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Autore: LadyMerendina    16/01/2011    2 recensioni
Dopo "Il mio Destino sei TU".. e " Sulla Via del Destino".. il 3° capitolo di questa Trilogia XDDD che non doveva essere una Trilogia ma vabé.. XD
Nuovo RE.... Nuova terribile Guerra. Cosa succede quando la cugina di una Strega cerca vendetta? Dichiara Guerra. Ce la faranno i Pendragon a batterla? Qualcuno morirà?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Merlino, Principe Artù, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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La campana d’allarme suonò appena due giorni  dopo, mentre Camelot si svegliava: il suono fece balzare Artù e Merlino giù dal letto.

“No. Mi vesto da solo. Pensa a te, Merlino.”

Merlino annuì, aprì l’armadio e prese  alla rinfusa i soliti abiti, mentre anche  Artù si vestiva indossando i suoi abiti lasciati sulla cassapanca in fondo al letto. La porta si spalancò.

“Morgause.”

“Fratello.  Due villaggi al Nord, tra cui Eldor seppur lievemente, sono stati attaccati.”, disse, “Gli abitanti sono  salvi.”

“Chi è stato?” chiese Merlino.

“I Cavalieri  di Viviana. Artù.” lo guardò seria “Ha richiamato a sé un Esercito di banditi, mercenari…

Beh… non mi sembra tanto grave.”, disse lui.

LI ha resi Invincibili.”,  fece lei seria, “Li ha dotati delle armi dell’ Antico Esercito di Idorlhas.”

“Armi indistruttibili…”, sussurrò Merlino, “Ma è ovvio. Il suo prossimo passo?!  Renderli Immortali?!”

“Non lo possiamo escludere.”, rispose Lady Yngrid  sulla prota.

“Artù. Dobbiamo partire.”

Lui annuì serio  guardando la sorella.

“ LE impediremo di avvicinarsi troppo al Castello, O di attaccare altri villaggi.”, guardò Merlino, “Le  andremo noi incontro. Prepara l’esercito, sorella.”

Lei annuì  e con un inchino usci di corsa.

“Non  temere per il Castello, nipote.”, disse la zia, “Ci pensiamo io e tua madre. E Gaius.”

“Grazie. Merlino, andiamo.”

 Mentre Artù usciva, Yngrid guardò il ragazzo e gli sorrise per in seguito abbracciarlo … Da zia!

“Non dubitare di te stesso.,”, lo guardò “Tu solo puoi fermare Viviana. Ma .. non da solo. Lo capirai.”

 Merlino le sorrise di rimando.

“Grazie, Lady Yngrid.” e uscì di corsa.

Artù era in armeria con Sir Leon ,Carot  e Lancillotto. E  discutevano.

“Direi che accampandoci dietro le colline” disse Lancillotto “Saremmo una  preda estremamente facile.”

“Lancillotto ha ragione,Sire.” Disse Leon “Se poniamo  l’accampamento così in basso, le facilitiamo di molto l’Attacco.”

“ Carot ?”

“SOPRA la Collina. Oppure in una zona piana.”, rispose lui “Lontana da montagne e colline.”

 Artù mise la spada nella fodera e annuì.

“Ottimo. Riunite i Cavalieri.”

Mentre i tre amici uscivano, Merlino li salutò  con un sorriso e si guardò attorno.

“Vieni.”

Si voltò verso Artù e fece come detto: lo seguì verso un piccolo armadietto che il Re aprì, dentro c’era una spada ben lavorata, con l’Elsa intarsiata con piccole pietre blu mare ma scure. La prese tra le mani e gliela porse .

“ L’ho fatta forgiare per te. E’ leggera, ma è robusta e ben calibrata al tuo braccio.”

Merlino sorrise commosso e  la prese, per poi impugnarla e guardarla  da cima a fondo.

“È  MAGNIFICA! Gra

Le labbra di Artu si posarono dolcemente sopra le sue, e il moro corrispose  con tenerezza.

