Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: unleashedliebe    09/01/2011    4 recensioni
- Ragazzi, lei è la modella della quale vi ho accennato prima!- Gli sguardi dei componenti si posarono su di me e mi sentì avvampare. Ringraziai mentalmente tutto il fondotinta sulla mia faccia che permise al rossore di non essere notato. Guardai chi avevo di fronte.. Ali aveva ragione! Rimasi sconvolta da tanta bellezza racchiusa in quei pochi metri quadrati. Dovetti far uso a tutto l’autocontrollo possibile per non far uscir bava dalla mia bocca. Ne avevo visti tanti di belli, lavoravo pur sempre con modelli! Ma loro erano.. indescrivibili! Di una bellezza unica! Mi maledissi in tutte le lingue che conoscevo: assomigliavo a un adolescente in calore, ma ero una “donna in carriera” diciannovenne! .. Così iniziò la mia avventura con la band tedesca. Mai avrei immaginato come questi quattro ragazzi avrebbero sconvolta la mia tranquilla esistenza.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questo è l'ultimo capitolo! Volevo pubblicarlo in due distinti, ma visto che domani inizia la scuola e sarò un po' più assente, ho preferito fare due in uno! XD
Ringrazio EhMaco, _Dark Angel_ 483, Destiny Hope e _MINA_ per le recensioni!
E
Destiny Hope, grazie mille per il disegno, è stupendo davvero!
Ringrazio poi chi l'ha messa tra le preferite/ricordate/seguite: cris94, Dan, Deny_death, ElizaDupont, Funny_Lady_, LaArii_TKLoonygirl, SonnyScene, Tokia483, _Dark Angel_ 483, _MINA_, cry897, Tomi_Brbì, alessia96, CrazyGirls28, DarkAngel14, EhMaco, Lucrezia_, Marty483, Memories_Ps , Princy K, Roroana e Veronica91

:D  ,,,, Dankeeeeeeee *_________*

Anna

 

(C) Fatto da Destiny Hope


- Signorina, siamo arrivati a Trento!- mi informò una giovane hostess.
- Grazie mille signorina- dissi e scesi dall’aereo. Presi le mie valigie e mi diressi verso l’uscita del terminal.
Non feci tempo a entrare nella sala d’aspetto che un uragano mi travolse.
- Aliceeeeeeeeee!- urlai ridendo, cercando di riacquistare l’equilibrio dopo il suo mega abbraccio.
- Deike! Come mi sei mancata! Oddio che bello vederti!-
La guardai, era sempre bellissima. Era da sei mesi che non la vedevo, le erano cresciuti i capelli: lisci come spaghetti e castani, le arrivavano poco sotto le spalle. Gli occhi verdi chiaro erano circondati da un leggero strato di matita nera, indossava una felpa e un paio di jeans. Sorrisi, era stupendo riabbracciarla.
- Vieni, mia madre ci sta aspettando in auto- mi accompagnò alla macchina dove salutai anche la madre, era una signora fantastica come la figlia. Il viaggio fu tranquillo, chiacchierai con loro riguardo a tutto: dai miei servizi fotografici, all’università di Ali.
- Andiamo in camera mia, abbiamo tante cose da raccontarci!- disse la mia amica appena messo piede in casa.
Mi trascinò fino alla sua camera, era da più di un anno che non la vedevo, era piena di poster dei Tokio! Mi rabbuiai osservandoli.
- Oh scusa.. non avevo pensato..- era in difficoltà con le parole.
- Non ti preoccupare, sopravvivo!-
- Hai detto a tua madre che saresti tornata qui?- mi domandò lei.
- No, ci ho litigato due settimane fa.. una litigata davvero pesante! Le ho annunciato che avrei lasciato la carriera come modella e ha dato di matto, una crisi isterica! Ma sai?  Non mi importa, non ne sento la mancanza. Non è mai stata una costante nella mia vita- le spiegai.
Passammo tutto il giorno ad aggiornarci, mi raccontò della sua vita universitaria. L’argomento Tokio Hotel fu sempre evitato.

