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Autore: crazyhorse    10/01/2011    2 recensioni
Sulla Highway 89 a quell’ora del mattino l’unico rumore che si poteva udire era il rombo del motore della Chevrolet Impala nera del ’67 di Dean e Sam Whinchester.
Proseguivano indisturbati sulla highway deserta costeggiata da entrambe i lati da una fitta boscaglia, tuttavia nessuno dei due era tranquillo.
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione, Terza stagione
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I THOUGHT I'D SEEN EVERYTHING I THOUGHT I'D SEEN EVERYTHING (1)

Dopo aver lasciato Sam alla ricerca di tracce di qualche demone o spirito a forma di grosso cane, Dean, inveendo mentalmente contro Allison per lo scherzo che gli aveva fatto (che tra parentesi lui non trovava affatto divertente), si avviò alla biblioteca centrale di Afton. Non ebbe difficoltà a trovarla; parcheggiò l’Impala proprio di fianco alle scale e si diresse all’entrata.
Una volta raggiunto il bancone dell’impiegata ed accortosi che era vuoto, si guardò intorno cercandola e chiedendosi chi era stato l’imbecille che l’aveva chiamata “Biblioteca Centrale di Afton” dato che ad Afton c’era solo quella di biblioteca.
Cominciava a spazientirsi: non c’era traccia dell’impiegata da nessuna parte. Poi improvvisamente una voce squillante dietro di lui richiamò la sua attenzione:
-Buongiorno, cosa posso fare per te?-
Dean si girò di scatto e si trovò faccia a faccia con l’impiegata che, come suggeriva la targhetta che lei portava sul bavero della giacca , doveva chiamarsi Kelly; la squadrò come aveva fatto quella mattina con Allison: 1 metro e 70, circa 55 Kg, snella, gambe chilometriche, capelli biondi e mossi, occhi scuri e un sorriso enorme. Illuminandosi Dean le rispose immediatamente:
-Beh, Kelly, un sacco di cose..!- poi si ricompose, sfoderò il suo sorriso migliore, trasse di tasca il documento del giornalista Dean Brosnan e mostrandoglielo disse:
-Ehm, Dean Brosnan giornalista di Kemmerer, LINCOLN DAILY MIRROR. Avrei bisogno del tuo aiuto per fare delle ricerche storiche su questo meraviglio paese del Wyoming!-
-Oh- rispose lei ammirata -Che tipo di documenti storici stai cercando?- gli chiese.
-Direi quotidiani, tutti quelli che ci sono. Poi anche i censimenti se fosse possibile Kelly, per favore!-  rispose lui allargando ancora di più il suo sorriso.
-Certo! Vieni ti faccio vedere dove puoi metterti.- disse lei mentre usciva dal bancone e precedeva Dean nella sala di lettura.
Contro la parete nord c’erano tre computer, non proprio recentissimi ma comunque funzionanti, posti su tavoli spaziosi. Kelly fece accomodare Dean al tavolo centrale (quello più luminoso) e poi disse:
-Alcuni anni li abbiamo nel computer, ma quelli più vecchi sono solo su carta. Te li vado a prendere. Torno subito!- si voltò e, quasi svolazzando sul pavimento, si diresse verso una porta che diceva: MAGAZZINO.
Mentre aspettava Kelly con i quotidiani più vecchi, Dean accese il computer, cercò la sezione che gli interessava e cominciò a dare un’occhiata ai giornali più recenti.
Fu molto fortunato perché dopo soli 3 minuti la sua attenzione fu catturata da una notizia sulla morte di un certo Edward Carter nel 2007 in seguito ad un incidente stradale.
“Carter, Carter… Dove ho già sentito questo nome…?”
Dean stava pensando questo, quando Kelly, sempre svolazzando, riapparve spingendo un carrello con sopra 9 pesanti ed enormi volumi consunti.
-Oddio!- l’espressione del viso di lui  tradì un’evidente sconforto. Chiaramente Kelly se ne accorse, perché gli propose un aiuto:
-Lo so, qui i sistemi informatici non sono molto all’avanguardia! Vuoi una mano? Magari se mi dici cosa cerchi in particolare posso aiutarti!-
Dean si illuminò improvvisamente:
-Oh, magari grazie mille! Molto gentile- la ringraziò sfoderando nuovamente il suo sorriso migliore. Poi proseguì: -Vediamo…devo fare un pezzo sugli incidenti stradali….nelle località di montagna…una specie di statistica!- disse cercando di essere più il convincente possibile, ma nutrendo forti dubbi in merito alla riuscita dei suoi tentativi.
