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Autore: Egle e Elivi    17/12/2005    15 recensioni
La seconda parte della trilogia de: Il Signore delle Palle. La parodia continua.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FATECE LARGO CHE PASSAMO NOI!

 

 

Nella pianura verso Rohan, i membri della Lega Lesbiche della Terra di Mezzo stavano correndo con Merry e Pipino assicurati alle spalle di due donne armadio.

Improvvisamente un altro gruppo di lesbiche emerse da dietro alcune rocce

"Sei in ritardo" disse quella che sembrava il capo ed era brutta come il culo" il nostro cliente diventa impaziente. Ci ha assoldato per un lavoro fatto bene."

"Io non accetto ordini da lesbiche che si sono fatte tentare dal corno di Gondor" rispose sprezzante la leader della Lega Lesbiche, che era la stessa che le aveva date a Boromir.

La donna dilatò le narici annusando l'aria.

"Che sentì?"

"Feromoni maschili" rispose

"Sono sulle nostre tracce"

"Viggo" esultò Pipino, cominciando a tirare con i denti la spilla a forma di foglia finchè non si staccò dal mantello e non cadde a terra, mentre le lesbiche riprendevano la loro marcia.

 

 

Nel frattempo ad alcune miglia di distanza, Viggo era coricato su una roccia, con l'orecchio premuto contro al terreno.

"Che sta facendo?" chiese Legolas che aveva indossato nuovamente il suo completino da elfo silvano.

"Dice che la madre terra gli parla" rispose Gimli stringendosi nelle spalle.

"E lui le risponde?" insistette Legolas, sbattendo le lunghe ciglia scure.

"Affrettano il passo!" esclamò Viggo, rialzandosi "Ci devono aver fiutati"

"E' colpa di Gimli" squittì Legolas indicando il Nano "Non si lava mai!"

"Presto" li chiamò Viggo, che si era messo già a correre lasciandoli indietro.

"Forza Gimli" lo incoraggiò Legolas, seguendo il Ramengo, mentre il Nano si attardava per riprendere fiato.

"Tre giorni e tre notti di inseguimenti. Niente cibo. Niente riposo e nessuna traccia della preda. Solo quello che può dire la nuda roccia e 'sta madre terra di cui continua a parlare Viggo, che tra l'altro sembra un indemoniato! Ci fa correre in continuazione… io gli ho detto di farsi un pugnetto, che avere tutta quella roba in corpo non gli fa bene… ma lui dice che ha voglia di Hobbit…"

Finito il monologo alla telecamera, anche il Nano riprese a correre, mentre Viggo per essere più figo saltava tutti i cespugli, che incontrava sul suo cammino con la stessa agilità dell'omino dell'olio Cuore, finché qualcosa che sbrilluccicava sotto al sole pomeridiano non attrasse la sua attenzione.

"Non a caso cadono le foglie di Lorien" disse, sollevando la spilla per mostrarla a Legolas.

"Ci credo… con quello che te le fanno pagare alle fiere, lasciale anche cadere!" commentò a mezza voce Legolas "Potrebbero essere ancora vivi!"

"A meno di un giorno da noi… vieni!" mormorò l'uomo facendosi più vicino all'elfo e accarezzandogli piano il collo con due dita, quando Gimli capitombolò giù dalla scarpata, interrompendo, per fortuna, l'intimità dei due guerrieri.

"Vieni Gimli, guadagniamo terreno" lo chiamò Legolas.

"Non è lui che doveva venire… ma porco… speriamo almeno di raggiungere presto gli Hobbit" disse Viggo ricominciando a correre.

Arrivati su un'altura Viggo, Legolas e Gimli osservarono assorti la pianura che si estendeva davanti a loro.

"Rohan, dimora dei signori dei cavalli" disse Viggo "Qualcosa di strano è all'opera qui. Un demone dà rapidità a queste lesbiche. Ci contrappone la sua virilità… Legolas, che cosa vedono i tuoi occhi di elfo?"

"Crabain da Dunland" rispose prontamente Legolas, scrutando l'orizzonte.

