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Autore: lud_194    14/01/2011    12 recensioni
Dopo numerose one shot, mi cimento in una fan fiction. Spero di avere tempo e continua ispirazione per svilupparla, e spero soprattutto che vi piaccia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Carissimi lettori e lettrici, questo sarà l'ultimo capitolo della storia.
Innanzitutto mi scuso per il ritardo, ma purtroppo è ricominciata la scuola e ho scritto solo adesso.
Avevo pensato ad altri mille possibili finali e colpi di scena, ma quello che ho scritto è tutto ciò che è venuto dal cuore. Ne approfitto per ringraziarvi ancora una volta tutti. Tutti quelli che hanno letto ogni singolo capitolo e soprattutto chi, con enorme costanza e gentilezza, ha commentato passo dopo passo. Siete state davvero importanti, d'appoggio, incoraggianti. E' essenziale avere un buon pubblico, e voi siete un pubblico fantastico!
Spero di tornare presto con qualche altra idea, un forte abbraccio!

15)I believe

Dopo molto tempo, Kate Beckett riscoprì la bella sensazione che provocava starsene seduta sulla sua sedia a fine giornata, quando il distretto era quasi vuoto. Ultimamente l’aveva considerato superfluo, o non l’aveva considerato proprio. Ma dopo la giornata precedente, starsene rilassata era un gran bel traguardo.
Sentì dei passi anticipare il profumo di una figura maschile. Sorrise.
“Come sapevi che ero ancora qui?”
“Prima cosa, non te ne saresti mai andata senza salutarmi. E poi.. so che adori restare qui. Lo fai quando ti serve un po’ di calma.” Rick le si avvicinò.
“Sai tante cose..”
“Puoi dirlo. Ad esempio, so anche che ti piace bere il caffè verso le 3 del pomeriggio e che odi l’arancione.” Kate scrutò il suo volto.
“Non ricordo di avertelo mai detto..”
“Molte cose si percepiscono..non è necessario dirle.” Lei si alzò.
“Ti va di sentire una buona notizia arrivata da poco? Cooper ha ri-confessato, e anche Jay ha ammesso di essere stato solo una copertura.” Il viso di Rick apparve ancora più rilassato di come era prima.
“E’ finalmente tutto finito.”
“Sì..ma noi due abbiamo ancora un discorso in sospeso..” Eccolo, il nervosismo era tornato. Lo stomaco pesante, in subbuglio, il cuore impazzito.. solo lui la faceva sentire così. Come un’adolescente. E forse, come un’adolescente, era alle prese con le prime vere emozioni. Quelle forti, che ti fanno restare sveglia di notte e che ti distraggono dall’ordinario, dal quotidiano. Non l’aveva mai voluto ammettere a sé stessa, ma prima o poi ci si arrende di fronte l’evidenza.
“So che mi sono comportata davvero male..”
“Ma non sai che con Gina è finita..” Rick sorrise non appena averlo detto. Kate dischiuse le labbra, che poi si arricciarono dando vita ad un buffo sorriso. Al diavolo tutte le parole a cui aveva pensato per ore, aveva il cervello svuotato. Al diavolo le parole.
“Hai ragione, le cose si percepiscono. Adesso percepisco che ho un’incredibile voglia di lasciare da parte il mio discorso di scuse, anche se prima o poi te lo farò. Soprattutto percepisco che.. sto per saltarti addosso.”
“Oh, attenta Kate Beckett..hai appena detto una cosa molto alla Nikki Heat.”
“Scommetto che ti piace.”
“Deve essere il mio giorno fortunato..” Lui le mise le mani sui fianchi e la baciò, riprendendo esattamente da dove avevano finito. In pochi secondi la prese in braccio e la fece sedere sulla scrivania, continuando a baciarla. Iniziarono a cadere fogli, penne e fascicoli meticolosamente appoggiati uno sull’altro in un precario equilibrio. Lei rise e si spostò.
“Rick..c’è ancora qualcuno qui..” Disse guardandosi intorno.
“Nikki Heat è trasgressiva..”
“Ma Nikki non ha la vasca idromassaggio a casa sua..” Rispose lei mordendogli il labbro inferiore.
“Hai..hai l’idro?”
“Sai, ogni tanto anche i detective possono farsi passare qualche sfizio..”
“L’hai comprata pensando a me?” Kate rise.
“Sei davvero egocentrico!”
“E allora mi chiedo..perché siamo ancora qui?”
“Beh..perché ad esempio tu mi impedisci di alzarmi.” Rick guardò la posizione in cui erano. Si spostò, raccogliendo le cose cadute per terra. Dopo un po’ di silenzio, lei prese la parola.
“Rick, io credo che.. insomma, almeno per un po’.. è meglio se non mettiamo i manifesti su noi due, ecco.” Lui alzò le spalle ed annuì.
“Sì.. sono d’accordo.. andiamo con calma.”
“Bene.” Gli sorrise sincera ed entrarono in ascensore.
“Hai davvero un ottimo profumo..” Fece lui.
“Signor Castle, è una scusa per provarci?” Ammiccò Kate.
“Non ne ho alcun bisogno, detective Beckett..” Portò il braccio dietro la sua schiena e finirono di nuovo in un lungo bacio. Quando le porte si aprirono, non sciolsero il loro abbraccio, ma arrivarono fino al marciapiede labbra contro labbra. Evitarono per poco di andare a sbattere contro la colonna dell’atrio.
Ad un certo punto, appena furono fuori, accarezzati dal vento freddo di New York, si sentirono contemporaneamente colpi di tosse, una risatina ed un urlo soffocato. Si staccarono e si voltarono lentamente, insieme.
