Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _Heavenly_    14/01/2011    2 recensioni
Lei non sembrava sentirlo tutto quel gelo, lei aveva un golfino di lana e una sciarpa lunghissima che quasi ripuliva il marciapiede. Passeggiava guardando dritto difronte a sé, gli occhi sporchi di azzurro e le guance rosee.
“ Sei mai stato innamorato?” chiese ad un certo punto schiudendo le labbra in un sorriso radioso.
Alessadro si ritrovava davanti ad una domanda difficile che lo porta a ricordare un dei periodi più importanti ed intensi della sua adolescenza.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 6

Il sole colpiva forte la finestra della mia stanza; da mezz'ora ormai tentavo di ignorarlo, cercando di recuperare le ore di sonno perdute quella notte.

Carola si era subito ambientata in casa mia e aveva preso confidenza senza apparire però maleducata. Fino alle tre di notte eravamo rimasti svegli entrambi, distesi nel suo letto..


Chi era quella ragazza che ti guardava da lontano oggi?” mi chiese ad un tratto passando da un argomento all'altro senza coerenza.

L'hai notata..” mormorai spalancando gli occhi; Carola non si lasciava scappare nulla.

Lei è.. io credo di.. non lo so, è tutto così confuso!” scossi la testa lasciandomi andare al caos, solo Agnese poteva farmi sentire così: smarrito.

E la tua amica? Chiara, lei..lei cos'è?” continuò, stava camminando in punta di piedi verso di me, stava cercando di entrarmi dentro.

Lei è la mia migliore amica, credo” ma come cavolo aveva fatto a capire tutto soltanto guardandosi attorno? Era tutto così ovvio?

Alejandro, Alejandro! Qui servono certezze” mi sorrise comprensiva.

Ma come l'hai capito?” chiesi troppo preso dai miei pensieri per sdrammatizzare.

Gli occhi sono lo specchio dell'anima, non lo sapevi?” e in quel momento mi chiesi se anche negli occhi di Agnese, bagnati d'azzurro, avrei potuto leggerle l'anima.


Decisi finalmente di alzarmi, ma appena mi mossi incontrai il corpo caldo di Carola che stava dormendo alle mie spalle. Mi voltai piano e rimasi ad osservarla dormire, le spostai i capelli corvini dal volto e non potei fare a meno di ringraziarla per quella notte di parole. Parole che mi avevano aperto gli occhi e chissà forse Carola era qui per questo.


Dopo pranzo Giò si era auto-invitato a casa mia per conoscere la mia ospite, lasciando solo il suo povero compagno Pablo.

Bella Ale! Dov'è la principessa?” esclamò lasciandomi in mano giacca e berretto.

Buenos dìas!” lo salutò Carola sbucando dal corridoio in camicia da notte.

Non riuscii ad interpretare l'espressione che si era dipinta sul volto di Giovanni, tra lo sconcertato e l'affascinato.

E insomma le spagnole usano girare per casa così..” mi soffiò seguendola in cucina. Sbuffai e gli corsi dietro temendo che potesse combinarne una delle sue.

Piacere di conoscerti, sono Giò!” esclamò stringendole la mano e lei, come al solito, sorrideva radiosa.

Encantada” rispose e non curandosi del mio amico, che la fissava con la bava alla bocca, si girò e cominciò a prepararsi un panino.

Da quel momento in poi Giovanni iniziò a parlare senza mai fermarsi, alternando spagnolo, italiano e dialetto. Non che non volessi mettere fine a quella sottospecie di sketch comico, ma la realtà era che non potevo farci nulla. Giò era incorreggibile.

Da me tra un quarto d'ora. Urgente. Chiara” lessi distrattamente il messaggio, troppo impegnato a seguire ciò che stava succedendo nella mia cucina; solo qualche minuto più tardi realizzai quello che Chiara mi aveva ordinato.

Carola, ti dispiace se ti lascio un po' con Giò? Devo assolutamente, ehm.. uscire!” abbozzai in modo poco convincente.

Claro! È un ragazzo così simpatico” sorrise e si rimise ad ascoltare quello scemo che blaterava.

Vado e torno allora!” e con quella frase abbandonai, per niente tranquillo, la mia compagna nelle mani di quel troglodita del mio migliore amico.


Mentre cercavo di farmi spazio nel traffico di Padova sentii dentro di me attivarsi un meccanismo, lo stesso che partiva quando mi ritrovavo di fronte ad Agnese. Però, ora che ci facevo caso, le sensazioni erano esattamente identiche a quelle provate negli ormai frequenti momenti d'intimità passati con Chiara. Cosa mi stava prendendo? Ero sempre stato un ragazzo serio ed equilibrato, che sapeva bene quel che voleva. Ora il mio equilibrio era cambiato, tutto mi appariva troppo difficile e confuso, era impossibile dare un ordine alle cose.

Ci vogliono certezze” mi aveva detto, seppur scherzando, Carola. La faceva facile lei, era tutto troppo intricato per essere sistemato con uno schiocco di dita.

Impegnato com'ero nei miei ragionamenti non mi resi nemmeno conto di essermi fermato di fronte al condominio di Chiara, ormai era diventato così naturale andarci che potevo fare tutt'altro, il mio motorino mi avrebbe condotto da lei lo stesso. Bussai alla porta, non tenevano più le chiavi sotto lo zerbino, come un tempo.

Finalmente eh!” esclamò la mia amica. Aveva i capelli raccolti, tenuti fermi da due matite da disegno, le guance leggermente arrossate e l'immancabile poncio arcobaleno.

Mi hai fatto preoccupare” sbuffai capendo che non era successo niente di grave.

