Parte ventunesima
{Kathy sapeva di dover
morire… }
Il silenzio accoglie le parole di Angel, sono tutti troppo commossi
per poter dire qualcosa. Tutti tranne Connor, che non riesci a star fermo.
Alzandosi prende Alice per mano, e con lei, si siede accanto al padre sul masso.
Ha bisogno di sentirlo vicino. Può
vedere meglio anche gli occhi di Buffy adesso e non gli sfugge la sua emozione.
“Avevi una sorella che ti voleva bene, papà. Questo è bellissimo.” Angel si
sposta per far spazio e portando la mano sul retro del masso chiude l’apertura
circolare. Adesso non è più necessario tenerla aperta. Sorride a suo figlio. “Si
Connor, è vero. Ora mi rendo contro di quanto la vita sia stata generosa con me”
{Fra me e mia sorella,
nonostante lei avesse dieci anni di meno, c’era un bella intesa. Anche io
confidavo a lei i miei pensieri e vi assicuro che spesso era molto più matura di
me. Il nostro era un legame forte …e credo di aver sempre saputo che lei fosse
anche un po’ sensitiva. Ma a quei tempi chi aveva “il dono della vista” non era
certo ben voluto. Le “sensitive” erano chiamate “streghe” allora, e si pensava
che avessero un legame con il diavolo. Quell’ultima sera …proprio qui, seduti su
questo strano sedile, tutto ad un tratto si è intristita …e ha …mi ha chiesto…
ha portato fuori dalle gonne il suo portagioie
e…}
Angel interrompe il racconto sentendo la risatina sommessa di Buffy
e ride anche lui adesso “Si, si, avresti dovuto vederla… sotto le gonne
nascondeva di tutto, ma proprio di tutto …era davvero una piccola peste …e
nostra madre aveva un bel da fare con lei, sempre a ripeterle che a volte si
comportava come un maschiaccio… ma anche mia madre era una rivoluzionaria a modo
suo e alla fine lasciava che lei fosse libera... si fidava, era molto matura per
la sua età”
Anche Connor sorride con tenerezza a questa giovane zia che non
conoscerà mai. La sua descrizione non lo sorprende affatto …e pensa che “questa cosa di essere un po’ ribelli e
insofferenti alle regole” deve essere una tara di famiglia. Ora vuole sapere
cosa è successo alla piccola Kathy nelle sue ultime ora di vita “...e poi? cosa ti ha
detto?”
{mi ha detto che qualcosa di lei doveva
sopravviverle. Ha parlato della sua morte con una tale naturalezza che mi ha
fatto infuriare. Ricordo che le ho urlato contro perché… perché sentivo che
aveva ragione …e le sue parole mi spaventarono più di quanto non volessi. Sfilò
il suo anello claddagh dal dito e anche l’altro, quello che portava al collo e
lo mise dentro il portagioie insieme ad altri oggetti. Chiuse con cura la
serratura dando a me la chiave e poi lo nascose lì dentro. Mi disse che a lei il
claddagh non sarebbe più servito, che lei non avrebbe vissuto così a lungo da…
da poter conoscere l’amore. Mi infuria così tanto con lei che… gli dissi di
smetterla con questi discorsi stupidi e le ricordai che c’era quel giovane che
le stava dietro da un po’ e che sembrava davvero innamorato e che… ricordo che
la sua risposta ebbe il potere di farmi sorridere, anche in un momento come
quello “chi? Nioclás? ma per favore Liam, quello è stupido come una capra, e puzza
anche come una capra …e tu sei più stupido di lui, se pensi che gli permetta di
avvicinarsi a me …e finiscila di scegliermi possibili mariti, so farlo da
me”}
Le risate di Connor, Alice e Buffy interrompono ancora i suoi
ricordi “si, aveva la ribellione in corpo …era, lei era libera. Se dovessi
definirla con una parola, questa è quella giusta. Libera” Buffy ridacchia
dicendogli “beh aveva ragione, se è vero che sceglievi i suoi fidanzati” Angel,
un po’ a disagio, tenta di giustificarsi “erano altri tempi, Buffy” – “lo so,
scherzavo”
{prima di riporre i due
claddagh nel portagioie, lei mi fece promettere una cosa …e io non potei fare
altro che assecondare la sua richiesta. Chiuse i due anelli dentro un panno di
lino, scrisse qualcosa su un foglietto e poi legò il tutto con un nastrino di
raso bianco. “Li affido a te, Liam” Promisi che non avrei dimenticato e mi
consegnò la chiave. Io dimenticai invece.}
“Non tu, papà. Fu Liam a fare quella promessa e Liam morì subito
dopo, come avrebbe potuto ricordare…” – “Lo so, Connor. Lo
so”
{Appesi la chiave a questa
catenina che porto ancora a dosso e l’accompagnai a casa. Prima però volle
passare al cimitero, per salutare il nonno. Lui se ne era andato solo qualche
settimana prima e ora posso dire col senno del poi, che lo ringrazio per… per
essersene andato prima che io… Non appena arrivati a casa mia madre ci disse che
eravamo in ritardo per la cena e che nostro padre era in collera. Non era una
novità, ero abituato alle sue sfuriate. Quella sera la litigata fu più violenta
del solito e io persi completamente la ragione. Mi insultò con parole terribili,
dicendomi che stavo contaminando anche Kathy con il mio comportamento
sconsiderato. Disse proprio così. “Finirai col contaminare anche tua sorella”.
