Crossover
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Autore: nick nibbio    08/01/2011    3 recensioni
Nell'eterna lotta tra bene e male è finalmente giunto un eletto in grado di cambiare l'equilibrio tra queste due forze: un giovane ragazzo che, da semplice sognatore, diventerà protagonista e, insieme a molti grandi personaggi dei manga e delle anime, trasformerà il sogno in realtà
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri, Videogiochi
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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19. Viaggio verso l'accademia

Ciao ragazzi! Ben ritrovati a tutti voi. Spero che le vacanze natalizie siano andate bene e mi auguro che abbiate apprezzato questa storia.
Spero proprio che sia così e me lo potete dimostrare o col commento o continuando a leggere.

 

Lettore 01: Lieto di essere riuscito a suscitare il tuo interesse. Per sapere cosa è successo tra il Kyuubi e Rayearth dovrai aspettare un po’, ma darò qualche piccolo indizio per stimolare te e gli altri lettori. Continua a leggere e sarai accontentato.

 

Detto questo, ringraziandovi per l’attesa, vi auguro buona lettura.

 

 

 

Nick girò in lungo e in largo il globo, trovando, come aveva previsto, molti altri ragazzi con gli attributi giusti per diventare Sun’s Knights.
Andò nel paese del vento e lì, nel villaggio della Sabbia, reclutò Gaara, con spirito il demone tasso, Kankuro, con il maestro burattinaio e Temari, con la regina Arpia.
Dopo tre giorni di permanenza, partì nuovamente dirigendosi verso il Giappone: lì fece la conoscenza dei due cartomanti Shaoran Li e di Sakura Kinomoto (Card Captor Sakura). I loro spiriti furono: il Mago Nero per Shaoran e Windam, il secondo dei tre spiriti sacri della natura, insieme a Rayearth, rappresentante il vento e il presente.
Allenò i due ragazzini per due settimane e poi riprese il viaggio, promettendo loro di tornare presto.
Dal Giappone si spostò in America, dove incontrò i due duellanti Zane Truesdale, che ebbe il cyber drago finale come spirito e Aster Phoenix, con Plasma eroe del Destino. Dopo due giorni li salutò e ripartì.
Aster gli consigliò di recarsi all’Accademia del duellante, sicuro che alcuni degli studenti avrebbero avuto le qualità giuste per diventare Sun’s Knights.
Nick accettò il consiglio, ma prima doveva recarsi in un altro posto.

Da alcuni giorni, aveva localizzato la presenza di un altro potenziale, ma, anche se aveva deciso di aspettare a risvegliare i suoi poteri, si recò ugualmente da lui.
Questo potenziale era Sasuke Uchiha, l’ultimo sopravvissuto del suo clan al massacro del fratello e desideroso di vendetta.
Per realizzare la sua vendetta e avere il potere, aveva lasciato il villaggio della Foglia e si era unito a Orochimaru.

Nick era perfettamente conscio che avrebbe potuto distruggere il ninja traditore in pochi secondi e riportare Sasuke al villaggio: era anche un suo compito come ninja della Foglia, ma decise di fare un’eccezione alla regola, perché sapeva che quello era un compito che avrebbe assolto Naruto in seguito.
Non immaginava che da lì a tre anni se ne sarebbe pentito amaramente.

 

Sasuke era solo all’aperto, intento a maneggiare una katana e a imprimervi il suo chakra.

Nick scese davanti a lui e alzò la mano in segno di saluto.
Per niente stupito o spaventato Sasuke disse: “Che vuoi da me?”
“Sono venuto a darti una cosa importante” e gli lanciò una carta.

Sasuke la prese e la osservò: era una carta di duel mosters su cui era rappresentata la Sacra Fenice di Nephris (una fenice dorata che risorge dalle ceneri).
“Che vuoi che me ne faccia di uno stupido disegno riprodotto su una carta” e gliela lanciò, ma, magicamente, la carta gli tornò in mano.
“Che diavolo..” fece lui.
“E’ inutile che me la ridai. Quella non è una semplice carta: è parte della tua essenza Sasuke, quella che vuole tornare a Konoha e abbandonare la vendetta. È stata quella creatura a venire da me e a chiedermi di venire qui per consegnartela” disse Nick.
“Non ho più niente da spartire con i ninja della foglia e non ho intenzione di rinunciare alla vendetta.” Disse lui e tagliò la carta con la spada.