Erano passate due settimane da quando m’ero stanziata a casa della mia amica.
- Sei sicura non ti dia fastidio? Se vuoi posso cercare un appartamento! Non voglio essere un peso!- le chiese per la milionesima volta.
- Piantala! Mi fa piacere averti qui con me! Cambiando discorso.. hai chiamato Bill?- domandò a bruciapelo.
- No..- risposi io piano. Non ne avevo il coraggio.
- Perché?- chiese accigliata. – So che è difficile per Tom, ma Bill non centra! Ricordati che è tuo amico!-
- Sono senza soldi sul cellulare!- inventai una scusa al momento, pessima anche.
- Tieni- disse porgendomi il suo.
Sconfitta, stavo per comporre il numero quando mi sentì male.
- Stella, tutto bene? Sei pallidissima!- domandò spaventata. Non risposi, corsi il bagno e vomitai.
Tornai spossata da lei cinque minuti dopo.
-  Deike.. è la prima volta che vomiti?- mi chiese accigliata.
Ripensai ai giorni successivi.. era successo un paio di volte, sarà stato il cambiamento d’aria..
- No, negli ultimi giorni è successo altre due, tre volte.. perché?-
- Non prendermi per pazza ma non è che.. sei incinta?- chiese cauta.
Impallidì. No! Non poteva essere.. non potevo essere incinta! Feci i calcoli a mente, ero sempre stata puntuale come un orologio.. ventotto giorni.. ventotto giorni.. più di quindici giorni prima però. Cominciai a respirare irregolarmente. –Alice.. ho un ritardo di due settimane e mezzo!- la informai nel panico più completo.
- Ssh, senti.. potrebbe riguardare lo stress no? Adesso sta qui, cinque minuti.. vado e torno alla farmacia qui di fronte.. ti prendo un test e lo facciamo insieme, va bene?- Annuì, inerme.
Mi raggomitolai su me stessa, con lo sguardo perso nel vuoto. Non potevo essere incinta, no! No! No!
Cinque minuti dopo Ali era tornata col fiatone e il sacchetto della farmacia in mano. Mi strinse la mano e mi diede il test. Mi rifugiai il bagno, feci il test e lo diedi alla mia amica.
Furono i tre minuti più lunghi della mia vita.
- Allora?- domandai in ansia una volta scaduto il tempo. Guardò il display, poi me, aveva gli occhi lucidi. Mi abbracciò di slancio. Mi passò il test: due linee. Positivo.
- Non.. come.. come faccio? Io.. non posso!- cominciai a piangere aggrappandomi alle spalle di Ali.
- Calmati! Lo vuoi tenere vero?- domandò fissandomi negli occhi.
- Non potrei mai abortire.. è.. nostro figlio- sussurrai io.
- Devi dirlo a Tom!- esclamò lei.
- No, non devo! Non posso.. lui mi ha lasciato capisci? Non voglio che si senta obbligato verso di me per questo. Ha una carriera a cui pensare, sarei solo un peso!- dissi fra le lacrime.
- Ma.. lo ami ancora?- non potei che annuire.
- Rilassati Deike. Devi pensarci bene, è pur sempre suo padre. È giusto che lo sappia!-
Non risposi, mi acquattai alle pareti del bagno, lasciandomi scivolare sulle piastrelle fredde.

