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Autore: glumbumble    08/01/2011    3 recensioni
La storia di Teddy Lupin, primo nato della seconda generazione, e di chi fa parte del suo mondo, durante i suoi anni ad Hogwarts, nello strano periodo del dopo guerra, dove chi è rimasto deve fare i conti con la pace restaurata e con la ricerca di una nuova normalità.
Dall'ultimo capitolo:
Quel giorno si terranno i provini per la squadra di Quidditch. Sarà la prima volta, da quando è entrato ad Hogwarts, in cui potrà rendere orgoglioso suo padre, o almeno spera.
Lui non gli perdonerebbe mai un fallimento, non dopo aver passato anni interi a lamentarsi. Sua madre invece lo accetterebbe nonostante tutto. Peccato non sembri aver mai trovato la forza di ribattere contro l'ira del marito...
«Hai finito di sospirare? Altrimenti ti consiglio di unirti a Mirtilla Malcontenta e formare un coro...» borbotta Nathan al suo fianco.
[Teddy]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Nuovo personaggio, Teddy Lupin
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Tutti.
Primo Giorno, Primo Anno.

Tutti


«Io spero davvero di non finire a Tassorosso.» Teddy alza lo sguardo incredulo per incontrare gli occhi neri della bambina che ha appena parlato «Perchè?» domanda allibito «In genere uno non vuole finire a Serpeverde!»
Lei sbuffa «Io non finirò mai a Serpeverde, non sono purosangue né ambiziosa, quindi non c'è da preoccuparsi. Invece potrei finire a Tassorosso e non voglio!» ripete con vigore.
«E perché?»
«Ci finisce chi non è preso da nessuna altra parte! Chi non è coraggioso, né intelligente, né ambizioso finisce là, la storia dei troppo buoni è una fesseria.» spiega sicura.
«Io continuo a preferire di non andare a Serpeverde.» mormora un bimbetto con i capelli neri.
«Mia mamma era Tassorosso...» fa invece Teddy e tutti i ragazzini nello scompartimento si concentrano su di lui.
«Ops, scusa.» dice veloce la bambina con un mezzo sorriso «Scommetto che lei è in gamba nonostante tutto.»
Teddy diventa serio «In realtà non lo so.» sussurra arrossendo fino alla punta dei capelli, letteralmente, dato che da castano chiaro virano al rossiccio senza che nessuno ci faccia attenzione, sono tutti presi a guardarlo tristi.
Lui si sente tremendamente a disagio, rimpiange di aver aperto bocca. Subito la voce della nonna gli rimbomba nelle orecchie «Teddy, ricordati di non dire a tutti della tua situazione familiare, metterai la gente in imbarazzo.»
«Io voglio finire a Serpeverde!» esclama allora un ragazzino castano, divertito.
«Cosa?»
«Sei impazzito?»
«No, scherzavo, cercavo solo di attirare la vostra attenzione, io vorrei andare a Grifondoro, come Harry Potter!» spiega veloce, facendo l'occhiolino a Teddy, ha detto così solo per levare gli sguardi impietositi degli altri da lui.
«Si, Harry Potter è tremendamente affascinante!» sospira la bambina di prima.
Teddy scoppia a ridere «Sarà contento di saperlo!»
Lei lo guarda sorpresa «E come potrebbe?»
«Lui è il mio padrino.» dice semplicemente con un sorriso timido.
«Davvero?»
Teddy annuisce «Si, mio padre glielo ha chiesto e lui ha accettato, erano amici.» continua tornando cupo.
«Che fortuna! Comunque io sono Pandora.» fa alla fine la ragazzina.
«Teddy.»
«Spero finiremo entrambi nella stessa Casa, mi stai simpatico!»
«E io no?» domanda impertinente il ragazzino che voleva finire a Grifondoro. Lei ci pensa su «Non mi piace chi vuole attirare l'attenzione su di se.»
«Ma io...!» geme lui, che aveva fatto tutto per aiutare Teddy. Inutile, lei si gira dall'altra parte e sorride a Teddy «Un zuccotto di zucca?»
