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Autore: Ale san    08/01/2011    9 recensioni
Nell'istituto maschile Saint Rudolph, situato nel centro di Londra, possono andarci solo ragazzi ricchi e dotati di un'intelligenza fuori dal normale. Ma ora proviamo a fare un esperimento. Prendiamo due ragazzi a caso completamente opposti, che non hanno assolutamente niente in comune, e proviamo a metterli insieme.
Andy: il tipico ragazzo sfigato, il ragazzo secchione che non ha uno straccio di amico. Anzi, se vogliamo essere sinceri, un amico ce l'ha, ma questo lo usa solo per copiare i compiti da lui. Un ragazzo fragile, debole, che non ha carattere. Sotto quegli strati di vestiti e con quegli occhiali rotondi che porta sempre, però, si nasconde un ragazzo di bel aspetto ma che viene sempre maltrattato dai bulli. Si dice che sia omosessuale, bah, chissà se sarà vero.
Poi c'è il tipico ragazzo popolare che è ammirato da tutta la scuola.
Josh: etero convinto, fidanzato con una ragazza che sembra una modella, di bell'aspetto e soprattutto ammirato da tutti. E' un ragazzo viziato, testardo e che ottiene tutto quello che vuole quando vuole. Adora stuzzicare Andy facendogli cadere gli occhiali.
Potrà mai nascere qualcosa fra di loro oltre all'odio profondo che provano l'uno per l'altro?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Amore tra di loro? Mai!



