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Autore: RosenQuartz    13/01/2011    8 recensioni
Piccolo missing moment sicuramente strautilizzato da qualsiasi amante della coppia Harry/Ginny, in chiave molto più malinconica di quello che può sembrare ad una prima lettura.
Chi ci ha amato ci osserva sempre dall'alto.
Non pretendo una recensione da tutti coloro che apriranno questa storia. Voglio solo che la leggiate. L'ho scritta in un momento molto particolare, in un luogo che non indovinereste mai quale fosse. Mi rendereste davvero contenta.
Grazie.
Questa storia ha partecipato al "Perle nascoste Contest" di Violet Aquarius classificandosi quindicesima e vincendo i premi Dolcezza e Miglior Pairing.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Gli occhi del cielo












L’esultanza generale li circondava.

Ad Harry venne una voglia matta di ridere. Non gli era mai successo di provare una tale felicità nell’essere al centro dell’attenzione. Forse l’unica volta che aveva provato qualcosa del genere era stato al sesto anno, dopo quel bacio scambiatosi con Ginny. Ma quello che provava in quel momento lo superava di gran lunga.

Si voltò verso la sua nuova, splendida moglie e incontrò i suoi occhi. Era raggiante.

Gli prese la mano e lo trascinò nel bel mezzo della folla. Lo tirò a sé e gli scoccò un sonoro bacio sulle labbra.

Intorno a loro amici e parenti festanti lanciavano contro di loro riso e confetti. Ginny si schermì con il velo mentre Harry rideva esaltato.

Hermione sbucò da un angolo e lo liberò dalla presa ferrea della sua giovane sposa prendendola da parte.

Harry, per suo conto, si sentì tirare da una coppia di braccia robuste lontano da Ginny. Si girò e si trovò di fronte niente di meno che Hagrid che lo sollevò senza alcuno sforzo ad almeno un metro da terra.

Scorse le lacrime nei suoi occhi. Aveva sempre saputo che il Mezzogigante fosse un romanticone.

Hagrid lo posò a terra e gli diede una sonora pacca sulla spalla. Il giovane si sentì sprofondare nel pavimento. «Avrebbero tanto voluto vederti sposato, ne sono certo» proclamò tra un singhiozzo a l’altro, «e avrebbero adorato Ginny»

Le lacrime gli scendevano copiose lungo le guance. Prese il suo consueto fazzoletto ampio quanto una tovaglia e si soffiò il naso strombazzando. Ai rimbrotti scandalizzati intorno a lui rispose mugugnando qualche parola indistinta di scuse.

Harry si allontanò da lui e lo lasciò alle sue lacrime, immaginando che desiderasse sfogarsi da solo per un po’.

Fece qualche passo indietro e si trovò al di fuori della folla.

Quello di cui aveva bisogno era un po’ di solitudine. Non poteva permettersi di mostrarsi triste di fronte a Ginny. Sarebbe stato veramente poco opportuno.

Si sedette su di un gradino e si prese la testa fra le mani.

Sentì le lacrime pizzicargli gli occhi. Alzò gli occhi al cielo ed emise un lungo sospiro. Una mano gentile si poggiò sulla sua spalla. Avrebbe riconosciuto quella dolce stretta tra mille.

Harry allungò un braccio per attirare Ginny al suo fianco. Lei si accoccolò contro il suo petto e lo strinse forte. Sapevano entrambi di comprendersi alla perfezione.

«Non avrebbero voluto che fossi così triste» tentò di consolarlo accarezzandogli la schiena.

«Mi sarebbe piaciuto vederli partecipare alla cerimonia» rispose lui abbandonandosi alle sensazioni che il suo tocco gli procurava.

Ginny gli diede un dolce bacio. Si allontanò da lui di qualche millimetro, appena il necessario per ribattere alla sua confessione. «Loro c’erano, Harry» gli sussurrò. Gli prese il volto tra le mani e gli posò un secondo bacio sulle labbra. «E ci saranno. Sempre»

Un angolo della bocca di lui si piegò come a voler accennare un sorriso. Lei si alzò in piedi tirandolo per un braccio. «Vieni. C’è una festa tutta per noi sotto il tendone»

Harry sbuffò e si strofinò gli occhi per cancellare ogni traccia delle lacrime.

Rivolse un ultimo lungo sguardo al cielo limpido sopra di lui, come in una muta conversazione con i suoi abitanti. Il suo sorriso si allargò.

Ginny aveva ragione. Era la loro festa.

La sorprese tirandola a sé improvvisamente e posandole l’ennesimo bacio sulle sue labbra sorridenti.

Poi, finalmente, si lasciò condurre fino al tendone dove tutti aspettavano il loro ritorno. 
















Angolo Autrice



Come ho già detto: oggi sono molto malinconica. Avevo bisogno di scrivere qualcosa di triste e mi è venuto in mente questo missing moment. Dovrei dire che mi dispiacerebbe se non venisse recensito da nessuno. In effetti sì, ma non poi così tanto. Questa volta, voglio solo che leggiate, perché questa storia può risultare più malinconica di quanto appaia ad una rpima lettura. E c'è un motivo ben preciso per cui voglio che la leggiate: è dedicata ad una persona speciale che è stato per tanti quello che un po' James, Lily, Remus, Sirius, Severus e Silente sono stati per Harry. Mi sembra corretto dedicarla a lui.
Chiave di lettura della storia: il titolo è "gli occhi del cielo". I protagonisti dunque sono quegli occhi e, per quanto Harry e Ginny siano le dramatis personae, in realtà la storia è principalmente di quegli occhi che, instancabili, osservano dall'alto tutto ciò che succede sulla Terra.

Grazie per chiunque abbia anche solo aperto questa storia. Ci tengo molto.

Fata Blu

   
 
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