Il viaggio in treno trascorre veloce e mano a mano che il paesaggio scorre dal finestrino Teddy si fa sempre più emozionato. Sta finalmente per andare a Hogwarts. La nonna gli ha ripetuto fino alla nausea le raccomandazioni: comportati bene, evita i duelli, non andare nella Foresta Proibita, non metterti in mostra come metamorfomagus, non sta bene, e soprattutto non andare in giro con quegli orribili capelli verdi! Sospira mentre ingoia l'ennesima Cioccorana, vuole molto bene alla nonna, in fondo è tutta la sua famiglia, ma ogni tanto scoccia.
Il padrino è stato molto più simpatico «Appena arrivi vai a trovare Hagrid, sarà lieto di prepararti il tè. Non ti far spaventare dalla preside, sembra burbera ma adora i suoi studenti, non prendere in giro Nick-quasi-senza-testa ed evita di girare per i corridoi di notte, ma se lo fai ricordati di stare lontano da Mrs. Purr, quella gatta è diabolica.»
Lui è sicuro che persino la gatta e il custode saranno fantastici, cosa non potrebbe esserlo nella scuola migliore del mondo?
Si guarda in giro preoccupato, Pandora sta chiaccherando con una ragazzina dai corti capelli ramati e Nathan, così ha scoperto che si chiama il ragazzo che lo ha aiutato, è preso a discutere di Quiddich con un altro bambino. Questa è l'unica cosa che lo preoccupa, essere solo a scuola. Tutti gli hanno giurato che è impossibile, avrà dei compagni di stanza e di Casa che non lo lasceranno mai solo, ma non è molto convinto. Per quanto sia bello essere il più grande in tutta la sua famiglia, vera o adottiva, vorrebbe che almeno uno de suoi amici fosse lì con lui. Pensa a Lucy, la figlia di Percy Weasley, con cui si diverte ad architettare ogni sorta di scherzi per far esasperare gli altri e si rattrista, quanto darebbe per stare con lei in quel momento! Riesce a sentire la mancanza anche della sorella di Lucy, Molly, così pignola e noiosa, normalmente non gli piace ma sarebbe comunque qualcosa!
«Tutto bene?» gli domanda timidamente un ragazzino dai tratti delicati, Teddy abbozza un sorriso mentre dice di sì con voce non molto convinta «Beato te, io sono agitatissimo! Non conosco nessuno e ho molta paura della cerimonia di Smistamento, mio cugino non mi ha voluto dire in che cosa consiste ma ha giurato che fa male.» borbotta preoccupato.
«Non è vero, io ho saputo che devi metterti un cappello in testa e lui decide dove devi andare.»
Il bambino spalanca gli occhi marroni «Davvero? Io uccido Will!» esclama prima di lasciarsi andare a una risata che allontana la paura «Io sono John.» dice poi senza smettere di ridere.
«Teddy.» l'altro annuisce «Ho sentito prima. Comunque anche io, vorrei finire a Grifondoro.» confida in un sussurro «I miei zii erano smistati là e dicono che è la migliore.» aggiunge a mo' di spiegazione.
«Si, anche mio padre e tutti quelli che conosco erano Grifondoro.» concorda Teddy.
«Spero finiremo entrambi là!» esclama Johnn e Teddy sorride, forse è vero che è impossibile essere soli a Hogwarts!

«Il soffitto è magico, riflette il tempo di fuori, me lo ha detto papà.» dice in un soffio Pandora, alle spalle di Teddy. Lui guarda su e rimane a bocca aperta, un cielo stellato privo di nuvole li circonda. Reprime un brivido, il viaggio sulle barchette non è stato il massimo, nonostante il tempo non fosse brutto tirava un vento gelido.