Terzo capitolo: Jean Bernard, il nuovo studente francese


Un rumore alquanto fastidioso giunse all'orecchio di Andy che stava dormendo tranquillamente e beatamente nel suo letto. Era tutto spaparanzato, metà delle coperte era per terra, una sua mano era fuori dal letto e dondolava nel vuoto. I suoi capelli ramati erano tutti spettinati e sparsi sul cuscino. Aprì molto lentamente le palpebre e corrucciò la fronte in un'espressione scocciata. La sveglia non perdeva mai tempo di disturbarlo. Allungò pigramente una mano verso di essa e la spense. Alzò il busto e per poco non si prese un colpo: Thomas, il suo unico amico che, come si era detto all'inizio, usava Andy solo per copiare i compiti, lo stava guardando con un'espressione truce come se volesse ucciderlo con lo sguardo. Faceva davvero paura: gli occhi erano sbarrati, furiosi come uno psicopatico, i suoi capelli color pece, ahimè sembrava fosse uscito dalla guerra, erano tutti spettinati e alcuni ciuffi ribelli gli ricadevano sul viso rendendolo ancora più spaventoso. Sicuramente era infastidito per il rumore assordante che aveva invaso la sveglia nella stanza in cui, fino a qualche momento fa, regnava il silenzio.
"T-tu... tu e la tua dannata sveglia, Carroll! Stavo facendo un sogno bellissimo!" Il suo tono di voce era ancora più spaventoso! Andy sorrise malizioso e andò a sedersi accanto a Thomas, ma solo dopo essersi ripreso dallo shock.
"E che sogno avresti fatto? Che andavi a letto con una modella?"
"No, che me la facevo con una ragazza che ho visto ieri. Sembrava davvero una modella, però." Disse addolcendosi. Ora andava decisamente meglio, pensava il rosso.
"E che ragazza era?"
"Alta, slanciata, proporzionata e con due tette da far paura! Avresti dovuta vederla, Andy! S-sembrava un angelo." Iniziò a sbavare bagnandosi il mento immaginando di immergere la testa nella scollatura della ragazza. Ad Andy parve vagamente di conoscerla. E se fosse la ragazza di Josh che aveva visto ieri?!
"Che c'è? Te ne sei innamorato?"
"No, però è una gnocca da paura. Spero solo che non sia fidanzata!" Thomas iniziò a vestirsi mettendosi la divisa scolastica e  continuando a chiacchierare con Andy.
"Per caso aveva i capelli lunghi castano chiaro?"
"Sì, ma tu come fai a conoscerla?! L'hai vista anche tu? E' una tua parente?" Chiese entusiasta avvicinandosi a Andy. I suoi occhi, per un attimo, gli brillarono di speranza.
"Non è una mia parente. E' la fidanzata di Josh Pitt. Si chiama Samantha Smith."
In un attimo il mondo parve crollare addosso a Thomas Wilde schiacciandolo come un piccolo insetto indifeso e il suo sorriso, dapprima radioso e solare, si spense e si trasformò in un'espressione delusa.
"E' la fidanzata di quello stoccafisso?!"
"Esatto. Ieri, come ti avevo detto, sono andato a dare ripetizioni a Pitt." Iniziò prendendo fiato. Era un suo vizio parlare a macchinetta. "Stavo per bussare alla sua porta, ma sento una voce femminile. Era la sua fidanzata. Quello stupido di Pitt si era dimenticato che dovevo dargli ripetizioni, quindi busso e dico che ero io. Lei ha aperto la porta, poi, per andare via e mi ha insultato chiamandomi sgorbietto e sai perché lo ha fatto? Perché io la stavo fissando! Cioè, mi ero incantato a fissarla." Gli spiegò velocemente gesticolando con le mani, mentre iniziò pure lui a cambiarsi e a mettersi gli occhiali.
"Se gliela rubo dici che si arrabbia?"
"Oh sì. A me ha minacciato solo per il fatto di averla guardata e poi guarda che quella è un'oca senza cervello. La tipica bella, ma stronza. Non ti consiglio di perderci tempo!" Finì in un batter d'occhio di vestirsi e continuò a guardare Thomas che subito dopo annuì con la testa facendo spallucce.
"Forse hai ragione. In fondo le belle ragazze le trovo dappertutto!" Andy annuì.
"Infatti. Ora andiamo che sennò arriviamo in ritardo a lezione!"
"Oh, giusto. Tu sei quello che non ha mai fatto un ritardo in tutta la sua carriera scolastica. Me ne stavo quasi dimenticando." Per poco non scoppiò a ridere, ma cambiò idea non appena ricevette un'occhiataccia da parte dell'amico.
Poi risero entrambi mentre presero le loro borse e andarono verso la loro classe. Thomas aveva diciassette anni, ma andava nella stessa classe di Andy perché l'anno scorso era bocciato. Andava molto peggio rispetto a quest'anno. Beh, non si può di certo dire che quest'anno vada bene, ma di certo meglio dell'anno scorso! Mentre camminarono, iniziarono a parlare come al solito del più e del meno. Di scuola, professori e soprattutto di nuove novità come era loro solito fare.
"Ah, a proposito! Lo sai che oggi dovrebbe arrivare un nuovo studente venuto direttamente dalla Francia? Mi sembra che si chiami Jean Bernard, da quanto ho capito."
"Davvero?" Chiese poco interessato sistemandosi gli occhiali. Ogni mese ne arrivava uno nuovo e non era di certo una novità!
"Sì, sono curioso di vedere questo ragazzo!"
"Thomas, in questa scuola di studenti nuovi ne vengono tutti i mesi! Che novità nuova sarà mai? Come mai sei così interessato?"
"Sinceramente non lo so. Sarà perché lui viene dalla Francia!"
Andy spalancò gli occhi dallo stupore.
"Da quando ti piace la Francia?! L'hai sempre odiata!"
"E' proprio per questo che sono curioso di vedere che tipo è! Sarà il solito damerino francese bello, intelligente, elegante e con un irritante accento!"
"Non capisco cos'hai contro la Francia. Io penso che sia un bel paese."
"Non ho detto che odio la Francia!" Ribattè iniziando ad urlare senza rendersene conto. Le persone, che in quel momento stavano passando di lì, lo guardarono molto male.
"Ma allora sei contraddittorio, Thomas!" Iniziò anche lui ad urlare. Non stavano litigando, stavano semplicemente discutendo su un "normale" argomento.
"Non sono contraddittorio, cavolo!"
"Sì, che lo sei! Dici che odi tanto la Francia e poi di colpo non la odi più."
