. Non sapeva quanto tempo era rimasta lì ferma, immobile a pensare. Quel luogo era sacro per lei, in quel luogo era nato il suo amore... E in quel luogo era finito.
Che dire, è la prima storia che pubblico e spero possa piacervi!
Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Blaise Zabini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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UN AMORE NATO COSI'... PER CASO

 

Andrea era seduta sulle rive del Lago. Non sapeva quanto tempo era rimasta lì ferma, immobile a pensare. Quel luogo era sacro per lei, in quel luogo era nato il suo amore... E in quel luogo era finito.

La ragazza tornò con la mente a poche ore prima, quando il suo ormai ex ragazzo le aveva chiesto un incontro proprio sulle sponde di quel Lago. Andrea sorrise tra le lacrime ricordandosi di come era stata felice che Dean le avesse chiesto un appuntamento proprio lì. Dopo che si erano messi insieme, ormai sei mesi prima, lui non aveva più voluto incontrarla al Lago. :<< E' un posto poco romantico>> diceva. Eppure, per lei era diventato il posto più romantico del mondo quando lui le aveva chiesto di diventare la sua ragazza:

Andrea era seduta a leggere un libro di letteratura babbana “Guerra e Pace” sulle sponde del Lago Nero. Ad un tratto aveva sentito dei passi e, voltatasi, aveva visto arrivare vicino a lei Dean Thomas, un suo compagno Grifondoro del quinto anno.

:<< Ehilà che ci fai qui tutta sola>> aveva chiesto sorridendo e sedendosi accanto a lei.

:<< Leggo>> aveva semplicemente risposto la ragazza.

E i due avevano cominciato a parlare, di tutto e di niente. Il tempo era volato. Una settimana dopo si erano ritrovati di nuovo sulle sponde di quel lago ma, questa volta, l'atmosfera era diversa. Dean era impacciato e, quando Andrea gli aveva chiesto cosa c'era che non andava lui aveva detto, tutto d'un fiato :<< Vuoi essere la mia ragazza? >>. Ad Andrea era preso un colpo ma aveva accettato, felice.”

La ragazza si riscosse da quei pensieri. Il ricordo le faceva male. Era ottobre, il suo sesto anno era appena cominciato ma non prometteva niente di buono.

Dean l'aveva lasciata perché si era accorto di amare Ginny, la sorellina di Ron, un altro suo compagno Grifondoro. Andrea non era arrabbiata con Ginny ma non era nemmeno così cavalleresca da augurare a quei due ogni felicità. Si diede mentalmente dell'idiota pensando a tutte le volte che, quell'estate, si era preoccupata che lui non rispondesse alle sue lettere. Invece lui pensava già alla sua Ginny:

I due ragazzi erano in riva al Lago. Andrea stringeva tra le mani “Guerra e Pace” che, a causa degli impegni, scolastici e non, non era riuscita a finire neanche durante le vacanze. Provò ad avvicinarsi al suo ragazzo, sfiorandogli un braccio, ma lui si ritrasse. :<< Ok Dean, si può sapere cos'hai? È tutta l'estate che sei strano e ora mi dici di incontrarci qui... perché?>> aveva chiesto Andrea.

:<< Mi piace un'altra>> freddo, diretto. E schifosamente sincero.

Ad Andrea cadde il libro dalle mani. Non poteva e non voleva crederci.

:<< Quando te ne sei accorto?>>

:<< Alla fine dell'anno scorso ma non volevo rompere con te via gufo>>

Un dolore sordo all'altezza del petto. Lei si preoccupava di averlo allontanato involontariamente e lui le diceva che per due mesi, DUE MESI, aveva pensato ad un'altra.

:<< Bé, allora è meglio così. Anche io mi sono innamorata di un altro>> bugia, grossa bugia. Ma non voleva fargli vedere quanto stava male.

Sulla faccia del ragazzo era comparso sollievo.

:<< Allora è tutto a posto? Amici?>>

:<< Certo, amici>> era riuscita a sorridere.

