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Autore: PetitLondoner    09/01/2011    5 recensioni
“Tanti auguri a te…. Tanti auguri a te… Tanti auguri a Teddy… Tanti auguri a tee!! “ cantò il coro della famiglia Weasley per il neo-undicenne Teddy Lupin.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Flash-fic scritta di getto, in una piccolissima pausa dallo studio che inevitabilmente mi attende (Sniff…)

Breve racconto senza nessuna pretesa, semplicemente adoro scrivere per rilassarmi (e mai come adesso ne ho tanto bisogno, con il libro di biologia che è qui ad aspettarmi malefico!).

Se volete recensire, mi fate super felice : )

Bye, guys!  *.*

 

 

 

 

Tanti auguri a te…. Tanti auguri a te… Tanti auguri a Teddy… Tanti auguri a tee!! “ cantò il coro della famiglia Weasley per il neo-undicenne Teddy Lupin.

Applaudirono, festeggiando con lui l’ufficiale entrata nel mondo magico.

Teddy, hai espresso il desiderio?” chiese felice mamma Weasley.

Teddy ci pensò.

No, non l’aveva espresso. Ma poco importa.

Guardò la sua famiglia : era già felice così.

 

 

Ciao, Teddy! Buon primo anno, ti manderò una lettera ogni settimana” mormorò affettuosamente nonna Andromeda, scoccando un bacio intenso sulla fronte del ragazzino.

Grazie, nonna. Ciao! “ sorrise lui, dirigendosi verso l’Hogwarts Express.

Gli scompartimenti erano ancora la maggior parte vuoti, ma lui non si fermò subito : nessuno lo convinceva.

Camminò fino ad arrivare davanti ad uno scompartimento, all’apparenza uguale agli altri, ma c’era un qualcosa dentro di lui che gli diceva che doveva fermarsi lì.

Teddy non sapeva che anni indietro, nello stesso posto dove ora sedeva lui, una persona salvò la vita a tre ragazzi dall’attacco di Dissennatori.

“Auguri Teddy”.

Lui si girò, sorpreso e spaventato, osservando che era solo nello scompartimento.

Cercò di capire da dove provenisse quella voce estranea, ma calda e rassicurante, ma non ne venne a capo.

O forse, forse lo sapeva fin troppo bene.

Loro erano li con lui, come sempre.

  
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