John è al suo fianco e guarda divertito un minuscolo ometto con vaporosi capelli bianchi mettere un cappello logoro su uno sgabello. Quello è il professor Vitious, il vice preside della scuola, che li ha accolti appena sbarcati dandogli alcune informazioni principali: devono sottostare alla cerimonia di Smistamento che deciderà in quale Casa trascorreranno i prossimi sette anni, sarà un po' la loro famiglia e starà a loro darle lustro... o farla sprofondare.
Teddy ha ascoltato tutto attentamente e si è sentito subito coinvolto, come Johnn e al contrario di Nathan che ha nascosto un grande sbadiglio. La sua attenzione viene riportata alla realtà da una strana filastrocca proveniente, Teddy spalanca la bocca quando se ne accorge, dal cappello stesso.

«Probabilmente voi penserete,
che tra le mie falde annegherete,
essendo io un grosso cappello
e di certo non molto bello!
Ma io vi assicuro di fidarvi,
che saprò di certo ascoltarvi
per poter nella Casa migliore smistarvi!
Forse sarà tra i Grifondoro,
regno dei coraggiosi dal cuore d'oro,
lì nessuno ha mai paura
e la lealtà è cosa imperitura.
O magari tra i Corvonero finirete,
se ragionare a fondo saprete,
l'intelligenza là è cosa apprezzata
e la cultura mai rinnegata.
Oppure Serpeverde vi accoglierà
se la furbizia vi guiderà;
astuzia e ambizione,
sono là dentro la migliore lezione.
Magari invece sarete Tassorosso
se amate il lavoro a più non posso,
lì dentro regna la bontà
e brilla lo stenderdo della lealtà.
Dunque il vostro tempo è infine arrivato,
correte a infilarvi questo cappello usato,
perché davvero è l'unico che sa,
riconoscere di ognuno le migliori qualità.»

Il logoro cappello si ammutolisce dopo un breve inchino e tutte le tavolate colme di studenti iniziano ad applaudire frenetiche. Teddy si guarda intorno indeciso e poi si unisce agli altri ragazzi.
«Quando sentite il vostro nome avvicinatevi e indossate il Cappello Parlante.» ordina il piccolo professor Vitiuos «Abbott, Nathan!»
Il ragazzino s'incammina cercando di mascherare l'ansia dietro ad un'andatura spavalda. Si siede con impazienza sullo sgabello e si lascia scivolare il cappello fin sotto le orecchie. Silenzio «Grifondoro!» l'urlo proveniva direttamente da dentro la testa del ragazzo, che si sfila il cappello e si siede in fretta alla tavolata sulla destra, che è scoppiata in un sincero applauso.
«Ablett, Any.»
«Corvonero!»
Poco a poco la fila dei ragazzi si riduce, fino a quando il professore non legge dalla pergamena «Cattermole, Pandora.» lei cammina dignitosamente fino allo sgabello, si siede e attende paziente. Passano pochi secondi...
«Grifondoro!»
si sfila il cappello con un sospiro e va a sedersi, senza molta voglia, vicino a Nathan.
«Clayton, Ada»
«Serpeverde!»
«Cleaver, Arthur!»
«Corvonero!»
«Clearwater, Sophie.» la ragazzina dai capelli ramati che aveva chiaccherato ininterrottamente con Pandora trotterella preoccupata fino a sedersi, calandosi il cappello precipitosamente in testa. Passano alcuni momenti di silenzio, in cui la vedono bisbigliare preoccupata poi...
«Grifondoro!»
Se ne va veloce verso il tavolo, dimenticandosi di restituire il cappello, che rende rossissima in volto tra le risate.
«Corner, Alex» è smistato a Grifondoro e a questo punto Teddy si inizia ad annoiare, manca ancora parecchio al suo nome e l'agitazione non gli permette di stare fermo, perciò si guarda intorno: la stanza è enorme, ci potrebbe entrare comodamente tutta la sua casa, ed è occupata da quattro gigantesche tavolate piene di studenti. Davanti a lui è posizionato il tavolo degli insegnanti, dove al centro, su un grande scranno, è seduta una donna dallo sguardo severo. Capisce al volto che deve essere la professoressa McGranitt e sorride, ricordando le parole del padrino.