Erano passate altre due settimane da quel giorno e le cose andavano meglio e peggio.
Meglio perché ero riuscita ad accettare la gravidanza, ero andata anche a fare un controllo insieme alla mia amica e tutto procedeva bene. Peggio perché soffrivo da morire, Alice insisteva perché lo dicessi a Tom, io non volevo.
- Deike! Adesso vieni qua, prendi il mio telefono e chiami Bill! È da quattro settimane che non lo senti! È tuo amico, non scordartelo! Puoi anche sorvolare su quel dettaglio, ma chiamalo!-
Mi porse il suo telefono, incerta composi il numero di cellulare – che sapevo a memoria – e chiamai.
Tu. Tu. Tu. Tu. Tu. Tu. Tu. Tu. Tu.
Stavo per mettere giù quando sentì qualcuno dall’altra parte dell’apparecchio.
- Pronto, Bill? Sono Deike – dissi incerta. Non sentì subito la risposta.
- Sono Tom.. aspetta che ti chiamo mio fratello – Tom.. solo sentire la sua voce m’aveva fatto battere il cuore a mille, mi mancava così tanto!
- Deike! Alleluia! Chiamare prima no?- disse Bill con tono fintamente arrabbiato.
- Scusami, ho avuto degli imprevisti! Meglio tardi che mai, no?- e che imprevisti ..
- Hai ragione! Allora, come vanno le cose? Novità?-
Vediamo Bill, che novità? Ah, sono incinta del tuo gemello che, per giunta, mi ha lasciata! Non risposi così però.
- No, nulla di rilevante. Tu invece? Come va col cd?-  bugiarda.
- Le vendite vanno alla grande! Sono così felice! Sono uscite le date! Le hai viste?-
- No, non ne ho avuto l’occasione! Venite in Italia?-
- Certo! Abbiamo quattro date credo, però non ricordo i giorni. Vieni vero?- domandò.
- Non so..- dissi triste.
- Ehi- fece con tono dolce. – Ti manca?- domandò.
- Da morire- sospirai.
- Sta di merda anche lui, anche se non lo ammette. È un orgoglioso di merda cavolo!- sbottò facendomi ridere.
- Almeno non sono l’unica! Adesso devo andare, ti ho chiamato col telefono di Alice, non voglio finirle la ricarica. Ci sentiamo presto – più o meno – . Ti voglio bene, salutami gli altri!-
- Fatti viva presto eh! Ci manchi Deike!-
Sospirai e misi giù il telefono. Vidi Ali guardarmi con disapprovazione. Le feci un piccolo sorriso e mi sdraiai sul letto. La mia amica – che aveva origliato la conversazione – accese il computer e cominciò a cercare qualcosa a me sconosciuto.
- 25 marzo 2010. Torino – annunciò lei.
- Cosa?- domandai, non avevo afferrato il discorso.
- Tu e io andiamo al concerto. Fatti procurare pass per il backstage da Bill -
Rimasi interdetta. – non ci vado! Stai scherzando spero!-
- Ovvio che no. Che problemi ti fai?-
- Sarò al quinto mese cretina!- esclamai io.
- E..? What’s the problem?- chiese innocente lei.
- Non ce la posso fare. No e no!-
- Tanto alla fine verrai, e lo sai.-
Incrociai le braccia, per me era un argomento chiuso.

Tre settimane dopo eravamo nuovamente in ospedale, per la visita.
- Buongiorno signorina, prego. Si accomodi qui- disse la dottoressa con tono gentile, indicandomi un lettino.
- Lei è alla settima settimana. Vediamo un po’ come sta il feto- annunciò con tono formale mentre spalmava una sostanza appiccicosa sulla mia pancia. Passò poi un oggetto sul mio stomaco e l’immagine dell’esserino dentro di me comparve sul monitor. Sorrisi commossa.
- Oh!- esclamò la ginecologa sorpresa. La guardai preoccupata.
-  Ah, non volevo spaventarla! È che.. i feti stanno tutti e due bene-
Credevo d’aver capito male, guardai Alice che aveva la bocca spalancata come la mia. Avevo capito bene, due feti! Non un bambino, due!
- Gemelli, congratulazioni signorina!- disse la dottoressa allegra.
Cercai di sorridere, ma ciò che uscì fu più che altro una smorfia. Durante il tragitto di ritorno a casa, in auto ci fu un silenzio alquanto terrificante.
- Dobbiamo andare al concerto, devi dirlo a Tom!- esclamò convinta la mia amica.
Non le risposi neanche, non volevo cedere.

