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Autore: Sonoqui87    11/01/2011    2 recensioni
Una piccola mia pazzia, ascoltando la meravigliosa cumparsita.
E' attrazione allo stato puro che non può essere contrastata.
Per una sola notte, il resto sparisce, ed entrambi lo sanno.
Come la favola di Cenerentola.
Si concedono quel ballo, un ballo infinito.
Spero vi piaccia un pochino ^^
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Tango

 

 

 

 

 

Le luci si abbassano, creando un alone oscuro attorno al tuo corpo seminudo.

La musica parte, rapisce, incanta, come solamente tu sai fare.

Tutto attorno a te sparisce, diventa solamente un lontano rumore bianco che sbiadisce con l'avanzare del ritmo che riesce a travolgerti sorprendentemente.

Quasi sensazionale, è l'effetto che fai sulle persone che ti osservano senza fiato anche solo per respirare.

I tuoi lunghi riccioli bruni sono legati in alto, da una rosa rossa, e ricadono morbidi sulle tue spalle nude.

La tua pelle lattea brilla sinistra sotto queste luci psicadeliche e gli altri non possono fare a meno che desiderare toccarla.

La cumparsita parte, con sensualità sconosciuta ai più.

Ti giri, lasciando intravedere i tuoi occhi color nocciola che coperti da lunga e folte ciglia scure celano segreti intimi.

Ti fai avanti, mi vieni incontro, il tuo profumo mi travolge.

Ti avvolgo un braccio attorno i fianchi, stringendoti a me.

Il tuo seno aderisce perfettamente al mio torace, una gamba ancorata al terreno ed un altra issata al mio fianco, lasci che lo spacco si alzi, che la tua gamba si mostri.

Una giravolta, la gonna si alza, trattenendoti per le braccia ti faccio fare un piccolo caschè, lasciando poi che le mie labbra combacino alle tue.

Nulla di più esotico, ammetto.

Mi stacco improvvisamente, seguendo nuovamente la musica.

Ho il rosso del tuo rossetto sulle labbra, ma lo ignoro.

Mi piace avere un segno di te su di me.

Sesso allo stato puro.

Mi allontani, indietreggi nuovamente, sorridi con fare lupesco.

Muovi le spalle con sensualità, mi attrai quasi con libidine, i fianchi seguono il movimento perverso delle gambe.

Giochiamo, non è vero?

Però ci piace così, solamente facendoci del male ci sappiamo desiderare.

Ti riavvicini a me, ti stringo al mio petto, senza volerti lasciar andare via.

Ma tu sei troppo cattiva, irrequieta, ribelle, per star ferma un secondo.

I tuoi tacchi ticchettano sul pavimento di parquet, producono uno strano rumore simile al pendolo della morte.

Ti faccio volteggiare ancora, il tuo profumo riesce ad entrarmi dentro, senza più lasciarmi.

Non siamo noi a ballare, questa sera.

Ma sono i nostri corpi, che da troppo si desiderano.

Ti guardi attorno, lussuriosa.

Andiamo, penso ticchettando con il piede sul pavimento.

Ti prendo per i fianchi ed affondo le dita nella carne sensibile, godendone immensamente.

Cazzo, mai sentito nulla di così sensazionale.

A pochi centimetri da me, il tuo respiro può fungersi con il mio, il tuo corpo lasciare sul mio un impronta indelebile.

Ti muovi come pochi sanno fare.

Ti accarezzo, sinuoso.

Conoscevo ogni tuo respiro, ogni tuo gesto, ciò che pensi, che dici, che ami...

Eppure quando credo di sapere tutti di te...

In quell'attimo tu diventi un'altra, e poi un'altra, un'altra ancora...

Forse non riuscirò mai a capirti davvero, ma so che per te, il mio cuore non smetterà mai di battere*

Tutto attorno a lei si dipingeva di rosso cupo, come la passione, nero lurido, come lo sporco della sua anima, bianco come il candore del suo corpo.

Una tentazione perversa.

Ma come uno scrittore famoso scrisse l'unico modo per resistere alle tentazioni... è cedervi.

Sarei morto, tra le sue braccia.

Per mai più rinascere, per non rivedere il suo volto.

Per non cedere di nuovo dinnanzi a tale magnificenza.

Non c'era nulla che ci accomunava.

Eppure quella era l'unica cosa che ci teneva vicini.

Un unica passione che risucchiava tutto in un buco nero.

Entrambi travolti dall'erotico sentimento che trasmetteva quella musica.

Nessuno dei due avrebbe smesso di ballare quella notte.

No, avrebbero ballato all'infinito.

Finchè il cielo non si sarebbe squarciato, l'Inferno non avrebbe aperto le sue porte...

Fino a farsi mancare il fiato.


   
 
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