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Autore: Whenulookmeintheeyes    07/01/2011    3 recensioni
Esiste un amore per il quale vale la pena morire?
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Incidente. Ospedale.
Queste erano le uniche due parole che mi giravano per la mente da circa un quarto d'ora.

Quindici minuti prima un Joe in lacrime mi aveva chiamato, dicendomi che Nick aveva avuto un incidente e che ora si trovava al Sant James Hospital.

Il telefono mi era caduto dalle mani e avevo iniziato a piangere. Ormai io e Nick non stavamo insieme da un anno, ma io lo amavo ancora e al solo pensiero che gli sarebbe potuto succedere qualcosa rabbrividivo.

Ed ora eccomi qui, in mezzo al traffico che speravo di arrivare in tempo.

Ero completamente terrorizzata. Conoscevo la famiglia Jonas da tempo immemorabile e avevo visto piangere Joe pochissime volte, ma al telefono quella sera mi era parso disperato e avevo la brutta sensazione che Nick stesse peggio di quanto lui mi aveva fatto capire.

Finalmente dopo più di venti minuti riuscì a raggiungere l'ospedale. Parcheggiai la macchina al primo posto che trovai e di corsa entrai nell'edificio bianco e spettrale.

Gli ospedali mi hanno sempre fatto un effetto strano- ma dopotutto a chi non fanno uno strano effetto?- e quel giorno più che mai. Vedevo persone dappertutto, ma non quelle che cercavo io. L'odore di gomma e disinfettante mi arrivò dritto al cervello e mi offuscò ancora di più i pensieri, già confusi per conto loro. Arrivai di fronte ad una infermiera.

"Scusi signora io sto cercando Nicholas Jonas, mi hanno detto che...."

"Jane siamo qui" spuntò Joe da dietro ad una parete e io mi precipitai da lui, lasciando la  frase a metà.

Abbracciai quello che ormai consideravo mio fratello, avevo bisogno di una persona e sentivo che anche Joe aveva bisogno di qualcuno.

"Joe voglio vederlo, dov'è?"

"Vieni con me" mi prese per mano e ci dirigemmo verso un corridoio lungo e bianco. Tutto in quel posto era bianco e vuoto.

Non appena svoltammo un angolo trovai di fronte a me tutta la famiglia Jonas. Avevano più o meno tutti lo stesso sguardo di Joe. Occhi rossi, gonfi e vuoti, senza più speranza. Perchè loro sapevano qualcosa di cui io ero all'oscuro, ecco perchè io riuscivo ancora a sperare.

"Jane siediti, ti prego" dopo aver abbracciato Denise, mi misi seduta su una sedia come aveva detto Joe.

"Come sta? Cosa gli è successo di preciso?" guardavo Joe negli occhi e da poco si era avvicinato anche Kevin, distrutto.

"Stava guidando e non si sa forse un colpo di sonno o la velocità troppo alta e...è andato a finire contro uno spartitraffico. Fortunatamente alcune persone hanno chiamato subito i soccorsi che lo hanno trasportato qui ma..." Joe non riuscì a continuare, le lacrime avevano ripreso a scendere e si era attaccato ad un braccio di Kevin. E fu proprio lui che continuò.

"Adesso è in coma" a questa parola i miei occhi persero la speranza, proprio come quelli di tutti i presenti.

Il mio Nick era in coma, solo delle macchine lo tenevano in vita. Mi alzai come un'automa e chiesi in quale camera era ricoverato. La numero 9.

Mi diressi verso quella stanza senza pensare, la mia mente era vuota e i miei occhi pieni. Pieni di lacrime che uscivano solo per il dolore, ma che sapevano essere inutili. Perchè delle lacrime non potevano riportarmi indietro la persona amata.

Aprì la porta della sua stanza ed entrai. Anche lì dentro tutto era bianco. L'unica fonte di colore erano le sbarre grigie del letto. Nick era lì, al centro della stanza, sdraiato immobile su quel letto. Era pieno di tubi e intorno a lui c'erano vari apparecchi che facevano strani rumori.

