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Autore: Mrs L J Magnus    15/01/2011    1 recensioni
dal prologo del primo capitolo ...Alla fine, qualunque sia la strada da noi scelta, approderemo al destino che è stato scritto per noi. Il destino è inesorabile: maggiori sono le differenze, infinite sono le combinazioni che possono creare. Ecco cos’è il destino, l’insieme di un numero indefinito di combinazioni che portano tutte alla realizzazione di ciò che è stato deciso per la nostra vita... il destino è un gran burlone!
Genere: Science-fiction, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 3

Per adesso è tutto, credo che ci serva un po' di tempo per valutare la faccenda!”

Dopo l'ingresso del piccolo O'Neill in sala briefing il generale Landry si accorge che è inutile cercare di continuare la riunione. Ci saranno altri momenti per cercare di capire come aiutare la dottoressa Fraiser e i suoi amici, adesso sono i suoi di amici ad avere bisogno di aiuto, e l'unico aiuto che il generale può dargli è lasciargli il tempo di pensare, di assorbire lo shock e di capire. Silenziosamente, seguendo l'esempio del generale, l'Sg1 abbandona la sala e, per una volta, Daniel non deve tirare Vala per il braccio per farle comprendere che la sua presenza non è necessaria. I tre adulti rimasti intorno al tavolo ovale rimangono in silenzio, mentre JJ non riesce a contenere la felicità di aver trovato i genitori e continua a saltare sulle gambe del generale O'Neill. Da parte sua l'uomo lo osserva e lo stringe con delicatezza, non sapendo proprio come comportarsi. Frasier interviene in suo soccorso.

E' il suo modo per dirle che vuole saltare con lei. Di solito suo padre...”

La dottoressa Fraiser non fa in tempo a finire, forse è un vecchio ricordo dei tempi in cui suo figlio Charlie era piccolo, ma il generale si accorge di sapere benissimo cosa fare. Afferra più saldamente il torace del bambino facendo attenzione a non stringere troppo e lo alza delicatamente sopra la sua testa. Poi comincia a muovere le braccia verso l'alto e verso il basso aumentando sempre più la velocità finchè il piccolo comincia a ridere a crepapelle. Rassicurato dalle risate, il generale mette in pratica un altro piccolo gioco che ricorda di aver fatto con Charlie. JJ felice di giocare con suo padre continua a ridere sotto lo sguardo divertito di Fraiser. La dottoressa però non si lascia distrarre così tanto da non notare il disagio di Sam Carter. Percepisce il rapido movimento della sedia che si muove e i passi rapidi della donna verso la porta. Meccanicamente si alza e comincia a seguirla ma si ferma sulla porta. O'Neill senza smettere di giocare con JJ la rassicura.

Vada pure dottoressa, qui ci penso io.”

 

Il colonnello Carter cammina come un automa attraverso i lunghi corridoi della base. Cammina così, senza una meta, solo per allontanarsi il più possibile dalla sala briefing. Se potesse, se sapesse che è possibile, farebbe di nuovo aprire il collegamento con Atlantis e tornerebbe alla città perduta a studiare con Rodney i nuovi condensatori di energia, a programmare la nuova missione di Sheppard su un nuovo mondo da scoprire o anche, semplicemente a vagare per gli spazi ancora inesplorati della base. Qualunque cosa, persino un massacrante allenamento con Ronon e Leila andrebbe bene, pur di non dover pensare. Invece si ritrova a camminare per i corridoi della base e si accorge che nel suo vagare senza meta è giunta al suo vecchio laboratorio, la tana del suo sostituto. Il dottor Bill Lee è al lavoro chino su un microscopio con il camice stazzonato e macchiato di caffè. Intorno a lui sparse sul tavolo di lavoro confezioni aperte di qualunque schifezza ipercalorica e bicchieri di carta sporchi raccontano molto della personalità dello scienziato, il classico genio capace di ingurgitare qualunque cosa e di rimanere in laboratorio per giorni nel tentativo di verificare un'ipotesi.