"Odio i francesi. Non la Francia. E' una cosa del tutto diversa!" Si coprì gli occhi con la mano, Thomas. Dalla grande finestra, che dava sul retro della scuola, passava la luce del sole che dava sempre una noia pazzesca alla vista.
"Bah, tu sei strano."
"Anche tu lo sei!" Thomas era davvero arrabbiato. Come poteva dirgli quelle cose?! Era davvero irritante certe volte. Andy stava per ribattere, ma si sentì posare una mano sulla spalla da qualcuno. Quest'ultimo si girò verso la persona che l'aveva toccato e per poco non si strozzò con la sua stessa saliva. Era un ragazzo molto bello, ma che non aveva mai visto prima d'ora. I capelli, a spazzola, erano di un meraviglioso color miele dorato. Gli occhi, che sembravano così brillanti, vivaci e pieni di energia, erano di un verde prato, ma leggermente più chiari. Era circa due volte più alto di lui. Il suo corpo, fasciato in tutta la perfezione dalla divisa scolastica, pareva essere molto muscolo. Era, inoltre, molto snello e slanciato. Che fosse lui il famoso ragazzo venuto dalla Francia? Andy era curioso di saperlo.
"Excuse-moi, garçon. Je suis françese et je m'appelle Jean Bernard. Mi puoe dire dova si trova la presidenza?" Chiese con uno strano accento francese-inglese. Perfino la sua voce era perfetta: era calda e sembrava così dolce, gentile e anche molto acuta, diciamo un po' femminile, ma comunque perfetta. Ciò che Andy non riusciva a capire, era come mai facesse certi pensieri su un ragazzo. Jean, però, così si chiamava, era troppo perfetto per non essere considerato.
"Io mi chiamo Andy Carroll, piacere. Ma aspetta un secondo , tu sei il nuovo studente che è venuto dalla Francia, giusto?"
Il ragazzo annuì sorridendo. Thomas inarcò un sopracciglio e lo guardò con una nota di disappunto. Già non gli piaceva quel damerino. Ma chi si credeva di essere?
"Oui. Mi sono trasferito qui da poca per il lavora di mon père." Concluse con tono dolce senza smettere di sorridere. 
"Capisco. Non sai ancora del tutto l'inglese, vero? Perché vedo che alcune parole le pronunci male!"
"Oui, per moi non è tanto facile impararlo!"
"Tsk, tipico dei francesi damerini." Si intromise Thomas alquanto scocciato e infastidito dalla presenza del francese. Quest'ultimo abbassò lo sguardo ferito e ricevette un'occhiataccia da parte di Andy.
"Non ti preoccupare, Jean. Lascialo perdere!"
"Non importa, tranquille. Non mi sono offeso." E subito il bel sorriso gli riapparve sul volto dai tratti già adulti, ma candidi. La sua pelle sembrava così morbida.
"E' il suo carattere, purtroppo!"
Jean fece una risatina e Thomas si irritò ancora di più. La tentazione di dargli un bel pugno era forte, ma decise comunque di controllarsi se non voleva essere sospeso per la millionesima volta.
"Io me ne vado. Mi sono scocciato. Ci vediamo in classe, Andy." Gli disse freddo. Si mise le mani in tasca e si avviò da solo e molto offeso verso la sua classe. Certo, pensò Andy, era proprio permaloso quel ragazzo!
"Come mai se l'è preso così tonto?"
Carroll fece una risata divertita e Jean lo guardò confuso. Come mai rideva così tanto?
"Che c'è?"
"No, niente. Mi fa ridere il tuo modo di parlare. Si dice: "come mai se l'è presa così tanto?" Tonto vuol dire tutt'altra cosa da tanto. Tonto è una persona stupida, dura di comprendonio. Insomma, in poche parole, che non capisce niente o che le capisce dopo, non so se mi sono spiegato."
Anche Jean fece una risatina e annuì con il capo. Lui non era per niente permaloso, a differenza di Thomas. Se Andy l'avesse detto a lui una cosa del genere, come minimo l'avrebbe mandato dritto a quel paese.
"Lo so, fa ridere a tutti. Mais, sai, te l'ho detto per me è difficile imparare l'anglais. Il est completamente différent dal francese!" Gli piaceva, però, il suo modo di parlare mezzo francese e mezzo inglese. Era forte.
"Sai, tu sei la prima persona que mi parla così, Jean."
Jean strabuzzò gli occhi e ammise un'espressione stupita mentre teneva in mano i suoi libri.
"Intanto che ti mostro dov'è la presidenza, te lo spiego, ok?"
"Oui, d'accord!"
E così si incamminarono e Andy iniziò a spiegargli tutto quello che tutti i suoi compagni di classe, specialmente un tizio di nome Josh Pitt, gli avevano inflitto durante tutti questi anni. Prese di giro, umiliazioni e tutte quelle volte che l'avevano picchiato duramente senza che nessuno fosse mai intervenuto. Gli piaceva confidarsi con Jean. Lo conosceva da pochi minuti, ma aveva l'impressione che fosse un ragazzo bravo e con la testa a posto, non come la maggior parte dei ragazzi dell'istituto. Il ragazzo francese, dal canto suo, ascoltava il tutto dispiaciuto sinceramente. Come potevano essere così cattivi e rifarsela con un ragazzo dolce come lui? Già gli piaceva e sperava presto di poter diventare suo amico e, chissà, magari anche qualcosa di più. Perché sì, Jean era omosessuale e lo era da sempre e non si vergognava ad ammetterlo. Per ora, comunque, era meglio non dirglielo. Voleva prima stringere amicizia e poi magari glielo avrebbe anche confessato.
"Ulalà, mais comment fanno a essere così volgari et arroganti?"
"Perché sono ancora immaturi e, siccome non hanno nient'altro da fare, hanno presi di mira me e non fanno altro che prendermi in giro, specialmente questo Josh Pitt di cui te ne parlavo prima!"
"Oui. Mais tu lasciali perdere, ok? Se ti dicono qualcosa, ti difendo io! Posso sembrare fragile, ma in reoltà non lo sono!"
"Grazie mille, Jean. Sei il primo vero amico che ho." Sorrise abbassando la testa.
Al francese, a quelle dolci parole, gli mancò un battito. Aveva proprio detto amico? Allora lo considerava davvero come tale! Avrebbe voluto saltellare per la gioia! Ma, un momento! E quello di prima non era un suo amico?
"Ma, il garçon di prima non era un tuo ami?" Chiese curioso.