-Ohh- rispose Kelly ammirata fissandolo negli occhi azzurri. Poi proseguì: -Beh, vediamo…direi di partire dal 1940, sai prima di questa data le informazioni che abbiamo non sono molto affidabili…e anche dopo a dire la verità non sono particolarmente precise, ma magari ragionandoci un po’…- mentre parlava spostò un volume sul ripiano più in basso del carrello.
-Ne rimangono comunque 8!- disse Dean sprofondando nella sedia. Poi fu colpito da un’intuizione: -Aspetta! Senti Kelly, avete dei rapporti di polizia sugli incidenti stradali che avvengono fra ottobre e…diciamo febbraio di ogni anno?-
Lei lo guardò stupita: -Beh, questa sì che è una strana domanda! Fammi pensare dove possiamo cercare…dovrei avere da qualche parte i rendiconti delle spese del comando di polizia. Sai, alleghiamo tutti i rapporti dello stesso periodo, magari spulciando un pò qua e un pò là…-
-Fantastico!- disse Dean evidentemente rincuorato.
In due minuti Kelly fu di ritorno con un secondo carrello il cui carico, per fortuna, era minore di quello precedente.
-Ecco, vedi?-disse la ragazza a Dean mostrandogli come erano composti i faldoni dei rendiconti -i rapporti sono allegati fuori dai rendiconti, ma dentro ogni carpetta! Oh, scusa devo andare a rispondere al telefono!-
Mentre Kelly si allontanava Dean pensò con gioia che la persona che aveva ideato il sistema di archiviazione dei documenti non doveva essere la stessa che aveva dato il nome alla biblioteca!
Kelly si assentò per più di un’ora, fra telefonate e visitatori bisognosi della sua assistenza. Dean ne approfittò per studiare accuratamente i rapporti della polizia. Riuscì anche a stabilire un pattern molto particolare sull’andamento del numero degli incidenti mortali sulla Highway 89 fra Afton ed Aubum. Prese qualche appunto, fece qualche copia di alcuni rapporti in base alle date, e decise che era meglio parlarne con Sam quella sera.
Per farsi un’idea di cosa potesse aver interesse a far schiantare le persone fuori strada, prese il giornale del padre e cominciò a sfogliarlo. Passò in rassegna vari spiriti vendicatori e giustizieri, lupi mannari, vampiri, demoni, streghe che succhiano la vita dagli esseri umani, geni che si nutrono del sangue delle persone, ma nulla che gli permettesse di collegare gli incidenti a qualcosa di soprannaturale. Nelle ultime pagine, però, notò una sezione alla quale non aveva prestato molta attenzione prima di allora: “SPIRITI, DEMONI E LEGGENDE DEL VECCHIO CONTINENTE”. Dean cominciò a leggere particolarmente interessato dalla breve descrizione che suo padre aveva fatto di uno spirito, il gytrash(2), che si presentava sotto forma di animale (grosso cane per l’eattezza) e che aggrediva i forestieri nella vecchia Inghilterra. Avrebbe voluto che suo padre avesse scritto di più, per esempio come distruggerlo, ma dovette accontentarsi di queste poche informazioni.  
Quando Kelly fu di ritorno, lui aveva già tutti i dati che gli servivano e si era fatto un’idea più precisa di quello che sarebbe stato il compito suo e di Sam, quindi le disse:
-Beh, Kelly, grazie,  direi che ho tutto quello che mi serve!- aveva fretta di andare al motel per parlare tranquillamente con suo fratello.
-Oh, davvero?- Rispose lei con la voce colma di delusione.
-Sì…sì, ma sai mi devo fermare qualche giorno in città…quindi…-
Purtroppo, per la seconda volta quel giorno i suoi “tentativi di rimorchio” fallirono per cause non imputabili alla sua volontà: un tizio, uno con i brufoli, gli occhiali e l’aria profondamente antipatica, stava camminando e leggendo allo stesso tempo per cui finì dritto dritto contro il carrello che portava i volumi dei quotidiani, rovesciandolo a terra.
-Ehi sta un po’ attento!- lo rimproverò Dean.
Ma questi, senza neanche gurdarlo in faccia, si rialzò e se ne andò.