"Ennò di nuovo" imprecò Gimli, slanciandosi in avanti per trattenere Viggo dall'avvinghiarsi al giovane elfo per soddisfare le sue voglie, fino ad allora più o meno tenute sotto controllo dal continuo correre. "Legolas! Ma non li avevi già visti prima?"

"E io che ci posso fare se vedo solo uccelli"

"Beato te" mugugnò Viggo, tenuto schiacciato al suolo da Gimli che si era seduto sul suo addome e gli aveva puntato l'ascia alla gola.

"Aspettate vedo anche qualcos'altro. Il sentiero volta a nord est. Stanno portando gli Hobbit a Isengard"

"Saruman" disse Viggo rimettendosi in piedi e spazzolandosi i pantaloni.

"E adesso chi è sto Saru-man? Non dovrebbe chiamarsi… che so… Isengard-man? E poi chi è Saru? Un amico tuo sardo?"

"Legolas, non ricominciamo con sta storia dei nomi!" proruppe Gimli, spazientito.

 

Nel frattempo nella torre di Nan Curunir, Saru-man guardava bramoso in una palla… di cristallo.

"Il mondo sta cambiando. Chi ora ha le palle per opporsi la potere di Rowan… di Sauron e di Saru-man e all'unione delle due Palle? Il vecchio mondo brucerà tra le fiamme dell'industria, senza che io paghi i contributi sindacali agli orchetti. Guideremo la macchina della guerra con la spada e la lancia degli orchi e la voglia di cazzo repressa delle lesbiche" pensò lo stregone bianco, mirando le fornaci dove venivano fabbricati gli orchetti.

"Li voglio armati entro due settimane" disse a uno degli orchi, per poi risalire nei suoi appartamenti dove lo attendeva un uomo molto alto e molto brutto.

"Combatteremo per te!" tuonò l'energumeno, mentre Saru-man si accomodava sul suo trono.

"Giuralo" disse lo stregone, riducendo gli occhi a due fessure.

L'uomo estrasse un pugnale e si ferì il palmo della mano dicendo "moriremo per Saru-man"

Una scia di sangue cadde dalla sua mano chiusa a pugno, ridestando la sete dello stregone, che guardò il sangue con occhi bramosi.

"Mi mangerei il tuo fegato… con un buon Chianti" disse, risucchiando un po' di bava e facendo vibrare il labbro inferiore.

"Chiamatemi Clarisse Starling… che però sia interpretata da Winona Ryder"

"Ehi Christopher, stai facendo un miscuglio tra il tuo Dracula, quello di Francis Ford Coppola e Il Silenzio degli Innocenti. Non ti sembra di esagerare?" gli fece presente Peter Jackson, facendo cenno ai cameraman di smettere di girare.

Saru-man mise il broncio, rigirandosi sulla sedia.

"Oh ma io volevo fare Gandalf. Se devo fare il cattivo almeno fatemi fare un bel cattivo. Mi avete anche tagliato la scena dove le do a Gandalf" si lamentò bevendo un bicchiere di succo di pomodoro con la cannuccia. Ma era davvero succo di pomodoro?

 

 

"Fatece largo che passamo nooooooi li giovanotti de sta Rohan bellaaaaa! Semo ragazzi fatti cor pennelloooooo e le ragazze famo innamorà!!"

Le porte della città di Edoras vennero aperte al canto del gruppo di cavalieri che avanzavano al galoppo.

Eowyn udito il canto di battaglia degli ultras rohanesi, si affacciò dal balcone delle sue stanze giusto in tempo per vedere il fratello Eomer, entrare a palazzo portando con sé il corpo svenuto di Theodred.

"Theoden…" esclamò commossa una volta raggiunto il fratello nella stanza in cui era stato posto il cugino in agonia.

"Te sei sbagliata de nuovo Eowyn, lui se chiama Theodred…" la corresse Eomer portandosi una fiaschetta di vino alla bocca a bevendo un'ampia sorsata.

"Eh vabbè… una R in più o in meno…" disse la ragazza prima di allontanarsi con il fratello per raggiungere Re Theoden, seduto in stato catatonico nella sala del trono.

"Anvedi che faccia!" commentò Eomer in un sussurro, osservando il viso smunto e pallido dello zio.

