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Autore: Maharet    21/12/2005    2 recensioni
Non ho saputo in che genere inserirlo. E' una storia di rabbia, d'amore, di vendetta e di rinascita. E' divisa in due parti, sono capitoli un pò lunghi ma non me la sono sentita di suddividerla ulteriormente.
Genere: Dark, Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza corre come il vento. Intorno a lei sibilano le pallottole, ma non sono un vero problema. Non ha paura di morire e la morte, quasi per ripicca, la rifiuta. Il suo corpo è in grado di rigenerarsi all'infinito, donandole una sgradita immortalità. Per quale strano scherzo del destino quel dono è toccato proprio a lei, che detesta la vita? Ma adesso è quasi felice. Questa corsa scatenata le fa credere,per un attimo, di poter tornare ad essere la bambina innocente che, seduta nell'erba, contemplava il sole rosso dell'Ovest. Ma in pochi istanti la disperazione si riappropria di lei. Quelli non sono i suoi ricordi, non possono esserlo. Lei è cresciuta in quello squallido sobborgo, rifugio per vagabondi e teppisti. Orfana, costretta a difendersi dai suoi simili, ha avuto solo due scelte. Il marciapiede, che l'avrebbe portata, ancora bambina, a vendere il proprio corpo. Oppure i tetti, regno se possibile ancora più selvaggio, terra di frontiera dominata dagli uomini pantera, umanoidi temuti e disprezzati, dediti a furti e rapine. L'istinto l'ha guidata ancora una volta. E' salita sui tetti a 12 anni, e non ha più fatto ritorno. Ha trovato tra quel popolo senza legge l'affetto e la comprensione che non ha mai conosciuto. L'hanno accettata quasi subito, vedendo riflessa nei suoi occhi la loro stessa forza. Sono rimasti colpiti dalla sua agilità. Le hanno regalato un'identità. La ragazza senza nome è diventata Sheila la ladra. Un nome che ora, appena quattro anni dopo, è già leggenda. Ha conosciuto il passato del suo popolo, l'inizio di tutto. Nelle fertili pianure dell'Ovest, molti secoli prima, quando i primi uomini si erano accoppiati con le pantere, dando vita ad una stirpe di reietti. Ma i ricordi non le appartengono del tutto. Lei non è un essere umano, ma neppure una donna pantera. Scoprirà mai le sue vere origini?

Una mano l'afferra per la vita. Sheila si dibatte alla cieca per un istante prima di rendersi conto che la stretta forte e protettiva è quella di Marcus, il suo fratellastro. L'uomo la solleva stretta a sé fino al tetto, territorio proibito per le guardie. Le poche che hanno osato avventurarvisi non hanno più fatto ritorno, e i loro corpi sono stati ritrovati nel vicino canale. Sheila solleva lo sguardo sul volto del fratello,e si rende conto per l'ennesima volta che chiunque capirebbe che quella ragazzina dalla pelle scura e dai capelli color latte e quell'uomo imponente non hanno legami di sangue. L'unica cosa che li accomuna è la loro bellezza, in un popolo di esseri deformi e gracili. Gli uomini pantera hanno il sangue impazzito a causa dei numerosi incesti, necessari alla vita di una così piccola comunità. Alcuni somigliano a grossi felini antropomorfi, altri hanno la capacità di trasformarsi in pantere in caso di pericolo. Marcus è l'unico del gruppo ad avere un aspetto interamente umano, grazie alla madre, una forte amazzone del Sud. L'eredità paterna consiste solo in un'agilità incredibile e nella capacità di comunicare telepaticamente con qualsiasi creatura, umana e non. Molti hanno pensato che anche Sheila avrebbe portato del sangue nuovo alla comunità, ma la ragazza ha messo subito in chiaro le cose: per ricambiare il loro affetto avrebbe partecipato alle scorrerie nella città bassa(così viene chiamato tutto ciò che è al di sotto del livello dei tetti), ma non avrebbe sopportato un uomo che cercasse di sottometterla. La vita nella strada è stata dura per lei, e ha scoperto che la sua femminilità può essere molto pericolosa. Così ha deciso di trasformarla nella sua arma più potente. Una sera due umani, completamente ubriachi, hanno cercato di violentarla. La mattina dopo sono stati ritrovati, sanguinanti e privi di sensi, appesi a testa in giù ad una delle grondaie. Da quel giorno nessuno ha più tentato di avvicinarla con la forza. Persino gli uomini pantera la temono,leggendo nel suo sguardo una crudeltà che supera persino la loro.

