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Autore: Miss Ron    15/01/2011    7 recensioni
A Isla che sposò un Babbano
A Phineas che lottò per i diritti dei non maghi
A Marius che nacque Magonò
A Cedrella che divenne la moglie di un Weasley
Ad Andromeda che mischiò il suo sangue con quello di un Nato Babbano
A Sirius che scappò di casa
Ad Alphard che nominò un rinnegato suo erede universale
A tutti coloro che sono stati rinnegati,
ma che hanno continuato a guardare le stelle
e a bruciare dentro.
Fieri di essere dei membri rinnegati della Nobile e Antichissima Casata dei Black
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Black
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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 A SIRIUS

 
A Sirius Black che scappò di casa
 
 
 
Com’è stata la tua vita Sirius?
 
Travagliata,
piena di alti e bassi,
piena di momenti di felicità assoluta
e altri di disperazione totale.
Sono nato in prigione,
mi sono liberato,
sono stato nuovamente rinchiuso,
mi sono nuovamente liberato,
poi di nuovo in prigione.
 
Quella “prigione” era la casa in cui sei nato e fu per la tua sicurezza.
 
Non importa, rimaneva una prigione,
ma alla fine sono tornato libero,

questa volta per sempre
e mi sono riunito ai miei fratelli,
questa volta per sempre.
 
Alla fine sei morto.
Il fato è stato crudele con te.
 
Alla fine sono tornato libero
e lo sono ritornato
combattendo contro la mia famiglia
per proteggere il figlio di James.
Il fato è stato crudele con me, vero,
ma non nel decidere la mia fine.
L’inizio sì, la fine no.
 
Com’è stato l’inizio, Sirius?
 
Freddo e gelido.
Mai un abbraccio,
mai una carezza,
mai un sorriso.
Ero solo.
 
No, non lo eri: c’era Regulus.
O forse, mi vuoi dire che non lo amavi?
 
Certo che lo amavo!
Era il mio fratellino.
Eravamo molto diversi, certo, e, probabilmente, se non fossimo stati partoriti dalla stessa donna, non ci saremmo mai neanche rivolti la parola, però, gli volevo bene, lo amavo.
 
Davvero?
 
Sì, davvero,
ma c’erano alcuni lati del suo carattere che m’irritavano.
Era troppo disciplinato.
Era troppo ubbidiente.
Amava troppo i suoi genitori.
 
I suoi? I vostri.
 
Suoi.
Non possono essere definiti i miei genitori
solo perché mi hanno dato la vita.
 
Avrei da obiettare su questo punto,
comunque, Regulus, invece, era tuo fratello?
 
Sì, lo era.
Bisticciavamo spesso:
lui mi dava dell’arrogante egocentrico
e io gli davo della femminuccia;
lui acconsentiva sempre ai desideri dei nostri genitori
e io non facevo altro che farli arrabbiare;
lui adorava nostra cugina Narcissa
e io adorava nostra cugina Andromeda;
lui rispettava e ammirava Bellatrix
e io la odiavo profondamente ;
lui era il cocco di Kreacher
e io lo disprezzavo tanto quanto disprezzavo mia madre:
era solo una sua appendice.
 
Hai detto che lo amavi.
 
Vero.
 
Ma…
 
Abbiamo imparato a volare insieme
e abbiamo trascorso ore e ore a giocare a Quidditch insieme;
trascorrevamo notti intere svegli a discutere
di come sarebbe stata la nostra vita a Hogwarts insieme;
rubavamo cibo dalla cucina insieme;
ci sedevamo sulle gambe di zio Alphard
per farci raccontare del suo ultimo viaggio insieme;
bisticciavamo,
ridevamo,
chiacchieravamo,
seguivamo le lezioni del nostro istruttore privato,
sempre insieme.
Io gli volevo bene.
 
Sì, gli volevi bene,
ma l’hai abbandonato.
Tu lo hai abbandonato.
Cos’è successo?
 
Hogwarts e la guerra:
ecco cos’è successo.
 
Parlarmi di Hogwarts.
 
Fu il periodo più felice della mia vita.
Avevo trascorso un’infanzia isolata:
a parte mio fratello e le mie cugine, ebbi pochi contatti con gli altri ragazzi della mia età e quei pochi furono tutti con eredi di famiglie selezionate accuratamente da mia madre.
Nessuno con cui riuscii a stringere qualcosa che somigliasse anche solo vagamente all’amicizia.
A Hogwarts tutto cambiò.
Fui Smistato a Grifondoro.
Fui il primo Black a essere Smistato a Grifondoro
a memoria d’uomo.
Mi separai ulteriormente dalla mia “famiglia”
e conobbi James.
Fu amore a prima vista.
In seguito Remus avrebbe commentato che
dovevamo essere gemelli eterozigoti separati alla nascita.
Forse era vero:
non avevamo bisogno di parole,
ci capivamo con uno sguardo,
trascorrevamo ogni momento possibile insieme,
eravamo l’uno la metà dell’altro.
Il solo pensiero di perderlo mi dilaniava.
Grazie a lui scoprii cosa significasse
essere amati e accettati per quello che eri,
grazie a lui scoprii il significato di “famiglia”
perché lui fece questo per me: mi donò una famiglia.
James
Remus
e Peter
divennero la mia famiglia
e poco importò
che quando tornai a casa
trovai il gelo ad accogliermi:
avevo loro.
 
E tuo fratello? Ti sei dimenticato di tuo fratello?
 
