Ben trovati amici cari!
Eccomi qui con la prima ficcina (rigorosamente D&G) del
2011.
Stavo cercando il finale per un’altra storia e mi è venuta
fuori questa breve ff che trovo stia in piedi da sola, nella sua semplicità.
Nell’altra sarebbe stata forse un finale troppo complesso,
(anche se il flash back l’ho inserito successivamente), così ho deciso di darle
una vita propria (neanche fossi il dottor Frankenstein!!!).
Non so, ma a me fa tanta tenerezza!
Vorrei dedicarla a tutti voi che, da sempre, mi sostenete e
tifate per vedere insieme Draco e Ginny!
Frency70
Ombre del passato
Draco si svegliò di soprassalto.
Un colpo di vento aveva
fatto in modo che un ramo del grosso albero in giardino colpisse violentemente
una delle finestre del suo salotto privato, destandolo di colpo.
La cosa l’aveva infastidito parecchio perchè stava facendo un bel
sogno. Stava sognando Lei.
Ma la realtà era un’altra.
Si alzò dalla comoda poltrona per riattizzare il fuoco. Le
braci erano quasi spente, ma bastò smuoverle appena con l’attizzatoio e le
fiamme ricominciarono a scaldare ed illuminare l’ambiente.
Il camino era un perfetto paragone della sua vita attuale.
Una vita spenta, fredda, vuota.
Non c’era nessuno a scaldare le sue giornate.
Solo qualche momento rubato in un locale notturno o in una
stanza d’albergo.
Mai nulla di serio. Mai nulla di vero.
La guerra magica gli aveva lasciato soldi, potere ed una
cicatrice sul braccio sinistro ma, non contenta, gli aveva portato via gli affetti,
le amicizie ed entrambi i genitori.
La sua non era certo una famiglia da prendere a modello, ma
era tutto ciò che aveva di importante, tutto ciò che per lui contava qualcosa.
Avrebbe voluto lottare per
lei. Ma lei aveva fatto la sua scelta anni prima e lui l’aveva rispettata.
Lei era di un altro. Lei
amava un altro.
Eppure c’era stato un tempo in cui loro due erano stati una cosa
sola.
***Flash back ***
Hogwarts, penultimo anno di scuola.
Lei camminava spedita lungo il corridoio ed era, stranamente,
da sola. I suoi passi riecheggiavano tra le pareti di marmo.
Una mano, dalla pelle diafana, spuntò da dietro una delle
imponenti colonne che costeggiavano quel dedalo di percorsi e l’attirò in una
nicchia fredda e stretta.
Stava per urlare quando la gemella di quella stessa mano gelida
le coprì la bocca.
Due occhi di ghiaccio la fissarono per un istante che sembrò
eterno, poi, prima che lei potesse reagire agitandosi, infuriandosi e
scalciando, come di certo immaginava avrebbe fatto, lui la baciò.
Non sapeva cosa aspettarsi da quel bacio. Forse un brivido,
forse una piccola scossa, o forse solo delusione. Quello che non aveva
previsto, a parte l’inevitabile primo momento d’eccitazione, per aver rubato un
frutto proibito, era che lei avrebbe ricambiato il bacio.
E se all’inizio le labbra erano serrate, piano piano si dischiusero
sulla sua bocca, come petali di un timido fiore primaverile, respirando lo
stesso alito d’incredulità.
Si staccarono dopo alcuni minuti, entrambi sorpresi per la
reazione dell’altro, entrambi confusi.
Nessuno dei due disse una parola.
La mano fredda lasciò andare la presa sul braccio della
ragazza e lei scappò via.
Da allora altre volte s’erano baciati. Altre volte s’erano
ritrovati stretti fra le braccia. Nessuno dei due disse mai una parola, chiese
mai una promessa.
Gli unici suoni che si potevano sentire, quando stavano
insieme, erano i baci e le carezze, la stoffa che cadeva per terra, il respiro
affannato, a volte una breve risata gutturale, sospiri lasciati andare nel
vento placido, reso caldo dal tepore dei loro corpi.
