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Autore: Natalja_Aljona    11/01/2011    2 recensioni
"Born a poor young country boy, Mother Nature's son
All day long I'm sitting singing songs for everyone
Sit beside a mountain stream, see her waters rise
Listen to the pretty sound of music as she flies"

Lennon Johns è un ragazzo di quattordici anni, che vive a Dublino con i suoi genitori e sua sorella e sogna di diventare un grande chitarrista, come George Harrison, o come John Lennon, suo quasi omonimo.
Un giorno, però, a casa sua arriverà suo cugino Shane, dal Dakota, spedito in esilio a Dublino per aver speso tutti i risparmi per comprare Rubber Soul.
Shane è l'idolo di Lennon, per essere stato a un concerto dei Beatles nel 1965...e, grazie a lui, scoprirà cose inaspettate sulla sua domestica, una certa Lucie East.
Cose che si ricollegheranno presto anche a Liverpool...e potrebbero portarlo proprio davanti ai suoi Miti...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Have you seen your cousin, Lennon, standing in the shadow?


Shane si fece rigirare le partiture tra le mani, pensieroso.

Len era ancora sul balcone con Matilde Ginevra e sembrava non avere nessuna voglia di rientrare.

D'altra parte, non poteva certo biasimarlo.

La cosa, però, stava cominciando a diventare, almeno per lui, snervante.


Len si sarà anche innamorato-anche se è presto per dirlo- va bene, sono contento per lui...ma non può continuare a ignorarmi così! Ne tantomeno ignorare la band...”



Da quando aveva visto Matilde Ginevra, infatti, negli occhi del suo cuginetto era spuntata una luce facilmente paragonabile a quella di un baccalà trotterellante per l'oceano, qualche secondo prima di venire sventrato dall'elica di una nave.

Che razza di paragone.



Richard e Brian se ne erano andati, così Shane era rimasto solo, su quel divano, con la chitarra di Len tra le braccia e lo sguardo perso nel vuoto.

Seduta a poca distanza da lui, Lucrezia spolverava con aria sognante una foto di Brian Jones, probabilmente presa da una rivista, ma incorniciata e mantenuta nello stesso modo e con la stessa gelosia con cui si mantengono le foto di un matrimonio o, per chi, come Len e Lucrezia, aveva un nonno ex-militare dell'esercito, le foto del nonno in divisa.

Solo che adesso, le foto di nonno Rob, pietosamente sfilate dalla cornice per fare posto ai Rolling Stones, giacevano in un album -solitario come lui- abbandonato in disparte su un tavolino.

Povero nonno Rob.



Shane immaginò uno slogan pubblicitario

Johns in Love. Unitevi a noi, che è primavera!”



Prese in mano la foto di nonno Rob e iniziò a fissarla, in cerca di ispirazione.

Chiuse gli occhi e quando li riaprì al posto di nonno Rob, nella divisa di militare dell'esercito irlandese, c'era un arzillo vecchietto in toga bianca, con tanto di fucile caricato a cicuta.

Shane sobbalzò.

-Socrate?!

Scosse con decisione la testa, non avendo la benchè minima intenzione di prestare qualsiasi forma di considerazione a quel cicutomane del 400 a.C.

Ancora scosso per la visione, optò per gettare uno sguardo alle tendine del balcone, disgraziatamente opache.

Ma lo vedeva comunque, Len, eccome se lo vedeva!

Stolto d'un quattordicenne, cugino snaturato... No, questo non era vero.

-Guardalo, Lucrezia, guardalo! Non ti sembra un... bah. Stupido merluzzo!-

Lucrezia annuì, tornando a spolverare la foto del suo amato Brian Jones, a cui, per i continui baci, stava iniziando a scolorirsi il naso.

-Lu'? Mi stai seguendo?-

La ragazzina alzò lo sguardo, confusa.

Stava parlando con lei?

-Ma certo, Shane! Vedi, anche Bry ti capisce!-

-Magra consolazione...-

-Ma certo che è magro! E' magrissimo, il mio Bry! Al contrario di Len- Lucrezia lanciò un'occhiataccia alle grandi tende a righe bianche e nere che oscuravano la porta a vetri della terrazza, in cui si presumeva-se non era già caduto- si trovasse ancora Len.

Nella mente di Shane aveva cominciato a farsi spazio un dubbio.

-Lucrezia-

La ragazzina fece un salto, facendo sobbalzare anche la foto del biondo Jones.

-Presente!-

Shane scosse la testa, sospirando.

-Tu mi stai ascoltando, vero? Sai di cosa stai parlando?-

-Ehm...non stai parlando di lui, vero?-

-E no che non sto parlando di Brian, cavolo!- Shane sbattè violentemente una mano sul tavolino, facendo sobbalzare nonno Rob.

Lucrezia abbassò lo sguardo.