Passarono i mesi, era iniziato il nuovo anno: 2010. La mia pancia si era ingrossata, vivevo ancora dalla mia amica, avevo trovato lavoro come fotografa nello studio del paese, le cose andavano bene insomma.
Avevo sentito poche volte i ragazzi, ciò che sapevo lo dovevo ai giornali di gossip di Alice. Dopo averli comprati li nascondeva, sapeva che vederli mi faceva soffrire. Io avevo però trovato il nascondiglio. Non erano successe tante cose, più che altro si vedevano le foto di Tom che si strusciava con trenta ragazze diverse ogni sera.
E questo faceva male. Tanto male! Ero incinta di lui, aspettavo ben due gemelli.. e non avevo il coraggio di dirglielo. A interrompere i miei cupi pensieri fu l’arrivo della mia amica di ritorno dall’università.
- Deike! Ho una sorpresa per te! Per celebrare l’arrivo della primavera e dei miei ottimi voti all’università mamma m’ha regalato due biglietti per Torino! Una settimana, hotel a tre stelle in centro! Così potrai anche andare a vedere la mostra fotografica che t’interessava, che dici? Andiamo vero?-
Le dissi subito di sì, lei aveva fatto così tanto in quei mesi per lei, era il minimo per ricambiare!
Preparammo subito le valigie e partimmo il giorno successivo col treno, era più comodo per una donna incinta.
Arrivammo il pomeriggio in città, ci recammo all’albergo, era davvero molto bello! Sua madre aveva prenotato due camere con letto matrimoniale, aveva fatto le cose in grande stile insomma!
Passammo i primi quattro giorni in giro a fare shopping e a spasso per le mostre.
- Deike, io.. devo confessarti una cosa- disse la mattina del ventisei, il suo tono non mi piaceva per nulla.
- Dimmi..- risposi con tono sospettoso.
- Ecco.. guarda e capirai- disse tirando fuori dalla borsa due biglietti e due pass. Inizialmente non capì, poi collegai il tutto.. il concerto dei Tokio Hotel! Ero stata talmente occupata che l’avevo completamente scordato!
- Ho parlato con Bill in questi mesi.. quando l’hai chiamato con il mio cellulare ho memorizzato il numero. È stato lui a inviarmi il necessario per il concerto- m’informò con tono colpevole.
- Alice.. penso.. che ci andrò.- mi guardò stupita.
- Devo dirlo a Tom.. deve saperlo. Non importa come reagirà, hai ragione, ha il diritto di conoscere la verità.- dissi con un piccolo incerto sorriso. – ora però.. tu e Bill?- chiesi con tono malizioso, facendola arrossire.
- Non c’è niente da dire! Quando ci ho parlato per la prima volta sono quasi andata in iperventilazione, poi non sa neanche come sono fatta! Bando alle ciance, prepariamoci per il concerto!-
Passammo il pomeriggio a prepararci, dovevo stare attenta a non farmi riconoscere.
Alle cinque eravamo fuori di casa e davanti al palazzetto. Indossavo una maglietta nera dei Tokio Hotel – prestatami da Alice – di un paio di taglie più grandi di me, un paio di jeans aderenti, converse. Si vedeva bene il tatuaggio fatto a gennaio sul mio braccio: una scritta, partiva dalla spalla e andava fino al gomito: in corsivo era impressa sulla mia pelle la frase “zoom dich zu mir”. Ero orgogliosissima di quel tatuaggio, e anche dei tre piercing che m’ero fatta all’orecchio. Ah, anche della nuova acconciatura: avevo tagliato i capelli, ora m’arrivavano alle spalle ed erano scalati. Una nuova Deike, insomma. Guardai preoccupata il mio profilo allo specchio.
- Stella, non preoccuparti.. non si vede così tanto!- cercò di consolarmi la mia amica.
Sospirai, non era niente vero. Ero al quinto mese, la pancia si vedeva abbastanza, soprattutto perché ero magra di mio.
- Stella, Bill mi ha detto di entrare dal retro, c’è Saki che ci aspetta- disse la mia amica in preda a un attacco d’ansia. Sorrisi nel vederla così felice.
- Andiamo!-
Detto ciò ci incamminando e raggiungemmo l’entrare del retro, Saki era proprio lì, lo salutai con una stretta di mano e lo seguì lungo il corridoio che m’avrebbe portato da loro.
Perché il corridoio sembrava infinito?
Ci lasciò di fronte al camerino. Sulla porta c’era la targhetta “Tokio Hotel”. Bussai incerta. Ali mi stava stritolando la mano. Ad aprirci fu Bill, bellissimo come sempre. Al posto dei dread c’era una bellissima cresta. Non feci in tempo a dire niente che mi abbracciò di slancio.
- Deike! Cavolo come mi sei mancata! Sei bellissima! Ma.. sei ingrassata per caso?- domandò squadrandomi.
- Ehi! Come ti permetti! Anche tu mi sei mancato, sei fighissimo con quella cresta! Dove sono gli altri?- domandai, le due G e il chitarrista non c’erano.
- Gus e Georg stanno facendo un giro per il palasport mentre Tom è uscito a fumare una sigaretta. Come stai?- domandò fissandomi serio.  Morsicai la lingua. Dirglielo o no? Stavo per rispondere – con una bugia – quando Ali mi pestò un piede con forza.
- Ahia, cretina!- dissi in italiano. – Bill, lei è la mia migliore amica. Alice, lui è Bill Kaulitz – sorrisi.
Si stavano mangiando con gli occhi a vicenda.
- Che bello conoscerti davvero! Adesso però Dè deve dirti una cosa- oh, merda.
- Sono incinta!- dissi tutto d’un fiato.