Dopo un momento imbarazzante, Dean aveva salutato ed era andato via e lei si era seduta sulle sponde del Lago, piangendo”.

Andrea si riscosse: non poteva piangere e disperarsi per un idiota che, dopo averla lasciata, le chiedeva di essere amici! Accidenti, era una bella ragazza: non troppo magra, con gli occhi ambrati, i capelli lunghi fino alle spalle erano mossi e castani. Era timida, ma non così tanto da far sì che i ragazzi la evitassero. Avrebbe trovato sicuramente qualcun' altro che l'apprezzasse più di Dean.

Con uno scatto nervoso prese il libro accanto a lei e lo lanciò nel Lago: in quel momento le sembrava una cosa giusta da fare.

Ma il libro non toccò mai la superficie del Lago: un incantesimo lo aveva fermato e lo aveva fatto tornare indietro. Andrea si voltò stupita e notò un ragazzo di colore che si avvicinava a lei con il libro in mano. Guardando bene, Andrea si accorse di conoscere il ragazzo: capelli neri, con gli occhi più azzurri del cielo nella più bella giornata d'estate, talmente affascinante con quella sua aria da ragazzo misterioso, da essersi meritato il terzo posto nella top ten dei ragazzi più desiderati di Hogwarts. Era un Serpeverde del suo stesso anno, il miglior amico di Draco Malfoy: Blaise Zabini.

Andrea non aveva ancora pienamente realizzato quello che era successo che il ragazzo le si era avvicinato e le aveva detto :<< Come mai tanto odio nei confronti di questo libro? È vero, è difficile da leggere ma mi sembri una tipa abbastanza intelligente>>.

:<< Tu... Conosci “Guerra e Pace”!? Ma... Sei un Purosangue e quello è un libro babbano>>

Blaise sorrise :<< Credevo fossero solo i Serpeverde ad avere pregiudizi ma a quanto pare neanche i Grifondoro scherzano- disse, sedendosi elegantemente accanto alla ragazza- uno dei miei patrigni ( non ricordo quale) era appassionato di letteratura babbana e ha contagiato anche me>> concluse il ragazzo con un sorriso.

Andrea rimase un attimo stupita dalle parole del ragazzo, poi sorrise e disse sinceramente :<< Hai ragione, io di solito non ho pregiudizi anche se viene quasi spontaneo dubitare delle serpi!>>.

Questa volta Blaise rise sul serio ma si interruppe quasi subito per dire alla ragazza :<< Sai, dovresti sorridere più spesso>>.

Andrea rimase spiazzata un attimo dalle parole del ragazzo poi, arrossendo leggermente, disse :<< Dovresti ridere più spesso anche tu>>.

Un lampo passò negli occhi del ragazzo, lampo che però la grifoncina non riuscì ad interpretare.

:<< Bé, che ne dici se ci aiutiamo a vicenda a sorridere più spesso?>> chiese il giovane Serpeverde.

Andrea non ebbe bisogno di pensare molto alle parole del ragazzo e rispose :<< perché no>>.

E così nacque un nuovo amore nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts... così, semplicemente per caso.

 

10 ANNI DOPO

Una giovane donna di ventisei anni era seduta su una sedia a dondolo in una sontuosa biblioteca, leggendo un libro. Improvvisamente, la porta della biblioteca si spalancò ed entrò di corsa una bambina di circa due anni, con corti riccioli ramati e profondi occhi azzurri. La donna sorrise alla vista della bambina e, quando la piccola le si fu avvicinata chiuse il libro che stava leggendo

:<< Mamma, mamma quando arrivano lo zio Draco, la zia Herm e Scorpius e Siria?>> chiese la bambina con la sua adorabile vocina, sedendosi ai piedi della madre.

:<< Molto presto tesoro. E perché non sei ancora pronta?>> la piccola fece per rispondere ma la porta della biblioteca si aprì una seconda volta, facendo entrare un bellissimo uomo vestito con un elegante smoking.

