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Autore: sberio    13/01/2011    2 recensioni
Isabella e' una ragazza di 24 anni, vive serena a Volterra dove gestisce un piccolo hotel e tra pochi mesi sposera' il suo fidanzato. La sua vita sembra perfetta ma ....attenzione! dietro l'angolo poterbbe esserci qualcosa o qualcuno di inaspettato!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Volterra, ore 7.00 del mattino. Mi sveglia al suono della radiosveglia e dopo essere scesa giu’ dal letto, come facevo ogni mattina andai ad aprire la finestra per vedere il colore del cielo. Quella mattina il cielo era azzurro senza ombra di nuvole, sarebbe sicuramente stata una giornata calda. Ma d’altra parte eravamo in pieno giugno e le temperature erano tutt’altro che miti.
Mi girai a guardare il letto, Claudio il mio fidanzato era ancora li’, immobile, coperto fino alla cintola dal lenzuolo e non accennava a muoversi.
“Claudio, vedi che la sveglia e’ suonata da un bel po’, se non ti alzi farai tardi al lavoro” gli dissi
“Si Isabella...si , lo so, mi sto alzando” rispose lui con la voce ancora impastata dal sonno e molto lentamente comincio’ a tirarsi su.
“Perche’ poi devi sempre aprire le finestre appena ti alzi non lo capiro’ mai” mi disse infilandosi le pantofole e scendendo giu’ dal letto.
“Ma perche’ mi piace fare entrare la luce nella stanza e vedere subito come e’ il tempo..” risposi io tranquillamente.
“I miei occhi sono ancora mezzi chiusi e abituati al buio e ogni mattina devono sopportare questa tortura da parte tua” mi rispose infilando la porta del bagno.
Acido come al solito, pensai tra me....anche io dovevo sopportare ogni mattina questo suo modo brusco e burbero, mentre mi sarebbe piaciuto che mi coccolasse un po’ appena svegli....ma non ne facevo una tragedia!
Mentre Claudio faceva la doccia, io andai in cucina a preparare la colazione. Apparecchiai la tavola e accesi la tv per ascoltare il notiziario della mattina. Preparai il caffe’ e riempi’ la brocca con il latte fresco, presi le tazze dalla credenza e i biscotti. Mi accertai che ci fosse tutto, sapevo che Claudio la mattina andava sempre di corsa e non mi andava di sentirlo lamentarsi come faceva di solito quando si sedeva a tavola e non trovava sotto mano il tutto il necessario.
“Tu non hai questi problemi” mi ripeteva in continuazione, “tu non devi correre al lavoro tutte le mattine come faccio io, combattere contro il traffico e cercare di non fare tardi per non irritare il tuo capo”. Su questo aveva ragione, lui lavorava in banca presso il Monte dei Paschi e ogni mattina doveva percorrere circa 50 Km per raggiungere Siena, dove risiedeva la sua filiale.
Io invece vivevo praticamente nel mio posto di lavoro, si perche’ mi occupavo di gestire una piccola tenuta che avevo ereditato dalla mia famiglia e che avevo trasformato in un piccolo hotel a conduzione familiare. Si trattava di una struttura di medie dimensioni che si sviluppava su 3 piani. Al piano terra erano situati la reception, la sala tv e la sala ristorante con annesse la cucina e la lavanderia.
Al primo piano c’erano le stanze, una decina in tutto ma dotate di ogni confort. Al secondo piano invece avevamo ricavato un grazioso appartamento che condividevo con Claudio, il mio fidanzato e futuro marito da li’ a pochi mesi. Si perche’ dopo 2 anni di fidanzamento ci eravamo decisi a fare il grande passo. Ci eravamo conusciuti all’universita’, facolta’ di economia a Siena e adesso che ormai avevamo intrapreso  entrambi un percorso lavorativo ben definito, ci sembrava inutile continuare ad aspettare ancora.
Claudio apparve in cucina, indossava uno dei suoi soliti completi giacca& cravatta che doveva obbligatoriamente portare sul posto di lavoro. Si sedette al suo posto, si verso’ il caffe’ e addento’ una brioche interessandosi subito al notiziario alla tv.
Io me ne stavo con la mia tazzina in mano, in piedi vicino alla finestra mentre lo sguardo vagava giu’ nel cortile.
“Claudio” dissi ad un certo punto “possibile che non riusciamo a trovare nessuno che ci sistemi un po’ il giardino?” dissi “guarda un po’ che disastro le aiuole, non giova certo all’immagine dell’hotel”
“Isabella che vuoi che ti risponda” disse lui “l’ultimo giardiniere che abbiamo avuto non era poi un granche’ ma anche volendo si e’ reso irrintracciabile, vedi un po’ in paese se conoscono qualcun’altro...chiedi ad Anna, magari ti sapra’ indicare qualcuno” rispose lui.
“Si, ne parlero’ con Anna” dissi “anche se qui oltre ad un giardiniere ci vorrebbe un tuttofare, sopratutto per i lavori un po’ piu’ pesanti. Fino ad ora mi hanno aiutato Anna e Lucia ma sarebbe meglio che certi lavori li facesse un uomo” aggiunsi.
Anna e Lucia erano le mie dipendenti, anche se dopo tanto tempo ormai era come se appartenessimo alla stessa famiglia. Mi aiutavano con la conduzione del hotel occupandosi della pulizia delle camere e della preparazione dei pasti.Io invece mi occupavo della gestione della reception e di tutta la parte finanziaria/commerciale verso i clienti e verso i nostri fornitori.
“Perche’ non metti un annuncio per un aiutante stagionale?” disse ad un tratto Claudio “ ci sono tanti ragazzi in cerca di un lavoro in questo periodo e magari se siamo fortunati ne troviamo uno che sa fare anche il giardiniere. Sicuramente mi costera’ meno di un giardiniere professionista e allo stesso tempo non si occuperebbe solo del giardino ma di un po’ di tutto.”
Claudio in ogni cosa guardava sempre all’aspetto economico, sara’ stata anche deformazione professionale la sua, ma la cosa che mi dava fastidio era che in questi casi parlava sempre dei suoi soldi e non dei nostri....come se io non contribuissi per niente, in fin dei conti l’hotel era di mia proprieta’ ed ero io ad occuparmene all’atto pratico ogni giorno.
“Potrebbe essere una buona idea” gli risposi .
Claudio termino’ di mangiare, prese la sua ventiquattro ore e come ogni mattina mi bacio’ velocemente dicendomi “ciao, a stasera”.
”ciao, buona giornata” risposi io mentre lui era gia’ scomparso dalla porta di casa.


Nota dell autore: ciao a tutti, in questi giorni ho pensato di scrivere una nuova storia e la mia immaginazione mi ha portato a definire uno scenario del tutto nuovo rispetto al precedente e  per l’occasione ho pensato di cimentarmi nel racconto in prima persona. Aspetto di leggere i vostri commenti sperando di aver suscitato un po’ la vostra curiosita’.

  
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