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Autore: sbrilluccica    13/01/2011    14 recensioni
Seguito di "Perchè anche Draco Malfoy ama suo figlio".
Il solito Draco OOC alle prese con una situazione abbastanza delicata...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Perche per certe cose solo un padre ti può consigliare!


Quando Draco Malfoy quel mattino entrò nella sala da pranzo di Malfoy Manor, vi trovò suo figlio Scorpius intento a versarsi del tè.

Nulla di strano penserebbero in molti, ma se il liquido ambrato stesse scivolando dappertutto tranne che nella tazza, qualche perplessità potrebbe nascere.

Se poi tuo figlio sembra non accorgersi di nulla, Draco Malfoy non può non pensare che quella sarà un’altra mattinata del cavolo.

“Buongiorno figliuolo, ti prego non scomodarti a servirmi il tè” esordì accomodandosi al tavolo.

“Cosa? Cazzo, che diavolo è successo qui?” balzò in piedi Scorpius quando si rese conto della situazione.

“Se non ti avessi visto con questi occhi versare tutto il contenuto della teiera sulla tovaglia, avrei sicuramente pensato che te la fossi fatta addosso” rispose beffardo il padre.

“Padre non è proprio giornata” sbuffò Scorpius rimettendosi a sedere.

“Problemi con la donzella dai capelli rossi, con istinti omicida?” chiese interessato.

Forse si erano lasciati. In quel caso come avrebbe dovuto reagire, sarebbe stato troppo insensibile se si fosse messo a saltellare come un cretino per la stanza? Cosa avrebbe fatto un buon padre?

Si quella decisamente era l’ennesima mattinata del cazzo, da quando pel di carota era entrata nella vita dei Malfoy.

“No nessun problema, tranquillo” disse sovrappensiero , mentre dentro di lui si chiedeva se sarebbe stato utile confidarsi con suo padre. In fondo suo padre avrebbe potuto consigliarlo?

“Ne sono contento” rispose senza mostrare entusiasmo.

“E solo che, vedi io…, o perché è così difficile?” si sfogò Scorpius battendosi una mano sul viso.

Alla vista di quel gesto una luce rossa si accese nella mente di Draco.

La scritta PERICOLO lampeggiava a caratteri cubitali davanti a lui.

Se fosse stato un uomo meno curioso avrebbe decisamente tagliato la corda, ma il suo buonsenso mancante gli impedì di seguire l’istinto.

“Figliuolo lo sai che con tuo padre puoi parlare di tutto” gli riferì con tono pomposo.

Scorpius sorrise.

“Non ne sono così convinto dopo l’ultima volta” lo riprese, riferendosi a quando aveva messo in giro la voce di una sua imminente morte.

“Dettagli, e poi come si dice : “ Tutto bene, quel che finisce bene”. Sei ancora qui, no?” si giustificò prontamente l’uomo.

“Sono ancora qui perché quando fecero irruzione in casa nostra, non avrebbero mai pensato che l’elfo rompipalle fossi io” gli ricordò con sguardo non troppo amichevole.

“Ma chi ti ha salvato la vita trasformandoti in elfo?” gli fece notare Draco.

“Cambiamo discorso che è meglio” lo avvertì Scorpius per nulla disposta a perdonare suo padre per quell’affronto.

“Già, sfogati con il tuo paparino” lo esortò rinato.

Scorpius fu tentato ad abbandonare la stanza, ma aveva davvero bisogno di un consiglio.

“Vedi padre, io vorrei dare una svolta al mio rapporto con Lily, ma sono così confuso. Voglio fare le cose per bene, non voglio forzare i suoi tempi.

E poi ho una fottuta paura. Se mi dovesse mandare a quel paese” sputò fuori Scorpius.

Detta così, gli sembrava ancora peggio.

Draco dal canto suo cominciò a riflettere sulle parole di suo figlio.

Rimase non poco deluso quando capì il loro significato. Suo figlio non si era ancora fatto la ragazza?

Molto male figliuolo, davvero molto male.

Si era sempre immaginato suo figlio come un vero e proprio playboy.

“Padre dovresti dirmi qualcosa, non credi?” lo spronò il ragazzo.

“Si certo, solo non mi aspettavo che insomma… si ecco fammi pensare un po’” si difese Draco.

“Scusa hai ragione, non ho pensato al fatto che ti sarebbe stato utile assimilare prima la cosa” lo consolò Scorpius.

Aveva appena detto a suo padre che era intenzionato a sposarsi, era più che giustificata una reazione del genere, anzi, pensandoci gli era andata davvero bene.

“Ne avete mai parlato della cosa, ecco?” chiese Draco cercando di capirci un po’ di più.