Ma il sorriso che rivolge a Marcus è spontaneo e pieno di fiducia. Il ragazzo le scompiglia affettuosamente i capelli:

-Allora sorellina, guarda che io non sono immortale come te, e una volta o l'altra me lo farai venire un infarto!

Sheila scorge l'ironia nei suoi occhi, e la risposta secca che le è salita alle labbra è sostituita da una risata:

-Quanto sei stupido! Se anche uno di quei proiettili mi avesse colpita, in pochi istanti la ferita si sarebbe rimarginata.

-Lo so, ma quelle - ed accenna con lo sguardo al reticolato di cicatrici bianche che ricopre il polso destro della ragazza - dimostrano che esiste qualcosa in grado di ferirti,e forse anche di ucciderti. Io e te siamo una squadra, lo sai. Io che cosa sarei senza di te?

Sheila sorride a quella palese bugia. Lei e Marcus agiscono spesso insieme, ma il ragazzo era già conosciuto molto prima che lei cominciasse, inesperta e sfacciata, la sua carriera di ladra. Poi il suo sguardo si indurisce:

- Queste cicatrici non significano nulla!

Marcus si rende conto di aver toccato un argomento proibito. Quando Sheila si è unita a loro quei segni erano rosse lingue di fuoco che le lambivano la carne e le infliggevano dolori terribili. Ma non si é mai lamentata, e non ha mai confidato a nessuno chi gliele abbia procurate. Quando le domande si fanno troppo pressanti ripete, con voce tagliente, che quelle ferite la tormentano perché non scordi mai un tradimento. Lentamente si sono rimarginate, ma non sono scomparse. Così come, Marcus ne è certo, la rabbia di Sheila non diminuirà mai. La stringe per un istante. Questo gesto colpisce talmente Sheila da immobilizzarla. Ma forse non si divincolerebbe comunque. La stretta di Marcus è forte e tenera al tempo stesso, e Sheila si permette di abbandonarsi a quel calore che le scalda il cuore. Tutt'intorno a loro si radunano a piccoli gruppi gli uomini-pantera, muti spettatori di una rara dimostrazione di affetto. Ma non sempre è così. Sheila ha un carattere ambiguo e mutevole, che la porta a compiere gesti di incredibile ferocia. Lo stesso Marcus, che ora stringe un corpo fragile e arrendevole, reca ancora sul viso profondi graffi scarlatti, conseguenza della furia incontrollata della sorella. Staccandosi dall'abbraccio, la ragazza gli sorride, un sorriso che le illumina il bel viso e fa brillare di nuova luce i grandi occhi color argento. Ma la diffidenza riprende il sopravvento. Un pensiero ormai da tempo la tormenta, e non vuole che la dolce sensazione che prova in questo momento comprometta la sua rabbia. Quella rabbia che è cresciuta a poco a poco dentro di lei, che ha nutrito giorno per giorno con i ricordi del dolore e della disperazione, che le ha dato la forza di andare avanti. Già una volta ha donato la sua fiducia incondizionata a qualcuno, e questo l'ha condotta ad un passo dalla follia. Ora il suo equilibrio è alterato, se ne rende conto, ma almeno ha recuperato la lucidità. Finalmente è giunto il momento della sua vendetta. Marcus rabbrividisce, scorgendo nel suo sguardo una scintilla di pazzia.

 

   
 
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