"Non proprio amico. Cioè, penso che mi usi solo per fare i compiti!" Gli rispose con una voce un po' strozzata.
"C'est horrible! Come fa a essere così égoiste?" Chiese disgustato mentre si guardava attorno. Quella scuola, anzi istituto, era davvero molto grande! L'atrio era enorme e la scuola aveva un sacco di corridoi. Non sarebbe di certo stato difficile perdersi in quella sottospecie di labirinto. Però, doveva ammettere che le scuole in stile ottocentesche e antiche come quelle, lo attiravano parecchio. Aveva notato, inoltre, che c'erano le macchinette per il caffè, per degli snacks e anche per altre bevande. E c'era anche il bar! Sperava soltanto di essere messo in stanza con Andy.
"Lo so, ma ormai ci sono abituato."
"Tranquillo, d'ora in poi ci sono io con te e non deve più temere niente!"
"Grazie mille. Ma, parlando della scuola, che ne pensi? Ti piace? Ti sembra accogliente?" Forse aveva fatto un po' troppe domande. Cavolo, doveva cercare di levarselo quel brutto vizio!
"Oui, c'est trop adorable! Spero di venir messo in stanza con te!"
"Lo spero anch'io. Però ho già un compagno di classe. Comunque penso che non sia un problema, il posto c'è e se vuoi venire in stanza con me, non penso che ci saranno problemi a far mettere un letto in più!" Incrociò le labbra al petto e ci pensò un attimo. Sì, si poteva fare.
"Spero che si possa fare parce moi sarebbe contentissimo di venire in stanza con te, Andy."
"Anch'io ne sarei felice, Jean!"
E così, senza nemmeno che se ne accorgessero, erano già arrivati davanti alla porta della presidenza. Fortunatamente, Jean, con una memoria che faceva invidia a tutti, era riuscito perfettamente a ricordare il tragitto per arrivare in presidenza e non aveva più problemi ad andarci da solo.
"Bene, siamo arrivati. Allora immagino che ci dobbiamo lasciare qui."
"Oui, se vuoi dopo pranziamo insieme à la cantine!" Che diavolo era la cantine?! La cantina? Perché voleva andare a mangiare insieme in una cantina?!
"Alla che? Tu vuoi mangiare in una cantina?!"
Una risata alquanto divertita, appartenenete a Jean, eccheggiò nell'aria. Per poco non si stava uccidendo da quanto stava ridendo. Andy era davvero buffo.
"Mais no! Non à la cave, à la cantine! In mensa."
"Ah, ehm... scusa, pensavo che fosse la cantina! Infatti mi sembrava molto strano che tu volessi mangiare in una cantina." Un'altra risata cristallina da parte del francese che, senza spiegarselo, fece scogliere il cuore di Andy.
"Non, alla mensa andiamo. D'accord?"
"Va bene. A proposito! In che classe sei stato assegnato?"
Jean gli diede il foglio dell'iscrizione che aveva fatto qualche mese fa e lo fece leggere al ragazzo inglese. Andy lesse attentamente il foglio dell'iscrizione e subito dopo uno spruzzo di allegria comparve sul suo viso dai tratti leggermente infantili.
"Perfetto!"
"Quoi?"
"Sei stato assegnato in 3B e in quella classe ci sono anch'io!"
"Davvero?!" Esclamò felice Jean. Fortunatamente in quel corridoio non c'era anima viva e nessuno li aveva sentiti, almeno sperava che fosse così dato che erano di fronte alla presidenza. Ma la preside era ormai una donna vecchia e già mezza sorda, quindi dubitava che l'avesse sentiti, anche perché l'urletto di Jean non era stato poi così tanto forte.
"Sì, che fortuna!"
"Già! Allora, ci vediamo in classe?"
"Sì, tanto è in questo piano. Nel primo corridoio, terza classe."
"Primo corridoio, terza classe. D'accord! Allora ci vediamo dopo, mon ami!" Lo abbracciò senza pensarci e subito Andy arrossì, ma ricambiò l'abbraccio felice.
"A dopo, amico mio. Sono felice di averti conosciuto." Disse sincero scogliendosi da quel piacevole abbraccio.
"Moi aussi, Andy."
Così, Jean bussò alla porta della presidenza e subito dopo vi entrò. Andy sorrise di nuovo e andò in classe e, non appena fu arrivato al corridoio della sua aula, vide appoggiato al muro Josh Pitt che fumava una sigaretta. Strano che lui fumasse, ovviamente detto in modo ironico perché lui fumava dappertutto e nessuno gli diceva mai niente! Neanche i custodi. Era proprio un'ingiustizia. Se fumava un secchione, subito veniva mandato dritto in presidenza e questo perché solo le persone ricche potevano permettersi di farlo. Già, ovvio che possano farlo dato che loro avevano i soldini. Josh si accorse del moccioso e iniziò a prenderlo in giro.
"Oh, guarda chi c'è! Il moccioso. Come te la passi oggi?" Si avvicinò a lui e lo prese per il polso stringendolo. Andy gemette. Possibile che fosse così tanto forte?
"Che te ne importa? Lasciami, ora devo entrare in classe!"
"Mh, ok. Peggio per te. Ci vediamo, sfigato." Spense la sigaretta e la buttò per terra da vero maleducato e rientrò in classe sotto lo sguardo furioso di Andy.
-Ma come si permette di inquinare?!- Pensò furioso raccattando la sigaretta e buttandola nel cestino accanto alla porta della sua aula. Perfetto, era in ritardissimo! Non era di certo colpa di Jean, ma era la prima volta che faceva un ritardo! Bussò alla porte con il cuore in gola e con le farfalle nello stomaco.
"Avanti." Udì la voce severa della professessa di matematica, la signora Peckinson. Entrò in classe sotto gli sguardo stupiti di tutti, compreso quello della sua insegnante.
"Come mai in ritardo, Carroll?"
"Perché ho mostrato dov'è la presidenza al nuovo studente, professoressa." Fece un inchino dispiaciuto. "Le prometto che non succederà più!"
"Va bene, Carroll. In fondo è la prima volta che succede e sei più che giustificato. Ora vai a sederti così riprendiamo la lezione."
Andy annuì e si alzò dall'inchino andandosi a sedere accanto a Thomas che, stranamente, non lo degnò di uno sguardo. Seguiva perfino la lezione e per lui era una cosa molto anormale! Il ragazzo rosso fece lo stesso e continuò ad ascoltare la professoressa fino al suono della campanella che segnava la fine dell'ora.