:<< Papi!>> urlò la bambina felice, correndogli incontro. L'uomo a quella vista sorrise, si fermò e si inginocchiò, per prendere la figlia tra le braccia e farla ruotare in cerchio, ridendo con lei.

La donna, che si era alzata dalla sedia all'entrata dell'uomo in biblioteca, guardò intenerita la scena, chiedendosi se si potesse essere così felici. Improvvisamente si sentì mancare e dovette sedersi di nuovo. Subito due voci preoccupate la raggiunsero :<< Mamma cos'hai?>> :<< Andrea, amore, va tutto bene?>>. La donna si riprese subito e disse :<< Non vi preoccupate, sto bene. È solo che il tuo fratellino, nonché tuo figlio, amore, voleva farsi sentire. Guardate>> detto questo prese le mani del marito e della figlia e le posò sul suo pancione, segno di una gravidanza quasi al termine. Andrea si commosse a vedere gli sguardi sui visi delle due persone più importanti della sua vita: sul viso della figlia stupore e felicità, mentre su quello del marito un amore incondizionato e totale.

:<< L'ho sentito mamma, ho sentito i calci di Alexander! Quando lo potrò vedere?>> chiese la bambina continuando a tenere la mano sul pancione della mamma.

:<< Molto presto Sophia- rispose la mamma- mancano solo un paio di mesi>>. La bambina si lasciò andare a grida di giubilo che fecero ridere i genitori.

:<< Adesso però fila a vestirti. Tra poco arrivano gli zii e tu non sei ancora pronta!>>

:<< Agli ordini papà!>> esclamò la piccola, dopo aver salutato con un bacio i genitori e il fratellino (baciando la pancia della mamma).

Dopo che la bambina fu uscita, Andrea si alzò dalla sedia e prese il viso del marito tra le mani :<< Adesso posso salutarti come si deve: bentornato a casa, amore>> disse la donna, baciando il marito prima delicatamente, poi con passione sempre crescente. Quando si staccarono ( a malincuore) il marito sogghignò e disse :<< Ecco perché mi piace andare al lavoro: il bentornato a casa è fantastico!>>

Andrea rise con lui per poi rispondere :<< Blaise, sei sempre il solito!>>

:<< Mi ami perché sono così! Piuttosto come è andata la tua giornata? Si sono comportati bene le mie piccole pesti?>> chiese Blaise, accarezzando il ventre prominente della donna che amava

:<< Sophia è stata un angioletto, anche se ha fatto un po' di capricci a pranzo perché voleva la doppia razione di dolce. Mentre lui...>> Andrea sospirò, toccandosi la pancia :<< Mi fa mangiare come un bue e continua a scalciare, sarà una vera peste!>> concluse ridendo. Blaise si unì alla sua risata e, accomodandosi sulla sedia a dondolo, tirò la moglie sulle sue gambe e la abbracciò teneramente :<< Bé se sarà una peste tanto meglio! Non amo molto la vita tranquilla>>

:<< E quando mai la nostra vita è stata tranquilla?>> gli chiese Andrea, con chiaro riferimento a tutte le difficoltà che avevano dovuto affrontare per stare insieme: lui Serpeverde, futuro Mangiamorte, lei Grifondoro, futura Medimaga. Fortunatamente tutto era andato bene, anche grazie all'aiuto dei loro migliori amici, nonché testimoni di nozze Draco ed Hermione.

:<< Hai ragione- concordò Blaise- ma la vita movimentata è molto meglio! A proposito cosa leggevi?>> chiese guardando il libro che la moglie aveva lasciato sul tavolino vicino alla sedia a dondolo. Blaise sorrise, quando capì di cosa si trattava: “Guerra e Pace” il simbolo dell'inizio del loro amore. Guardò la moglie, che ricambiò il suo sguardo innamorato. Come attratti da due calamite, i loro visi si incontrarono e si sfiorarono le loro labbra in un bacio pieno di passione, quella stessa passione che era nata un lontano giorno di 10 anni prima, sulle sponde del Lago Nero. 

  
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