No, ma lui non mi comprese.
Mi chiese di chiedere scusa ai nostri genitori
per essere stato Smistato a Grifondoro.
Mi disse che se l’avessi fatto,
mi avrebbero perdonato,
ma non c’era nulla di cui scusarsi:
io ero felice.
-E a mamma e papà non ci pensi?- disse.
-Mamma e papà non centrano nulla con le mie scelte. Io faccio quello che mi pare-.
-Naturalmente, come sempre-.
Era quasi in lacrime.
-Sei un egoista, Sirius-.
-E tu sei un codardo. Impara a prendere le tue decisioni da solo, diamine! Impara a ragionare con la tua testa-.
-E tu smettila di chiamare codardia il pensare ai sentimenti degli altri-.
 
Tutto qui?
Avete litigato e ti sei arreso?
Avete litigato e hai rinunciato a lui?
Avete litigato e l’hai abbandonato?
 
No! No, ma l’anno seguente anche lui venne ad Hogwarts,
fu Smistato a Serpeverde,
e divenne amico di gentaglia come Mocciosus.
Lui non sopportava le mie amicizie
e io non sopportavo le sue.
 
E quindi l’hai abbandonato?
 
No, ma i rapporti fra di noi divennero complicati.
 
Definisci “complicati”.
 
C’era una muraglia alta un chilometro e spessa cinquanta metri a dividerci.
 
E, quindi, ti sei arreso e l’hai abbandonato.
 
No, ma tutto era complicato: te l’ho già detto.
Forse avremmo potuto farcela a salvare il nostro legame,
se avessimo avuto tempo,
ma non avemmo tempo.
 
Perché?
 
Appena fuori da Hogwarts,
infuriava una guerra,
infuriava una guerra
che ci esortava a prendere una posizione.
Posizioni opposte.
 
E tu ti sei arreso.
L’hai lasciato percorrere
quella strada oscura
senza neanche tentare di fermarlo,
senza neanche tentare di salvarlo.
Bel fratello che sei:
Regulus non ha poi perso molto.
 
IO CI HO PROVATO!
E lui che non mi ha dato retta.
Non ascoltava le mie parole:
era troppo ammaliato da quelle di Bellatrix e della nostra adorata mammina.
-Rendici orgoglioso di te- dicevano -non essere la delusione che è stata Sirius-.
Ho fatto di tutto:
ho tentato di parlargli,
ho urlato,
entravo di nascosto nella sua camera
per rubargli gli stralci di articoli che parlavano di Voldemort…
ho fatto di tutto.
 
Non hai fatto abbastanza, Sirius.
Era tuo fratello: avresti dovuto proteggerlo e hai fallito.
Questa è la verità.
E poi sei scappato, giusto?
 
Sì, sono scappato.
Non li sopportavo più,
nessuno di loro.
 
Neanche tuo fratello?
 
Ero arrabbiato e gli ho detto cose che non pensavo.
 
Perché eri arrabbiato?
 
Ha detto che ero un egoista,
che pensavo solo a me stesso,
che lui non era così
e che avrebbe fatto ciò
che era meglio per la famiglia.
In quel momento, ho capito.
 
Cos’hai capito?
 
Che l’avevo perso.
Che era disposto a tutto per rendere nostra madre fiera di lui.
Anche a diventare un assassino.
Io l’aveva perso.
 
E sei scappato.
 
Sì, da James,
dall’altro mio fratello,
dalla famiglia Potter
ed è stato bellissimo.
La signora Potter sorrideva sempre e i suoi sorrisi erano calorosi e luminosi.
Mi abbracciava, rideva, ci baciava, scherzava, discuteva di Quidditch, preparava i nostri piatti preferiti.
Era calda.
Il signor Potter stava sempre in pigiama quand’era a casa, aveva una folta chioma ribelle come quella di suo figlio, era del tutto incapace di farsi un nodo decente alla cravatta o di appaiare decentemente due capi d’abbigliamento.
Mi arruffava i capelli, mi narrava di avventure vissute quando era un Auror e non conosceva il significato delle parole “sgridare” e “punizione”.
Era la famiglia che avevo sempre desiderato.
 
E ti sei dimenticato di tuo fratello.
 
No, ma avrei preferito dimenticarmene.
 
E poi cos’è successo?
 
La famiglia si è allargata.
Ai Malandrini si è unita Lily
che ha portato con sé Dorcas, Marlene, i Prewett, Frank e Alice.
Ero felice.
Certo, c’era la guerra,
certo, rischiavamo la vita,
ma ero con la mia famiglia.
 
E poi?
 
E poi tutto è andato a rotoli,
i signori Potter sono morti,
mio fratello è morto
e il destino ha deciso di vendicarsi per le mie scelte.
Io avevo rifiutato la famiglia che aveva scelto per me,
e lui mi ha portato via la famiglia che io avevo scelto.
 
Il destino? Sbaglio o sei stato tu ad allontanarli?
Fosti tu ad insistere affinché scegliessero Peter come Custode Segreto. James voleva te.
 
Credevo che fosse la scelta migliore.
 
Hai sbagliato.
 
Sì, ho sbagliato.
 
Li hai uccisi.
 
Sì, li ho uccisi.
 
Com’è stata la tua vita, Sirius?
 
Travagliata, piena di alti e bassi,
ma l’ho affrontata con tutto l’orgoglio possibile:
mai mi sono inchinato di fronte a qualcuno.
 
Come se fossi un vero Black.
 
Come se fossi un vero Black.

 
   
 
 
 
 
 
Non è uscita come l’avevo progettata, alla fine è diventata una specie di prontuario sui fratelli Black, va' beh.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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