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Autore: Joseph Bell    11/01/2011    1 recensioni
Una volta si riteneva che lavorare in banca fosse un mestiere tranquillo, sicuro e senza rischi. Samuel Donovan potrebbe non essere d’accordo. Tra cassette di sicurezza, bombardamenti della Luftwaffe, intrighi internazionali e nobiluomini eccentrici, un giovane impiegato di banca inglese e la sua amata moglie scoprono cosa è accaduto a Sherlock Holmes durante il cosiddetto Hiatus. Dimenticate le Reichenbach e preparatevi a viaggiare, parecchio.
Note dell’Autore: prima di qualsiasi cosa debbo ringraziare miss Bellis, senza di lei questa opera non sarebbe mai nata. Poi debbo precisare che quella che andrete a leggere è un’opera di fantasia liberamente ispirata ai personaggi di Sir Arthur Conan Doyle. Ogni altro personaggio, luogo o situazione è frutto della fantasia di chi scrive.
Tutti i personaggi realmente esistiti citati nel racconto non hanno mai preso parte a colpi di stato, distribuzione su larga scala di sostanze stupefacenti o sovvertimenti di governi legittimi. Solamente miss Bellis ed io, alle volte, ci dilettiamo a sovvertire il vassoio del tè procurando tanto rumore ed un congruo numero di cocci rotti. Per pura curiosità, chi fosse interessato agli eventi legati al crack della Banca Romana può consultare la pagina apposita di Wikipedia.
Buona lettura.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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PREMESSA

 

Clapham, 25 luglio 1970.

 

Con la presente dichiaro che le informazioni contenute in questo manoscritto sono state tratte dai documenti custoditi nella cassetta di sicurezza del dottor John Hamish Watson presso la filiale di Lombard street della Banca di Londra, ergo, in qualità di mero trascrittore, declino ogni responsabilità per eventuali danni morali che la divulgazione di questo manoscritto potrà causare. Dichiaro altresì essere trascorsi da oggi il termine di anni trenta dalla pubblicazione delle volontà testamentarie del dottor John Hamish Watson.

Preciso che nel 1940, in qualità di impiegato della Banca di Londra, presenziai all’ apertura del vano di sicurezza che il dottore aveva presso il nostro Istituto. L’operazione di apertura forzata si rese necessaria in quanto trascorsi i termini di legge per reclamare la proprietà del contenuto del mezzo di custodia. Secondo le Norme correnti, infatti, in assenza di reclamo, le proprietà contenute nei mezziforti dati in concessione, passano de plano all’ Istituto che eroga il servizio, trascorso il termine di dieci anni dalla data del decesso del concessionario.

Certamente alcuni maligni potranno obiettare che io mi sia impossessato abusivamente dei documenti del defunto dottor Watson, ma per fugare ogni dubbio in merito a ciò, accludo copia del verbale d’apertura della cassetta di sicurezza, da cui si evince chiaramente che la proprietà dei manoscritti del dottor John Hamish Watson è esclusivamente mia.

 

In Fede,

                                                                                                               Samuel Donovan

 

 

 

 

 

ROYAL BANK OF LONDON

 

29, Lombard Street

 

 

Ufficio della tesoreria e delle custodie.

 

OGGETTO: verbale di apertura forzata del mezzo di custodia n° 24585620

 

In data 25 luglio 1940 alle ore 1 e 40 post meridiane, trascorsi i termini di legge, come da regolamento interno dell’Istituto ed in assenza di reclami da parte degli aventi diritto, si procede all’apertura forzata della cassetta di sicurezza n° 24585620 data in concessione al dottor John Hamish Watson il 12 dicembre 1901.

 

Presente il sottoscritto, notaio, Dott. Harold Norman Obwegner,

Presente il direttore dell’Istituto, Sir David Galwert,

Presente il Capo Cassiere, Signor Robert Thornam,

Presente il commesso del caveau, Signor Samuel Donovan,

Presente il tecnico autorizzato della Harland & Kolln, Signor Stephen Pyne.

 

Alle ore 1 e 50 post meridiane si incarica il signor Stephen Pyne, tecnico della ditta costruttrice del caveau, Harland & Kolln, di procedere alla apertura del mezzo di custodia.

 

Alle ore 2 e 30 post meridiane si incarica il signor Donovan di  procedere all’ ispezione del contenuto della cassetta di sicurezza in oggetto. Di seguito si riporta quanto rinvenuto:

 

n°1 scatola metallica con etichetta recante la dicitura “John Hamish Watson, 5° reggimento fucilieri Northumberland”, contenente molteplici manoscritti stenografati.

 

n°2 plico chiuso con tre sigilli in ceralacca, senza iscrizioni.

 

Il signor Donovan viene incaricato dell’apertura del plico di cui al secondo punto in elenco. Detto plico contiene un fascio di cinque fogli di carta in formato da lettera autografo del dottor John Hamish Watson, legate insieme da una fettuccia. Da rilevare che il frontespizio del fascicolo reca le seguenti parole:

 

“Londra, 26 giugno 1930

Io, John Hamish Watson in perfetta capacità di intendere e volere, non avendo prole ed essendo prossimo alla fine dei miei giorni, lascio la proprietà integrale di quanto contenuto nella cassetta di sicurezza n° 24585620 della Banca di Londra a colui che aprirà il plico che contiene queste carte, vincolandolo a non pubblicare nessuna delle informazioni che rinverrà prima del termine di trenta anni dalla data di apertura del plico.

John H. Watson”

 

Preso atto di quanto sopra, stante il nulla osta del direttore d’Istituto e del Capo Cassiere, si consegna il contenuto della cassetta n° 24585620 al signor Samuel Donovan, che risulta esserne, a norma di Legge, il nuovo proprietario.

Si chiude il verbale, con le firme dei presenti, alle ore 3 e 25 post meridiane del giorno 25 luglio 1940.

 

Per garanzia di Legge,

Harold Norman Obwegner


  
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