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Autore: ISI    10/01/2011    1 recensioni
"Più lontano dei cerili leggeri, delle lievi alcioni dalle ali di viola che accarezzando i flutti, sul fior dell'onda, l'oceano immenso dal color del vino solcano, più lontano degli eleganti cigni, delle rondini ridenti aggiogate al cocchio d'oro della primavera si spinge costui, come migrando..." hip hop music
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il canto di nostalgia degli uccelli migratori




Più non mi reggon le membra , fanciulle dal canto soave,

dalla voce sonora. Oh, il cerilo, il cerilo io fossi,

che sopra il fiore dell'onda trasvola con le alcioni

sacro uccello colore di viola, sereno nel cuore.”


Alcmane.



Più lontano dei cerili leggeri, delle lievi alcioni dalle ali di viola che accarezzando i flutti, sul fior dell'onda, l'oceano immenso dal color del vino solcano, più lontano degli eleganti cigni, delle rondini ridenti aggiogate al cocchio d'oro della primavera si spinge costui, come migrando, ma un gelo segreto lo insegue, lo incalza veloce, lo scova, s'insinua sottile sotto le vesti, sotto la chiara pelle e a nulla vale il sole, a nulla il tepore della fiamma che lenta consuma il legno.


La sera, dalle spire di nuvole rade, giunge rapida, inumidisce le piume, appesantisce le ali, impone il riposo, il ristoro del cibo, la calma del sonno alla morte consanguineo e mentre la coscienza agonizza come sul ciglio dell'abisso nero il sole, si desta il ricordo del suo abbraccio; invero, ancora rimembrano le tue labbra il sapore della sua bocca.


Spira infine all'orizzonte il giorno; tutti, dall'usignolo al corvo, innalzano al cielo un vespro, un ultima voce di dolore, tutti piangendo la patria perduta, l'amante abbandonato a giacere solo in un nido di gelo e a Sherlock Holmes, al grande, all'infallibile, all'esule Sherlock Holmes di colpo sfugge vergognosa una lacrima quando triste si leva il canto di nostalgia degli uccelli migratori.


Ed un giorno, forse, torneremo a casa...




Era cominciato come un acquarello, come poco più di uno schizzo leggero ed è finito quasi come una tinta forte...

Un Holmes esule come un uccello migratore, come un cerilo che solchi le onde del mare, che si spinge avanti finché non giunge la sera, quando la nostalgia che l'ha incalzato fino a quel momento non riesce a vincerlo con il suo canto...

Forse un po' troppo romantico per la rigidità del personaggio in questione, ma forse in una situazione del genere una lacrima se la sarebbe permessa anche Doyle, chissà...


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