Ron Weasley si stava grattando il naso nel tentativo di trovare un’ispirazione che avrebbe permesso al suo saggio di Pozioni di raggiungere la lunghezza desiderata: 30 centimetri anziché 17.

Se solo pensava che a 5 passi di distanza un pozzo di sapienza stava comodamente seduto a far nulla se non cucire berretti amorfi per elfi domestici, gli veniva una voglia spropositata di farsi completare il saggio per Piton ma...non poteva.

Questione d’orgoglio? Probabile.

O forse era solo perché Hermione aveva dichiarato di credere che sia lui che Harry fossero suoi amici per i vantaggi che comportava averla accanto durante lo svolgimento dei compiti.

Benchè Ron fosse sicuro che Herry volesse sul serio bene ad Hermione, al di là di tutti gli aiuti scolastici che lei era in grado di dare, non poteva comunque garantire per lui. Ma per se stesso si. E l’unico modo apparente per farlo era dimostrarle che per una settimana era benissimo in grado di andare avanti coi compiti senza di lei.

Erano passati solo due giorni da quando aveva accettato quella sfida, ed erano esattamente due giorni che Ron seriamente pensava di non farcela.

Proprio adesso per esempio, si sentiva demoralizzato come se tutti i Serpeverde fossero dietro di lui cantando a squarciagola “Perché Weasley è il nostro re!”.

Hermione si alzò rumorosamente e, per uno che si sta sforzando di terminare da solo un saggio di Pozioni per la prima volta in vita sua, anche molto, molto fastidiosamente.

-Si?- chiese Ron a denti stretti sollevando lo sguardo quando si accorse che Hermione gli si era piazzata davanti.

-Come procede Ronald?- chiese con voce altezzosamente squillante –Hai bisogno d’aiuto?-

-No, ci riesco da solo, ovviamente.- rispose tornando a dedicarsi alla pergamena.

Perché Weasley è il nostro re...

-Mh- Hermione fece spallucce –Strano che da circa un quarto d’ora non scirvi niente-

..ogni due ne manca tre...

-Lo stavo rileggendo, Hermione- rispose Ron mettendo molta enfasi nella parola “Hermione”, senza però saperne il perché. Ecco un'altra sua caratteristica: faceva cose senza senso.

-E ci vuole un quarto d’ora per rilegerre solo...- Hermione si avvicinò alla pergamena stringendo gli occhi -...solo 13 righe?-

...così noi cantiam perché...

-Non leggere quello che scrivo!- sbottò Ron indignato, cercando furiosamente nella sua testa degli argomenti per attaccare Hermione –Non cercare di copiarmi!-

PERCHE’ WEASLEY E’ IL NOSTRO RE!

Mentre ascoltava la risata sguaiata di Hermione, Ron si chiese se aveva mai detto qualcosa di più stupido e convenne con se stesso che no, non si era mai sentito dire una cretinata più grossa. Hermione Granger copiare un compito da lui, Ron Weasley?
Certo che aveva appena superato se stesso.
Certo che era proprio un re.
Arrotolò la pergamena furiosamente, e con veemenza la ripose nello zaino.

-Ti rendi...conto...di quello...che hai detto?- chiese Hermione battendo i pugni sul tavolo di quercia, apparentemente senza fiato per pronunciare altre parole.

-Almeno ti ho fatto ridere- rispose Ron aspro, voltandole le spalle diretto al dormitorio maschile, consapevole del fatto che la mattina successiva a Pozioni avrebbe rimediato una D.