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Autore: fra3    13/01/2011    3 recensioni
e se una cinica e asociale manager di Manhattan si mettesse in affari con un ricco, piratesco e sexy attore???...
UN PÒ PER VOLTA STO MODIFICANDO I PRIMI CAPITOLI DELLA STORIA!!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Corse verso di me io mi abbassai, posando le mie cose attera, allargai le braccia per poterla prendere. Finalmente… era da più di una settimana che non la vedo, era andata con Emy e le altre in Italia per stare qualche giorno insieme ai nonni, io per motivi di  lavoro ero rimasta in America, alla fine però ero tranquilla perché sapevo che delle mie amiche potevo fidarmi. 
  • Allora ti sei divertita in Italia con le zie? – le chiesi accarezzandole il viso
  • Si mamma, non sai quanti regali mi hanno comprato i nonni
  • Posso solo immaginare – dissi sorridendo,  mi sa che a Los Angeles ci toccherà cercare una casa moltooo grande
        La presi in braccio e lei iniziò a baciarmi il viso, nel frattempo Emy si era avvicinata
  • hey ciao –mi diede un bacio sulla guancia- il viaggio è andato bene?
  •  Si tutto ok, sono solo molto stanca. Possiamo andare subito a casa?
  • Certo perché mi devi raccontare tutto nei minimi dettagli – mi canzonò. Emy prese le mie cose, io avevo ancora in braccio Sofia, questo era il nome di mia figlia. Sofia Armani.
Molti staranno pensando “e brava la nostra dottoressa fa tanto la puritana quando in realtà è una ragazza madre”.
Risposta errata e poi non è vero che sono puritana, io dico le parolacce.                            
A questo punto penserete è vedova o divorziata ed io dirò di nuovo risposta errata.

In realtà Sofia non è mia figlia, nel senso che non sono stata io a darla  alla luce, ma questo non significa che non l’ami come se fosse mia. Non ho mai avuto uomini importanti o storie d’amore da pensare che fossero eterne, per potermi permettere di avere un figlio. Sono stata sempre dell’idea che i figli si crescono in due, ma poi è arrivata Sofia. Ero andata ad acquistare un palazzo antico per conto di una società, però non sapevo che l’immobile ospitava un’ orfanotrofio, Sofia era l’ultima bambina rimasta, non aveva neanche 3 mesi, a quel punto la suora mi chiese di trovare almeno una sistemazione per quella bambina. La notte non riuscì a dormire, pensavo e ripensavo a quella bambina, cosi piccola e indifesa, sapevo che era mio dovere trovarle un posto tranquillo dove vivere. Non so cosa mi sia successo quella notte! Ho preferito sempre la carriera all’amore, ma nonostante ciò avevo un grande desiderio di maternità. La mattina ritornai in quel palazzo, la suora mi guardò, senza che io le dicessi niente,  mi disse: “hai fatto la scelta giusta, dal primo momento che ti ho vista ho sentito che c’è in te un grande bisogno d’amare qualcuno.” E questo è tutto!

Arrivate a casa, Emy mi tartassò di domande per quanto riguarda Johnny Depp, io cercai di rispondere a tutte ad eccezione di quelle sul sedere e su qualcos’altro. Sofia si era addormentata a quel punto ne approfittai per disfare le valigie. Emy che viveva insieme a noi stava preparando la cena, perché fra una domanda e l’altre erano quasi le otto. Mi misi una tuta e andai in cucina
  • Comunque non ti ho chiesto sei hai firmato quei fogli perché so già qual è la risposta – disse ad alta voce mentre io apparecchiavo
  • Sentiamo un po’?
  • Si, hai firmato – mi rivolse uno sguardo fiero
  • Contenta?
  • Se significa che mi presenterai Johnny Depp certo che sono contenta –ma non sapeva dire altro, specialmente adesso che potevo rilassarmi senza averlo fra i piedi, lei continuava a ripetermi il suo nome
  • Invece di pensare a uomini impossibili pensa che oggi è giovedi e che domenica sera dobbiamo essere a Los Angeles
  • Oh mio dio non potevi dirlo prima, come faremo adesso, tutti i giochi della bambina non entrano in macchina…. – disse iniziando a camminare nervosa avanti e indietro
  • Credo che non sia poi cosi tragico ne compreremo degli altri, la cosa più difficile è dirle che ci
  • trasferiremo, lei si trova così bene qua, ho paura che sarà un trauma per lei – dissi un po’ angosciata
  • Non ti preoccupare andrà tutto bene –mi mise una mano sulla spalla-  mi occuperò io di lei quando sarai a lavoro, non percepirà neanche il cambiamento e poi ci saranno bambini a Hollywood?
  • Speriamo… - dissi sospirando
La bambina si era svegliata, le avevo dato da mangiare, poi io ed Emy ci sedemmo a tavola per cenare, mentre Sofia guardava un film sui pirati.
Aiutai Emy a sistemare la cucina e poi mi andai a sedere sul divano con Sofia
  • Cosa stai guardando? –dissi dolcemente
  • Mamma è il capitano Jack Sparrow –mi disse  come se fosse un peccato mortale non conoscerlo
  • Ah…e chi è questo Jack Sparrow?
  • Mammaaa, Capitano Jack Sparrow  - puntualizzò sgridandomi per la mia ignoranza
  • Oh scusa chi è Capitano Jack Sparrow?
  • È il pirata più forte che esista, lui è il capitano della Perla Nera - orgogliosa di quello che stava dicendo
  • Ooohhh , la Perla Nera – ripetei con voce profonda soleticandola
  • Si è la nave più veloce al mondo –disse entusiasta
Decisi che era il momento di dirgli del nostro imminente trasferimento
  •  senti amore la mamma voleva dirti che tra qualche giorno io, tu e zia Emy andremo a vivere in un’altra città, lontana da New York, - presi un bel respiro e continuai - quindi per un po’ di tempo non vedrai le altre zie e i tuoi amichetti– parlai lentamente, con voce dolce, seguendo le espressioni del suo viso per capire quale fosse il suo stato d’animo
  • Mamma, non ti preoccupare troverò nuovi amici e le zie verranno a trovarci o verremo noi da loro
  • – dopo quelle parole la presi in braccio e iniziai ad accarezzarla, era una bambina così comprensiva  -mamma ma dove andiamo?
  • Andiamo a Los Angeles
  • Wow…..siiiii a Los Angeles c’è Jack Sparrow, lo visto in tv. Mamma mi prometti che andremo a trovarlo? – si alzò di scatto e iniziò a saltare sul divano, io la guardai perplessa, non potevo dirle di no
  • Te lo prometto!!! – ma adesso dove lo trovo a questo e chi è sto Jack Sparrow? Mi sono messa in un  bel guaio…ah…idea…magari chiederò a Christie lei ha molte conoscenze nel mondo del cinema saprà chi è l’attore…..
Guardai il film insieme a Sofia.  Quel Jack Sparrow era così strano, sembrava gay e poi come camminava, non poteva essere il pirata più forte al mondo…però aveva qualcosa di famigliare, boh….forse il look…
Il film non era ancora finito ma Sofia si era già addormentata, spensi la tv, la presi in braccio e la portai nel lettone, indossai  il pigiama e mi misi a letto anch’io, Emy era andata a dormire già da un pezzo, perché aveva mal di testa.
La mattina seguente mi recai in ufficio, dovevo sistemare molte cose prima di partire. Nominai Carol, che lavorava con me, mio vice e mio sostituto ed  annunciai i nomi delle persone che mi avrebbero seguito a Los Angeles. Nel frattempo a casa Emy e Sofia iniziarono a sistemare gli scatoloni che Iz ci avrebbe spedito appena avremmo trovato casa. I giorni passarono piegando vestiti e chiudendo scatoloni.

