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Autore: Sciarpata di verde    07/01/2011    0 recensioni
Mi chiamo Guglielmo, e ho avuto la grande fortuna di lavorare in un'editoria abbastanza famosa e tutto grazie a Rossella... il capo di questa editoria... la conosco dai tempi del liceo, ma per lei non fa differenza e ci tratta tutti allo stesso modo: molto severamente! Un giorno i miei colleghi hanno avuto la grande idea di farla rilassare... attraverso me! Speriamo vada tutto bene... Se vi ho incuriosito leggete.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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La fine

 

La mattina dopo. Rilassatissimo… beato… un bellissimo profumo di viole (che profumo avranno le viole? .-.). insomma, non sapevo nemmeno dov’ero, ma stavo così bene che non mi sarei mai alzato. Aprii lentamente gli occhi cercando di svegliarmi. Sapevo che dovevo andare a lavoro, ma come tutte le mattine non volevo alzarmi. Ma qualcosa attirò la mia attenzione: la stanza interamente ricoperta di bianco. Da quand’è che ho una stanza bianca?? Ma soprattutto così grande? Mi strofinai gli occhi cercando di mettere a fuoco. Mi misi gli occhiali per vedere ancora meglio. Stanza bianchissima. Enormissima. Mancava solo purissima e levissima! Rabbrividii per il freddo. Freddo? Freddo?? Mi girai velocemente verso l’altra parte del letto notando un movimento sospetto. Una donna. Oh, una donna… una donna?? E tutto d’un tratto ricordai improvvisamente tutto ciò che era accaduto la sera prima. Lei, il capo, noi, nello studio, le rose, la macchina, la casa, il letto… OH.SANTISSIMO.CAVOLETTO.DI.BRUXELL! Sono stato a letto col mio capo??!! Spalancai gli occhi riconoscendo di essere in biancheria intima.

- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! – urlo disumano che probabilmente avranno sentito anche in Polonia… mi alzai nervosissimo dal letto cercando di vestirmi e andando avanti e indietro per la stanza cercavo di trovare una scusa da dire a Giada. Ovviamente Rossella si era svegliata dopo l’urlo, stranamente con molta tranquillità. Lei ancora mezza addormentata si stendicchiò. Io intanto ero più nervoso di un maniaco del caffè. Ero mezzo vestito e mi torturavo le mani blaterando cose senza senso.

- è stato uno sbaglio… terribile! Oh cielo, devo andarmene il più presto possibile! Non è possibile! È solo un brutto sogno! Brutto… brutto… brutto si fa per dire… ma comunque un INCUBO! Mi trasferirò in Canada! Si! mi piace il Canada! A parte il freddo… - e mentre continuavo, Rory mi si avvicinò mi guardò e sorrise. Io non badai a lei, non la guardai nemmeno, mi sentii un verme in quel momento.

- calmati, Guglielmo… non è la fine del mondo! – mi abbracciò da dietro.

- si che lo è!! – continuai ad ignorarla.

- non sei la prima persona che va a letto col proprio capo! Sopravvivrai… -

- no, non sopravvivrò!! – ero disperato tutto ricurvo su me stesso e le mani sugli occhi che spostavano gli occhiali.

- rilassati… vedrai che non lo saprà nessuno! –

- non è vero!!! Io non so dire le bugie! Lo sapranno tutti!! – ero quasi in lacrime.

- ma che frignone che sei! – mi cominciò a massaggiare le spalle.

- non sono frignone… mi preoccupo solo un tantinello… - cominciai a rilassarmi sotto l’effetto del massaggio.

- mmm… un tantinello? Ma che carino! – sorrise baciandomi l’orecchio e la guancia.

- non essere così affettuosa con me! Non me lo merito! – mi rilassai definitivamente.

- e invece secondo me, te lo meriti! Sei l’unico ragazzo che mi ha capito davvero… ti svelo un segreto… - abbassò la voce e bisbigliò al mio orecchio – nessuno era mai riuscito a piacermi così tanto da portarmelo fino a casa… - sorrise.

Ora si che mi sento un verme… tornai rigido.

- va bene… va bene! Torniamo a lavoro, su! – mi staccai da lei e finii di vestirmi. Lei seguì il mio esempio e si vestì. Era terribilmente tranquilla lei… ma come faceva??

 

Entrammo a lavoro in momenti diversi per non destare sospetti. Prima io, poi lei. Entrai nel mio studio ovviamente assalito dalla folla dei miei colleghi: Michele, Giada, Franco.

- Allora?? Com’è andata?? –

- vi siete divertiti eh?? –

- non avrete fatto porcherie?? Raccontami ogni minima cosa!! –

- che ti ha detto lei??? –

- come l’ha presa?? –

- ti ha picchiato? –

- ti ha respinto????????? –

- ehi ehi!! Fatelo parlare! –

- o…k… - bisbigliai impaurito.

- allora?? Non ci terrai sulle spine?? – mi sgridò la mia collega.

- eh… ecco… n-non è successo niente! – sorrisi fintamente.

- come si vede che stai mentendo… - commentò Franco.