CI stanno aspettando.”

Il moro annuì sorridendo , per poi seguirlo fuori dalla stanza e  dal Castello. Ad aspettarli c’erano i  Cavalieri di Camelot, le Amazzoni, i genitori di entrambi, Gaius, ovviamente Gwen con Morgana. E Lady  Yngrid con Morgause.

“RE Artù.”

Il giovane sorrise  alla Regina delle Amazzoni.

“Olimpia.”

“Voglio tu sappia che alla protezione del Castello collaboreremo anche noi  Amazzoni, in tua assenza.”

Lui sorrise nuovamente.

VI ringrazio molto.”

“Figliolo.” Uther lo abbracciò “Mentre tu sei lontano,  non dovrai temere per le faccende del Castello.”

“Ci saremo noi.”, disse Lady Ygraine stringendolo.

“Lo so. Non temo per il Castello,  so che voi due lo governerete bene ,come sempre. E le  Amazzoni lo difenderanno bene.”

 Balinor e Hunith lo salutarono con un abbraccio, e successivamente  salutarono il proprio figlio.

“Fa’ attenzione.”

“Sì, madre. Padre …” Merlino lo fissò “Tienilo al sicuro. Non voglio gli accada niente.”

  Balinor assentì.

“Il nostro Drago è al sicuro. Ci teniamo in  contatto telepatico, intesi?”

Merlino annuì .E poi guardò colui che fino a pochi mesi  prima era come un padre, l’unico padre.

“Stavolta hai attirato l’attenzione di  una delle Streghe più potenti, ragazzi.”, disse lui, “Finirai prima  o poi di metterti nei guai?”

 Il ragazzo scoppiò a ridere.

“Non credo!”

Poi l ‘ uomo lo strinse forte, con affetto.

“Fa molta attenzione, figliolo.  Non sottovalutarla. E non sottovalutare  neppure te stesso.”

“Non lo farò.”

 “Se serve aiuto, basterà un fischio. Artù.”

“Gaius.”

Il giovane  Re e l’anziano cerusico s’abbracciarono affettuosamente.

“Prendetevi cura l’ uno dell’altro.”

“ Sempre.”

Il medico si  voltò verso Merlino ancora una volta.

“ Attenzione,giovanotto. Occhi aperti. “

 “Merlino.”

Il mago  si voltò verso il suocero. E gli strinse la mano  amichevolmente.

“Tornate  vincitori.”

“Camelot non perderò, Signore.  Lady Ygraine.”

Lei sorrise e, con affetto, lo strinse baciandolo successivamente sulla fronte.

“Ricorda.  Per battere un tale Potere, avrai bisogno di forze. Chiedi aiuto, al momento cruciale.”

“Beh ,ma io..”, la guardò incerto “Solitamente chiedo aiuto  alla Famiglia…

E  fai benone. Ma ricorda, young Wallock: TUTTI sono la tua Famiglia.

E il  giovane sorrise.

Grazie, amico.

“Vi ringrazio, Milady.”, sorrise e poi si voltò,  “Gwen. Fatti abbracciare.”

 La  ragazza lo strinse.

“Fa attenzione, Merlino. Quella  Strega deve pagarla, e perdere..”

“Così andrà. Tranquilla per  Morghy. Ci siamo noi.”

Morgana  s’ avvicinò e , dopo averla guardata negli occhi la strinse forte. E  Ginevra la strinse altrettanto forte a sé.

“Torna da me, Morgana.”

Lei si staccò dolcemente e le  asciugò le lacrime.

“Certo che lo farò.”, e la baciò con Amore INFINITO “Aspettami, mio tesoro.”

Artù salutò Ginevra con un abbraccio d’Amicizia, fraterno per poi  sorridere alla sorella e saltare con un piccolo balzo in groppa ad Hengroen. Morgana sorrise alla sua sposa e prese  le redini del suo cavallo, vi montò su in attesa.

