Crossover
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Autore: S05lj    09/01/2011    1 recensioni
Come nasce un supercriminale? Secondo molti nella maniera tradizionale. Io sono per la cicogna o Babbo Natale. Comunque c'è una scuola che insegna ai giovani criminali in erba a diventare dei veri villains, ed è la scuola per Supercriminali. Questa è la storia di quei giovani, dei loro insegnanti, dei compiti in classe, delle lezioni, le gite e tutte quelle cose che si fanno a scuola. O quasi.
Genere: Commedia, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Fumetti, Telefilm
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Scuola di Supercriminali'
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Conclusione:
Il risveglio.

Lansia ci stava corrodendo i nervi, erano da circa un paio di ore che attendevamo la risposta da Xavier e Destino per lesito della gita. House stava spiegando a Dracula come il pallore e la continua sete di sangue fossero in realtà sintomi di lupus, il principe delle tenebre faceva finta di ascoltarlo mentre nella sua mente limmagine di una spiaggia con le onde che pigre sinfrangevano su di essa, e dei gabbiani che svolazzavano sul mare lo aiutavano a concentrarsi meglio sul grosso palo del telegrafo che stava spuntando. Cletus punzecchiava con un bastoncino Silente che stava facendo la sua pennichella, mentre Piton, con la scusa di fabbricare una pozione per curare i reumatismi, in realtà si fabbricava Mohito. Il Joker si raccontava le barzellette e poi rideva da solo, se le sapeva di già invece no. Mistica si stava facendo la manicure e puntava il bastone di House studiando un piano per rubarglielo, Sabretooth stava rincorrendo le lucertole nel giardinetto di fianco alla strada.

Un uomo, evidentemente inglese, si avvicinò al gruppetto, quando si fermò ebbe tutti gli occhi addosso. It balzò davanti a lui cercando di fargli paura agitando le braccia.
-Aarrghh! -

