Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Lucrezia_    10/01/2011    1 recensioni
Oramai era da più di mezz'ora che mi giravo in quel letto d'albergo di Roma.La voglia di alzarsi non c'era ma quella di vivere era tornata.Vi racconto un pò di me sono un'impacciata,pigra ragazza romana di nome Alice,ho 17 anni e nella mia vita di momenti brutti ne ho passati tanti,ma è scappando da quella realtà tetra che son riuscita a incontrare l'amore e a raggiungere l'equilibrio.
Genere: Demenziale, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
AAAAAAA *sbadiglio* mi alzo e come ho sempre fatto appena sveglia vado in bagno,mi guardo allo specchio e scoppio in una risata assurda.Avevo tutti i capelli scompigliati e gli occhi appiccicati dal trucco che non avevo tolto del tutto la sera prima.Mi chiedevo davvero come potessi ancora sorridere,dove avessi trovato tutta la forza di reagire bhè forse in questi giorni è uscita fuori una parte di me che forse neanche io conoscevo.Aevo un viso gioioso,per una volta ero in santa pace con me stessa,come quando ti senti leggero,spensierato,cioè sai che tutto andrà bene perchè finalmente sei davvero tu a decidere per te stessa.Bhè credo che quella felicità sia anche dovuta al fatto che la sera stessa avrei preso l'aereo per milano e che solo la mattina dopo mi sarei ritrovata faccia afaccia con loro.Loro che hanno accompagnato ogni e dico ogni momento della mia vita,logicamente da quando li seguo Tokio Hotel.I miei pensieri furono interrotti dal suono della sveglia,stranamente mi svegliai prima della sveglia.La frenesia era troppa ed iniziai a fare le valige magari mi sarei soffermata più giorni a milano,ora non avevo più vincoli. ********* L'aereoporto era stracolmo di gente,tutti erano felici,o apparentemente felici,tutti erano in compagnia e io mi sentivo come un pesce fuor d'acqua.Mi accomodai in sala d'attesa e iniziai a guardare e a cercare di capire cosa davvero si nascondesse dietro quei volti apparentemente felici.Chissà com'è la felicità,cosa significa davvero sentirsi felici,avere persone che ti permettono di sentirti felice.Anche qui i miei pensieri fuorono interrotti ma questa volta era perchè il mio volo fu chiamato,salii in aereo,mi misi le cuffie e mi adattai tra le braccia di morfeo accompagnata da ''zoom into me''. **** Milano era davvero fantastica,luci,gente frenetica che camminava a paso spedito da tutte le parti,come se tu non esistessi e nessuno ti cagasse minimamente,ma non perchè non vogliano ,ma semplicemente perchè hanno già troppi problemi loro e non hanno il tempo materiale anche solo per fermarsi a guardarti.Adoravo quella situazione forse perchè era l'unica dove nessuno sarebbe mai riuscito a capire quanto stessi male in quel periodo.Immersa nei miei pensieri arrivai all'hotel ebbi giusto il tempo di posare i bagagli,poi subito una macchina venne a prendermi per portarmi,assieme ad altre modelle,alla location della sfilata.In poche ore riuscirono a truccarci tutte,ero vestita,entrai nel mio camerino spaventata,frenetica,era da più di 4 ore che aspettavo già pronta,pensavo che magari sarei invecchiata lì.Decisi di andare a fumarmi una sigaretta,e si avevo questo brutto vizio,ma mi rilassava,mi tranquillizzava.Prima di uscire dal camerino mi guardai allo specchio non sembravo neppure io.Avevo paura di uscire, e il solo pensiero di sfilare sulla stessa passerella dove pochi munuti dopo avrebbero sfilato Bill e Tom kaulitz,mi terrorizzava,ma io non avevo minimamente pensato a ciò che sarebbe potuto accadere oltre la passerella.Uscii decisa dal camerino,aprii la porta e sentii un tonfo,apendo la porta con troppa forza avevo urtato qualcuno,beene mi faccio riconoscere sempre io.Chiusi la porta e mi voltai,ragazzi e ragazze diventai rossa in 3 secondi,e si io avevo urtato Tom Kaulitz.Lui mi fissò,io sembravo una cretina.Restammo per circa 3 minuti a guardarci senza proferire parola mentre attorno a noi regnava il caos,gente che correva da una parte all'altra con vestiti e altri accessori tra le mani.Arrivò un uomo sulla quarantina, prese Tom per un braccio e lo portò via.Rimasi lì ferma sola,no anzi l'unica compagnia che mi era rimasta era quella della mia sigaretta che uscendo portai alle mie labbra.Ancora folgorata da tanta bellezza,finii la mia sigaretta sommersa dalle mie solite paranoie,che erano tornate a farmi visita.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Lucrezia_