Andai di corsa nella mia stanza e arraffai velocemente qualche abito, deciso ad
andar via. Non potevo più sopportare oltre …e se fossi rimasto avrei finito col
colpirlo. Pensavo alla promessa fatta a mia sorella e prima di uscire per sempre
dalla casa di mio padre, le dissi di non piangere. Lei era l’unica che piangesse
per me e credo che sapesse, che non mi avrebbe più rivisto. La rassicurai
dicendole che sarei tornato …e tornai, ma non ero più io. Il resto è storia
ormai e credo che la conosciate bene. Uscii da casa mia e quella stessa notte
incontrai Darla… dimenticai la promessa, dimenticai molte cose… dimenticai la
mia umanità e tutto ciò che avevo amato mi divenne insopportabile. Quando si
diventa vampiri le priorità cambiano in modo assoluto, ma anche Angelus, e non
capirò mai il perché, continuò a portare al collo quella piccola chiave. Forse,
nella sua immensa follia, qualche piccolissima goccia di umanità deve essere
sopravvissuta o forse no, ma non distrusse mai questa chiave, ne mai tentò di
liberarsene}
Angel sembra esausto ora. Per lui è sempre stato difficile parlare,
e per essere un tipo ombroso e taciturno, questa notte ha parlato davvero tanto.
Sa che questa è una cosa che doveva fare, l’ha giurato a sua sorella molto tempo
fa e ora può finalmente mantenere la
sua promessa. Perché ora finalmente ha ricordato ed è come se Liam e Kathy
rinascessero ancora. Sente che quello che sta per fare gli manderà l’anima in
frantumi, ma allo stesso tempo laverà almeno in parte, tutto l’orrore che questi
ricordi hanno rievocato. Accarezza ancora la superficie del portagioie e poi
tenta di sganciare la catenina che porta al collo, ma è così difficile,
soprattutto perché le sue mani tremano in modo disperatamente vistoso. Buffy
accorre in suo aiuto “Lascia… faccio io! …il claddagh, anche quello ha
continuato ad usarlo. Angelus… sto parlando di lui. Non si è liberato di questa
chiave e ha anche continuato a portare l’anel…”
Si blocca di colpo, incapace di continuare. Ciò che ha davanti agli
occhi la lascia senza fiato.
“A n g e l”
Proprio poche ora prima hanno parlato dei loro anelli …e del molo
…e di quella meravigliosa e maledetta
prima e unica notte in cui si sono giurati amore eterno …e ora eccoli qua i due
claddagh, quelli che lei credeva perduti per sempre …e invece no, gli anelli
sono stati riuniti, Angel li ha custodi per tutto questo tempo, proprio lì sul
suo cuore …lui non ha mai smesso di amarla, mai …e ora non vuole fermare il
pianto, perché lei aveva paura di questo, aveva paura che lui avesse dimenticato. Aveva
l’irrazionale paura che lui fosse tornato solo per quella stramaledettissima
profezia e che le sue parole d’amore fossero dettate solo da quello
stramaledettissimo bagliore …e non è così invece. Non riesce a staccare gli
occhi dalla catenina, da cui, insieme alla piccola chiave, pendono due claddagh.
I loro. Quelli della loro notte sul
molo. Adesso è assalita dal dubbio …e se non fossero gli stessi? se Angel gli
avesse ricomprati? …magari proprio oggi …magari in qualche bancarella …magari da
quello stupido grassone. Solleva lo sguardo agli occhi di lui che semplicemente
annuisce …e Buffy capisce. Si, è assolutamente un si. Sono gli stessi anelli di
allora. È così felice adesso. La paura si è dissolta ancora una volta. Non si
dicono nulla …non ora …non qui …non sono soli adesso. Accidenti, voleva aiutare
Angel, ma le sue mani tremano proprio come le sue. Riescono comunque a liberare
la piccola chiave dalla catena. Ora è libera. Kathy è libera di amare ora, per
sempre.