-Scusa... Non capisco...ce l'hai con lui?-

-Cosa vuoi che abbia contro il tuo Jones! Tuo fratello, Lu', E' tuo fratello!

Lo so che è mio fratello!” avrebbe voluto rispondergli, ma si trattenne.

Shane sembrava particolarmente suscettibile, quel pomeriggio, lo si capiva anche dal nervosismo con cui continuava a colpire le corde della chitarra con il plettro.

-Shane...che stai facendo? E' la chitarra di Len!-

-E allora?! Sto suonando!-

-Shane...la stai distruggendo-

A quelle parole, Shane si calmò.

Si sistemò più comodamente la chitarra sulle gambe e rivolse a Lucrezia un sorriso accondiscendente.

-Forse hai ragione. Dai, proverò a suonare una nuova canzone-

Lucrezia gli rivolse uno sguardo abbastanza stranito, ma non proferì parola.

Se suo fratello era strano, pensava, suo cugino lo era, se possibile, anche più di lui.

Ma entrambi, per quando diversi, avevano quel legame indissolubile con la musica che li rendiva molto più simili di quanto lei stessa potesse immaginare.

E lei, anche se non l'avrebbe ammesso facilmente, li adorava entrambi.

Lucrezia aveva percepito quel legame, e anche l'irritazione di Shane.

Ma non era stata l'unica.


-Stupido merluzzo- ripetè il cugino americano, pieno di irritazione nei confronti di Len.

Poco lontano, sul tavolino, un Socrate travestito da merluzzo si stava scatenando in una notevole improvvisazione di lap-dance, fino a quando la foto di Mick Jagger non gli si parò davanti scuotendo la testa, iniziando a ballare a tempo di “Start me up”.

Era un classico, ormai.

-Non ci siamo, So'-

Socrate lo seguiva goffamente.

Ma che avevano in mente,

-Sembri un coniglio, So'- mormorò Shane, piatto.

-Screanzato!- strillò il filoso incrociando le braccia al petto, offeso.

Shane scosse la testa, l'ispirazione era proprio quello che gli mancava, ed era , per ironia della sorte, la cosa più importante...


-E invece ce l'ho- esclamò a un certo punto, facendo sobbalzare Lucrezia.

-Che cosa?!-

-Ma certo! Lennon è un merluzzo, ecco cos'è! E quella Minerva Vanesia non mi sta nemmeno un po' simpatica!- rimuginò.

Poi si voltò verso la cuginetta bionda, con un gran sorriso. Un sorriso da far girare la testa, in effetti.

Un sorriso da Brian Jones.

-La canzone. La prima canzone degli Shane a Light!-

Imbracciò la chitarra con lo sguardo dolcissimo di un musicista ispirato, maledettamente ispirato, e suonò.


Down and down he goes, our Lennon Johns...

but tomorrow may rain, so the cod follows the girl


Lucrezia sorrideva, sorrideva e il suo sorriso sembrava volerle bucare le guance da un momento all'altro.

Sorrideva e impallidiva. Accicaspiterina. Bel problema. Come trovare le parole?

-Ehm...Shanny? Sai, assomiglia leggermente...ma non tanto, eh! Insomma...mi sembra di averla già sentita-

Il biondo chitarrista scosse la chioma, per niente colpito dall'osservazione della sagace-molto- ragazzina.

-Naah...impossibile! It's made in Shanny!-

-Oh, d'accordo... Come preferisci, Shane-


Mentre Shane suonava e cantava, Lucrezia contemplava Brian Jones e Len Matilde Ginevra, un certo filosofo greco di molti, davvero molti anni fa, aveva premuto il pulsante di accensione di una strana-davvero strana!- scatola non identificata.


-Ehiii! Funziona! EUREKA!-


Passarono alcuni secondi, e un guizzo attraversò gli occhietti scintillanti del filosofo.


Un passaggio per un altro mondo? Forse...per il regno di Ade?


Oh, no, not me, I'm a man of repute!


-Non voglio, non voglio, sono ancora giovane! Platoneee!-


Poi vide vorticare un'inquietante ammasso d'acqua grigia.


Girava sempre più veloce, sempre più veloce, sempre di più...


Socrate indietreggiò.


Era tutto finito? Davvero?


Quindi sollevò leggermente i lembi del chitone e, rapido come una freccia di Eros nel cuore di una bella greca, si avviò verso l'uscita del bagno.



EUREKA!

Ho aggiornato!! Visto che ce l'ho fatta, visto, visto?!

Ok, ricapitoliamo, con calma.

Ho aggiornato, ho aggiornato, ho aggiornato!

Ve l'avevo detto che ce l'avrei fatta, prima o poi.