«Lupin, Ted.» finalmente viene nominato il suo nome e s'incammina nervoso, le guance in fiamme. Si posiziona il cappello sulla testa e sente una vocina sussurrargli nell'orecchio «Bene, hai una mente complessa...»
Teddy spalanca gli occhi «È un male?»
«Affatto, solo che sono indeciso. Vedo intuizione, coraggio, lealtà e voglia di lavorare... hai tutte le caratteristiche... forse staresti bene a Tassorosso...» lui non sa perché, ma gli compare nella mente la faccia sorridente di Pandora e le sue parole «Capisco, allora penso che devi andare a...«Grifondoro!»
Instintivamente sorride, si sfila il cappello e si siede vicino agli altri «Tu sei Lupin?» domanda Pandora.
«Si...» risponde lui arrossendo, senza motivo.
«I tuoi genitori sono eroi di guerra!» esclama con occhi enormi.
«Così mi hanno detto...» mormora senza sapere come comportarsi.
Lei sorride «Forte! Hai visto? Lo sapevo che finivamo entrambi a Grifondoro!»
In quel momento anche John viene smistato a Grifondoro e la gioia di Teddy è enorme, tanto che i suoi capelli virano a un blu acceso.
«Come hai fatto?» domanda allibito Nathan.
«Sono un metamorfomagus.» spiega prima di mordersi la lingua, poche ore e già ha disobbedito alla nonna...
Tutti lo guardano con occhi sgranati «Puoi trasformare il tuo naso in un becco?» domanda Pandora furba. Lui annuisce, chiude gli occhi in un'espressione dolorosa e subito i suoi nuovi compagni possono vedere un bambino dai capelli blu e il becco da papera. Nathan scoppia a ridere seguito dagli altri «Sarà fantastico stare in camera con te!» esclama e la chioma di Teddy diventa rossa come la sua faccia «Davvero?» domanda incredulo.
«Certo!» un improvviso silenzio attorno a loro li costringe ad ammutolirsi, la preside si è alzata in piedi e li guarda con affetto «Benvenuti ad un nuovo anno qui ad Hogwarts! Prima della cena vorrei dirvi qualche cosa: ricordo che l'accesso nella Foresta Proibita è vietato a tutti gli studenti, così come i duelli tra i corridoi, oltre che all'utilizzo di oggetti magici. Per chi volesse consultarla, la lista è appesa nello studio del signor Gazza. Le classi cominceranno domani, quando vi verrano consegnati gli orari. Inoltre volevo comunicare che la professoressa Sprite è andata in pensione e che quindi abbiamo un nuovo professore di Erbologia, diamo il benvenuto a Neville Longbottom.» un caldo applauso segue le sue parole, accompagnato da numerosi mormorii, Neville era un famoso eroe di guerra. Teddy si sbraccia dal suo posto, per intercettare lo sguardo dell'uomo, lo conosce bene, essendo un caro amico di Harry. Quello infatti lo saluta con un sorriso, prima di risedersi.
«E adesso buona cena!». Altri applausi mentre la vecchia professoressa si risede.
«Qualche idea di come mangeremo?» domanda un ragazzino moro accanto a loro che deve chiamarsi Dennis.
Gli altri scuotono la testa, guardandosi intorno. Pandora trattiene a stento un urletto, davanti a loro sono comparse decine di pietanze sopra piatti dorati «Accidenti...»
Teddy si serve di pasticcio, purè e arrosto, con l'acquolina in bocca, quel giorno non era riuscito a mangiare per l'agitazione. Infila in bocca una forchetta piena e rischia di soffocare «Apneo» esclama un ragazzo più grande accanto a loro e immediatamente il ragazzino può ricominciare a respirare «Grazie.» mormora col fiato corto.