“E’ inutile!” disse Nick.
Davanti allo sguardo stupito di Sasuke, la carta ritornò intatta, senza un graffio.
“Come diavolo è possibile?” disse.
“Come ho detto, quella carta è parte di te e, pertanto, non può essere distrutta. Dovresti morire per sbarazzartene, ma dubito che sia tra i tuoi progetti vero?” disse Nick.
“Perché sei venuto qua?” disse Sasuke con lo sharingan attivo.

“Attento ragazzo; non ti conviene giocare col fuoco” disse Nick facendo tremare l’aria
“Se sono venuto qui è  solo per darti quella carta.
Inoltre c’è una cosa che voglio dirti: torna alla fFoglia e abbandona la vendetta. Il potere che cerchi non ti porterà da nessuna parte. Hai un destino molto diverso da quello che credi e lo troverai solo tornando a casa” disse Nick calmo.
Sasuke ribatte: “Io non possiedo una casa e se cercherai di ostacolarmi, ti ucciderò” e gli puntò la spada al petto.
“Uccidermi” disse Nick asciutto “Ragazzino, io vengo da un’altra dimensione e lì ho disintegrato la serpe a cui ti sei affidato per ottenere il potere a cui ambisci. Credi di avere qualche possibilità? Metti giù quell’appunta spilli o ti costringerò io”.

I due si fissarono a lungo con sguardo freddo. Alla fine Sasuke abbassò la spada e, con tono atono, disse: “Sei un ninja di Konoha?”
“Si!” rispose Nick “Ma non sono qui in veste ufficiale. E comunque è compito di Naruto riportarti a casa.
Fossi in te, tornerei a Konoha. Se lo farai, ti mostrerò il tuo potere nascosto. Altrimenti fa come vuoi”.
“Tornare vuol dire abbandonare la mia vendetta, che è la mia ragione di vita.
Tieniti pure la tua offerta e questa carta e dì a Naruto che se ci rivedremo non avrò esitazioni ad ucciderlo” disse minaccioso.

“Uccidere Naruto eh? Non ci riuscirai mai: la sua forza deriva da te e da ciò in cui crede.
Inoltre ti darò un secondo avvertimento: prova solo a torcergli un capello e niente e nessuno m’impedirà di trovarti.
Per oggi non ti farò nulla, ma la prossima volta ti riporterò personalmente a Konoha”.

“Allora perché non ci provi adesso?”
Nick gli voltò le spalle e fece qualche passo poi voltò il capo: “Per due motivi. Primo adesso vado di fretta, quello che ti dovevo dare te l’ho dato.
 Secondo: sei troppo debole per confrontarti con me”.
Nel dire quelle ultime parole, Nick aveva cambiato sguardo, facendolo diventare gelido.
Sasuke si sentì raggelare il sangue, cosa che mai gli era capitata.

Nick si girò e concluse: “E’ inutile. Non riuscirai a fermare la voce della tua coscienza, rappresentata da quella carta. Bruciala, tagliala, fulminala; fa ciò che più ti aggrada: essa ricomparirà sempre nella tua mano e lo spirito che la abita ti farà tornare alla ragione.
Non ha importanza quando, ma tornerai al villaggio e lì ritroverai te stesso.
Fino ad allora, ti saluto” e si librò in volo verso l’orizzonte.