Angolo autrice <3:

Bonjour, mes amis! Wow, il francese di Jean mi ha proprio contagiata! *Tipico suo sorriso e ebete* Ulalà! Je suis trés fatigué! prima di concludere, vorrei dirvi una cosa. Le parole sbagliate che vedete nei discorsi di Jean, non sono errori ma parole che lui sbaglia a dire. Immagino che l'abbiate già capito, ma volevo comunque precisarlo per evitare che ci siano fraintendimenti! Vabbè, chiusa parentesi! E anche questo capitolo, finalmente, è andato! Vi è piaciuto? Non ve lo sareste mai aspettati, vero? Beh, ragazzi miei, state certi che il bello deve ancora arrivare! Ma, mi raccomando non siate troppo impazienti che zia Ale sennò si arrabbia! Beh, che altro dire poi? Vi ho un po' parlato di Thomas in questo capitolo. E dunque, che ne pensate? Vi sta antipatico o simpatico? Da quanto ho visto nei commenti, la maggior parte delle persone odiano Josh. Strano, pensavo che vi sarebbe piaciuto e invece vi piace più Andy... bine bine, ne sono contenta! Per quanto riguarda Jean, invece? Non è così adorabile con quel suo accento francese?! Non mi dite che vi sta antipatico perché vi taglio le mani! *Sguardo assassino* No, dai. Scherzi a parte! Beh, che altro dire? Io come sempre ringrazio tutti quelli che seguono questa storia, ringrazio i 5 che l'hanno messa nei preferiti, i 2 nei ricordati e i 16 nelle seguite. Ora, come sempre, passiamo invece ai ringraziamenti delle recensioni.