Vidi che spalancò la bocca in maniera assurda, per poi guardarmi felice.
- E’ di Tom? Diventerò zio?- la sua reazione mi spiazzò.. era, entusiasta?
- Ovvio che è di Tom, cretino!- dissi irritata.
- Che bello! Ma.. glielo dirai vero?- domandò con tono serio e maturo.
- Si.. spero solo che prenda la notizia bene.- dissi abbassando lo sguardo.
- Ti ama, e questo lo so perché sono il suo gemello. Questi mesi è stato di merda, è troppo orgoglioso per ammetterlo.. quindi.. quando nascerà mio nipote?- domandò con gli occhi che brillavano.
- Agli inizi di luglio- confessai.
- Che bello! Sarò uno zio giovane! Sai già il sesso del bambino?-
- Ehm.. ho dimenticato un dettaglio. Sono due. Gemelli.- lo informai.
- COSAAAAAA? Che bello! Due piccoli Kaulitz in miniatura!- esclamò al settimo cielo.
- Bill, ma è che sto casino?- Tom irruppe sulla stanza, probabilmente allarmato dalle urla del gemello.
- Deike – sussurrò sorpreso di vedermi lì.
Non era cambiato in quei mesi. Era stramaledettamente bello e affascinante.
- Noi due usciamo, vi lasciamo soli, ci vediamo fra un po’!- disse Bill portandosi fuori Alice.
Mi avevano incastrato, era giunto il momento di confessare.
- Sei.. bellissima. Alla fine ti sei fatta il tatuaggio, è molto bello- sorrisi debolmente.
- Come stai?- domandò serio.
- Tom..- lo guardai triste. – Sono una stupida, sai perché? Perché mi manchi da morire. Io soffro mentre tu.. sei uscito con un mucchio di ragazze e.. fa male!- confessai.
- Devo parlarti seriamente Deike.. mi dispiace! Io.. spero non sia troppo tardi per rimediare. In questi mesi, così lontano da te, mi sono reso conto quanto tu sia importante per me. Sei una parte integrante della mia vita ormai, e.. anche se non te l’ho mai detto chiaro e tondo..- si grattò l’orecchio in imbarazzo. – mi sono innamorato di te, io ti amo Dè- sussurrò avvicinandosi a me.
- Tom.. guardami meglio per favore.- dissi alzandomi e girandomi leggermente di profilo. Inizialmente lo vidi confuso poi, percorse tutta la mia figura soffermandosi sulla pancia ben visibile.
- Ma.. tu..- iniziò incerto.
- sono incinta Tom, sono incinta di cinque mesi, di te- dissi abbassando lo sguardo.
- Perché.. perché non me l’hai detto subito?- domandò alzando leggermente la voce.
- Perché sono una fottuta egoista okay? L’idea che tu possa stare con me solo perché ti senti in dovere mi fa soffrire.. e poi non so.. insomma.. tu che vuoi fare? Come vorresti comportarti con me?- dissi con voce tremante.
S’avvicino ancora di più a me, mi alzò il mento con le dita calde, facendo si che i miei occhi si scontrassero con i suoi. Erano lucidi, come i miei.
- Ti amo. E.. non voglio lasciarti andare, non più. Voglio stare con te. Sempre se tu.. mi voglia ancora-
Lo abbracciai di slancio, sentendo il suo petto aderire sul mio, appoggiai la testa sulla sua spalla, lasciandomi cullare dal suo respiro.
- Quindi.. diventerò padre? Avrò un figlio?- chiese dolce.
- Due. Sono gemelli- sussurrai, lo vidi sorridere prima di poggiare le sue labbra sulle mie.
Mi era mancato così tanto, io ero sua. Sapevo non sarei mai riuscita a innamorarmi di nessun altro.
- Andiamo? Penso che Bill sia stanco di origliare dietro la porta, soprattutto perché non avrà sentito nulla-
Detto ciò, ci avvicinammo lentamente alla porta e la spalancammo di colpo, trovando sia Bill che Alice appoggiati su di essa, perciò al momento che il sostegno venne a mancare, caddero tutti e due col sedere per terra.
Scoppiammo tutti a ridere, era da tanto che non ridevo così!
- Allora?- domandarono all’unisono i due per terra.
- Siamo tornati insieme- comunicò Tom. Appena gli altri alzarono il culo da terra, ci abbracciarono in gruppo.
- Gustav, Georg e David dove sono?- chiesi io, ansiosa di dare la notizia. Bill e Ali si guardarono colpevoli.
- Veramente.. li abbiamo incrociati prima e.. ci è scappato! Non volevamo dirlo! Sul serio! Comunque sono felicissimi anche loro e si congratulano con voi! Adesso però dobbiamo provare, voi ragazze andate a prendere posto in prima fila, il concerto inizia fra un paio d’ore- disse il cantante preso da un attacco di logorroicità.
Andai con la mia migliore amica a sedermi e le raccontai tutto. Lei poi mi raccontò del tempo che aveva passato con il gemello del mio ragazzo, secondo me sarebbe nato del tenero. Le due ore prima dello show trascorsero tranquille, le passammo ad ascoltare le canzoni dall’ipod. Avevano aperto i cancelli e l’arena si era riempita.
Tutti erano in fibrillazione.
- Ciaoh Tourinoh!- la voce del leader dei Tokio Hotel si espanse per tutto il luogo, facendo urlare tutte le presenti.
Cominciarono a cantare, canzoni vecchie, canzoni nuove. Poi giunse la mia preferita.
- Adesso ci esibiremo in zoom dich zu mir! Vorremmo dedicare questa canzone a una ragazza.. che è nostra amica..- disse Bill in inglese, lasciando al gemello la conclusione. – e la mia ragazza. Questa canzone è per Dè!- concluse col suo pessimo tedesco. Il pubblico si azzittì, probabilmente traumatizzati dalla notizia del fidanzamento di Tom.