Martha, Alexis, Ryan, Esposito e Montgomery li guardavano senza sbattere le palpebre per un solo momento.
Ryan ed Esposito avevano stampato in faccia uno dei loro migliori sorrisi maliziosi, il capitano sorrideva senza alcun segno di sorpresa, Martha se la rideva guardando fieramente il figlio, mentre Alexis aveva la bocca spalancata e gli occhi sognanti. Kate non si staccò di molto da Rick, semplicemente abbassò lo sguardo, imbarazzata.
“Che cosa.. che cosa ci fate tutti voi qui?!” Chiese lo scrittore. Ottenne un groviglio risposte farfugliate da tutti e cinque.
“Silenzio signori, parlo io!” Martha avanzò di un passo.
“Io ed Alexis volevamo farti una sorpresa e siamo venute qui, ma mentre entravamo abbiamo incontrato loro e ci siamo messi a parlare e.. e poi vi abbiamo visti. Ma state tranquilli, ce lo aspettavamo tutti che prima o poi accadesse.”
“Davvero? Era davvero così.. scontato?” Fece lui.
“Ovvio fratello!” Risposero a coro Ryan ed Esposito.
“In effetti..” Aggiunse il capitano.
“Questione di tempo!” Esordì raggiante Martha.
“Ci speravo così tanto!” Finì in bellezza Alexis prima di abbracciarli entrambi. Nello stesso momento, arrivarono Charlie ed Adam.
“C’è per caso un party a cui non siamo stati invitati?”
“C’è per caso qualcosa che dovete dirci, cugina?” Rispose a tono Rick. Charlie e Adam si guardarono sorridendo.
“Ok, va bene, confesso! Tra me e Adam.. si beh, ci stiamo frequentando.” Dichiarò lei quasi saltellando.
“Accidenti, è la giornata delle rivelazioni!” Urlò Ryan.
“Già.. vuoi dirci qualcosa anche tu? Quando porterai Jenny all’altare? Ormai la proposta l’hai fatta, ma..servono i fatti.” Fece Kate.
“Senti Beckett, pensa alle tue di nozze!” Kate rispose con una smorfia.
“Beh, signori e signore, a questo punto perché non ceniamo fuori, tutti insieme?” Propose Rick tra il consenso generale.
“Amico, offri tu?” Chiese Esposito.
“Certo, se offrissi tu, saremmo costretti a mangiare da McDonald’s!” I due mimarono qualche pugno e finirono con due pacche sulle spalle.
“Richard, che ne dici se andiamo in quel ristorantino italiano che scopristi l’altra volta?”
“Perfetto mamma, è anche qui vicino. Conducici tu!” Martha sorrise e si pose a capo del gruppetto. Rick rimase più indietro, con Kate.
“Credo che il nostro piano di far restare le cose segrete per un po’ sia.. beh ecco..sfumato.” Le disse.
“Ho la stessa sensazione, pensa un po’. Ehi, non fa niente.. alla fine sarebbe venuto a galla lo stesso, forse.. solo in modo meno imbarazzante.”
“O forse di più.” Lei sorrise e gli prese la mano.
“Non ti spaventare.. purtroppo sono una donna romantica.”
“Non finirai mai di stupirmi.. e di piacermi.”
“Sai, Rick.. forse sto facendo una grande cavolata.. ma di quelle davvero abnormi!”
“Mmh.. di solito i ripensamenti arrivano almeno dopo qualche nottata insieme e qualche giorno di convivenza. Hai superato ogni record!”
“Stupido, fammi finire! Potrebbe essere uno sbaglio, ma.. dopo tanto tempo mi sento così leggera, mi sento così bene.. Sono passati più di due anni, forse il nostro rapporto era destinato a rimanere com’era prima, ma.. prima o poi tu te ne saresti andato, o in qualche modo le cose sarebbero cambiate. Non voglio permettere che sia così. Voglio essere il tuo pretesto per rimanere qui dove sei, perché.. io non me ne andrò.” Rick sorrise.
“E’ una minaccia?”
“Certo che lo è. Vedi, tu ti prendi il mio meglio. Ma soprattutto ti prendi e hai sempre preso anche il mio peggio..e sei ancora qui.”
“Kate, il tuo meglio mi fa capire quanto tu sia fantastica e straordinaria..ma è il tuo peggio a farmi capire che voglio stare con te.” Si fermarono, faccia a faccia. Kate appoggiò le mani sulle sue guance e gli diede un leggero bacio sulle labbra.
“Siamo davvero melensi..”
“Già..non ci fare l’abitudine!” Rispose lei.
“Posso sdrammatizzare questo momento?”
“Vai.”
“L’invito per l’idro è ancora valido, non è vero?”
“La Jacuzzi è piantata saldamente a terra..aspetterà.”
“Fantastico.” Lo guardò ridere, riprenderla per mano, quel volto era una calamita per i suoi occhi. Si soffermò su ogni centimetro di pelle, sulle labbra, sul naso, sugli occhi, sul leggero strato di barba incolta. Poteva guardarlo e riguardarlo, senza dare spiegazioni, senza nascondersi. Adesso non doveva più. Avrebbe potuto svegliarsi con lui, percorrere con un dito il suo profilo mentre lui ancora dormiva, accarezzato dalle lenzuola e da un debole raggio di sole, in quelle domeniche in cui è bello dormire fino a tardi. Sì, avrebbe potuto farlo. Avrebbe creduto in tutte quelle cose in cui non credeva più. Avrebbe riscoperto la tenerezza, la dolcezza nascosta ormai troppo in profondità. Sarebbe tornata a galla. Non faceva più paura, ormai.
Era tutto a portata di mano, lo era sempre stato. E non se ne è mai andato.
 
I don’t believe in much, but I believe in us. 
  
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