La signorina barby_badgirl89, prima a recensire: Ma ciao, caraaaaa! *Stritola la mano con la sua grande potenza, seee come no!* Beh, se tu ieri hai studiato... il precendete capitolo consideralo come mio regalino per premiare la tua grandissima voglia di studiare! Magari ce l'avessi anch'io! *Sigh* E sono anche contenta di sapere che non sto affrettando le cose perché devi sapere che io ho anche il vizio di affrettare molto nelle storie! Beh, con questo ti lascio! Un bacione. <3

La signorina Sydelle Keat, seconda a recensire: Ciao anche a te, tesoro! Ecco qua la ragazza che mi segue dal primo capitolo! *Fa i salti di gioia* Allora, prima di tutto, sono super contenta, anzi no, mega contenta che i miei personaggi ti piacciono! Sono contenta che ti piaccia Andy e che tu voglia strapazzarlo, sono contenta che ti piaccia la storia e sono anche che dici che Josh si è addolcito! (Ma sei matta? O_O NdTutti) Che ho detto di male, scusate? ù__ù (Sei contenta che ti abbia detto solo questo?! NdTutti) E con ciò? Che c'è di male! Ma che ne potete capire voi? Tsk! Ah, e poi ti ringrazio anche per le lunghe recensioni che mi lasci ad ogni capitolo! Mi commuovi, sai? Ah, poi riguardo alla tua proposta su Samantha, ci sono tante cose da dire! *Sguardo malefico e sadico* Io sono d'accordo con te e se vuoi possiamo andare anche oggi ad ucciderla! Nessuna pietà per lei! *Si attrezza di coltello, motosega e benzina per farla esplodere* Comunque grazie mille ancora! Un bacione!

La signorina fliss90, terza a recensire: Ulalà! *Saltella per tutta la stanza tutta pimpante* Ecco un'altra nuovissima e appena sfornata (ò__ò) fan di questa questa! Brava, storia, brava che sforni tanti figlioletti adorabili! ù___ù Ok, lascia perdere i miei scleri! Sono pazza! Beh, comunque ti do anche te il benvenuto nella mia "bella" fan fiction! Concordo in pieno con te su quello che hai detto su Josh e su Samantha. Non preoccuparti, però, Samantha presto scomparirà (guardare risposta a recensione di Sydelle Keat *Sguardo malefico e sadico*) E Josh, beh, lui... presto cambierà, tranquilla! Anche quello che hai detto su Andy è vero. E' di carattere molto fragile e quindi non sa difendersi. A me più che rabbia, mi fa pena! XD Beh, allora grazie ancora! E buon anno nuovo anche a te! Alla prossima, un bacio!

La signorina SchwarzeMeer83, quarta a recensire: Ecco qua l'ultima che mi ha lasciato la recensione! Salve anche a te, carissima! Come te la passi? (-.-' Ma come sei fantasiosa nei ringraziamenti! NdTutti) Shhhh ù__ù fate parlare me! Allora non c'è proprio verso di far stare simpatico Josh, eh? Vabbè! XD Peggio per lui! Comunque grazie per avermi fatto i complimenti! <3 Un bacione, alla prossima!

Detto questo, come sempre, vi lascio e ringrazio ancora tutti di cuore! Un bacione grande così! Au revoir, ragazzi salutate anche voi forza! *Io, Andy, Josh, Thomas e Jean salutiamo con la mano tutti i fan che adorano questa storia*

La vostra, Alletta96.




  
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