Angel, con un gesto deciso apre il portagioie e velocemente estrae
il sacchetto di lino. Richiude subito e consegnandolo a Buffy le dice “tienilo
tu, è tuo adesso” lei annuisce in silenzio. Quello è tutto per lei, solo per
lei. Sa che è così. Lo sa e basta! Nell’altra mano stringe gli anelli e ora si
volta verso Connor e Alice. “Liam non ha potuto mantenere la sua promessa, ma io
posso adesso. È anche grazie a te se ho potuto ricordare e credo che mia sorella
abbia sempre saputo che un giorno sarebbe accaduto tutto questo.” Angel libera
il sacchetto, sciogliendo i nodi del nastrino di raso che un tempo era
bianchissimo e prendendo gli anelli in mano cerca le parole giuste da dire a suo
figlio. Alice nota che qualcosa è caduto per terra e si china a raccoglierlo. È
un foglietto ingiallito dal tempo, lo stringe fra le mani, non osa leggere ciò
che vi è scritto, ora è attentissima a ciò che Angel sta dicendo a Connor. “Sai
cosa mi ha chiesto mia sorella? la nostra promessa era…” Si ferma perché quel
maledetto nodo in gola non lo fa continuare. Anche Connor non sa cosa dire
adesso e aspetta che lui riesca a vincere la sua emozione. “ricordi cosa ti ho
detto prima sul claddagh?” Connor annuisce. Ricorda bene le sue parole, da
quando le ha sentite non fanno che risuonargli dentro “si, lo
ricordo”
“Un irlandese
non compra mai il claddagh. Gli viene regalato quando nasce, da chi lo
ama“.
Angel apre la mano di suo figlio e sul palmo vi fa scivolare dentro
i due anelli. La richiude subito a pugno, poggiandovi sopra la sua e la stringe
forte come volesse ancora proteggere i claddagh. “Kathy voleva questo, voleva
che regalassi i suoi anelli a qualcuno che potesse portarli al dito” Adesso
guarda Alice “…e che potesse condividerli con la persona che
ama”
Connor guarda Alice, poi suo padre …e di nuovo Alice …e ancora suo
padre. È confuso, è frastornato, è emozionato, è felice, è preoccupato …e sente
i claddagh che quasi bruciano nella sua mano. Alice, incapace anche lei di dire
qualcosa, gli stringe semplicemente l’altra mano. Connor si riprende da questo
marasma di emozioni che si agitano dentro lui
…e
“Perché a me?” guarda
Buffy cercando approvazione nei suoi occhi, per lui è importante che lei sia
d’accordo e lei lo rassicura, approvando sicuramente. Lo vede nei suoi occhi e
in quel piccolo cenno del capo. “perché non a Buffy, papà? mi sembra più giusto
che sia lei a…” si ferma di colpo notando solo ora che al collo di suo padre,
dalla catenina pendono due claddagh e ora capisce. Alla fine suo padre ha
trovato anche l’altro, quello che lui credeva di aver dimenticato all’Hyperion.
Angel sa che lui ha già trovato la risposta alla sua domanda e ridendo gli dice
”…e menomale che avevi conservato
tutte le mie cose, eh? …si Connor, l’ho trovato la notte che ho dormito all’Hyperion, proprio dove l’avevo lasciato,
stai tranquillo, va tutto bene. Questi sono i tuoi. Credo che Kathy sarebbe
felice di sapere che sei tu la persona che…” con la voce carica di
emozione, ricordando le parole di sua sorella le recita, come fosse una
preghiera
{“Promettimi che quando
tornerai qui, cercherai questi anelli. Dimmi che lo farai. Voglio che un giorno,
questi due pezzi di metallo, possano unire due persone che si amano. Voglio che
i miei claddagh appartengano a qualcuno che potrà usarli. Qualcuno che potrà far
vivere, attraverso il suo amore, l’amore che io non conoscerò mai. Sarebbe come
se anche io avessi amato. È importante per me avere questa certezza. Lo sento
Liam, sento che è così. Sento che in un modo o nell’altro io potrò ancora vivere
attraverso l’amore di uno sconosciuto che porterà il mio claddagh. Prometti che
non dimenticherai. Puoi darli a chi vuoi, l’unica cosa che voglio è che questi
anelli non siano dimenticati”}
Connor
abbracciando suo padre riesce solo a dire “Grazie Kathy, non saranno
dimenticati”
Angel è sereno, si
sente leggero ora, nonostante l’emozione e la
stanchezza.
“questi che porto
al collo, me li regalò mia madre” cerca gli occhi di Buffy adesso e li trova.