“No mai, è per questo che sono così titubante. Ho paura di una sua reazione, se non si sentisse ancora pronta?”

Ah ecco, ora Draco cominciava a capirci un po’ di più, la ragazza era illibata.

“Beh in questo caso dovrai essere molto delicato, a piccoli passi. Insomma sai di cosa parlo” continuò guardando la faccia spaesata del figlio.

“In realtà no, scusa è che sono una frana in queste cose”

Ossignore!!! Questo non poteva accettarlo, era pur sempre suo figlio, il talento nel sesso non si trasmetteva nel DNA???

Aveva i suoi capelli, i suoi occhi, la sua bastardaggine, vuoi vedere che non aveva il meglio che avrebbe potuto offrirgli?

“In che senso figliuolo? Non mi dirai mica che non hai esperienza?” domandò spazientito.

“Certo che no, si dia il caso che sia la prima volta che vado incontro a una cosa del genere” rispose il figlio come se fosse ovvio.

Ossignore!!! Suo figlio oltre a essere una frana a letto, era casto e puro!!!

Non era sicuro di poterlo accettare.

“Mi stai dicendo che tu non ha mai… “ si bloccò imbarazzato e incredulo.

“Certo che no! Ti pare? E con chi poi?”

“Ma con chiunque, dannazione figliuolo, non va bene!” sbraitò Draco.

“Tu sei pazzo. Vuoi dire che la mamma non è stata la sola?” urlò a sua volta il ragazzo.

“Certo che no” rispose Draco punto nel vivo.

Suo figlio era come paralizzato da quella rivelazione.

Suo padre aveva chiesto ad altre donne di sposarlo?

Non potè reprimere una smorfia di disgusto.

“E non guardarmi così, ti basti sapere che però è stata l’ultima” provò a giustificarsi.

“E le altre?” chiese sconvolto.

E chi cazzo lo sa?

“Beh non c’è stata più l’occasione di rincontrarsi, ma che ti frega”

“E la mamma lo sa?” domandò orripilato.

Draco non potè fare a meno di chiedersi se il ragazzo di fronte a lui fosse davvero suo figlio.

“Secondo te? Certo che si”

“Ma quindi con le altre non hai avuto successo?” chiese sconfortato Scorpius.

Quindi era vero che avrebbe potuto rispondergli di no.

“Ma come ti permetti figliuolo, tu sarai anche un incapace, ma io mio caro, beh ti basti sapere che sono entrato nei guinness dei primati” sputò fuori il padre.

Ma come si permetteva quell’orfano?

“Ti hanno detto tutte di si?” chiese Scorpius con tanto d’occhi.

“Ragazzino stai attento a come parli. La situazione ti sta sfuggendo di mano” lo richiamò il padre alterato.

“Ok lasciamo perdere le altre. Con la mamma come hai fatto?”

Cazzo… Non poteva dirgli che gli era saltato addosso in uno dei bagni del Ministero.

“Beh che dirti, una cenetta romantica, da cosa nasce cosa e poi si sa, sono un gran pezzo di figo io?”

“No lascia da parte i dettagli, voglio sapere come gliel’hai chiesto?”

“Cazzo Scorpius, ma sei davvero incapace allora, certe cose non si chiedono”

“Ah no?”

Se lo diceva suo padre…

Sembrava davvero esperto, poi aveva ricevuto tutti si, forse avrebbe dovuto ascoltarlo.

“Però la cena romantica è una cosa vista e rivista, io vorrei qualcosa di più speciale” osservò Scorpius.

“E che palle figliuolo. Vuoi sapere la verità?”

“Ovvio”

“Beh con tua madre è successo nei bagni del Ministero e non eravamo neanche fidanzati.

Prendi esempio da me, vorrei dire tuo padre, ma ho alcuni dubbi ora come ora”

“E l’anello lo avevi con te?” domandò Scorpius incredulo.

Neanche quando si era accorto che gli piaceva la Potter si era sentito così spaesato.

“Ma quale anello? Si chiama in un altro modo” sbuffò Draco ormai al limite.

“E come diavolo sono nato io?”

“E no, adesso ti devo spiegare anche l’abc?”

“No grazie, mi chiedevo come ho fatto a venire al mondo dopo che tu hai chiesto alla mamma di sposarla nei bagni del Ministero, senza neanche un fottutissimo anello e dopo che lo avevi chiesto ad altre cento” sputò fuori prima di alzarsi dal tavolo e abbandonare la sala.

“E adesso che c’entra la proposta di matrimonio” soffiò Draco perplesso.

Ossignore!!!

 

 

The end

  
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