Anche dopo tutto quello che era successo, non riuscì a non constatare quanto fosse bello. Anche con gli occhi chiusi,una mascherina per respirare e tanti fili intorno a lui, conservava l'orgoglio di essere Nick Jonas.
Mi avvicinai sempre di più, fino a che non arrivai accanto a lui. Mi misi a sedere su una sedia lì vicino e gli presi la mano.

"Ciao Nick, sono io Jane. Lo so che mi hai lasciato lo scorso anno, anzi tra una settimana è un anno esatto. Ma io non ho mai smesso di amarti, mai nemmeno per un secondo. Tu sei stato la persona più importante della mia vita e anche se mi hai fatto soffrire io non dimenticherò mai gli splendidi momenti che abbiamo passato insieme. Tu sei sempre stato una persona forte, una persona che non si fa mettere i piedi in testa da niente e nessuno. Hai affrontato il diabete a testa alta, non ti sei mai lasciato abbattere da nulla e hai sempre combattuto. E adesso sono qui che ti chiedo di combattere, perchè vedi io ho dovuto vivere quest'anno solo potendoti guardare da lontano, ma mi bastava; ora ti prego di non farmi questo, non puoi andare via e farmi vivere l'intera vita senza te, perchè giuro che non lo sopporterei. Perciò ora prendi tutta la tua buona volontà e supera anche questa avversità. Io credo in te e non puoi deludermi. Ti amo, ti amo tanto" gli baciai una guancia e uscì asciugandomi gli occhi.

"Allora come è stato vederlo lì con tutti quei tubi?"

"Orribile Joe, orribile".

"Non avrei mai pensato che sarebbe potuto succedere. Nick è sempre stato così forte e...non se lo merita è troppo giovane" abbracciai di nuovo Joe.

Dopo qualche minuto arrivò un dottore.

"La famiglia Jonas?" tutti si alzarono e circondarono il medico. Io mi tenni leggermente a distanza, ma abbastanza vicina da poter sentire ogni cosa.

"Si. Come sta mio figlio?" disse Paul che teneva tra le braccia Frankie.

"Signori, la situazione di vostro figlio è decisamente grave. Il suo cuore perde sempre più battiti e crediamo che tra un po' potrebbe morire definitivamente. Ma abbiamo anche convenuto che un modo per curarlo ci sarebbe. Gli serva un cuore nuovo, un cuore che funzioni bene. Ma purtroppo noi qui ora siamo sprovvisti di un cuore che sia compatibile con il signor Jonas. Dovremo richiederlo a qualche altro ospedale, ma la procedura è lunga e a lui serva subito. E noi non sappiamo che fare".

"Se sono compatibile, glielo dono io il mio cuore" dissi di colpo quando il medico smise di parlare e fu calato il silenzio.

"Be' signorina dovrebbe fare tutti gli accertamenti, ma non è troppo avventata come decisione?"

"Già Jane, non lo puoi fare davvero" tutti cercavano di convincermi a non fare quel gesto.

"Ascoltatemi tutti. Se io muoio non importerà a nessuno. Io non avrò un intera famiglia che piange al mio funerale. Mia madre è un'alcolizzata che si ricorda a malapena come si chiama, mio padre non so nemmeno chi sia e l'unica persona che mi faceva sentire importante era Nick. Se lui dovesse morire io credo che gli andrei incontro. La mia vita senza lui è nulla, perciò tanto vale finirla prima. Poi lui ha un milione di sogni da realizzare e altrattante milioni di fan da far sognare. Preferisco morire io, che far morire lui. Dopotutto questo mondo ha più bisogno di un Nick Jonas, che di una Jane Williams".

Tutti mi guardavano senza riuscire a dire una parola. Io diedi nome e cognome al dottore e mi diressi con lui in una stanza dove si fecero tutti gli accertamenti vari.