“Zomm dich zu mir
Ich Zoome mich zu dir
Durch den sturm
Durch die kälte der nacht
Und die ängste in dir
Weit weg von hier
Durch raum un zeit
Zomm dich zu mir”

Conclusa la canzone, mi ritrovai in lacrime. Alice era nelle mie stesse condizioni.
Finito lo show andai nel camerino per riabbracciare Tom.
- Tom, cosa facciamo ora?- chiesi dopo un po’.
- Vorresti venire a vivere con me, ad Amburgo? Sarà difficile.. io adesso sarò in tour.. farò il possibile per starti vicino, te l’ho detto. Non voglio che questo finisca- disse dolce.
- Io.. certo che voglio venire a vivere da te!- esclamai baciandolo.
- Ti amo- dicemmo all’unisono, scoppiando poi a ridere.
Finalmente eravamo tornati insieme, finalmente eravamo felici. 

 

Diciotto mesi fa le fan dei Tokio Hotel sono rimaste leggermente scioccate dalla notizia del fidanzamento del bel chitarrista, nonché SexGott del gruppo, Tom Kaulitz e la modella che aveva collaborato per due mesi con i ragazzi, Deike Beerten. Inizialmente i due avevano negato ogni coinvolgimento sentimentale. La conferma del fatto che non si frequentavano ci venne data dalle foto che ritraevano il gemello maggiore con diverse ragazze. 18 mesi fa però, durante il concerto di Torino, Bill dedicò la canzone Zoom alla ragazza e il fratello aggiunse che era per la sua ragazza. Gli scatti successivi a questa dichiarazione, riprendevano i due felici e mano nella mano per le vie di Amburgo. Cosa che sorprese tutti, fu la pancia della modella. Il manager David Jost tenne poi una conferenza stampa e annunciò lo stato interessante della signorina.
A luglio ha dato alla luce due bambini. Abbiamo ora intervistato la giovane coppia. Ecco a voi l’intervista.
Com’è andato il parto?
D:
oh beh.. dodici ore di travaglio ma alla fine ce l’ho fatto. Penso sia stata più traumatico per Tom, quasi sveniva alla vista del sangue! [ride]
T: non datele retta, non è vero! Ero solo un po’ pallido.
Non si sa niente sui vostri figli, come si chiamano?
D:
Christian e Andreas Kaulitz.
T: Io volevo chiamarli Tom Junior I e Tom Junior  II, ma lei non era d’accordo [ride]
A chi assomigliano?
D:
sono tutti e due belli come il papà.
T: e come la mamma! Hanno i miei occhi, però i capelli sono di Dè. Bill ritiene abbiano il suo naso. Il che è possibile considerando che siamo gemelli.
Come hanno reagito le vostre fan alla notizia dell’attesa?
D:
Alcune meglio di altre. Ho ricevuto parecchie lettere d’insulti e cose varie, forse perché pensano stia con lui per i soldi. Non pensano sia innamorata veramente di lui, bha. Adesso però va meglio.
T: Esatto, i primi tempi sono stati duri. L’episodio però più bello risale a quando, una ragazza, durante un m&g m’ha regalato due paia di scarpe per neonato fatte da lei, mi sono quasi commosso. M’ha fatto davvero piacere!
E’ difficile fare il padre con tutti gli impegni? Ora avete anche un nuovo album in produzione.
T:
No, riesco a conciliare il tutto. Loro mi danno anche una spinta in più. Li adoro.
A quando il matrimonio?
[si lanciano un’occhiata complice, Deike alza la mano e mostra un bellissimo solitario all’anulare]
D: Il matrimonio ci sarà. La data però è segreta.
Wow! Vivete in una casa da soli?
T:
No, conviviamo con mio fratello e Alice, la migliore amica di Deike.
D: Nonché fidanzata di Bill, tutto grazie a me! Meglio di un’agenzia matrimoniale.
Quante novità! C’è dell’altro?
T:
Si, ad aprile diventerò zio!
D: e padre per la terza volta! [sorride]
Ecco a voi l’intervista. Tante novità in casa Kaulitz!