-Ma guarda un po’!!- poi, cavallerescamente, si chinò per aiutare Kelly a raccogliere gli sventurati libroni, ma si fermò improvvisamente:
-Aspetta un attimo!-
Prese il volume che cadendo si era aperto in corrispondenza di un articolo il cui titolo aveva catturato la sua attenzione: “AVVICENDAMENTO AL COMANDO DELLA CARTER TOOLS DI AFTON: ALLISON CARTER PRENDE IL POSTO DEL PADRE EDWARD TRAGICAMENTE SCOMPARSO”
-Santa...- disse Dean con un filo di voce -Ecco dove avevo già sentito questo nome!-
 -Si- disse Kelly -Che  brutta storia, povera Allison! Sua madre morta in un incendio quando lei aveva solo 6 mesi o giù di lì, praticamente non l’ha mai conosciuta. E suo padre che nel 2007 si va a schiantare contro un albero mentre tornava a casa!- era veramente dispiaciuta.
-Frea, frena!- Dean era sconcertato, un uragano di pensieri gli invasero la mente e voleva fare un pò di ordine: -Sua madre è morta che lei aveva 6 mesi in un incendio! Mer…accidenti! E dopo suo padre! Se ho capito bene la Carter Tools è importante nella vostra zona, vero?-
-Oh, sì è una delle aziende meccaniche più importanti nella contea!-
-Allora immagino che questi incidenti non siano passati inosservati, voglio dire..saranno stati diversi i giornali a parlarne!-
-Penso di sì. Aspetta prendo il volume relativo al 1981, l’anno della morte della madre di Allison.-
Dopo pochi secondi Kelly gli porse l’enorme volume e Dean cominciò a sfogliare le pagine ingiallite e rovinate dal tempo fino a che non trovò quello che stava cercando, e cioè un articolo di un quotidiano del 15 novembre 1981:
“SERENA CARTER MORTA IN UN INCENDIO DOMESTICO. LA FIGLIA MIRACOLOSAMENTE ILLESA: Serena Carter, moglie dell’imprenditore Edward di Afton, è morta ieri notte a causa di un incendio che si è sviluppato nella stanza della loro bambina, Allison, di appena 6 mesi. Grazie alla prontezza di riflessi del padre, quest’ultima è uscita illesa dalla tragedia. Le indagini sono ancora in corso, ma secondo fonti certe i vigili del fuoco non hanno nessun indizio che aiuti ad identificare le cause del rogo.”
-Wow!- fece lui senza parole.
-Già!- concordò Kelly.
-Senti posso fare una copia di questi articoli…per favore, Kelly?- chiese lui facendo ancora ricorso al suo sorriso.
-Beh, veramente…ma sì!- si convinse lei fissando gli occhi azzurrissimi di Dean.
-Grazie!-
Dean era decisamente eccitato, le sue sinapsi lavoravano a tutta velocità cercando di metabolizzare tutte le notizie che gli erano letteralmente precipitate addosso come una valanga nel corso del pomeriggio. “Chissà cosa dirà Sam!” pensava mentre salutava frettolosamente una Kelly delusa per l’appuntamento mancato e si dirigeva verso l’Impala per tornare al motel. Lungo il tragitto fu colpito da un pensiero:
“E se anche lei avesse dei….poteri come Sammy? Eppure è di due anni più grande di lui! Com’è possibile?”
Quando arrivò al Dreamland, si precipiò giù dalla macchina e subito dentro la stanza sua e di suo fratello: vuota!
“Dannazione!” Prese il cellulare e chiamò Sam: niente ricezione: “Dannazione!” ripetè nervosamente, aveva bisogno di parlare subito con suo fratello!
“OK, allora mi faccio una doccia, magari mi calmo!”
Mentre era sotto la doccia bollente, sentì che la porta della camera si apriva e la voce eccitata di Sam lo chiamava:
-Dean! Dean! Vieni fuori, accidenti!! Siamo stati assaliti da uno spirito-cane al ranch!-
Nella stanza, Sam ed Allison sentirono il rumore della doccia cessare e, dopo poco Dean uscì dal bagno….tutto bagnato con addosso solo un asciugamano striminzito attorno alla vita. Appena vide Allison vicino alla porta della camera lui schizzò nuovamente in bagno prendendosela con suo fratello:
-Accidenti Sam, non sei solo tu, dimmelo subito!! Che imbarazzo!-
Allison, che nel frattempo aveva assunto il colore non di un pomodoro, ma di un intero campo di pomodori, si lasciò cadere, sfiancata dagli eventi, su una sedia vicino al tavolo dove erano sparsi fogli, mappe di Afton e delle zone circostanti ed un libro fitto fitto di appunti scritti a mano.