"Tuo figlio ha subito una grave onta mio Signore!" disse Eowyn stentando a trattenere la commozione.

"Ha perso la partita senza manco averci er tempo de dire né A né Ba!" commentò Eomer, reprimendo il sadico istinto di schiaffeggiare la faccia bianca di Vermilinguo seduto li vicino. Ancora non gli aveva fatto nulla, ma Eomer aveva bisogno di scaricare l'ira. Tanto più che era risaputo che il viscido individuo era dichiaratamente Isengardiano e godeva nell'apprendere che Rohan aveva miseramente perso la partita disputata quello stesso pomeriggio.

"Se nun rafforziamo la difesa e potenziamo l'attacco, la squadra de li Orchi, vincerà er campionato quest'anno! Sono sicuro che ci sia lo zampino de Saru-man! Quello gioca sporco, e fornisce loro doping e attrezzature de prima qualità!"

"Saru-man il bianco è sempre stato nostro alleato!" disse Vermilinguo, grattandosi la testa untuosa con sommo appagamento.

Eomer represse un moto di disgusto.

"Li Orchi e le Orchesse Lesbiche, vagano liberamente per i campi di pallone, incontrollati, incontrastati… e so pagati pure bene! Frequenteno tutti li locali più IN della terra de Mezzo… e se fanno fotografà colle veline. Orchi che portano le… chiappe bianche de Saru-man!" e così dicendo allungò al Re una maglia nera che portava stampato sul petto a mo di stendardo la chiara impronta di due bianche e raggrinzite chiappe umane.

Eowyn fece una smorfia schifata.

Vermilinguo messo alle strette si passò la lingua sulle labbra e si chinò su Re Theoden, fingendo di non aver visto la maglia.

"Perché aggiungere queste preoccupazioni ad una mente che è già preoccupata. Non vedi? Tuo zio è affaticato dal tuo malcontento! Il tuo essere tifoso così infoiato!"

"Tifoso infoiato?" si alterò Eomer avanzando minaccioso verso Vermilinguo e prendendolo per il bavero sozzo del suo mantello.

"Da quant'è che Saru-man t'ha comprato? Qual'era er prezzo promesso, Grima? Perse noi tutte le partite, avresti avuto la tua parte der tesoro! Lo sapevo che c'era 'na spia che stava corrodendo la squadra dall'interno!!"

Eowyn vinta dallo schifo, decise di allontanarsi dalla sala seguito dallo sguardo attento e arrapato di Vermilinguo e dai cori di incitamento dei cavalieri presenti in sala che al passaggio della dama, ogni volta intonavano un coretto: "Ollellèèè, ollallàààààà, faccela vedeeeeee, faccela toccàààà!"

"Anvedi st'impuniti!" esclamò Eomer alterato, tornando poi con l'attenzione a Vermilinguo che in quel momento aveva la priorità su tutti gli altri "Troppo a lungo hai osservato mia sorella! Troppo a lungo hai seguito i suoi passi… e qui sotto…" disse indicando l'inguine di Grima "C'è quarcosa che me fa pensà che nun c'hai un coniglio in tasca! Che schifo! Se continui a pensare in quel modo di mia sorella, te strappo le braccine e te ce piglio a schiaffi, 'nfame!"

Peccato che però le sue minacce ebbero vita breve e non ebbero tempo di venir messe in atto. Un gruppo di cavalieri lo allontanarono da Vermilinguo, mentre questo si rassettava il mantello e il cavallo dei pantaloni.

"Vidi molte cose Eomer figlio di Eomund… troppe cose. Tu sei bandito ora in avanti dal regno di Rohan, la pena è il bando da tutte le partite di pallone di Rohan!"

"NOOOOOOOOOOOOO!" gridò rabbioso Eomer mentre veniva trascinato via.

 

Nel frattempo il trio formato da Gimli, Legolas e Viggo continuava il suo estenuante inseguimento, dietro alle lesbiche della terra di mezzo.

"Continua a respirare, questo è il segreto! Respira!" sibilò il povero Gimli ormai senza fiato, mentre tentava di tenere il passo dei suoi compagni, che correvano così veloce che sembrava volessero seminarlo. Cosa che non si discostava poi molto dalla realtà.