“Merlino?”

Il ragazzo  guardò per l’ ultima volta i suoi genitori, per poi avvicinarsi al suo meraviglioso fido Garulf, prendere in mano le redini e con  un respiro  saltarvi,in groppa.

“Infine  ci siamo … ”

Artù sorrise ai suoi genitori: poi il suo sguardo  corse lungo tutto il suo Castello, scese lungo la piazza  e poi.. sospirò. Tristemente.

 Lo rivedrai  tutto questo.

Come fai ad  esserne sicuro?

Merlino rise  .   Alla faccia del “mi  sento ottimista anch’io, sei tu che m’ispiri”, EH!

HAI RAGIONE …  ,sorrise al  suo sposo. E guardò  i suoi compagni di armi. Incoraggiante.

“ Coraggio,amici miei! Rivedremo presto  le nostre case. Le nostre Famiglie.  Tutto questo..”

“Sì, signore!”, gridarono loro sorridendo  fiduciosi

Sei ingenuo a tal punto … da illuderti di potermi  fermare, piccolo e insignificante Maghettino?

 L’Espressione di Merlino si fece tanto  determinata quanto incredula e seria.

E  tu sei talmente sicura di te, da   credere che io non abbia la  capacità di farlo ?

La sua risata gli risuonò dentro la mente.

Merlino, Merlino. Camelot, oramai é già spacciata.

 Lascia in pace Camelot, Viviana. E’  ME che vuoi.

 Di nuovo la risata  MALVAGIA di Lei.     Sai, come Sacerdotessa dell’Antica Religione .. non posso  essere parziale né indulgente. Capisci?.. Niente di person

IO ho ucciso Nimueh. ,la interruppe lui,  Tua cugina è morta per mano MIA. E lo rifarei,  se dovessi!

   Percepì  CHIARAMENTE l’ondata di odio e  cieca furia che provenne da lei. 

 Ti ucciderò, Mago Merlino! Guardati le spalle.  E POI.. il silenzio. DI nuovo.

 Rotto dallo sbraitare di Gaius , che lo guardò severamente.

“Ti rendi conto che hai appena  provocato la sua ira.. oltre ad accrescere l’odio  che provava verso di te?!”

“Ha iniziato lei.”,disse lui calmo.

“E tu  hai subito abboccato!”, sbottò lui, “Su,  adesso andate. Bada d’ignorarla Merlino.”

    Il ragazzo sbuffò e girò il cavallo  ,seguito da Morghy, Morgause, e Carot. E Artù.

“Artù.”

·         Sir Lancillotto fece passare il Re che, con un sospiro ma sorridente,  si mise alla guida dell’Esercito. Ed uscirono da Camelot.

 

“Fermiamoci qua.”

 Dopo un paio di ore di trotto alternato a passo, arrivarono a  una piccola piana , lontana sia da Colline che  Montagne : Artù smontò da Hengroen,imitato da Merlino e dalle  due sorelle.

“Morgause. Morgana. Per favore, aiutate  gli uomini per le tende.”

“Sì, Sire.”, risposero.

 Merlino seguì Artù verso un tronco vicino, a cui legarono i  loro due cavalli. Legando Garulf, si guardò attorno.

 “ Ottimo posto.”

“Oh, ti ringrazio.”, sorrise Artù, “Sono  contento che OGNI TANTO ti ricordi che sono anche  un abile Stratega.”

Merlino fece il nodo  alla corda poi  guardò il Consorte.

“Ti ricordo che la scelta della  piana l’avete presa tu, Léon, Lancillotto  e Carot. INSIEME, asino reale che non sei altro!”

“HEY!”, esclamò lui, “Guarda  che lo so!”

“Beh,sarà meglio.”

Artù lo guardò.  Non capisco… Perché mi tratta in questo modo?  , pensò. Poi, d’un tratto  lo vide avvicinarsi e abbracciarlo.

