È solo vento
Urla tacito il vento oppresso da un manto di nebbia,
In una notte offuscata si consuma lo stoppino di una candela
In quella notte si spegne l’innocenza del mondo.
La natura è complice del delitto dell’uomo e della nascita
Di una bestia, solo il vento invano ha tentato di ribellarsi.
Qualcuno ha udito un affanno, un respiro soffocato, ma
E’ solo vento, così ha pensato.
Un lamento si ode, ed il pianto del mondo cade dal cielo
L’acqua dissolve il sipario, il teatro è ormai vuoto.
Soffia irato il vento dall’indifferenza
Di chi non ha ascoltato, irato è dai sordi complici
Che adesso lo sentono.
E’ solo il racconto del vento,
E’ solo il racconto di una voce.
Note autrice...
Spero di essere stata chiara nell'esposizione, questa poesia se così posso definirla parla di un tragico evento.
L'evento di cui parlo è una violenza in cui la natura è complice a causa della nebbia che copre ogni visuale opprimendo anche il vento che cerca di ribellarsi a tale barbarie, qualcuno sente un lamento ma preferisce pensare
'' E' solo il vento '' i complici sono sordi perchè hanno preferito ignorare, la candela che si consuma è l'unica speranza (unica luce materiale anche nel luogo in cui tutto si svolge) della vittima di essere salvata, ma questa si spegne insieme alla sua innocenza.
Non vi so dire come sia nato questo scritto, ma è nato e devo ammettere che ero incerta se pubblicarlo o meno, ma alla fine non aveva senso lasciarlo nella cartella senza dargli la possibilità di urlare.
Spero che questa poesia non offenda la sensibilità di nessuno.
Ringrazio di cuore chi legge e chi commenta, sperando lo farete.