il suo petto su cui piangere.
Ettore č morto
e la sterile terra si apre per inghiottire
un frutto appena nato.
Era un'illusione, un sogno non vissuto,
agognato
nelle notti inquiete delle dolci dardanidi.
La cittā č distrutta,
il deserto č fermo
immobile.
Nulla si muove
sui casolari stanchi
sulle lacrime silenziose
dei templi disfatti.
E la vita č alla fine,
Ilio era un'immagine
destinata a morire.