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Autore: Aya Lawliet ___backupFGI    07/01/2011    2 recensioni
«Ti ricordi cosa mi dicesti quando ci siamo incontrati?» (...)
«Che era difficile seguire le due strade insieme?»

{Spaventapasseri/Dorothy ♥}
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dorothy Gale, Mago di Oz, Spaventapasseri , Totò
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Paglia bagnata ~

prompt: #042, riddle

 

 

 

Lo Spaventapasseri continuava a dondolarsi sul posto con il solito equilibrio precario, i guanti ben stretti attorno a una delle funi che trattenevano a terra il pallone. Sembrava tranquillo, ma aveva l’aria di uno che fingeva di essere se stesso. Ogni volta che i suoi occhi incontravano quelli di Dorothy, nella tela greggia si stendeva un sorriso – che però non riusciva a nascondere quella tristezza che la ragazzina aveva visto calare su di lui a poco a poco, come il manto della neve che l’aveva salvata dai papaveri.

Il Mago continuava a parlare in toni altisonanti a quei sudditi ingenui che lo avevano sempre creduto tale. Dorothy non ci dava peso. La sua unica preoccupazione era il sorriso triste del suo Spaventapasseri.

«Ti ricordi cosa mi dicesti quando ci siamo incontrati?»

Il fantoccio si raddrizzò scompostamente, giocherellò con la fune e la guardò, perplesso.

«Che era difficile seguire le due strade insieme?»

«No, non quello.» Dorothy strinse un po’ più a sé Totò. Una strana, gelida solitudine le si stava insinuando nel cuore. «Dicevi che con un cervello avresti potuto risolvere tutti gli indovinelli. Che avresti sciolto i dubbi di chiunque fosse nei guai.»

Lo Spaventapasseri si grattò distrattamente il capo; aghi di paglia dorata spuntavano tra il tessuto delle dita e la tesa del vecchio cappello. Sorrise; ancora quel sorriso mesto.

«Sì, l’ho detto.»

«Beh, ora puoi farlo. Perché non sei felice?»

Gli posò una mano sul petto morbido. Quasi si stupì di non sentire un battito caldo e soffice sotto quei miseri stracci. Alle sue spalle il Mago parlava ancora, ma le parole non riuscivano a sovrastare il silenzio che s’irradiava dallo sguardo triste dello Spaventapasseri – come il dolore da una ferita.

Lui abbassò lo sguardo sulle dita di lei, le soppesò per un istante e poi si chinò a sfiorarle con la bocca ruvida.

«Perché non riesco a risolvere questo indovinello, Dorothy. Non so come fare per tenerti qui con me.»

Era questo, lo sapeva. Sentirglielo dire era ancora più doloroso che limitarsi a pensarlo. Dorothy dovette mordersi forte le labbra per trattenere le lacrime; poi pensò che il loro posto non era lì, tra i denti, e si sporse per posarle delicatamente su quelle dello Spaventapasseri. Soltanto adesso, mentre quelle mani di paglia si preparavano a lasciar andare la fune, si rendeva conto che era terribile l’idea di dirgli addio.

Mentre la paglia [inevitabilmente] s’inumidiva, Totò balzò fuori della mongolfiera.

 

 

 

[ 404 parole ]

 

 

 

 

 

 

Nota: Nel film del 1939, nella scena in cui la mongolfiera è in procinto di partire – mentre il Mago fa il suo discorso agli abitanti della Città di Smeraldo – Dorothy dà dei colpi affettuosi sul petto dello Spaventapasseri, che le bacia la mano; subito dopo Totò nota il gatto e salta giù dalle braccia di Dorothy. È da quella brevissima sequenza che nasce questa brevissima flashfic. La faccenda degli indovinelli si riferisce ad un verso della canzone If I only had a brain, che lo Spaventapasseri canta durante il suo primo incontro con Dorothy – I’d unravel every riddle for any individ’le in trouble or in pain = scioglierei ogni indovinello per ogni individuo nei guai o nel dolore.

   
 
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