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Autore: Kumiho    11/01/2011    2 recensioni
Io detesto il cielo del mio paese,non fa altro che piovere...
come un monito per ricordarmi quanto sono debole.
Ma è in quelle rare e brevi giornate di sole che credo di detestarlo ancora di più;perché ha lo stesso colore cristallino dei tuoi occhi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 1: First Day





Io detesto il cielo del mio paese,
non fa altro che piovere...
come un monito per ricordarmi quanto sono debole.

Ma è in quelle rare e brevi giornate di sole che credo di detestarlo ancora di più;
perché ha lo stesso colore cristallino dei tuoi occhi.

e la brezza d'autunno scorre lenta, deliziosamente gelida accompagnata dal tuo ricordo che scivola sui prati, sui monti e sulle città, accarezzando la mia pelle, la mia terra.

Ed anche quando continuassi a fingere di non accorgermi del tempo che passa, dei tuoi continui e adorabilmente sciocchi progressi.

Anche quando continuassi a fingere di non accorgermi di quanto sei cresciuto adeguatamente anche senza di me.

Anche se continuo ad illudermi di avere faccende più importanti da sbrigare pur di non voler confermare che, effettivamente, oggi è il 4 luglio.

Anche se mi illudo di poter odiarti...proprio perché non vi riesco appieno. 

Anche se so che non sei con me non posso fare altro che ringraziare Dio per ogni giorno in cui mi dona la certezza della tua felicità.






-Ho capito! Vuoi smetterla di ripetermi sempre le stesse cose?!-

Inghilterra avanzò con passo deciso sbattendo i piedi sul parquet più rumorosamente che poteva per non lasciare adito a dubbi sul fatto di essere in disaccordo ed ovviamente stufo su tutto ciò che, da quasi più di un'ora, continuava ad uscire dalla bocca di America.

-Tanto finisci sempre con lo scordarti qualsiasi cosa ti venga detta...e piantala! Vuoi sfondarmi il pavimento?!- Lo rimbeccò America alle sue spalle continuando a seguirlo imperterrito

-Chiudi quella fogna e sparisci! Posso arrivarci benissimo da solo alla mia camera da letto!- Sbraitò di rimando Inghilterra con un'occhiataccia

America si limitò ad osservarlo con aria scocciata e a limitare la loro vicinanza, lasciando ad Inghilterra una precedenza di qualche metro, per poi continuare a seguirlo.
Lo osservò avanzare velocemente attraverso il corridoio, cadenzando i propri passi, o meglio le proprie falcate, con un ridicolo scattare avanti indietro delle braccia lungo i fianchi, al ritmo di “God save the Queen” poteva quasi somigliare ad una sua parata militare.
Quando poi s'arrestò improvvisamente, davanti alla penultima porta a sinistra, e sbattè il piede destro a terra, America fu quasi sorpreso di non vederlo scattare sull'attenti.

-Sono arrivato- Ringhiò Inghilterra col tono simile a quello di chi sottolinea un'ovvietà nota a tutti, tranne ovviamente a chi in quel momento lo sta ascoltando.
America, titubante sul fatto di decidere se rispondergli o no, come se poi ci fosse da rispondere qualcosa, si limitò a biascicare un sarcastico “-che bravo...-” alle sue spalle

-Ora puoi andartene no?!- Chiese Inghilterra stringendo i denti, tentando di ignorare il commento precedente

America lo guardò per un attimo infilandosi le mani in tasca poi, lentamente fece dietro front.

-La cena è alle otto- Gli ripetè aspettandosi, fremente, un commento acido che non tardò ad arrivare

-Ho capito!!!- Sbraitò Inghilterra alle sue spalle, pentendosi all'istante di non essere sgusciato dentro la sua stanza appena raggiunta.
Afferrò il pomello d'ottone e con frenesia, dettata probabilmente dall'astio, lo girò energicamente aprendo la porta di scatto.

-Inghilterra...- La voce di America lo costrinse a voltarsi nuovamente e a rimandare, per l'ennesima volta, il suo ingresso nella stanza e di conseguenza la poca tranquillità che gli rimaneva da godersi prima della cena pressappoco imminente.

- Che vuoi!?- Brontolò aspettandosi un'altra delle mille precisazioni già ripetutogli fino allo sfinimento

-Sono contento che sei venuto-

-...-

-America...-

-mmh...-

-Stai dritto con la schiena quando cammini.-

Inghilterra chiuse la porta dolcemente alle sue spalle e sorrise, ed America, raddrizzando le spalle, fece lo stesso.


  
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