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Autore: aufhebung_9    07/01/2011    3 recensioni
Raccolta di flashfic nonchè analisi della mente di chi conduce un'esistenza fuori dall'ordinario. Sempre nel caso esista un "ordinario".
1. Begierde (Asuka Soryu Langley)
2. Come mia madre (Ritsuko Akagi)
3. Prima di tutto la verità (Ryoji Kaji)
4. Paura (Gendo Ikari)
[in corso]
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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2. Come mia madre



Frequentava ancora il liceo quando sua madre le permise di seguirla ed osservare il luogo in cui lavorava.
Seppure titubante la prima volta, Ritsuko scoprì presto come le riuscisse difficile identificare in Naoko una madre ed una donna tanto quanto trovarla invece adatta nell' interpretare il ruolo di scienziato: osservarla mentre, davanti al suo computer, pigiava con estrema facilità sui tasti della tastiera in funzione di qualcosa di grandioso ai suoi occhi di adolescente, la aiutò ad attribuire alla propria madre la giusta identità. Un’identità che riuscisse a suscitare anche nella sua unica ed introversa figlia una dose di stima.

Affascinata da quel nuovo mondo, con il passare del tempo Ritsuko cominciò ad indagare quella realtà di cui sentiva di fare già parte: i suoi occhi si lasciavano catturare dai lunghi corridoi pieni di tecnologia, ascoltava con interesse Naoko mentre le spiegava con parole semplici –ma pur sempre adatte alla figlia di un genio- il progetto di creazione di tre biocomputers e studiava il rapporto di sua madre con i colleghi, sempre cordiale ma distaccato… tranne con un uomo, verso il quale non mancavano sorrisi fin troppo ampi.
Ritsuko era solo una studentessa, ma riuscì presto a vedere qualcos’altro in sua madre, al di fuori del contesto lavorativo.

Una volta all’università, con la decisione di seguire le orme materne Ritsuko decise anche di eguagliarle. In tutto: in tale stato di emulazione decise di ricordarsi comunque della propria identità tingendosi i capelli di un biondo poco credibile.
Conobbe in quei giorni Misato, una ragazza che sembrava essere quasi il suo completamento: una buona amica, ma pur sempre una debole di fronte ai sentimenti.  
Il nome di sua madre le pesava, ma era anche il traguardo più ambito, tanto da pretendere dalla vita tutto quello che la genitrice aveva ottenuto.
La carriera.
L’importantissimo lavoro.
La fama.
L’ineguagliabile intelligenza.
Persino lo stesso uomo.

Eppure Ritsuko faceva leva sull’unico aspetto dell'esistenza da lei accettato: la logicità.
Avrebbe ricordato per sempre l’ultimo discorso avuto con sua madre, prima che questa venisse schiacciata dal suo essere donna: in quell’occasione le manifestò il dissenso nei confronti delle relazioni tra uomo e donna nonché della felicità in generale, entrambi al di fuori della logica e di conseguenza imperscrutabili. Dunque da rigettare.

Sua madre non aveva compreso, e per questo aveva trovato la sua unica salvezza nel suicidio. Il suo corpo fu ritrovato sul Magio Caspar: Ritsuko non se ne sorprese.

Non avrebbe ceduto all’irrazionalità: i calcoli possono dominare con certezza un’esistenza. Possedeva il cervello di sua madre ed un dominio delle passioni che la genitrice le avrebbe invidiato: l’aveva superata. Era riuscita nel suo scopo.

…Perché allora adesso aveva preso quella decisione così avventata? Perché aveva rinunciato a tutto, al lavoro, al futuro… per gelosia? Perché aveva deciso di eliminare quegli involucri vuoti eppure tanto più forti di lei da batterla radicalmente come donna?

Chi era, in realtà, Ritsuko Akagi?

“Una stupida, ecco cosa sono! Tanto la figlia quanto la madre, due stupide! Eppure lo sapevo…” 







_______________________

Oh, 500 parole precise precise (se Word non m'inganna)! XD Questa flashfic nasce dall'ultima frase, citazione (e per questo scritta in corsivo) della stessa Ritsuko alla fine dell'episodio 23 (è lei a definirsi una "stupida", non io! XD In Evangelion non esistono personaggi verso cui nutro antipatia, sono tutti affascinanti), quando distrugge tutti i cloni di Rei...comprendete, quindi, a cosa mi riferisco quando parlo di "decisione avventata".
Che Ritsuko abbia come punto di riferimento sempre Naoko è chiarissimo: dice di non apprezzarla come madre e per questo motivo rifiuta di ricoprire un ruolo genitoriale, segue il suo percorso lavorativo ed ha una relazione con Gendo, sapendo che questi è stato l'amante della madre. Più chiaro di così...

Ringrazio Any Ikisy per la sua attenzione: a noi "scrittori" piacciono i complimenti (e devo dire di averne ricevuti abbastanza, da quando pubblico), ma c'è sempre spazio anche per i consigli, quando accompagnati dall'educazione.
  
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