Luomo lo guardò per qualche istante senza mutare la sua espressione. -Impressionante. - Disse con voce melliflua.
-Tavevo detto che sei vecchio e triste! Come le tu mutande! -
It si voltò verso un punto imprecisato. -Georgie, ma ndo cazzo vai a scuola te, i compiti non te li danno mai? -
Mistica balzò vicino alluomo. -Non badare a quel vecchio pagliaccio dolcezza. Se hai bisogno di qualcosa, chiedi pure a me. -
Luomo sorrise imbarazzato. -Si, sono lesperto di possessioni, che avete mandato a chiamare. -
-Ma che coincidenza anche io sono un esperta di possessioni. - Gli afferrò un braccio.
-Possiedo e vengo posseduta. - Gli strinse un occhio ammiccante. -Sento già unaffinità. - Gli mandò un bacio con la bocca, ma delle mani la spinsero lontana dalluomo facendola cadere a terra.
-Stai lontana da lui! - Gridò Dracula.
-Non cè bisogno di essere così violento. Se piace anche a te potremmo sempre fare un trio. -
Dracula la guardò torvo. -Stupida, lui è la nostra unica possibilità di risvegliare quei poveracci. Se lo lascio nelle tue mani non oso immaginare in che condizioni tu possa ridurlo. -
Mistica si alzò spolverandosi i vestiti e lanciando unocchiata provocatrice ai due. -Se volete scoprirlo, io sono sempre a disposizione. Lo sapete. - Camminando sculettando si diresse a sedere su di un muricciolo, facendo la mossa dellincrociare le gambe stile Sharon Stone, in Basic Istint. I due che erano rimasti a guardarla a bocca aperta si tirarono entrambi il colletto della camicia, deglutendo a vuoto. Avevano bisogno di aria. Silente che si era appena svegliato si catapultò allindietro con fiumi di sangue che gli uscivano dal naso.
House cominciò a massaggiarsi il mento. -Classico sintomo da lupus. -
Sabretooth, gli tirò una pacca sulla spalla. -No, dottore, classico sintomo di arrapamento. -
Dracula e linglese tossicchiarono cercando di ridarsi un contegno.
-Possiamo sapere chi lei sia e in che modo intende aiutarci? - Chiese Piton chiudendosi il mantello nero, come al solito in modo piuttosto equivoco.
Linglese annuì. -Certamente, si. - Da una borsa tracolla che portava sotto braccio estrasse un foglio, che porse a Dracula. -Xavier e Destino, mi hanno detto di raggiungervi immediatamente e di prendere il posto del defunto Son Goku, se Dio ce la manda buona, questa volta è morto sul serio. - Dracula venne preso da attacchi di aerofagia.
-E un casino, Goku ha ottime conoscenze. - Silente si accarezzava la barba con fare distratto. -Conosce Dio, il Supremo, il Sommo, lAltissimo, lIlluminato, i vari Kaioshin. -
Tutti annuirono preoccupati, poi Dracula riportò lattenzione sul foglio che gli aveva porto linglese.
-Rupert Giles, esperto di occultismo, magia, religioni antiche e possessioni. - Lesse, poi corrugò la fronte. -Che vuol dire scusi? Qui cè scritto che è stato per molti anni un osservatore. -
Sabretooth gli si avvicinò. -Non ti preoccupare damerino, abbiamo fatto tutti i guardoni. -
Giles si voltò scioccato, ma prima che potesse dire qualcosa Silente lo anticipò. -Non ti devi vergognare, è nella nostra natura maschile, essere un po pervertiti. -
-Ma io veramente -
Mistica gli si avvicinò nuovamente. -Ti do gli orari di quando sono sotto la doccia e tu mi dai i tuoi? -
Giles era al limite della sopportazione. -Io non facevo il guardone, io ero un osservatore, dovevo guardare una ragazzina. -
-Pure pervertito ce lo hanno mandato. - Sentenziò Piton.
-Vergogna! - Silente cercando di non farsi vedere si avvicinò al suo orecchio. -E lei lo sapeva? Ci stava? Mi dai lindirizzo? -
-Silente! - Gridò Giles indignato. -Si dia un contegno è il preside di una scuola per Dio. -
Dracula cadde a terra in preda alle convulsioni.
-Mi dia quel nomeeeeee!!!!! - Silente gli saltò addosso indemoniato afferrandolo per la giacca e scuotendolo con tutta la sua forza, solo una bastonata in testa di House lo calmò e solo dopo la sua cura dal lupus poté prestare migliore attenzione.
-Diciamo che davo un aiuto morale e intellettuale alla cacciatrice di vampiri, demoni e altri che mi era stata affidata. - Spiegò Giles cercando di porre fine a quel delirio.
Dracula si pulì la bocca dalla bava per via delle convulsioni. -Allora pensa di poterli aiutare? -
Giles guardò attentamente tutti coloro distesi a terra, massaggiandosi il mento.
-Certo, dalla nostra abbiamo un grande vantaggio. -
-Quale? - Chiedemmo tutti.
-Nightmare è stupido. - Posò la borsa a terra e cominciò ad estrarne varie oggetti. -Dobbiamo costringerlo a mostrarsi nella sua vera forma, .