Non saresti arrivato così in fretta altrimenti” disse facendomi strada, inutilmente, verso la sala da pranzo.

Sconvolto? Impallidito? Allucinato? Non so nemmeno io come apparve la mia espressione ad Agnese, che mi osservava dall'enorme tavolo in mogano. Si, forse smarrito è l'aggettivo più opportuno. Perchè Chiara non me lo aveva detto? Iniziai ad imprecarle contro mentalmente, pur sapendo che lei era totalmente all'oscuro dei miei sentimenti verso Agnese. La Meraviglia mi sorrideva lasciando scintillare i suoi occhi nocciola, non sarebbe stato un pomeriggio tranquillo, per nulla.

Piacere, Agnese” disse allungando la mano per stringermela, probabilmente aveva notato il mio completo irrigidimento.

Alessandro” risposi, apparendo quasi maleducato.

Stiamo preparando le diapositive per il corso di fotografia” sorrise Chiara girando il portatile in modo che potessi vedere il loro lavoro.

Se già in quel momento ero una statua di ghiaccio, mi raggelai ancor di più scoprendo che le mie foto sotto la pioggia erano le protagoniste della presentazione.

No” sibilai e con un gesto rapido presi la mano di Chiara e la trascinai in cucina.

Che ti prende?!” mi domandò la mia amica visibilmente seccata.

Che mi prende?! Sei impazzita per caso?! Non puoi usare le mie foto senza chiedermi il permesso!” le urlai incapace di controllarmi. Agnese ci aveva lavorato sopra fino a quel momento e chissà quale idea distorta si era fatta del rapporto tra me e Chiara.

Te lo avremmo chiesto tra due minuti..” rispose piatta la mia amica, distogliendo lo sguardo.

Dovevate chiedermelo PRIMA!” ribattei sempre più irritato.

Cosa c'è?! Visto che non vuoi ammettere a te stesso che sei attratto da me, allora non lo devono vedere nemmeno gli altri?” iniziava ad accorciare le distanze, sapeva benissimo che così mi destabilizzava.

Piantala” sibilai “ Credi di ammaliarmi con le tue parole, ma se davvero mi volessi non te ne rimarresti con le mani in mano!” continuai non perdendo il mio tono pungente.

E non potei dire cosa più sbagliata, perchè fu un attimo sentire le sue labbra delicate premere contro le mie e in un secondo tutto era identico a quel pomeriggio di qualche tempo fa.

Cos'hai da dire ancora?” soffiò staccandosi dolcemente da me.

No” presi le mie cose e puntai dritto verso la porta.

Non andare” mi urlò rincorrendomi “ Aspetta, Ale!” ma ormai stavo uscendo.

Non puoi costringerlo” sorrise Agnese cingendole le braccia.

Fu quella l'ultima cosa che vidi e sentii prima di sbattere violentemente la porta di casa di quella che doveva essere la mia migliore amica.

Una volta fuori mi avventai contro il primo cestino che trovai e iniziai a prenderlo a calci scaricando tutta la mia rabbia. Non era il caso di montare in sella al motorino e andare a farmi un giro, avrei sicuramente rischiato di tamponare qualcuno, vista l'agitazione che avevo in corpo.

Mi strinsi nel cappotto e iniziai a camminare senza meta, proprio non mi andava di tornamene a casa. Cosa stava succedendo? Perchè tutto non poteva seguire un filo logico? Ero indifeso davanti al futuro, non avevo modo di prevederlo né di riuscire a capire qual'era la cosa più giusta da fare, potevo solo arrendermi e lasciarmi trascinare dal corso eventi.

Arrendermi” mormorai tra me e me “ Sarà la cosa giusta?”.

Non avevo voglia nemmeno di prendere la navetta e mischiarmi tra la gente, volevo stare in compagnia di me stesso, per cercare le risposte che mi mancavano. Tornai indietro a prendere il mio motorino, ma quando mi ritrovai a due metri dal raggiungerlo mi sorprese vederci Agnese seduta sopra.

Ciao” sorrise sbarazzina, non curandosi della mia espressione ancora turbata.

Chiara ti ha chiesto di convincermi?” sbottai prendendo il casco, ma mantenendomi a debita distanza.

Proprio no” scosse la testa chiudendo quegli occhi meravigliosi.

E allora? Perchè mi hai aspettato?” mi sentii in imbarazzo a farle delle domande così confidenziali, anche se di intimo avevano proprio poco.

Mi devi ancora una risposta” rispose indifferente, ma il suo sguardo fisso su di me e pieno di interesse la tradiva.

Oh” sospirai “ Il fatto è.. che io non so la risposta” e dovetti allontanare i miei occhi dai suoi. Aveva ragione Carola quando diceva che gli occhi sono lo specchio dell'anima; riuscivo a leggerla ora, Agnese, e le sue risposte fredde erano in contraddizione con i suoi occhi estremamente caldi e speranzosi.

Sei mai stato innamorato?” la testa mi rimbombava.

La sai” annuì seria e si staccò dal motorino, lasciandomi lì, solo, a respirare le ultime tracce di lei nell'aria.

Heavenly è tornata gente! :D  

Non picchiatemi vi prego, perchè lo so che da questo capitolo tornerete ad odiare Chiara e amerete alla follia Agnese.. io lo so v.v 

Ma che ci posso fare, hanno vita propria ormai! >.< * Chiara fugge al mio controllo per tornare ad essere un pò ehm ehm * 

Ma si sopporta, si sopporta! Spero :) 

Beh il capitolo parla da solo.. C A O S !

Aspetto le vostre recensioni curiosa, anche quelle di coloro che mi seguono in silenzio :) 

Un abbraccio 

_Heavenly_



  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Heavenly_