"Corri veloce Legolas, corri!" incitava Viggo, convinto che se avessero avuto un po' di fortuna avrebbero distanziato il nano tanto quanto bastava per una sveltina dietro una roccia.

"Corrono come se avessero alle spalle i padroni con le fruste!" esclamò intanto Legolas, osservando il polverone lontano delle lesbiche che si allontanavano.

"Ecco perché mugolano a quel modo… secondo me godono!" disse Viggo guardando poi la distanza che li separava di Gimli "Godono… corri Legolas corri! Veloce, più veloce!"

 

Le lesbiche nel frattempo, tramontato il sole, assolutamente ignare del fatto che il fantastico trio di Viggo e compagnia erano ormai veramente vicini, gettarono malamente a terra Merry e Pipino e decisero di accamparsi vicino ad un innocuo boschetto.

"Non andremo più avanti, finché non faremo una pausa!" esclamò una delle Lesbiche più brutte dell'intera squadra, sbavando copiosamente dal labbro inferiore.

"Oltre cessa anche disgustosa…" commentò quella che si definiva la più carina in assoluto, rassettandosi i capelli, provati dalla lunga corsa.

"Accendete il fuoco!" gridò allora la Leader della Lega Lesbiche, con sollievo di tutte.

Pipino, legato come un salame e gettato a terra lontano dal suo amico, strisciando sui gomiti lo raggiunse richiamandolo.

"Pipino chiama Merry, Pipino chiama Merry? Mi senti?"

"Certo che ti sento, pezzo di deficiente, mi stati urlando nell'orecchio!" sibilò il povero Merry, tentando di sollevare la mano quel tanto che bastava per tirare una sberla all'hobbit.

"Credo che abbiamo fatto uno sbaglio a lasciare la contea, Pipino!" aggiunse poi, sospirando amareggiato.

"Abbiamo fatto uno sbaglio si… avevo il magazzino pieno di erba pipa… chissà che fine ha fatto? Scommetto che quel gran puzzone di tuo cugino, se l'è fumata tutta, alla facciazza nostra!"

Merry scosse la testa e preferì pensare ad altro, fino a che Pipino non interruppe nuovamente i suoi esercizi di zen, scotendolo bruscamente.

"Che cos'è questo rumore?" domandò l'hobbit tendendo l'orecchio.

Nell'aria si sentivano rimbombare una strana melodia.

"Scusa…" disse Merry facendo spallucce "E' da tre giorni che non mangio!"

"Ma no… il tuo stomaco non fa un rumore simile! Io dicevo quell'altro rumore!"

"Avrà mollato qualche lesbica!" tentò Merry.

"Ma Merry… dai… ascolta bene!"

Merry allora tese l'orecchio e udì la melodia che sibilava nell'aria.

"Sono gli alberi!" esclamò solenne, ben convinto di ciò che diceva.

Pipino lo guardò stranito.

"Merry…" disse, reclinando il capo per guardare il viso dell'altro hobbit da un'altra angolazione "… hai fumato qualcosa che dovrei provare?"

"Nulla che tu non abbia già sperimentato."

Improvvisamente una delle lesbiche alle loro spalle, si sfilò le mutandone grigie che indossava e le gettò lontano.

"Muoio di FAME! Sono tre giorni che non si conclude niente in questo circolo!"

"Sii… " si unì all'accorato appello la stessa lesbica che aveva provato una strana attrazione per il corno di Gondor "Perché non possiamo avere un uomo! Perché non i due hobbit!!!"

Merry e Pipino si strinsero l'uno all'altro terrorizzati.

"Sono giovani e pieni di vita! E se vale la regola della L devono anche essere ben dotati!"

"Loro non sono da trombare!" le ringhiò contro la Leader "L'ho sempre saputo che tu saresti stata indegna di entrare a far parte della nostra Lega! Per questo ti sei fatta tentare dal corno di Boromir! Per questo ora vuoi soddisfare le tue voglie su quei due insulsi maschi di hobbit!"

e così dicendo prese per il bavero i due piccoletti e li fece alzare in piedi.