“Scusami. Alle volte so essere, se possibile, più idiota del solito!”

“Confermo.”, sorrise lui corrispondendo all’ abbraccio, “Ma resti sempre il MIO, DOLCE idiota. Coraggioso.”

Merlino sorrise

“E tu, seppur asino, rimani sempre il MIO asino. Reale, s’intende. Nonché tenero. Il MIO tenero asino Reale.”

“Sire.”

I due,  di malavoglia, dovettero staccarsi, seppur dolcemente, e Artù si voltò sorridendo.

“Sì, Carot?”

“La vostra  tenda é pronta, miei Re.”

“Non ce n’era bisogno, Carot. Noi…” sospirò “Ti ringrazio,amico  mio. Io e Merlino ti ringraziamo.”

“Dovere, Artù.”, e si allontanò.

Artù si avviò  verso la tenda dove trovò Morgause, e Morgana, assieme a Carot.

“Novità?”

“Stiamo tentando di capire come rendere le loro armi inefficaci. Normali,come quelle di tutti.”, disse Morgana, “Ma non e’ così semplice.”

   A meno che non rendiamo invincibili anche  le nostre.” , intervenne Carot.

“Ma in questo modo andrà  avanti a lungo!,” , ribatté Morgause “Potrebbe  durare mesi!”

“Intendevo il tempo necessario  affinché troviate il modo per batterla.”

                 Morgause guardò estasiata il  suo fidanzato.

“Hai..perfettamente ragione.”

“Perfetto.” sorrise Artù togliendosi  le polsiere “Morgause, per le armi provvedi tu?”

“Ci pensiamo noi” gli rispose Morgana sorridente “Oh! Merlino!”

 Il ragazzo entrò nella tenda  in quel momento.

“Che mi son perso?”

“ Renderemo le nostre armi indistruttibili.”, rispose Morghy, “Come le  loro. Giusto il tempo per capire come  batterla.”

Lui annuì.

“ Mi pare un’ottima idea!”

 “E l’ha avuta il mio fidanzato.”, sorrise Morgause, “Carot lo ha proposto. Ne sono fiera.”

“Grande!”, esclamò il moro.

“Beh, sto ancora imparando”, rispose lui sorridendo, “E  sto di sicuro imparando dal migliore. Il mio RE!”

                  Artù sorridendo scosse lievemente la testa.

“Il cervello è il tuo,amico.”

 Morgause guardò orgogliosa entrambi, poi passo’ lo sguardo sulla sorella.

“Coraggio,andiamo.”

“Sì. C’é molto  da fare. Artù.”, abbracciò il fratello,e sorrise , “Ce la faremo. Ne sono certa!”

“I Pendragon uniti.. non li batterà mai nessuno.”, rispose lui fiducioso  “Ora su,andate. Carot. ”

“Sì Artù?”

“A te e Lancillotto dispiacerebbe uscire in perlustrazione?”

“No, Sire Artù.”, rispose  lui inchinandosi, “Lo rintraccio e andiamo immediatamente.”

Lui gli sorrise.

“Vi ringrazio. Ah, e.. Carot. Sai  che puoi darmi del ‘tu’.”

“Sì, lo so. Ma ‘ Sire Artù’ è una via di mezzo, e la trovo più rispettosa. Ed io vi.. Ti rispetto moltissimo. Sei il mio esempio. “

A Merlino sfuggì una  piccola risatina.

“ Attento. A questo modo gonfi oltre misura il  suo egO!”

 Carot scoppiò a ridere, mentre Artù rise tra i baffi e guardò l’amico.

“Come preferisci, amico mio. E..Grazie.”

“E’ la  pura verità. Cerco Lance. A più tardi.”, e uscì.

Quando lui fu  uscito, Artù si avvicinò a Merlino con finta espressione seria.

“Cos’è questa.. faccenda del mio ego, SERVITORE IDIOTA?

