Erised

La memoria non può appagare i desideri del cuore. Essa è solo uno specchio.
(Gimli, Il Signore degli Anelli)

“Non serve a nulla rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere”.

Ah-ah. Ma bravo, Albus. Ancora una volta hai fatto la figura del mago saggio e lungimirante; il piccolo Potter è sgattaiolato via in silenzio, dandoti ragione, e tu sei rimasto di fronte allo Specchio.
Non ne puoi fare a meno: un po’ per i sensi di colpa, un po’ per la speranza che, costringendoti a riguardare nello Specchio i tuoi errori, tu riesca a redimerti, almeno un po’. Un Purgatorio in terra. Che cosa sciocca.

Appoggi la mano sulla superficie impolverata. Nella nebbia argentea dello Specchio il tuo viso si libera dalle rughe, i tuoi capelli ritornano rossi e sulla tua spalla si appoggia una mano. Gellert. In uno sfondo né troppo lontano né troppo vicino, la tua famiglia. Madre, padre e i tuoi fratelli. Ti sorridono, tutti, come se non fosse successo nulla, come se il tuo rapporto con Gellert fosse normale e, perché no, bello.

Fine della responsabilità. Fine del dolore. Fine della colpa.
Tutto giusto, tranquillo, dovuto.

Perché predichi ciò che nemmeno tu riesci a fare, Albus?

Angolino autrice.

Ehm ehm. Dunque, questa storia partecipa alla Quotes Challenge con la citazione di Gimli mio adorato *____* (ehm, ricomponiamoci), e si è classificata ottava al pazzo contest Three days indetto dalla mitica foxfeina.

Ecco qui il giudizio... really not bad. I'm pretty satisfied! Grazie giudicia! :*

Ultimissima classificata, con un punteggio di -119949,5 è, ovviamente:
aGNeSNaPe
Che ha dovuto fronteggiare un malus non indifferente a causa della sua condotta nei confronti della giudicia, ovvero ME u.u (Facendo un breve conteggio, adesso, potresti anche arrivare al tuo vero punteggio. Ma ti consiglio di non complicarti la vita e di aspettare il tuo turno :P)

Ok, bando alle celie... ecco il vero giudizio :P

Ottava classificata
“Erised”
aGNeSNaPe

Grammatica: 15/15
Stile e lessico: 9/10
Centralità del tema: 8,5/10
Caratterizzazione: 9/10
Originalità: 4/5
Gradimento personale: 5/5
Totale: 51,5/55

Giudizio
Avevi già fatto i conti? :P Non meriteresti una posizione così buona, dato il tuo comportamento, sappilo u.u Ma farò uno sforzo e ti commenterò lo stesso. Da quando ho letto i Doni della Morte, ho iniziato davvero ad amare il personaggio di Albus, se non alto per la grande complessità che la zia Row, alla fine, è in grado di donargli (paragonabile, a mio avviso, solo a quella di Severus). Quello che tu scegli di cogliere è un momento molto caratteristico, un Missing Moment a cui si è portati a pensare quando si conosce la sua storia.
Chi non si è chiesto cosa vedesse davvero Albus, in quello specchio?
Perché, se quando ero bambina ho accettato di buon grado la sua risposta sul paio di calzini, con il tempo mi sono resa conto che non poteva essere così :)
In definitiva, sì, credo che quella fosse la visione di Albus.
Sei stata bravissima, e dico davvero, a rendere tanto vividamente i suoi sentimenti.
Fa il saggio, il giusto, ma non riesce a resistere alla propria -eterna- debolezza.
La stessa che lo porterà ad indossare l'anello che gli provocherà quella maledizione mortale.
Per questo meriti pieno punteggio in caratterizzazione.
La grammatica è perfetta, nessun tipo di errore, come vedi dal punteggio.
Lo stile è chiaro, scorrevole, di lettura estremamente piacevole. Quel punto mancante deriva -più che altro- da un'eccessiva asprezza di tono nella parte iniziale. Forse l'avrei resa meno “spietata” (che brutto termine XD) e mi sarei concentrata un po' di più sui sensi di colpa, che non sono esattamente centrali nella fic. Comunque il loro peso si sente, e quindi anche il quel campo il punteggio non è stato certo basso.
In definitiva, ti faccio tanti complimenti (umpf u.u) per questa piccola perla :D

Ah, la fic ha vinto anche il premio velocità :)