«Di niente, sta attento comunque, ti sei dimenticato di ritrasformare il becco in una bocca.» lo avverte facendogli l'occhiolino mentre tutti scoppiano a ridere, e i suoi capelli virano al rosso fuoco. Non sapendo cosa fare, riprende un altro boccone di cibo e se lo porta in bocca, oppurtunamente ritornata tale.
«I miei genitori sono Babbani, è stato un colpo scoprire di essere un mago!» esclama Dennis tra un boccone e l'altro.
«Io invece sono mezzobabbana da parte di madre, mio papà invece lavora al Ministero.» informa Pandora e Sophie annuisce «Anche io.»
«Mio zio invece è Neville, il professore!» dice allegramente Nathan, gonfiando il petto, era evidente che moriva dalla voglia di dirlo.
«Devi sempre darti delle arie!» lo rimprovera Pandora.
«Non è vero!» protesta lui offeso «La smetti di dire così? Stavate tutti parlando delle vostre famiglie, che colpa ho se sono un purosangue e mio zio è il nuovo professore?» si difende
«Lo vedi, stai continuando a farlo!»
«Io non lo so bene, i miei genitori erano entrambi mezzoBabbani, come funziona in questo caso?» domanda in fretta Teddy per bloccare sul nascere il battibecco
«Dovresti essere comunque mezzobabbano...comunque non importa a nessuno questo, non più.» fa Johnn con sguardo serio, i suoi zii gli hanno spiegato bene come funziona e soprattutto che ormai la discriminazione è vista molto male e viene punita.
La cena termina, dopo la comparsa di numerosi dolci, e i piatti tornano magicamente vuoti «E adesso?» domanda Dennis dubbioso
«Adesso seguite me, sono un Prefetto, vi porterò nella Stanza Comune di Grifondoro dove passerete molto tempo e da dove potrete andare nelle vostre camere.» spiega il ragazzo che prima ha salvato Teddy.
Loro si alzano leggermente titubanti e si incamminano, facendo attenzione a non perdersi nemmeno un angolo del castello ma stando attenti a non cadere, tutti tranne una ragazzina dai codini castano scuro che, non avendolo visto, passa attraverso ad un fantasma e strilla spaventata «Non vi preoccupate, i fantasmi sono creature per la maggior parte gentili e disponibili ad aiutarvi, ovviamente se non li sfidate.» spiega con un mezzo sorriso il prefetto «Perciò ti consiglio di scusarti.» aggiunge in un sussurro che può sentire solo lei. La bambina arrossisce «Mi scusi tanto.»
Il fantasma, un aitante spettro dalla vistosa gorgiera, sorride «Tranquilla, non è accaduto nulla, oltretutto non potrei mai arrabbiarmi con uno studente della mia casa, io sono Sir Nicholas de Mimsy-Porpington, fantasma Grifondoro.» annuncia pomposamente
«Tu sei Nick-quasi-senza-testa!» esclama eccitato Nathan, scoppiando a ridere
«Questa.» fa lo spettro offeso «È una totale mancanza di educazione.» detto ciò si gira e sparisce con tono melodrammatico in una parete. Nathan appare sempre più divertito dalla scenetta e per niente colpevole «Andiamo, stiamo facendo tardi.» si spiccia il Prefetto con un sospiro, questi ragazzini sono sempre più sfacciati!
La Sala Comune ha l'aria di essere molto confortevole, con tutte quelle poltrone imbottite rivestite di stoffa rosso e oro. Il pavimento è ricoperto da soffici tappeti dello stesso colore e in un angolo scoppietta un fuoco di grandezze per nulla modeste; tutti però sono troppo stanchi per prestarvi attenzione «Dietro quella porta c'è il dormitorio dei maschi, là invece quello delle ragazze. Vi informo che è vietato a ogni ragazzo l'accesso, pena uno spettacolo imbarazzante.» spiega il prefetto nascondendo una risata, preso da chissà quale ricordo «Troverete delle porte mano a mano che salite, quando leggete il vostro nome entrate, da quel momento sarà la vostra camera per i futuri sette anni. I vostri bauli sono già sistemati ai piedi del letto. La colazione è servita dalle 7 alle 9, quando hanno inizio le lezioni. Per qualunque cosa contattate me o la mia collega.» indica con un cenno della testa una ragazza riccioluta che fino ad allora li aveva seguiti in silenzio «Buona notte e ben venuti ad Hogwarts!» detto questo si allontana con l'altro Prefetto verso i loro amici, che li aspettano pronti a scoppiare a ridere. Teddy si guarda intorno un secondo, capisce che per quanto desiderioso non avrebbe le forze per rimanere là giù e varca per primo la porta. Si trova a dover salire una lunga scala a chiocciola, evidentemente stanno in una torre, fino a quando non arriva alla porta con la targa «Studenti del Primo Anno.»