Io pregai sempre che fossimo compatibili, altrimenti sarei morta dopo.

"Ecco signorina Williams, queste sono le sue analisi e lei è compatibile col signor Jonas" tirai un sospiro di sollievo e chiesi al dottore se potessi rimanere un attimo da sola perchè dovevo fare una cosa. Rimasta sola in una stanza presi carta e penna e inizia a scrivere una lettera. La scrissi molto velocemente perchè ogni secondo sprecato era oro, ma condensai all'interno tutti i miei sentimenti.

Finito di scrivere uscì e consegnai la lettera a Joe.

"Quando tuo fratello si risveglierà, ti prego di dargliela".

"Jane io...ti prego deve esserci un altro modo. Non puoi morire".

"No Joe, è Nick che non può morire" lo abbracciai e così feci con tutti gli altri Jonas. Loro cercarono sempre di dissuadermi dal farlo, ma ormai la mia decisione era presa.

Entrai in sala operatoria, i dottori mi addormentarono e così regalai la mia vita a Nick. Lui avrebbe saputo conservarla meglio.







Mal di testa. Avevo un forte mal di testa. Cercai di aprire gli occhi, ma una luce abbagliante non me lo permise. Allora mossi la mano e trovai un altra che la stringeva.

Quel contatto era così familiare: Joe. Avrei potuto riconoscere il calore di mio fratello tra mille.

"Si  sta svegliando" e questa era la voce di Kevin, dolce e calma come sempre. Ma non riuscivo a capire cosa stava succedendo, dove mi trovavo.

Così cercai di nuovo di aprire gli occhi e questa volta ci riuscì. Ero sdraiato su un letto, le pareti intorno a me erano bianche, perciò non ero a casa. Ero in ospedale.

Kevin e Joe erano intorno a me e mi guardavano con gli occhi spenti, che nascondevano una piccola gioia.

"Cosa mi è successo?" la prima cosa che mi venne in mente era che la mia glicemia si era alzata ed ero svenuto, ecco perchè mi trovavo in ospedale.

"Non ti ricordi nulla?"

"Io...l'incidente" pian piano i ricordi tornavano e rivedevo le luci delle auto sull'autostrada, mi ritornava la paura e poi il suono dello scontro.

"Già Nick, hai fatto un brutto incidente".

"Sapete pensavo che sarei morto" invece ero vivo, un miracolo.

Joe e Kevin si guardavano in un modo strano e Joe aveva in mano una busta bianca.

"Be' sei finito in coma".

"Jane è stata qui, vero? Ho sentito la sua voce".

"Si  Nick, Jane è stata qui. Ora ti prego di ascoltare, perchè non sarà facile da spiegare".

"Che cosa?"

"Joe forse è meglio se gli dai la lettera" Joe annuì e mi passò la busta bianca. La presi e aprendola iniziai a leggere.



"Caro Nick,

se adesso stai leggendo questa lettera è perchè ti sei svegliato e l'operazione è andata bene. Forse ce l'avrai con me o forse non ti importerà nulla, ma io dovevo farlo. Tu eri in punto di morte e solo un cuore nuovo poteva salvarti, così io ti ho donato il mio. Già, Nick ti ricordi quando quella volta ti ho detto che ormai il mio cuore era tuo? Si quella volta era in senso figurato, ma questa no. Adesso il mio cuore batte dentro al tuo petto, ed è giusto che sia così. Prima batteva per te e lo stesso è adesso. Come  ho già detto alla tua famiglia è meglio che muoia io, piuttosto che sia tu a lasciare questo mondo. Per te ci sarebbero troppe persone tristi, mentre per me al massimo due o tre che poi se ne farebbero una ragione.