Dio è bellissima nella sua emozione e vedere tutta quella dolcezza nel suo
sguardo, gli da una felicità immensa. “Avevo detto che anche mia madre, a modo
suo era una rivoluzionaria, ricordi? di solito il claddagh viene donato solo
alle figlie femmine. Passa da madre in figlia per generazioni. Lei però regalò a
me i suoi, nonostante fossi maschio. Quelli di Kathy li comprò apposta per lei,
subito dopo la sua nascita. Quelli nostri, il mio e quello di Buffy, sono
antichissimi. Mia madre gli ha avuti da sua madre… che gli ha avuti da sua
madre… e così via”
Connor annuisce
“ma perché due anelli? Uno al dito e
l’altro…”
“I claddagh vanno
sempre regalati in coppia. Si, uno al dito e uno al collo, finché non trovi la
persona giusta a cui donare l’altro …e posizionandolo in un modo anzi che in un
altro….”
Connor è
attentissimo “Si?” Ma Angel decide che non gli dirà altro… guarda Alice con
complicità
“ma non state
sempre li a smanettare su internet tu e Alice? Cercatelo, cercate claddagh
ring”
Alice è
assolutamente d’accordo, sa cosa ha appena fatto Angel e lo ringrazia per
questo, vuole che siano loro due insieme a scoprire la leggenda sul claddagh,
anche se lei qualcosa già la sa. Solo adesso si rende conto di avere ancora in
mano il foglietto che ha raccolto prima e lo consegna ad Angel “credo che sia
tuo, è caduto prima dal sacchetto degli anelli”. Lo apre con impaziente
emozione, curioso di sapere cosa scrisse sua sorella in quella terribile sera di
duecentocinquanta anni fa. Il sorriso gli muore sulle labbra, per lasciare posto
all’incredulità. Scuote la testa un paio di volte non riuscendo a credere a ciò
che lui stesso sta leggendo e con voce bassissima dice “ma non è possibile …come
ha fatto a sapere che…” Buffy si preoccupa un po’, “Angel che succede?” sorride
mostrandole la scritta “piccola peste, sapeva... lei sapeva...” rivolgendosi a
Connor e Alice “credo che sia vostro” e restituisce il foglietto ad Alice.
…e insieme a
Connor leggono a voce alta.
a Conchúr e Ailis
con
infinito amore
Kathleen
“che cosa
significa?”
“a Connor e Alice…
quelli sono i vostri nomi in gaelico, lei sapeva e non mi ha detto nulla, voleva
che… che lo capissi da solo, voleva che… non posso crederci, piccola pestifera
Kathy”
Connor e Alice non
riescono a dire che una sola parola “grazie”.
Angel non
risponde, vuole lasciarli soli adesso, sa che hanno tanto da
dirsi.
Buffy si avvicina
al laghetto, vuole toccare l’acqua, Angel la segue. Chinandosi, lei accarezza
lievemente la superficie del lago e sollevando lo sguardo verso Angel che sta lì
in piedi, pare accorgersi solo adesso di quanto lui sia alto. Gli sorride “è
gelida”. Lui si china accanto a lei, osservando le increspature dell’acqua
prodotte dal movimento della sua mano, piccole onde concentriche che si
allontanano per poi riavvicinarsi e pensa a quante volte Kathy ha fatto questo,
dicendo ogni volta sempre le stesse parole con lo stesso identico stupore “è
gelida”.
Stanno lì in
silenzio a godersi la pace di questo paradiso, il portagioie ora riposa sulle
ginocchia di lei, non l’ha lasciato neppure per un secondo da quando è diventato
suo. “Angel?” – “Uhm?” “pensavo alla magia… non è andata via, è ancora qui, il
mondo ne è impregnato, ma avevamo dimenticato la magia che si nasconde nelle
piccole cose, nei luoghi, nell’amore che sentiamo per gli altri, nei nostri
ricordi” Lui annuisce “i testi dimenticati… le nostre memorie antiche
dimenticate per sempre, è lì che ci sta conducendo Giles” Anche lei annuisce
“credo di si, vedi la magia di questo luogo, non nasce dal rimescolare erbe
maleodoranti per creare strane pozioni …e nella preveggenza di Kathy non c’è
nulla di magico, la scienza da tempo studia questi fenomeni e…”
Angel concorda
assolutamente con lei
“basta ora, sei
stanca”
“un po’ si …e
tu?”
“un po’ si …anche
io”
Guardando alle sue
spalle, osserva Connor e Alice che… beh non vuole vedere oltre. Sfilandosi il
cappotto, lo poggia per terra e sedendosi trascina Buffy con sé che ora siede
sulle sue gambe e appoggia il capo sulla sua spalla. Occhi negli occhi, labbra
sulle labbra …e silenzio!
“come stai
adesso?”
“sto bene”
“stanotte…”
“si?”
“vuoi sempre
venire alla baita con me?”
“sempre”