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Autore: Klowl    07/01/2011    4 recensioni
"Inspira,Espira. Farlo a tempo ti permetterà di respirare nella maniera adeguata,durante la corsa.
Ma né l’asfalto duro sotto i piedi,né il scoppia e quel dolore atroce al fianco mi impediscono di realizzare che ogni anno và sempre peggio."
(citazione della storia)
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inspira,espira.

Fermarmi proprio non posso. Continuo a correre,voltandomi per guardare la strada dietro di me.

La mia pelle,rossa e sudata,brucia così tanto da sfiorare la sensazione di un freddo pungente;brucia così tanto da sembrare lava solida,da rendermi un elemento morto.

Ed io corro.Corro.Corro.

L’aria graffia la mia gola come una lama  mentre l’unico suono che riesco a sentire è quello dei miei rantoli,disperato eco della mia fuga.

Inspira,Espira. Farlo a tempo ti permetterà di respirare nella maniera adeguata,durante la corsa.

Ma né l’asfalto duro sotto i piedi,né il scoppia e quel dolore atroce al fianco mi impediscono di realizzare che ogni anno và sempre peggio.

Ogni anno,la meta si allontana. Ogni anno,le promesse non vengono rispettate.

Ogni anno,promette la salvezza ma non ci salverà.

 

Questo mio povero cervello malato,provato dalla violenza di questo gioco crudele,ogni anno si ritrova a fare le stesse riflessioni.

Ogni anno si chiede se mai proverà la gioia immensa di avere un figlio.

Ogni anno,ogni mese e ogni giorno si chiede se si prova davvero del piacere universale nel vedere i propri figli ,pieni di illusioni,impazzire nell’attesa dello schianto finale.

Inspira,Espira.

Questo mio cervello in decomposizione ha sempre una voglia matta di chiedere: Perché ci odi così tanto,Signore?

E poi: E’ veramente così ingiusto,Padre,intervenire nelle faccende umane?

Che cosa ti aspetti da noi? Perché ci doni la vita se non la meritiamo?

Inspira,espira.

Questo mio cervello non dimentica  di chiedere a suo Padre se c’è veramente scritto da qualche parte che per  tutto c’è una cosa giusta e una sbagliata. Se quella di abbandonare se stessi è veramente una soluzione felice.

Ma intanto corro,corro.

Corro a nascondermi,poiché i miei fratelli hanno deciso anche per me che c’è un amore giusto e uno sbagliato,e che i sentimenti,quelli veri,si pagano con la forca.

Cosa pensi di questo,Padre?

Il mio cervello è veramente andato,sicuro. Adesso si mette anche a parlare da solo.

   
 
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