- Guarda! Siamo venuti benissimo nella foto dell’articolo!- disse Tom.
- Già! Siamo bellissimi, ovviamente!-
Sorrisi, baciandolo. La nostra vita era bellissima, l’arrivo dei nostri due gemelli c’avevano reso ancor più felici. Poco dopo la loro nascita, Bill e Alice ci annunciarono il loro fidanzamento, sapevo sarebbe nato del tenero fra di loro! E giusto una settimana prima.. avevamo scoperto di essere incinte, tutte e due! Bill era rimasto inizialmente scioccato, poi aveva fatto i salti di gioia. Stessa reazione aveva avuto Tom.

 

Rigiro fra le mani una fascetta nera per capelli, la fascia di Tom. Fra poche ore tornerà a casa dal tour mondiale che lo ha portato lontano da me per quasi sei mesi.
E’ incredibile pensare siano già cinque anni che stiamo insieme, due anni dal nostro matrimonio. Ancora mi domando cos’abbia fatto per meritare un marito del genere, un uomo così bello e dolce, un ottimo padre.
Ho messo i bambini a letto un’ora fa. Chris e Andy hanno compiuto cinque anni il mese scorso mentre Seelene deve compierne quattro fra poche settimane. Un sorriso dolce nasce spontaneo al pensiero dei miei bambini, sono tutti e tre bellissimi, un mix perfetto fra il padre e la madre, delle piccole meraviglie insomma.
Giro la testa, a fianco a me Alice è nelle mie medesime condizioni. Se c’era qualcosa che in quei cinque anni non era cambiato, era la nostra amicizia. Insieme ne avevamo superate tante, ci siamo sposate anche insieme. Stesso giorno, io la sua testimone e lei la mia. Insieme anche nella sala parto, lei diede alla luce il piccolo Nathan.
Stringo la mano alla mia amica, sento una macchina entrare nel vialetto. Esco velocemente di casa, Tom esce dall’auto, bello come non mai. Vedo un sorriso nascere quando mi vede, un sorriso innamorato. Non posso fare altro che ricambiare. Corro verso di lui e lo abbraccio. Gli sussurro quanto mi sia mancato, lui risponde che mi ama. E io dico che lo so.

Nella vita è difficile avere delle certezze, si vive in un costante equilibrio precario. L’unica certezza che ho, è l’amore che provo verso mio marito Tom e quello che lui prova verso di me. Poi quello che noi proviamo verso i nostri figli. Ne avevamo affrontate tante durante gli anni, c’erano stati momenti duri. Li avevamo superati insieme, i litigi si risolvevano subito, facendo l’amore.
Non credevo nell’amore eterno, lui però  è entrato nella mia vita sconvolgendola, ribaltando tutte le mie convinzioni. E so che non ne uscirà mai, non mi lascerà sola.

Ich weiss das igerndwas bleibt, 'n bisschen von mir.
Ich bin mir ganz sicher, es bleibt was von Dir.
Für immer, für immer.

 

The end

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: unleashedliebe