Piccola puntualizzazione: non sono proprio sicurissima che nel '68 avessero già inventato gli sciacquoni-non lo sono affatto-, ma mi piaceva troppo la scena... Quindi, daaai, chiudiamo un occhio! Anche due, eh! XD

E poi, beh, ammettiamolo, qui la citazione dei Genesis ci stava! La mia adorata “Battle of Epping Forest”...aaah! XD

Anche se, in effetti, povero Socratino...

E Shanny è geloso, Shanny è geloso di Lenny!! Ma chissà, forse presto capiterà qualcosa di bello anche per lui...


E adesso rispondiamo alle recensioni!


Zazar: Eggiàggià(nuova parola!)...il nostro So' è proprio un grande!! Che uomo, che uomo...peccato per l'età! XD

E Paolino...beh, Paolino lo conosciamo. E' chel che l'è! ;) Tutti, in Grecia, bevono cicuta sprint, non lo sapevi? Prova a chiederne un bicchiere a So'...(no, Socrate, non ti sto facendo pubblicità!) xD


Marty: Aallora, il Codice praticamente è un documento che si tramandano gli Este(la famiglia di Lucie, la domestica di Shane in America) di generazione in generazione, ma nessuno ne conosce il contenuto... Però, però, sembra che questa Lucie, un tempo, abbia conosciuto un certo ragazzo figlio di un certo Harold, che per lei era come uno zio... Matilde Ginevra, invece, è giunta ai Beatles conoscendo Mo', quando ancora non era che una ragazzina di strada... In realtà lei è la sorella di Lucie, ma solo da parte di madre, e pare essere la figlia di un certo Bungalow Bill, soldato amico di Ettore, il padre di Lucie (morto in battaglia durante la Seconda Guerra Mondiale)....e Lenny è abbastanza(che razza di eufemismo...) innamorato di lei.. Socrate vuole essere un po' il “Cupido” della situazione(anche se io preferisco chiamarlo Eros...ma son dettagli! xD), e dovrebbe anche essere un'allucinazione di Len e Shane, ma... chi lo dice, che è solo un'allucinazione?? Sì, sì, lo so, è peggio di Beautiful. Mi dispiace, è più forte di me macchinare intrighi! XD Ma poi vedrai che si scoprirà tutto...prima o poi...*fischietta*

Rispondendo alla tua recensione sull'ultimo capitolo di “All come to look for America”...beh, mi sa che al Classico ci sono proprio destinata... Lo so che è una mezza condanna a morte (me l'hanno detto TUTTI i miei compagni di classe e pure alcuni prof...), ma d'altra parte è l'unico liceo che sarei in grado di fare, nonchè l'unico che mi interessa veramente... Le materie letterarie sono la mia ancora di salvezza! E poi amo scrivere più di me stessa, quindi mi dicono tutti che è quello giusto per me... Latino l'abbiamo già cominciato a scuola-come corso pomeridiano, però-, mentre per quanto riguarda il Greco...oddio, io ho una passione quasi innaturale per la Grecia da quando avevo circa 9 anni e poi...*sempre fischiettando* non lo sanno ancora molte persone, perchè il manicomio è fuori città e mi scoccerebbe andarci, ma...a me piacerebbe taaanto, oltre a diventare giornalista (e scrittrice, e sposare George, etc, etc.)...sarò rapida come un ago nella safena (bel paragone, proprio!)...tradurre greco antico e parlare greco moderno! Ok, ho detto tutto, so che un giorno vorrò non averlo mai detto, ma...insomma, mi piacerebbe! Già sto cominciando ad assillare mio papà -che era bravino- per imparare qualche parolina...e so già scrivere “George” in greco! Γεώργιος , vero? Oddio, scusa per la spataffiata...xD Vabbè, insomma, confessioni a parte, spero che ti sia piaciuto il capitolo!


Thief: Ta da da dan...sorpresa! Visto che ho aggiornato anche questa?? xD In effetti, Platone che legge dell'altro George e della Canalis ce lo vedevo proprio...ma davvero xD E Isaac, beh, che dire, ha il suo fascino! Ah, noi ragazze del 2010(2011, anzi), che vediamo-nostro malgrado- Valerio Scanu e Justin Bieber alla televisione e sognamo i grandi filosofi greci...e non solo! Però, ammettilo, i più fascinosi di tutti erano Ettore di Troia e Aiace Telamonio! Basta, basta, è bene che la smetta...xD


The: L'Antica Grecia è la mia passione segreta...ma nemmeno tanto segreta, eh! Avevo nove anni quando ho cominciato! XD Socrate è uno di quelli che ha lasciato il segno...e si vede! ;) Lui si che è un vero uomo, al contrario di certi quattro inglesini...ehm ehm...non dico altro xD

Ultima grande notizia... Sto scrivendo il quarantasettesimo capitolo di If I Needed Someone, dove torneranno Annie, Jules, nonchè Georgino Jr/Piccolo Satana... è questione di giorni! ;)


A prestissimo(tesi su Mazzini permettendo),


Marty Harrison

  
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