Gira la maniglia d'ottone e si ritrova in una stanza circolare, dove sono disposti cinque comodi letti a baldacchino «Figo!» esclama Alex, comparso dietro di lui, passa la soglia e si butta a pesce su un letto, al lato opposto della porta «Che sonno!»
«Non me lo dire!» esclama Nathan entrando «Penso che leverò la roba dal baule domani, tanto non cambia nulla.» aggiunge con uno sbadiglio, tuffandosi sul letto completamente vestito. John invece apre diligentemente il suo e tira fuori il necessario per andare a dormire. L'ultimo ad entrare è Dennis, timidamente, è piuttosto ovvio che non è abituato a nulla del genere «Preferisci dormire accanto alla porta o al bagno?» domanda gentile a Teddy, che si riscuote
«È uguale.» risponde con un sorriso. Dennis annuisce e si siede su quello vicino alla porta. Lui è contento, non sa perchè ma quel letto non lo ispirava. Si dirige pesantemente sul suo. Vorrebbe mettersi subito a dormire come Nathan, ma i rimbrotti della nonna gli risuonano ancora nelle orecchie e perciò si unisce a John, tirando fuori dal baule qualche vestito a casaccio. Alex invece appende dietro al suo letto il poster della sua squadra di Quidditch preferita «Tifi i Montrose Magpies?» domanda interessato Teddy, che data la famiglia del padrino non può che essere un acceso tifoso. Il ragazzino annuisce fiero «Da sempre i Corner tifano per loro e non ce ne siamo mai pentiti, dopotutto abbiamo vinto trentadue scudetti.» dice serio, gli occhi brillanti.
«Io preferisco I Caerphilly Catapultus, sono cresciuto con il mito di Dinamite Dai nelle orecchie.» spiega John a mo' di scusa «Anche se il Puddlemore United non è male...»
«Io tifo i Cannoni di Chudley.» fa Teddy arrossendo, sa che nel mondo magico la squadra è una barzelletta, infatti Nathan, che fino a quel momento non ha aperto bocca ridacchia divertito «Pensavo non esistessero più! Insomma, dopo un po' ci si stanca di perdere!» Teddy sorride «Si vede che non hai conosciuto il migliore amico del mio padrino. Non puoi passare molte delle tue vacanze dai Weasley senza diventare un fan dei Cannoni.» era la pura verità: Ron Weasley, migliore amico di Harry, era un fan sfegatato della squadra, e ogni anno sperava fosse quello del riscatto. A nulla servivano le risate degli altri, non avrebbe mai abbandonato la squadra arancione, nè si sarebbe stancato di far cambiare idea a chi gli passava sotto tiro. C'era riuscito con la moglie, a cui il Quidditch non interessava molto e lo assecondava per tenergli la bocca chiusa, col suo migliore amico e con il piccolo Teddy, che passava molto tempo col padrino e la famiglia adottiva.
«Però mi piacciono anche le Holyhead Arpies, in fondo Ginny, la moglie di Harry, era una cacciatrice di punta.» dice e arrossisce, non vuole che pensino si stia vantando! Agli altri casca la mascella «Davvero? Che fortuna! Insomma, è una squadra per donne, però è la migliore!» esclama eccitato Nathan mentre gli altri due annuiscono freneticamente «Si, sono andato a vedere molte sue partite, se volete una volta porto anche voi!» aggiunge con un sorriso, lieto di avere qualcuno con cui condividere quel provilegio «Davvero?»