 

Sasuke rimase a lungo fermo a osservare il cielo. Ripresosi, osservò di nuovo la carta e si rese conto che anch’essa lo stava fissando.
“Sasuke!” disse una voce alle sue spalle.
Il giovane Uchiha trasalì e si voltò di scatto, trovandosi un ragazzo dai capelli grigi e con degli spessi occhiali, cioè Kabuto che apparve molto sorpreso.
“Cosa c’è? Non ti senti bene?” disse lui.
Sasuke trasse un profondo respiro e, dopo aver osservato di nuovo la carta, disse: “Sto bene. Sono solo un po’ stanco”.
“Capisco! Allora va a riposarti” disse Kabuto.
“Non dirmi ciò che devo fare” ed entrò in una galleria sotterranea.

 

 

Nick aveva deciso di dare a Sasuke il suo spirito, ma non di sbloccarlo: sapeva che lo avrebbe usato per soddisfare il suo desiderio di vendetta. L’unica cosa in cui poteva sperare era il suo ravvedimento.
Allontanò quei pensieri dalla testa e si diresse verso l’accademia del duellante.

 

Facciamo un salto temporale di alcune settimane.

Nel paese delle risaie, in una locanda due individui vestiti con un mantello nero e con nuvole rosse, aspettavano che arrivasse una persona che aveva chiesto di loro per svolgere una missione.
“E’ in ritardo!” disse uno dei due con lisci capelli neri.
“Il committente è una donna signor Itachi. Farsi aspettare è un loro vizio” disse l’altro con il volto simile ad uno squalo {avete già capito chi è?} e bevve un sorso di tè.
“Non sono abituato ad aspettare le donne” disse Itachi Uchiha, il fratello maggiore di Sasuke e oggetto della sua vendetta.
“Lo prenda come un appuntamento a tre!” disse Kisame Hoshigaki, membro dei sette spadaccini della nebbia e compagno di team di Itachi.
Itachi stava per bere un sorso dalla sua tazza, quando si bloccò e osservò Kisame, con sguardo inespressivo.
“Le mie scuse.” Disse l’altro. {ma a che stavi pensando}
Itachi riavvicinò la tazza e bevve.

La locandiera si avvicinò ai due e comunicò loro un messaggio: “Il vento sta soffiando verso la Persia” e si allontanò.
“Andiamo!” disse Itachi e si alzò insieme a Kisame.
La frase che la locandiera aveva detto era la parola d’ordine che il committente aveva deciso di usare per segnalare il suo arrivo.
I due ninja uscirono sul retro della locanda: lì li stava aspettando una donna in rosso, con l’abito aderente che si apriva in mezzo mostrando il prosperoso seno e scendeva fino all’ombelico e un cappello rosso le copriva il volto.

“E’ in ritardo signorina” disse Itachi freddo.
“Lo so! Ho dovuto fare attenzione alle possibili spie” disse la donna.
“Ha una missione per noi vero? Di che cosa si tratta?” chiese Kisame mentre osservava la donna.
“Evita di fissarmi troppo intensamente pesciolino, potrei mangiarti” disse lei.
“Nessuno ci è mai riuscito. Ammetto comunque che lei è davvero un ottimo bocconcino! Potrei anche voler vedere se sotto l’abito c’è qualcosa di più!” disse Kisame.
“Kisame” lo riprese Itachi “Non siamo qui per fare le avance, ma per ricevere le istruzioni della missione. Dicci che dobbiamo fare e perché hai espressamente chiesto noi!”
 “Sei sempre così gentile o sono fortunata? Prima, però, permettetemi di presentarmi” si tolse il cappello rivelando un viso dai lineamenti morbidi, incorniciato da lunghi e capelli neri; ciò che colpiva di più di questa splendida donna erano gli occhi verde smeraldo, che trasparivano una strana luce. “Molto piacere io sono Kaeleena Sandtimes” disse.

 

Era cioè uno dei guerrieri che avevano addestrato Nick nel Fantasy, ma il quesito ora è: che cosa ci faceva in quella dimensione con gente poco raccomandabile come due membri dell’organizzazione Alba?

 

“Piacere di conoscervi Signorina Kaeleena” disse Itachi “Sapete già chi siamo, quindi andiamo al sodo!”
“D’accordo” disse lei.
Kaeleena prese una valigetta da dietro un albero e la consegnò ai due.
“In questa valigetta ci sono tutte le informazioni che vi servono, più il 70% del pagamento, come stabilito”.
“Che cosa dobbiamo fare?” disse il moro, fissandola negli occhi.