Entrambi erano consapevoli d’appartenere a due mondi
differenti ed entrambi sapevano che c’erano ostacoli insormontabili, per poter
anche solo sperare in un futuro insieme.
Solo una volta lui ruppe il silenzio.
< domani resta nella tua sala comune. Non andare in giro
per la scuola >
< perché? >
< tu fallo e basta >
Quella fu la loro ultima notte insieme.
Il giorno dopo ci fu l’incursione dei mangiamorte nella
scuola di magia più famosa di Londra.
***fine Flash back ***
Draco sospirò ridestandosi dal suo sogno ad occhi aperti.
Le fiamme stavano di nuovo languendo, quindi prese la “ Gazzetta del Profeta ”, che aveva
lasciato sul tavolino e non aveva nemmeno finito di leggere, e la gettò tra le
braci.
Quel gesto fece sì che il quotidiano si aprisse sulla pagina
della cronaca rosa ed un titolo a caratteri cubitali ed una foto del prescelto attirarono la sua attenzione.
Stando attento a non bruciarsi, recuperò la pagina
parzialmente arsa, quindi lesse solo le prime righe della didascalia che
accompagnava quella foto.
“ Harry Potter si sposa! Il bambino sopravvissuto ha chiesto
alla sua fidanzata, Cho Chang, l’onore i diventare
Harry stava per sposare Cho.
Quindi non stava con
lei. Lei non l’aveva sposato. Lei non era di un altro.
Ecco una buona ragione per lottare. Rivoleva il suo sogno!
Poteva ancora sperare in una
vita vera e non quel sopravvivere, che si lasciava scorrere addosso da diversi
anni.
Draco si buttò il mantello sulle spalle, quindi uscì di
corsa da Malfoy Manor.
Si fermò solo quando si trovò di fronte alla porta di casa sua.
Una casetta semplice ma dignitosa. Di quelle con i fiori
alla finestra, con la bicicletta appoggiata sul muro di fianco a casa e con il
cestino pieno di foglie autunnali, con vasi profumati di spezie lasciati in veranda, con
cespugli di rose selvatiche all'ingresso del vialetto. Dove ogni cosa sembrava fosse stata appoggiata lì
dal caso, ma che nell’insieme ti accoglieva con un caldo benvenuto.
Suonò il campanello, quindi rimase in attesa.
Era tardi, per cui ci vollero alcuni minuti prima di sentire
i passi leggeri sulle scale ed essere illuminato dalla luce di cortesia dell’ingresso.
Ginny aprì la porta con estremo stupore.
Si sarebbe aspettata chiunque, ma non lui.
Che cosa ci faceva Draco Malfoy sotto il portico di casa
sua a quell’ora della sera?
Come sempre non riuscì a dire una parola.
Troppo sorpresa
nell’essersi trovata davanti, tra tanta gente, proprio Lui.
Il suo amore impossibile, il suo amore mai confessato, mai
dichiarato e mai davvero dimenticato.
Rimase lì, in attesa che fosse il biondo
ed aristocratico uomo a rompere il silenzio ed a parlare per primo.
E la voce profonda, calda e suadente di lui non disattese le
sue aspettative
< questa sera non mi bastava sognarti! >
Lo so, lo so, sono la solita romanticona…ma non riuscirò mai
a vedere Ginny sposata a quella mezza-cartuccia di Potter, per non parlare di
Draco e Astoria…chi diavolo è Astoria? Da dove salta fuori ‘sta qui?!?!
Ora che mi sono attirata le ira e gli accidenti di chi
apprezza gli altri pairing spero in una Vostra opinione, commento, critica,
elogio e qualunque cosa vogliate dirmi!
Il vostro parere è sempre molto gradito!
Pis en lov (yuk!)
La sempre vostra (matta)
Frency70