Pochi secondi dopo Dean uscì dal bagno…asciutto e vestito, questa volta.
-Ok Sam, racconta- disse visibilmete imbarazzato e desideroso di cambiare argomento.
-Eravamo dentro la scuderia, quando la luce è andata via ed il locale è stato invaso da massicce manifestazioni di elettricità statica. Poi è comparso un grosso cane nero, davvero minaccioso credimi, che si muoveva in una specie di aura bianchissima e che puntava Allison, Dean era lì per lei!!- Sam era così agitato che non riusciva a stare fermo, continuava a camminare avanti e indietro per la stanza.
-Accidenti! Allora il cane nero conferma quello che ho ipotizzato dopo la mia visita in biblioteca, ma non capisco perché volesse Allison! Questo non quadra.- ragionò Dean pensieroso ad alta voce.
-Perché cos’hai scoperto in biblioteca?- chiese Sam ansioso.
-Ogni 6 anni si susseguono una serie di incidenti più o meno nello stesso punto della highway 89: a cavallo del confine nord di Afton. Non possono essere semplici incidenti, perché in quei periodi ce ne sono troppi. Secondo me il 90% di questi è provocato dal nostro spirito. E forse ho capito di cosa si tratta.-
-Cosa?- lo incalzò Sam sempre più ansioso.
-Un gytrash! Ho trovato un accenno sul giornale di papà, ma non c’è molto perché in effetti si pensa che sia arrivato dall’Europa con i primi emigranti inglesi. Guarda i dati che ho trovato in biblioteca: normalmente la media di incidenti mortali lungo la Highway 89 fra Afton ad Alpine è di circa 10 in un anno più che altro concentrati in inverso, ok? Poi ogni 6 anni in questo periodo e per circa due mesi il numero di incidenti si impenna: Sam, si parla di 50 incidenti mortali solo nell’area del confine nord di Afton per un totale di circa 80 vittime! L’ultima volta che è successo è stato nel 2007, ma sono riuscito a ricostruire  il pattern fino al 1943. Prima è difficile fare delle ipotesi perché il conto della popolazione veniva tenuto in modo troppo approssimato.- spiegò Dean tutto d'un fiato.
-Dean, ma che spirito è un gytrash, non l’ho mai sentito!- chiese Sam incuriosito.
-In effetti anche le informazioni di papà sono molto scarse. A parte le origine inglesi, dice solo che aggredisce i forestieri, coloro che non appartengono alla sua “zona di caccia”, forse approfitta del fatto che le vittime si sentono spaesate.-
A questo punto Dean si fermò esitando, ma poi proseguì: 
-E poi guarda cosa ho trovato fra i vecchi quotidiani.- e indicò uno dei tanti fogli sparsi sul tavolo.
Mentre leggeva, Sam sgranò gli occhi, trattenne il respiro e si sedette: -Oddio!!- disse alzando lo sguardo verso Allison.
-Già!!- rispose Dean, che però non aveva finito: -E non ho ancora finito!- continuò indicando un secondo articolo di giornale:
-Merda!- fu l’unica cosa che Sam riuscì a dire.
-Già!- ripetè Dean.
Allison, che fino a quel momento aveva ascoltato in silenzio, non ce la fece più; si alzò con impeto dalla sedia che si ribaltò per terra e gridò:
-BASTA!! Ehi, ci sono anche io qui nel caso non ve ne foste accorti!! Di cosa state parlando? Gytrash? Cos’è? Spiriti? Fantasmi? Ma siete impazziti? Chi diavolo siete voi??!!!- Era fuori di sé, aveva bisogno di aria fresca e voleva andare via di lì.
Stava per uscire dalla stanza, quando Sam cercò di fermarla:
-Ally aspetta….-
Lei si girò furiosa, lampi rabbiosi le saettavano negli occhi; incenerì Sam con uno sguardo e disse: -Non chiamarmi mai più così!!- e si voltò nuovamente verso la porta per uscire di corsa.

(1) "I Thought I'd Seen Everything" Adams/Kennedy/Lange 2008 Album "11"
(2) Il gytrash non l'ho inventato io, ma è uno spirito che fa veramente parte delle credenze popolari inglesi del 1800. Io personalmente ne sono venuta a conoscenza leggendo un libro decisamente sottovalutato, e cioè "JANE EYRE" di Charlotte Bronte.
  
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