“Che sguardo intenso, mi piace.   
Dovete cercare e tenere d’occhio un uomo di nome Telonius Viper” disse Kaeleena.
“Eh? Così tanti soldi per spiare un uomo. Che ha fatto? Programma un colpo di stato?” chiese Kisame.
“Ha con se qualcosa su cui abbiamo messo gli occhi da molto tempo. Sfortunatamente è difficile vederlo con quella cosa appresso. Dovrete tenerlo d’occhio e, in caso di novità, avvertirmi. Usate i telefonini dentro la valigetta per contattarmi” disse lei.

“E se lo coglieremo con quello che cercate?” chiese Itachi.
“Chiamatemi e vi dirò cosa fare e le precauzioni da prendere” rispose.
“La natura dell’oggetto qual è?” chiese Itachi.
“Sei curioso eh?” e gli si avvicinò “E’ qualcosa di molto potente, in grado di rivaleggiare con la volpe a nove code”.
I due ninja la guardarono stupiti.

“Non sarà mica una delle nove bestie codate, vero?” chiese Kisame.
“No. Non lo è!” disse lei calma “E’ comunque qualcosa che ci serve e che, in futuro, potremmo anche divedere con voi.
Devo chiedervi di non far trapelare la notizia, almeno per il momento. Posso fidarmi di voi?” chiese calma.
“Aspettate un momento!” disse Itachi e fece un segno al compagno.
I due indietreggiarono e discussero a bassa voce.

Dopo alcuni minuti tornarono da lei.
“Allora?” chiese.
“Terremo per noi l’informazione, ma abbiamo bisogno di sapere qualcosa di più” disse Itachi fermo.
“Naturalmente” disse Kaeleena e, sotto lo sguardo stupito dei due, prese una pennetta Usb nella parte sinistra del reggiseno {immaginate la faccia dei due ninja?} “Dovete scusarmi: non ho tasche. Qua dentro ci sono tutte le informazioni che volete. Quando le avrete viste, distruggete la pennetta.
Adesso devo andare. Vi chiamerò io ogni giorno a mezzogiorno, quindi fatevi trovare. A presto ragazzi” e, davanti ai loro occhi, si librò in volo e sparì all’orizzonte.

I due osservarono il cielo per alcuni minuti poi fu Kisame il primo a parlare: “Che donna misteriosa e sexy. Potrebbe essere l’ideale per voi signor Itachi”.
“Non scherzare! Sarà attraente ma non è il mio tipo” disse lui.
“Da come vi fissavate, sembrava il contrario. Scusate se sono indiscreto!”
“Anche se fosse, non ho tempo per stare dietro alle donne. Non ho interesse a stringere relazioni. Adesso andiamo: vediamo che cosa nasconde questo Viper”.
“Va bene! Prendo io la pennetta!”
“La tengo io: è a me che l’ha data. Andiamo adesso”. {*_*}
“D’accordo!” disse sconsolato l’Hoshigaki.
I due si incamminarono verso la strada in completo silenzio.

 

 

Nick intravide l’isola, dove era stata fondata la sede centrale dell’accademia del duellante.

Era assurdo costruire una scuola su un’isola sperduta: in realtà quella, oltre ad essere una scuola, era anche il luogo in cui erano state rinchiuse e sigillate tre bestie dalla potenza inaudita, perfettamente in grado di competere con il Kyuubi, le terribili Bestie Sacre, opposti oscuri delle divinità egizie.
Nick scese sul molo ed osservò l’edificio futuristico che gli si stagliava davanti pensando: “Sarebbe davvero forte se anche nella mia dimensione esistessero cose simili. I patiti del gioco di carte yu-gi-oh impazzirebbero. Accidenti! Mi sento come un bambino a Natale. È un sogno che si realizza”.
Con questi pensieri, il giovane s’incamminò verso l’accademia.
Seguendo il consiglio di Aster, si diresse verso il ponte ovest che portava al dormitorio Slifer Rosso.
Nick, già sapeva com’era organizzata l’accademia del duellante: era formata da tre dormitori, ognuno portante il nome di una delle tre divinità egizie.

