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Autore: frency70    10/01/2011    11 recensioni
un Draco malinconico ripensa ad una sua vecchia fiamma. basterà il ricordo a cancellare il suo malumore o si lascerà andare definitivamente alla deriva?
- lo so, faccio pena a scrivere le introduzioni, ma proprio non so mai cosa dire, cosa non dire, cosa solo accennare e cosa invece rivelare.
l'unica cosa che posso dire è: se amate le D&G trovate il coraggio e leggete questa breve one shot!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo, Da Epilogo alternativo
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ombre del passato

Ben trovati amici cari!

Eccomi qui con la prima ficcina (rigorosamente D&G) del 2011.
Stavo cercando il finale per un’altra storia e mi è venuta fuori questa breve ff che trovo stia in piedi da sola, nella sua semplicità.
Nell’altra sarebbe stata forse un finale troppo complesso, (anche se il flash back l’ho inserito successivamente), così ho deciso di darle una vita propria (neanche fossi il dottor Frankenstein!!!).
Non so, ma a me fa tanta tenerezza!
Vorrei dedicarla a tutti voi che, da sempre, mi sostenete e tifate per vedere insieme Draco e Ginny!

Baci
Frency70

 
 

Ombre del passato

 
Draco si svegliò di soprassalto. 
Un colpo di vento aveva fatto in modo che un ramo del grosso albero in giardino colpisse violentemente una delle finestre del suo salotto privato, destandolo di colpo.
La cosa l’aveva infastidito parecchio perchè stava facendo un bel sogno. Stava sognando Lei.
Ma la realtà era un’altra.

Si alzò dalla comoda poltrona per riattizzare il fuoco. Le braci erano quasi spente, ma bastò smuoverle appena con l’attizzatoio e le fiamme ricominciarono a scaldare ed illuminare l’ambiente. 

Il camino era un perfetto paragone della sua vita attuale.
Una vita spenta, fredda, vuota.
Non c’era nessuno a scaldare le sue giornate.
Solo qualche momento rubato in un locale notturno o in una stanza d’albergo.
Mai nulla di serio. Mai nulla di vero.

La guerra magica gli aveva lasciato soldi, potere ed una cicatrice sul braccio sinistro ma, non contenta, gli aveva portato via gli affetti, le amicizie ed entrambi i genitori.
La sua non era certo una famiglia da prendere a modello, ma era tutto ciò che aveva di importante, tutto ciò che per lui contava qualcosa. 

Era rimasto solo e non aveva più voglia di combattere contro il destino.
Avrebbe voluto lottare per lei. Ma lei aveva fatto la sua scelta anni prima e lui l’aveva rispettata.
Lei era di un altro. Lei amava un altro. 

Eppure c’era stato un tempo in cui loro due erano stati una cosa sola.

***Flash back *** 

Hogwarts, penultimo anno di scuola. 

Lei camminava spedita lungo il corridoio ed era, stranamente, da sola. I suoi passi riecheggiavano tra le pareti di marmo.
Una mano, dalla pelle diafana, spuntò da dietro una delle imponenti colonne che costeggiavano quel dedalo di percorsi e l’attirò in una nicchia fredda e stretta.
Stava per urlare quando la gemella di quella stessa mano gelida le coprì la bocca.
Due occhi di ghiaccio la fissarono per un istante che sembrò eterno, poi, prima che lei potesse reagire agitandosi, infuriandosi e scalciando, come di certo immaginava avrebbe fatto, lui la baciò.

Non sapeva cosa aspettarsi da quel bacio. Forse un brivido, forse una piccola scossa, o forse solo delusione. Quello che non aveva previsto, a parte l’inevitabile primo momento d’eccitazione, per aver rubato un frutto proibito, era che lei avrebbe ricambiato il bacio.
E se all’inizio le labbra erano serrate, piano piano si dischiusero sulla sua bocca, come petali di un timido fiore primaverile, respirando lo stesso alito d’incredulità.

Si staccarono dopo alcuni minuti, entrambi sorpresi per la reazione dell’altro, entrambi confusi.
Nessuno dei due disse una parola.
La mano fredda lasciò andare la presa sul braccio della ragazza e lei scappò via. 