"Oh dai… una sveltina veloce! Solo una volta… poi per non farci più tentare glielo tagliamo!"

Pipino si volse verso Merry, in preda al panico.

"Cosa vuole tagliarci questa?"

"Non ho il cuore di dirtelo Pipino, tu comincia a pregare!"

"Oh ma dai!" si lamentò la pseudo lesbica, lanciandosi allora sui due hobbit, decisa a prenderseli con la forza.

Il suo agguato non ebbe però un epilogo positivo. La leader delle lesbiche bloccò il suo attacco e cominciò a picchiarla senza pietà, ottenendo pieno appoggio da tutte le altre lesbiche.

"Una di noi stanotte ha deciso di donarsi a tutte!" gridò la Leader, una volta sottomessa la ribelle. Si elevarono grida di gioia e sulla povera malcapitata si formò un groviglio di donnone in pieno visibilio ormonale.

"Che schifo, che schifo, che schifo, che schifo!" gridava Pipino, mentre Merry approfittando del trambusto, cercava di portarlo via da quell'agghiacciante visione.

Peccato che proprio sul più bello, mentre i due hobbit si dissero sicuri di essersi allontanati da quel luogo di perdizione, convinti che presto avrebbero potuto rifugiarsi nel boschetto e fuggire da quell'incubo, non si sentì un scalpiccio di zoccoli di cavallo e in men che non si dica l'intero accampamento lesbiche fu colonizzato da un corposo gruppo di cavalieri.

"Cosa stanno facendo?!?" domandò Pipino ormai completamente sopraffatto dal terrore, osservando i cavalieri che raggiungevano gruppi di lesbiche e si slacciavano la patta dei pantaloni.

"Non guardare Pipino… non guardare per l'amor del cielo!"

Le grida dei due hobbit, si confusero con quelli del campo di battaglia, mentre una pallida luna brillava in cielo beffarda.

 

Continua...

 

Nota delle autrici:

 

Salve a tutti bella gente, ci fa così piacere sapere che alcuni di voi attendevano il seguito del Signore delle Palle.

E siamo altrettanto felici di poter rispondere alle vostre recensioni:

 

Darth Arwen: Tafazzi è stata proprio una folgorazione quando ci siamo viste Andy Serkins in versione non digitale, direi che la somiglianza è impressionante.

Grazie per averci commentato la storia per prima! Brava brava! Abbiamo postato prestissimo il seguito, Gollum è un personaggio per certi versi divertentissimo!

 

Angelikall: Trip mentali? Noi? Naaaaaah! Questa storia è nata taaanto tempo fa, quando doveva ancora uscire al cinema il Ritorno del Re, pian piano cercheremo di scriverla tutta (più o meno ce l'abbiamo già tutta in mente)! Continua a seguirci, mi raccomando! A presto!

P.S: Comunque per partorire tutto ciò ci siamo fornite di roba buona, di questo siamo pressochè sicure!

 

daja88: Grazie infinite anche a te! Fan del Signore degli Anelli? Benvenuta nel club, mi sa che è una fede, come quella calcistica, solo più delirante, aggiungeremmo.

Il Signore degli Anelli è un libro e un film che ci ha segnato profondamente... la nostra psiche ha risentito molto della visione del film^^

 

vale: Ciau! l'hai letta sul sito di Leia? Eheheheh, continueremo la storia, con molta caaaalma! Tieni le dita incrociate^^

 

Ellie: Aggiornato abbastanza in fretta? Thank you very grazie anche a te. Gollum è mitico, altro che Aragorn, altro che Legolas, chi vorrebbe un macho quando può avere uno come Gollum? Fisici del genere non si trovano facilmente in giro (eh meno male?)

 

Rinnoviamo ancora i ringraziamenti e alla prossima puntata, come l'acqua Prata.

 

P.S: Se siete fan di Harry Potter o in qualche modo vi va di leggervi una storia divertente, bè, vi invitiamo ad andare qui: http://www.egoio.net/efp/viewstory.php?sid=62791&i=1

"Il nome della piuma" è una storia nuova nuova, dal sapore Serpeverde,  partorita anch'essa dal nostro cervellino. Just in case^^

 

 

  
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