Il dormitorio più lussuoso, in cui erano sistemati i più bravi e i più raccomandati, era l’Obelisk blu; quello con gli studenti con abilità e risorse medio – alte erano nel dormitorio Ra giallo;  quelli che erano un po’ mediocri con gli studi erano nello Slifer rosso. 
Quando arrivò a destinazione, Nick osservò sconsolato l’edificio: aveva l’aspetto di una casa comune, dipinta di giallo e rosso.
Sapeva già com’era il posto, ma non si sarebbe mai aspetto di avere una simile reazione. Tuttavia, nonostante  il titolo del dormitorio, vi abitavano i migliori studenti dell’accademia.
Tra questi gli era stato indicato un ragazzo di nome Jaden Yuki, esperto nell’uso degli eroi elementari e delle creature del neo-spazio.
Nella sua dimensione, le avventure di Jaden e dei suoi compagni erano viste da tutte le nuove generazioni, ispirando molti a rifarsi al loro modo di giocare, Nick compreso.
“Vediamo come posso fare a conoscerli. Certo: un duello. Dove ho messo i miei deck, devo scegliere quale utilizzare” e mise la mano nel porta tutto e cominciò a vedere quale dei suoi numerosi mazzi scegliere. {ma quanti gliene ho messi}

Mentre faceva questo, dalla porta della mensa, uscirono gli studenti del dormitorio: tra questi c’era appunto Jaden, che si sgranchì le braccia.
Era un ragazzo di circa 15 anni vestito con un pantalone grigio, una maglietta nera e una giacca rossa; era snello ed atletico e aveva capelli e occhi castani.
“Che bella giornata; non credete?” disse Jaden.
“Si certo! Vorrei sapere perché perdo il mio tempo a mangiare con te” disse un ragazzo vestito in nero e con una strana acconciatura, cioè Chazz Princeton, detto {di cosa? Delle gare con i funghi?}
“Se davvero non apprezzi la nostra truppa, sei libero di andartene soldato!” disse un Ra giallo con un copricapo che raffigurava un T-rex, cioè Tirannus Hassleberry esperto di mostri di tipo dinosauro e dotato di un forte senso della disciplina militare. {si vede}
“Figurati se Chazz lascia il gruppo per andare al dormitorio degli Obelisk, non ci sono io a tenergli compagnia” disse un ragazzo basso con capelli azzurri e gli occhiali, cioè Syrus Truesdale, il fratello minore di Zane e migliore amico di Jaden.

“Siete solo gelosi della mia abilità. Ecco tutto!” ribatté Chazz  altezzoso.
“Andiamo ragazzi, non litigate, la giornata è appena iniziata. Non la rovinate così” disse Jaden.
Chazz fece una smorfia e si allontanò.
“Fa sempre così?” chiese un ragazzo con capelli e occhi verdi  e vestito con un’uniforme blu chiaro, cioè Jessie Andersen, studente dell’accademia del Nord e utilizzatore del deck bestia cristallo.
“In pratica sempre” dissero tutti e tre insieme.
“Non farci caso. Prima o poi ti ci abituerai” disse Alexis Rhodes, l’unica ragazza del gruppo e membro del dormitorio blu, bionda e con dei bei occhi castani.
“Alexis! Ti ci metti anche tu!” esclamò Chazz con i lacrimoni agli occhi.
Tutti scoppiarono a ridere.