Da allora altre volte s’erano baciati. Altre volte s’erano ritrovati stretti fra le braccia. Nessuno dei due disse mai una parola, chiese mai una promessa.
Gli unici suoni che si potevano sentire, quando stavano insieme, erano i baci e le carezze, la stoffa che cadeva per terra, il respiro affannato, a volte una breve risata gutturale, sospiri lasciati andare nel vento placido, reso caldo dal tepore dei loro corpi.

Entrambi erano consapevoli d’appartenere a due mondi differenti ed entrambi sapevano che c’erano ostacoli insormontabili, per poter anche solo sperare in un futuro insieme.
 
Solo una volta lui ruppe il silenzio. 

< domani resta nella tua sala comune. Non andare in giro per la scuola >
< perché? >
< tu fallo e basta > 

Quella fu la loro ultima notte insieme.
Il giorno dopo ci fu l’incursione dei mangiamorte nella scuola di magia più famosa di Londra.
 

***fine Flash back ***

  

Draco sospirò ridestandosi dal suo sogno ad occhi aperti.

Le fiamme stavano di nuovo languendo, quindi prese la “ Gazzetta del Profeta ”, che aveva lasciato sul tavolino e non aveva nemmeno finito di leggere, e la gettò tra le braci.
Quel gesto fece sì che il quotidiano si aprisse sulla pagina della cronaca rosa ed un titolo a caratteri cubitali ed una foto del prescelto attirarono la sua attenzione.
Stando attento a non bruciarsi, recuperò la pagina parzialmente arsa, quindi lesse solo le prime righe della didascalia che accompagnava quella foto. 

“ Harry Potter si sposa! Il bambino sopravvissuto ha chiesto alla sua fidanzata, Cho Chang, l’onore i diventare la Signora Potter. Potrete leggere i dettagli nell’articolo correlato ” 

Harry stava per sposare Cho.
Quindi non stava con lei. Lei non l’aveva sposato. Lei non era di un altro. 

Ecco una buona ragione per lottare. Rivoleva il suo sogno!
Poteva ancora sperare in una vita vera e non quel sopravvivere, che si lasciava scorrere addosso da diversi anni.
Draco si buttò il mantello sulle spalle, quindi uscì di corsa da Malfoy Manor.
Si fermò solo quando si trovò di fronte alla porta di casa sua. 

Una casetta semplice ma dignitosa. Di quelle con i fiori alla finestra, con la bicicletta appoggiata sul muro di fianco a casa e con il cestino pieno di foglie autunnali, con vasi profumati di spezie lasciati in veranda, con cespugli di rose selvatiche all'ingresso del vialetto. Dove ogni cosa sembrava fosse stata appoggiata lì dal caso, ma che nell’insieme ti accoglieva con un caldo benvenuto. 

Suonò il campanello, quindi rimase in attesa.
Era tardi, per cui ci vollero alcuni minuti prima di sentire i passi leggeri sulle scale ed essere illuminato dalla luce di cortesia dell’ingresso. 

Ginny aprì la porta con estremo stupore.
Si sarebbe aspettata chiunque, ma non lui.
Che cosa ci faceva Draco Malfoy sotto il portico di casa sua a quell’ora della sera?

Come sempre non riuscì a dire una parola. 
Troppo sorpresa nell’essersi trovata davanti, tra tanta gente, proprio Lui.
Il suo amore impossibile, il suo amore mai confessato, mai dichiarato e mai davvero dimenticato. 
Rimase lì, in attesa che fosse il biondo ed aristocratico uomo a rompere il silenzio ed a parlare per primo.
E la voce profonda, calda e suadente di lui non disattese le sue aspettative.

< questa sera non mi bastava sognarti! >

 Fine

 

Lo so, lo so, sono la solita romanticona…ma non riuscirò mai a vedere Ginny sposata a quella mezza-cartuccia di Potter, per non parlare di Draco e Astoria…chi diavolo è Astoria? Da dove salta fuori ‘sta qui?!?!
Ora che mi sono attirata le ira e gli accidenti di chi apprezza gli altri pairing spero in una Vostra opinione, commento, critica, elogio e qualunque cosa vogliate dirmi!
Il vostro parere è sempre molto gradito!

Pis en lov (yuk!) 

La sempre vostra (matta)
Frency70

 

 

   
 
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