Nel mondo del sogno i nostri eroi si ritrovarono tutti in una grande casa, dove un sacco di ragazzi e ragazze stavano ballando a suon di musica divertendosi come dei pazzi.
Logan si guardò attorno sconvolto. -Ma
dove siamo? -
Al suo fianco Ciclope, Tempesta e Jean non erano meno confusi, in tutta quella confusione però sentirono delle voci.
-Professor Logan! - Harry, Hermione, Draco e Ron gli raggiunsero.
-Anche voi qui? -
Tempesta indicò un uomo con un turbante in testa che gli si avvicinava.
-Ma quello non è Lucius? -
Draco osservò il padre per qualche istante, poi scoppiò a ridere. -Ma come ti sei conciato? -
Una bastonata sinfranse sulla testa del poveretto che cadde a terra sconvolto.
-Lucius, ma che hai fatto? Sembri Bin Laden lavato con la candeggina. -
Lucius lanciò unocchiataccia allX-Man. -Sono completamente calvo, contenti? -
Il gruppetto dovette trattenersi dal ridere. Trovarono altri studenti in quella festa, tutti piuttosto spaventati e spaesati, e anche divertiti dallinsolito abbigliamento del Mangiamorte.
-Adesso cerchiamo di capire dove siamo, perché e che diavolo sta succedendo qui. - Impermalito Lucius cominciò a cercare una via duscita.
-Ma avete notato anche voi che tutti si leccano le dita? - Chiese Harry agitato.
In effetti ora che glie lavevano fatto notare, tutti quanti si leccavano in continuazione il dito indice, il pollice e il medio.
-Caspita queste ci stanno! - Gridò Draco rivitalizzato tutto dun colpo. Lui, Harry e Ron corsero a provarci e tornarono 3 secondi dopo tutti quanti con limpronta di una mano sulla guancia.
Lucius attaccò a ridere come un ossesso puntandogli il dito contro.
Da una finestra apparve un tizio tutto bruciato al posto di una mano aveva un guanto di metallo con delle lame, il suo nome era Freddy Kruger, urlando e agitando le mani come un ossesso spaventando tutti i ragazzi alla festa. La porta dingresso si spalancò lasciando entrare una strana luce azzurra, accompagnata da una strana foschia.
Il gruppetto senza indugio si lanciò dentro la porta, solo Logan una volta sulla porta si voltò in dietro in tempo per vedere Freddy avvicinarsi a delle patatine al formaggio per assaggiarne una, e dopo qualche secondo dindecisione cercare di leccarsi le dita artigliate, con lunico effetto di tagliarsi la lingua e lasciarsi andare ad un urlo disumano.
Logan alzò la testa verso una scritta al neon su di una insegna luminosa.
FONZIE, SE NON TI LECCHI LE DITA, GODI SOLO A META.
Con un mezzo sorriso che sapeva di rivincita entrò nella porta seguendo i compagni.

Subito dopo si ritrovò disteso per terra nelle strade di Silent Hill, insieme a tutti gli altri.

Lucius istintivamente si portò le mani nei capelli. -I mie capelli! Che bello ho i capelli! -
-Anchio ho i peli sotto le ascelle, ma non me ne vanto mica. - Disse Mistica guardandolo scettica.
Harry, Ron, Hermione e Draco erano tornati alla loro età usuale.
Logan si guardò attorno notando un uomo inglese, che non aveva mai visto prima di allora con in mano un pacchetto di patatine Fonzie.
-Sei stato tu a salvarci da quellassurdità? -
Giles gli porse la mano presentandosi.
-Non hai idea di quanto ti sia grato. - Lucius tirò una culata a Logan spostandolo e afferrando la mano delluomo con entrambe le sue ridendo come un ossesso. -Chiedi tutto quello che vuoi, anche tutta leredità di mio figlio non cè problema. Mi hai ridato la mia folta, liscia, delicata e profumata chioma. Ti darei quasi un bacio. Se non fossimo entrambi uomini intendo. - Aggiunse cercando di darsi un contegno.
Giles cominciava ad avere paura.
-Papà ma possibile che cerchi sempre di sperperare la mia eredità? -
-Zitto! - Lucius gli tirò una bastonata nel cranio e il poveretto cadde a terra nuovamente esanime. -Come te lo devo dire che non devi interrompermi mentre lecco il culo a qualcuno! Come pensi che gli abbia fatti tutti quei soldi èh? -
Draco ovviamente era svenuto e non poteva sentire.
-Tutto è bene quel che finisce bene. - It si batté le mani insieme. -Allora io me ne andrei -
Dracula gli mise un braccio sulle spalle. -Quanta fretta. Ma dove corri? Dove vai? - Sorrise in modo sadico.
-Vuoi cantare il gatto e la volpe? - Chiese It preoccupato.
-No. Volevo solo illustrarti la possibilità di innalzare le tue vedute. -
I due si allontanarono e tutti noi continuiamo ancora a chiederci come non abbia fatto It a vedere quel grosso palo appuntito che Dracula nascondeva dietro la schiena, e ancora ci chiediamo a cosa gli servisse e che fine abbia fatto, visto che quando rivedemmo It, lui non ce laveva.
Certo camminava in modo strano, aveva gli occhi lucidi e continuava a ridere in modo strano.
Non sapemmo mai il perché. 
 

  
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