 

Nick, che aveva assistito alla scena, non poté fare ameno di sorridere e di sentirsi emozionato: non per niente si trovava nel luogo in cui si teneva una delle sue serie animate preferite.
Ebbe un sussulto improvviso. “Oh cavolo! Perché non mi sono sentito così anche a Konoha. Eppure adoro quella serie animata tanto quanto questa. Che cos’ho che non va?” {Una delle poche volte in cui il personaggio si auto deprime!? Beh! Lo farei anch’io se fossi al suo posto}

 

Nell’auto deprimersi, non si era accorto di aver parlato ad alta voce e tutti lo avevano sentito.
“Ehi amico! Cosa c’è che non va?” chiese Jaden.
“Penso a quanto sia difficile la vita” disse Nick con le lacrime che gli penzolavano come due pendoli dal viso.
“E’ vero!” disse Chazz “Quanto è difficile vivere” e si rannicchiò con Nick vicino al muro.
“A quanto sembra c’è una nuova recluta!” disse Hassleberry.
“E’ vero! Non mi sembra di averlo mai visto prima. Scusa come ti chiami, matricola?” chiese Syrus.
Nick, recuperò la sua lucidità e si alzò in piedi: “Scusatemi! Io sono Nick molto piacere. Comunque non sono uno studente dell’accademia”.
“Cosa?” disse Chazz “E allora perché sei qui? A meno che tu non sia un ospite speciale, non puoi rimanere!”
“Ecco, diciamo che mi ha indirizzato qui Aster Phoenix” disse Nick, ricordando ciò che gli aveva detto Aster, in caso di quella domanda.
“Cosa?” fece Jaden “Tu sei un amico di Aster?”
“Esatto. E conosco anche Zane! Pertanto so già chi siete voi” disse Nick.
“Conosci mio fratello?” chiese Syrus.
“Abbastanza” rispose Nick.
“E come mai sei venuto qui?” chiese Jessie.
“E’ un po’ difficile da spiegare. Sono venuto per cercare delle persone e anche per duellare” disse Nick.
“Beh! Sei nel posto giusto!” fece Jaden “Lo dicevo che sarebbe stata una giornata divertente. Che ne dici di duellare contro di me?” propose.
Nick lo fissò un istante e poi disse: “Ci sto!”

 

Davanti al dormitorio si sollevò una strana atmosfera. Tutti gli Slifer si erano radunati per vedere Jaden, il loro miglior duellante, duellare contro uno sconosciuto, curiosi di sapere chi fosse.
“Hai intenzione di duellare o no? Tira fuori il tuo duel disk” disse Jaden.
“Va bene” disse Nick.
Osservò il suo porta tutto e desiderò che diventasse un duel disk: così fu.
“Io sono pronto!” disse Nick.
“Forte il tuo trucchetto. Anche io sono pronto!” disse Jaden.
I due inserirono i loro deck nel duel disk e dissero all’unisono: “COMBATTIAMO!”

 

“Visto che sono l’ospite, comincio per primo. Pesco!” disse Nick.
Il giovane osservò per un attimo le carte che aveva in mano e annuì soddisfatto.
“Attivo la carta magia continua Fusione Futura.
Adesso mando al cimitero i mostri necessari per evocare un mostro fusione. Ovviamente dovrò aspettare due turni per evocarlo, ma ne varrà la pena, perché il mostro che scelgo è Paladino Oscuro e quindi mando Mago nero e Combattente delle lame al cimitero. Adesso, metto due carte coperte e un mostro in posizione di difesa. Tocca a te!”

“Cominci alla grande eh? Allora ti seguo a ruota!” disse Jaden.
“Pesco! Attivo Anfora dell’avidità, grazie alla quale posso pescare altre due carte.
Adesso attivo Polimerizzazione. Con questa carta anch’io posso evocare un mostro fusione, solo che lo posso fare subito. Fondo Avian e Burstinatrix Eroe Elementale per creare a Uomo Alato della Fiamma Eroe Elementale (ATK 2100 DEF 1600). Vai Uomo Alato, attacca il suo mostro coperto”.
La creatura appena evocata, dalle sembianze di un angelo dalla pelle verde e con il braccio destro simile alla bocca di un drago, si lanciò verso il mostro coperto di Nick e lo distrusse.
“E adesso si attiva il super potere speciale d Uomo Alato, che ti toglie punti pari al l’attacco del mostro. Vai attacca”.