«Sarebbe fantastico!»
«Io veramente non so di cosa state parlando...» confessa imbarazzatissimo Dennis, che fino a quel momento non ha capito un accidenti di quello che gli altri dicevano «Giusto, tu non sei abituato al mondo dei maghi.» si scusa con un sorriso John «Parliamo di Quidditch, il gioco più popolare in assoluto tra i maghi.» spiega spiccio
«Come il calcio per noi?» domanda lui confuso.
«Si, esatto.» fa Alex, che avendo uno zio babbano qualcosa ne sa del suo mondo.
«Tu non conosci il Quidditch?» chiede invece Nathan senza il minimo tatto, Dennis annuisce sempre più imbarazzato «È il gioco più bello del mondo! C'è tutto: sangue, emozioni, gioia, paura, terrore, sangue!»
«lo hai detto due volte.» gli fa notare Alex con un sorriso.
«Be', è la cosa migliore in assoluto!»
«E tu chi tifi?» domanda Dennis che si è stancato di fare la figura dell'ignorante e vuole parlarne anche se non ne capisce nulla «I Falmouth Falcons!» esclama con occhi spiritati. «Ora mi spiego il tuo amore per il sangue!» ridacchia Teddy «Sono la squadra più violenta nella lega.» spiega a Dennis
«Vinceremo, ma se non vinciamo spacchiamo almeno un po' di teste!» canticchia Nathan, prima di levarsi la divisa, indossare il pigiama e ricacciarsi nel letto «Domani ti presto il mio Quidditch Attraverso i Secoli, il miglior libro sullo sport, vedrai che in breve ne saprai come noi.» propone poi magnanimo rigirandosi su un fianco.
«Grazie.» mormora Dennis con un mezzo sorriso. Lui comunque continua a tifare il Manchestire United...

«E hai visto i quadri?! Si muovono!» esclama eccitatissima Sally, muovendo i codini da una parte e l'altra «E il fantasma, quando ci sono passata attraverso è stato come se mi buttassero addosso un secchio di acqua gelata!» continua facendo ridere le altre compagne di stanza «Qualcosa non va?» domanda preoccupata, mordendosi un labbro, la mamma le ha sempre rimproverato di parlare troppo, non tutti la sopportavano come lei!
«No, tranquilla, il fatto è che per noi la maggior parte delle cose sono normali.» le spiega gentile Pandora
«Non siete eccitate di essere qui? Io non riesco a chiudere occhio da quando ho ricevuto la lettera!»
«Non sembrerebbe.» borbotta un'altra ragazzina dai capelli biondo chiarissimo che si chiama Agnes «Si, certo, siamo molto contente di essere qui, almeno io lo sono!» la rassicura Pandora «Solo che le foto non sono una novità, così come le scale...»
«E nella soffitta di mia nonna vive uno spirito, perciò sono abituata.» aggiunge Sophie con un sorriso timido, da quando aveva preso posto nella stanza non aveva ancora pronunciato nessuna parola «Davvero? E come è?» domanda Sally con tanto d'occhi. Agnes borbotta rumorosamente e si rigira nel letto, ma quanto chiacchera quella là?
«Ho fatto qualcosa di sbagliato? Sapete, sono figlia di...come li chiamate voi? Babbani, e non so nulla del vostro mondo...» aggiunge a mo' di scusa
«No, penso sia perchè abbiamo tutte voglia di dormire.» dice Pandora guardando la nuova compagna di stanza, non sembra molto simpatica...
«Avete visto i ragazzi? Mi sembrano molto simpatici!» continua imperterrita Sally, stavolta riuscendo a guadagnarsi l'attenzione di tutte «Si, specialmente quel Teddy, avete visto come cambia colore dei capelli?» fa Pandora, non sa perchè ma le è stato simpatico da subito.