Sai Nick è vero tu mi hai lasciato un anno fa e so che ormai non mi ami più e molti mi chiederebbero perchè l'ho fatto. La risposta è perchè ti amo, ti amo più della mia stessa vita e continuerò ad amarti anche senza un cuore. Perchè tu sei e resterai sempre il mio dolce Nicholas. Non sono mai stata in grado di immaginarmi una vita senza te e adesso che me ne si presenta l'occasione....be' rabbrividisco e mi sento male.

Tu hai sempre fatto qualcosa di speciale per me, il giorno del mio compleanno o ai nostri anniversari, mentre io mi sono sempre limitata a ringraziarti o piangere per l'emozione. Adesso ho deciso che è il mio turno e voglio fare qualcosa di speciale per te. Perchè io ho un debito con te. Tu  mi hai riportato alla vita con il tuo amore quando pensavo che non ci potesse essere via di uscita. E adesso voglio sdebitarmi, regalandoti la mia vita.

Mi fido di te e so che tratterai il mio cuore (be' adesso è tuo) nel miglior modo possibile e ti prego di fargli vivere tutte le emozioni più belle e di farlo battere per la persona giusta. Perchè a questo mondo esiste la persona che ti merita, io no di certo.

Ti prego di goderti la tua nuova vita il più a lungo possibile e di assaporare ogni momento, perchè come dici sempre tu: la vita è troppo corta, perciò prendi ogni momento e apprezzalo.

Spero che tu non mi dimenticherai mai e  specialmente non dimenticare il fatto che ti amo.

Tua per sempre, Jane.



Ps. scusa se è breve e confusa, ma ho avuto poco tempo per scriverla. Un grandissimo bacio.





"No, no, no, no, nooooooo" non poteva essere, Jane la mia Jane era morta per salvare me. Istintivamente mi toccai il petto e sentì il lieve ticchettio del cuore battere. Quello era il suo cuore, io possedevo il suo cuore per sempre.

"Nick ti prego calmati".

"No Joe, non posso calmarmi. Quella notte io ero diretto a casa sua per chiederle scusa, per dirle che sono stato uno scemo a lasciarla e speravo che potesse perdonarmi. Invece lei ha dato la sua vita, lei non c'è più. Lei non meritava di morire, perchè lei era buona.L'unica colpa che aveva era quella di essersi innamorato di un cretino come me. Mentre io sono solo uno stupido egoista che l'ha fatta soffrire" urlavo e piangevo. Non ci vedevo più dal dolore e la prima idea che mi passò per la mente fu quella di uccidermi o lasciarmi morire lentamente. Poi ricordai le parole che Jane aveva scritto nella lettera e non potevo deluderla. Lei credeva in me e sapevo che se mi sarei ucciso lei sarebbe morta definitivamente, perchè dopotutto una parte di lei era ancora viva e la potevo sentire. Così mi ripromisi di aver cura del suo cuore e di proteggerlo, come dovevo fare da quando l'ho conosciuta.

"Nick ora respira e ti prego calmati, perchè sei ancora in convalescenza" Kevin mi rimise sdraiato e io cercai di tranquillizzarmi. Stringevo ancora tra le mani la sua lettera e tutto mi sembrava un orrendo incubo.

"Ho bisogno di lei" dissi febbrilmente.

"Nick cerca di ricordarla per sempre, di non dimenticare il gesto che lei ha fatto per te.Lei vivrà per sempre dentro te".

"Lo so, lo so".

Il mio angelo era volato via, ma prima o poi l'avrei raggiunta. Staremo insieme per sempre, niente e nessuno potrà dividerci. Amore mio ti chiedo solo di aspettarmi.







Ok ragazze mi dispiace per voi, ma l'ispirazione mi è mancata per tutte le vacanze e mi è tornata adesso che stanno per finire :(

Ennesima shot senza senso e anche melodrammatica,  ma spero che vi piaccia e ogni commento sarà apprezzato ( anche se mi dite di smettere di scrivere, vi capirò).

Un grandissimo bacio, Aly.
  
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