Il colonnello Carter bussa sullo stipite della porta di ferro.

Si può?”

Il mio ufficio è il tuo ufficio colonnello Carter” Il dottor Lee non ha nemmeno alzato lo sguardo dal suo lavoro “ Accomodati, pochi minuti ancora e se riesco ad isolare questo maledetto, sono subito da te.”

Ancora un secondo...” il dottore sembra parlare con il microscopio mentre a tentoni cerca la tastiera del computer alla sua sinistra e digita, senza guardare un paio di comandi. Lo schermo si accende e una strana figura compare su di esso. Lee digita un altro comando e si alza di scatto soddisfatto e si gira a guardare lo schermo. “Preso, te l'ho fatta!!!” Digita ancora un paio di comandi e il pc, dopo aver salvato l'immagine si spegne.

Soddisfatto lo scienziato rivolge finalmente l'attenzione alla nuova arrivata.

Sam, ben tornata...” comincia con entusiasmo, ma si accorge ben presto che qualcosa non va “Sei stata gentile a passare a salutarmi, posso fare qualcosa per te?”

Niente, diciamo che avevo bisogno di un posto dove riflettere e sono capitata qui” Sam si accorge di essere stata indelicata “Scusami, mi fa piacere rivederti, ma sono un po'...”

Sconvolta?”

Che ne sai tu?”

Non so cosa abbia sconvolto te, ma questo fascicolo...” così facendo tamburella con le dita della mano destra su un grosso raccoglitore con il logo della base “... ha sconvolto le mie basi di scienziato. So benissimo che in via astratta tutto è possibile e ne abbiamo anche ragionato parecchio, ma vederselo davanti sul piano reale è tutta un'altra cosa.”

Ma di cosa stai parlando??”

Dell'ipotesi di utilizzare lo stargate per viaggiare tra le diverse realtà, e delle istruzioni per farlo davvero! Tutto qui dentro!!”

Vuol dire che ci sei riuscito?? Caspita non sapevo nemmeno ci stessi lavorando ancora!”

Infatti” Lee si toglie gli occhiali e si strofina gli occhi, poi accorgendosi del disordine imperante comincia a cestinare un po' di cartacce. “Non ci sono riuscito, però è possibile.” Nota lo sguardo stupito della sua ascoltatrice e continua. “Ieri mattina è arrivato un ospite inatteso e mi sono visto recapitare questo dossier con il perentorio ordine di studiarlo e di verificarlo. Capisci bene che quando ne ho letto l'intestazione mi è venuto un colpo, guarda poi da chi è firmato.”

Bill apre il fascicolo alla prima pagina e indica a Sam dove guardare. Sotto l'intestazione e il simbolo del comando Stargate a caretteri maiuscoli si poteva leggere “REPARTO RICERCA E SVILUPPO” e più in piccolo “Direttore responsabile Colonnello Samantha Carter – Vicedirettore Dott. Bill Lee”.

Noi non abbiamo questo reparto e io non sono vicedirettore di alcunchè” continua il dottore “fatto sta che l'ho letto fino in fondo, ho appurato che ci sono le nostre firme e che, tutto sommato potrebbe anche funzionare!”

Non si preoccupi dottor Lee, funziona davvero, e l'ha scoperto lei. Solo che l'ha scoperto in un'altra realtà.” La dottoressa Fraiser è ferma sulla porta del laboratorio. “Sam noi dobbiamo parlare, credo. Ti va un caffè?”

Il colonnello Carter osserva il dottor Lee che ancora boccheggia alla notizia ma riprende subito in mano il dossier e ricomincia a leggerlo.

Bill ti dispiace??”

No, vai vai, ricordati solo di mandarmi un aviere con una tazza gigante di caffè e tutti i dolci presenti in sala mensa.”

Le due donne non fanno in tempo ad uscire dall'ufficio che sentono Lee borbottare “incredibile” “entusiasmante” “che genio”.

  
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