Il mostro puntò il braccio destro contro Nick, ma non ne uscì alcuna fiamma.
“Ehi! Che stai facendo Uomo Alato? Attaccalo!” lo incitò Jaden.
“Spiacente Jaden ma non perdo niente” disse Nick “Il mostro che mi hai distrutto non aveva punti di attacco. Il suo nome è Garda Fantasma (ATK 0 DEF 1900). Il mio amico si attira tutti gli attacchi dei mostri dell’avversario, inoltre, quando è distrutto in battaglia, toglie al mostro attaccante 1000 punti di attacco fino alla fine del turno. Direi che hai finito, no?”

“Cavoli! Non avevo mai visto quel mostro. È davvero utile.
Comunque non ho ancora finito. Attivo De fusione, così scindo il mio mostro in quelli necessari per la fusione.
Ora che sei senza difese, sei un facile bersaglio. Avian(ATK 1000 DEF 1000) Burstinatrix((ATK 1200 DEF 800) attaccatelo direttamente!”
“Non così in fretta. Attivo Chiamata del Posseduto: una carta trappola che mi permette  di riportare in vita un mostro dal mio cimitero in posizione di attacco ed io scelgo Mago Nero (ATK 2500 DEF 2100)”
“Accidenti! Non me lo aspettavo. Metto due carte coperte e passo la mano”.

I due si fissarono per alcuni istanti, poi si misero a ridere.
“Scusa! Non mi sono riuscito a trattenere” disse Jaden.
“Lo stesso vale per me. È davvero emozionante battersi con te. Ti ringrazio per il divertimento” disse Nick.
“Anche io ti devo ringraziare. Questo duello è a malapena agli inizi, ma già si preannuncia incredibile”fece l’altro.
“Già! Allora andiamo avanti!” disse Nick. 

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Il duello tra Nick e Jaden continua senza esclusione di colpi. Chi vincerà?
Tutto nel prossimo capitolo.

Per la presentazione ufficiale degli altri Sun’s Knights dovrete aspettare qualche capitolo: ne varrà la pena, fidatevi.

 

Angolo dell’autore. Enciclopedia del Fantasy

 

Eric(fa un inchino): “Ciao! Oggi parleremo dei Sun’s Knights!
Un Sun’s Knight è una persona che ha un legame con uno spirito: quando qualcuno che è in grado di sbloccare questo legame, lo spirito si stacca dall’ombra della persona affine e si materializza, prima nella sua forma originale e poi come un armatura.
Quando l’armatura si rivela, essa ricopre il corpo del suo “padrone” e gli fornisce, oltre a spada e scudo, un potere speciale, sigillato nell’anima dell’individuo stesso.
Finora, abbiamo visto solo quello di Naruto, ma ce ne sono altri, classificabili in vari modi. Ovviamente, c’è anche una carta in dotazione, che rappresenta questo legame.
L’autore si scusa per non aver descritto meglio le loro caratteristiche, ma, secondo il copione, metterà in chiaro altri elementi”.

 

Kaeleena: “ERIC!”
Eric (scosso): “Ah! Ciao Kaeleena?”
Kaeleena: “Che cosa ci fai nella mia stanza?”

 

Scena più ampia: lo studio è stato montato nella stanza della mora che, adesso, è incavolata nera.

 

Eric (suda freddo): “Vedi, lo studio per l’enciclopedia del Fantasy non è ancora ultimato e, poiché sei andata in missione, ho pensato di usare temporaneamente la tua stanza”.

Kaeleena (venetta pulsante): “Dunque è così! Lascia che ti dica una cosa”.
Eric (ingoia): “Non ti preoccupare. Levo subito le tende e ti rimborso i possibili danni”.
Kaeleena (esplode): “FUORI DÌ QUIIII!”­­­
Eric (capelli rizzati): “Subito!” raccoglie tutto e si lancia dalla finestra.

 

Kaeleena (in lacrime): “Ma perché sono così sfortunata! Uffa!”

 

Caliamo un velo pietoso sulla scena che è meglio.
Appuntamento alla prossima! Ciao.

 

  
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