- p-perché dovrei mentire? – sorrisi ancora di più. Stranamente mi sentivo in faccia una stupida espressione di “lo sapete che l’ho fatto, perché me lo chiedete?? Non voglio dirlo!”. Stupide espressioni!

- perché hai la faccia di chi mente! Ovvio! –

- Michele! Non mi rubare le parole! –

- scusa… -

- ALLORA??? – gridò Giada.

- ehm… ehm… oh, mannaggia!! E va bene, lo ammetto! Ieri siamo rimasti soli in ufficio e… e… non so cosa sia successo, ma abbiamo cominciato a baciarci, ad amoreggiare… insomma non ero in me! – blaterai il più velocemente possibile – lei ha cominciato a dire che per lei stavo scherzando, io invece l’ho convinta che non era così, anche se in effetti era così… -

- Gù… - mi chiamò Franco un po’ spaventato.

- no, aspetta! Fammi finire! Altrimenti non racconterò più niente! E insomma lei diceva che le piacevo e… insomma ci siamo baciati siamo andati a casa sua e abbiamo fatto l’amore. E subito dopo mi sono sentito un verme per aver fatto una cosa del genere ad una ragzza così straordinaria e delicata!! Io non l’amo veramente, mi sono fatto convincere da voi malvagi tipi che fate il lavaggio del cervello! – li guardai storti – e adesso mi sento in colpa per quello che ho fatto!! Ma vi rendete conto?? –

- Gù…  - guardarono sta volta dietro di me.

- che c’è? –

- forse dovresti girarti… -

Mi voltai velocemente e mi ritrovai gli occhi azzurrissimi e spalancati di Rossella e la sua bocca in un esagerato sorriso.

Oh… mamma…

- Ro-Rossella… p-posso spiegare! –

- tesoro… non pensavo che l’avresti detto così presto ai tuoi colleghi… pensavo che tu non lo volessi dirlo a nessuno… - rispose con tono tranquillo. Aveva gli occhi spenti, come se fosse in una sorta di altro mondo.

- m-ma che stai dicendo? – dissi confuso. Non capivo. Non si sarebbe dovuta comportare così! Mi avrebbe dovuto urlare contro come fanno le altre donne! Perché non l’ha fatto??

- oh beh, allora siamo una coppia ufficiale! Come sono contenta! – sorrise ancora di più rimpicciolendo un po’ gli occhi. Mi baciò e lentamente entrò nel suo studio lasciando la porta aperta.

Tutti la guardavano sbalorditi.

- Ma ha sentito davvero tutto? -  domandai. Gli altri annuirono.

- cavolo… - sospirai.

Entrai di corsa nell’ufficio di Rory, ma prima che io potessi parlarle, vidi le rose che la sera prima erano le più belle del mondo, nel pieno della fioritura. Con la differenza che quella mattina erano del tutto secche. Appassite. Morte…

Ricordando la leggenda di Rosaspina rabbrividii.

La voce di Rossella mi distrasse dai miei pensieri.

- tesoro! Che hai? –

- io? E tu? Cos’hai tu? –

- niente! – sorrise di nuovo – non vedo l’ora di rivederti sta sera!  Avevo pensato di chiudere prima così magari potevamo andare a farci un giro… che ne dici? –

- va… va bene… - tornai ancora più confuso nel mio ufficio.

- ma è … impazzita? – chiese Giada.

- ma voi siete sicuri che abbia sentito tutto? – domandai invece io.

- certo! – risposero in coro.

- allora è probabile che stia facendo finta di niente… - mi passai una mano in faccia – ma perché mi sono fatto convincere?! – chiesi a me stesso.

- Gù! Ma che stai dicendo! Tu non volevi nemmeno che succedesse qualcosa tra voi! Non sono riuscita a convincerti nemmeno con le martellate! Come puoi pensare che quello che è successo ieri sia causa mia e non tua?? Sei solo tu che puoi decidere le tue azioni! Noi, è vero, ti abbiamo spinto, ma tu quando sei stato con lei eri davvero innamorato! Altrimenti non avresti fatto un bel niente! – mi sgridò guardandomi negli occhi.

- forse hai ragione… - tornai al mio lavoro.

Non so che fare. Non è vero! Non è vero! Io l’ho sempre odiata! Come ho potuto innamorarmi di lei proprio adesso che l’ho fatta soffrire?! Odio questa sensazione… aiutatemi!

 

 

Fine!

 

E qui finisce la storia! Eh lo so… finisce male… anzi, non finisce proprio! XD può darsi che prima o poi farò il continuo, ma… la mia intenzione iniziale era finirla così. spero vi sia piaciuta fino ad adesso! ^^ ringrazio tutti quelli che mi hanno seguita sempre e che hanno portato pazienza per tutte le feste, tempo che non ho di certo usato per scrivere XD perdonatemi il ritardo! Ho avuto parecchio da fare! Dovevo recuperare certe materie e per tutte le vacanze, tra feste, veglioni, e studio, non ho avuto davvero nemmeno un po’ di tempo per scrivere! XD non riuscivo nemmeno a farmi uno shampoo °-° pensate un po’… Bè, saluti a tutti!! E buon anno nuovo! XD

   
 
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