Venerdi  sera Emy aveva organizzato una cena con le altre, per salutarci e trascorrere l’ultima sera tutte insieme. Non mancava nessuno all’appello, Mary aveva portato anche i suoi figli, così Sofia avrebbe avuto compagnia. Stavamo cenando tutte allegramente quando Emy, come suo solito, disse:
  • dai Kate perché non gli racconti del tuo socio Johnny Depp? – la guardai in cagnesco, lo sapevano tutte con chi avrei lavorato, ma odiavo raccontare mille volte le stesse cose, specialmente quando si trattava di cose stupide e senza nessuna importanza
  • dai Kate dicci tutto su Johnny – le fece eco Mary
a quel punto sconfitta inizia a raccontare del mio primo incontro/scontro con John e dei successivi battibecchi …
  • …. non so cosa ci trovate di così affascinante in quel uomo, io lo odio! – conclusi così il mio racconto
  • Lo odi? Sembra più l’inizio di una storia d’amore…
Tutte guardommo Iz con un sopracciglio alzato
  • Scusate ma è colpa della pausa natalizia di the vampire, ho rivisto già 4 volte le prime 11 puntate
A quel punto tutte e cinque scoppiamo a ridere. Tra una risate e una stronzata di Iz la serata passò.
Alle 9 di sabato mattina  era prevista la partenza, avremmo impiegato due giorni di macchina per giungere a destinazione.
  • Preso tutto?
  • Siii
  • Ken?
  • C’è
  • Hannah Montana?
  • C’è
  • Le winx?
  • Si ci sono, ma adesso basta mamma
  • Allora forza tutte in macchina….
Il viaggio fu abbastanza tranquillo pure se lungo, viaggiamo anche la notte dandoci il turno alla guida con Emy, volevo arrivare domenica così da essere già in ufficio lunedi mattina
WELCOME TO LOS ANGELES
Finalmente eravamo arrivate. Decisi che era meglio alloggiare nello stesso hotel di qualche giorno fa, visto che mi ero trovata bene.
  • Bentornata Dottoressa –mi disse il giovane che stava dietro il bancone
  • Grazie, buonasera vorrei una suite con due camere matrimoniali, non so ancora per quanti giorni rimarremo, quindi per favore mi dia la più comoda che potete offrirmi – misi nel bancone i miei documenti
  • La 1240 sembra fatta apposta per soddisfare le vostre esigenze. – disse cordialmente e mi porse la chiave
  • Grazie…ah…non vedo il suo collega? – chiesi dubbiosa
  • Veramente è stato licenziato qualche giorno fa, il diretto mi detto di ringraziarla per la lettera
  • Era il minimo che potevo fare, - mi avvicinai e gli sussurrai - quindi le do un consiglio cerchi di essere meno impiccione del suo ex collega. 


Angolo autore
lo so questo capitolo è stato un pò noioso, credo che sarà così anche il prossimo, però non mi ci piace lasciare le cose al caso, ma entrambi i capitoli sono necessari a fini della trama. quindi siate clementi...ma che sto dicendo...tanto nessuno darà il suo parere, ad esclusione del mia amata Gloria, ringrazio dio che almeno c'è lei che mi supporta con le sue recensioni. nonostante tutto vorrei ringraziare tutte le persone che hanno letto la mia ff e magari invitarle nel bene e nel male a farmi sapere quello che pensano. allla prossima Fra

  
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