«Ed è anche molto gentile.» dà man forte Sophie, prendendo la sicurezza da chissà dove.
«È un Lupin! I suoi genitori sono eroi di guerra, il padre faceva parte dell'Ordine della Fenice e la madre era un Auror.» spiega con importanza Agnes, i suoi lavorano al Ministero e le hanno detto tutto «Sono morti durante la guerra? Ma allora doveva essere molto piccolo!» esclama intristita Pandora «Già, proprio come il suo padrino Harry Potter, non è strano? Comunque io preferisco Abbott, mi sembra molto più simpatico.»
Panda sbuffa rumorosamente «È un presuntuoso! Hai visto come si pavoneggiava per essere nipote del professore?»
«A me non sembrava...» ribatte Sophie.
«Già, nemmeno a me. Era divertente, e poi è carino! Hai visto i suoi occhi? Sembrava il mio ragazzo della scuola.» dice Sally, lieta di poter dire qualcosa, prima, quando parlavano della guerra, non aveva saputo spicciare parola «Hai avuto un ragazzo?» domanda sbigottita Sophie.
«Certo! Perchè tu no?»
«Mamma dice che è troppo presto...»
«Oh, guarda, lui mi ha chiesto di fidanzarci in quarta, io l'avevo scaricato in quinta ma poi mi ci sono rimessa in sesta!»
«Che storia affascinante...» mormora sarcastica Agnes, quella Sally non la sopporta proprio per niente «Invece Corner? Suo padre non ha giocato per qualche squadra di Quidditch da giovane? Mi ricordo di aver già sentito quel nome...»
«No, è il più importante giornalista sportivo della Gazzetta.» spiega Pandora, che avendo la mamma nel giornale conosce molto bene i redattori.
«John invece è davvero silenzioso!» esclama Sally, che non sapendo di nuovo di cosa parlano le altre porta la conversazione su lidi più sicuri, che sarà mai quel Quddich
«Per te deve essere davvero una cosa assurda...» ridacchia sarcastica Agnes mente Pandora e Sophie si guardano imbarazzate dal suo veleno «Si, odio chi sta sempre zitto!» si mostra tranquilla l'altra, non rendendosi conto della presa in giro «A me è sembrato gentile e simpatico.» mormora Sophie in un soffio, le altre nemmeno sono sicure che abbia parlato «A te sembrano tutti così!» la canzona Pandora, normalmente le persone troppo timide le danno fastidio, ma Sophie le piace un sacco!
«Buona notte!» esclama Agnes, che si è definitivamente stancata delle chiacchere e vuole solo dormire «'Notte!» le fanno eco le altre cacciandosi sotto le coperte.
«Ma come ci svegliamo domani? La sveglia non funziona! Se facciamo tardi i professori ci uccideranno!» piagnucola allarmata Sally, ma nessuna si da la pena di risponderle.

***

Ho posticipato qui le spiegazioni per non rischiare di farvi cambiare pagina a grande velocità. Mi rendo perfettamente conto che con una storia ancora a metà e che non aggiorno da tempo (cosa di cui mi vergogno profondamente...) e la maturità che si avvicina a velocità vergognosa è da folli scrivere una nuova storia, ma non posso farci nulla, Teddy e i suoi amici si sono imposti nella mia mente a viva forza e non ho potuto fare a meno di scrivere! Per passare alla parte tecnica, ho deciso di scrivere diverse One Shot su episodi della loro vita, fino a costruire un quadro completo. Per rendere un'idea, utilizzo lo stesso metodo della storia the 70's student, una delle mie preferite, e quindi in parte colpevole inconsapevole di questa mia idea malsana...
Per quanto riguarda gli aggiornamenti, saranno molto probabilmente settimanali, forse all'inizio più ravvicinati.
Utima cosa, so che Teddy nel canon dovrebbe essere un Tassorosso ma io la penso come Pandora su quella casa, anche se non così drasticamente...!
Per il momento è tutto, spero di leggere vostre recensioni, _glumbumble_
  
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