Premessa alla premessa: Ciao a tutti! Non so se qualcuno si ricorda di me... Sì, sono la pazza malata che vi ossessionava con le sue ff!! Visto che stanotte ho dormito 2 ore, invece di recuperare il tempo perduto, stamani mi sono messa a aggiungere storie ovunque (PUBBLICITà: Andate a leggerle anche voi se vi va!! e lasciatemi un commentino, renderete la giornata felice a qualcuno (me!) XD) comunque, ho ritrovato questa storia in una cartella... Ora io dico: non mi ricordavo nemmeno che esisteva e devo averla anche già pubblicata e di sicuro da imbranata quale sono, averla cancellata! Perchè ho ancora salvate anche le risposte alle recensioni... MAH! Vabbè, non mi dilungo più... Spero che vi piaccia e che mi farete sapere! Grazie a tutti per la pazienza ^^!!

Premessa (quella vera): Allora, per questa fic dovete dimenticare che Sakura e Shaoran si conoscono. Ora hanno reciprocamente: lei 17 e lui 18 anni. Una sta in Giappone e l'altro in Cina. Vi avverto che questa storia potrà sembrarvi banale o troppo sdolcinata(non so se verrà davvero così) però se dovesse risultare tale io vi ho avvertiti. Se volete provare il rischio di seguirmi e vedere insieme a me(non ho idee sul continuo ben precise) che succederà ne sarò veramente felice! Questo Capitolo comunque spiega solo la situazione iniziale in cui si trovano i protagonisti, quindi scusate se è corto e non sa di molto! Buona lettura

 

 

QUANDO MENO TE LO ASPETTI



 

 

Capitolo 1 . L'amore fa male.

 

 

Ormai erano passati mesi da quando tutto sembrava essere finito... stavolta veramente.
 

L'idea non riusciva ad entrare nella testa della giovane ragazza, che tutte le notti versava lacrime per lui.
 

Sempre lui. 
 

Lui, il suo primo amore. 
 

Colui che, ne era convinta, non sarebbe mai riuscita a dimenticare...

Non mangiava più regolarmente, non riusciva a dormire e sembrava sempre tra le nuvole. Nuvole tristi e sole, vista l'espressione che regnava sul suo volto.
 

Si era isolata da tutto e da tutti, preferendo la solitudine della sua cameretta che moltissimi altri svaghi all'esterno.

Tomoyo non sapeva più che inventarsi per cercare di convincere l'amica ad uscire o comunque semplicemente, riniziare a vivere.

 

Un giorno successe però che Sakura, dopo molte riflessioni, si riaffacciò sul mondo. 
 

Triste, sconsolata e senza più speranze verso il genere umano, ma lo fece.

 

La sua nuova teoria di vita era "morirò zittella", e nonostante le proteste delle amiche che la prendevano in giro per questo, lei ormai era ne era convinta.

 

Kutsu aveva lasciato in lei un grandissimo vuoto, quel vuoto che non si sarebbe più ricolmato a parer suo.
 

Non le importava di rimanere sola, ormai non le importava più. Ogni volta che le si presentavano davanti occasioni d'oro lei se le lasciava sfuggire, fregandosene altamente se aveva spezzato qualche cuore.

 

Basta, non voleva più soffrire per amore, aveva chiuso con tutto questo.

 

 

 

***

 

 

Erano le 5 del pomeriggio, e un bel ragazzo moro stava seduto al bancone di un bar bevendo alcool.

Gli occhi rossi, sia per la stanchezza sia perchè dentro soffriva.
 

Si, soffriva veramente tanto, forse troppo.
 

Negli ultimi mesi gli era crollato il mondo addosso e tutto quello in cui credeva gli si era sgretolato davanti...
 

Lei, il suo primo amore, con cui aveva trascorso quasi tre anni della sua vita, a cui aveva donato tutto se stesso, l'aveva tradito, umiliato, deluso.

Sì, proprio lei che lo implorava sempre di non lasciarla mai. 

Proprio lei era andata a letto con un'altro.
 

La delusione che portava nel cuore era troppo grande, e nonostante tutta la buona volontà e i buoni propositi con cui era partito quando aveva deciso di rimettercisi insieme non riuscivano a farlo dimenticare...
 

Era diventata una cosa squallida, come lo era il vano tentativo di cercare di aggiustare le cose tra loro, che invece, si erano rovinate irrimediabilmente.
 

Ma nonostante tutto non riusciva a dimenticarla, superarla, passarci sopra... ed era convinto che non ci sarebbe mai riuscito.

 

Una lacrima attraversò il volto magro del ragazzo...

"Kuruma... perchè?"

 

Con quella silenziosa domanda si alzò barcollando e uscì dal locale...

Una cosa era sicura: basta con l'amore e tutte queste stronzate. 

Lui non ci credeva più.

Non avrebbe più sofferto per questa causa, aveva chiuso con tutto questo.