Il moro, sorridendo tra i  baffi, tossicchiò e lo guardò di sott’occhio. Pure  lui fingendosi  serio.

“Beh, lo sappiamo tutti quanto il Vostro Ego sia … particolarmente sensibile ai complimenti, ASINO REALE.”

Artù lo guardò severamente, per l’esattezza FINGENDOSI severo , quanto offeso, poi si voltò  dall’altra parte. Dopodiché si girò nuovamente verso il consorte e, sorridendo, prese a fargli il solletico ( il pizzicorino).

“Ehi! No... fermo… !!”

 Sentendo Merlino ridere, scoppiò a ridere anche lui mentre il giovane mago rispondeva all’ “attacco”;.  E presero a rincorrersi per tutta la tenda.

“ Preso! 

Merlino sorrise e posò le braccia su quelle di Artù che  gli circondavano la vita senza stringere. Le sue  mani cercarono  quelle del biondo, che strinsero quelle esili del moro, le loro dita s’incastrarono  in quelle dell’altro PERFETTAMENTE.

“Ho paura.”

Artù lo strinse un pochino  più forte e gli baciò con tenerezza i capelli. Più volte.

“ TI proteggerò a costo  della vita. Come ho sempre fatto, e come farò sempre.”

 Lui sorrise, e si appoggiò a lui.

“E io  mi fido di te, Ma…” si rigirò tra le  sue braccia e lo guardò negli occhi, “Non devi mostrarti un impavido  Cavaliere senza macchia e paura. Non con me.”

“Lo so.” Rispose baciandolo sulla fronte “Era il mio modo  per dirti che ci sono.”

“Ei. Tranquillo,lo so! E tu sai anche … che darei la mia Vita per proteggerti.”

 Artù sentì il sangue gelarsi nelle vene. E d’istinto lo abbracciò stringendolo molto forte.

“Ti prego. Ti SUPPLICO non dirlo più, Merlino. MAI PIU’. Già troppe volte  ho rischiato di perderti. Non accadrà  di nuovo.”

Artù.... ,Lui gli circondò le spalle con le braccia. Forte.

“Non  mi perderai mai più”

“Promettimelo.”

“Lo prometto.”, si staccò e lo guardò, “Te  lo prometto, Artù.”

 Artù gli sorrise posando una mano sul suo viso e guardandolo con Amore  immenso, lo stesso sguardo con cui lo guardava Merlino prendendogli la mano, e baciandogliela con devozione.

“Ti amo,Artù”

 Il giovane sorridendo si avvicinò e posò dolcemente  le sue labbra su quelle dello sposo,che corrispose con tantissima Tenerezza; Le labbra di   Artù scesero, baciando il collo, e l’incavo,  provocando in Merlino mille brividi. Poi lo fece indietreggiare fino alla balla di fieno,coperta da un telo,che  sostituiva il letto.

“As..petta….”

Merlino,sentendo quelle labbra torturargli  con tanta dolcezza il collo,prima di perdere  definitivamente il controllo e  la lucidità, volse lo sguardo sull’apertura della tenda, le iridi si tinsero d’oro, e la tenda  si chiuse. Adesso, poteva scollegarsi  da tutto il resto del Mondo. Esso non contava. NON in Quel momento. Le sue mani viaggiarono sino alle spalle di Artù,  si staccò leggermente per poi sganciare l’armatura,  mentre le mani di Artù gli sfilavano i pantaloni; le loro labbra si toccarono  di nuovo, dapprima dolcemente poi con più passione.

 I due si buttarono sulla balla  di fieno, Merlino ribaltò le posizioni per poi gettarsi  sul collo del Re , torturandolo con la lingua mentre Artù iniziava a gemere; le mani ormai esperte del moro alzarono la maglia del Re, e baciò il petto  prendendo tra le labbra un capezzolo. Il biondo gemette  e s’inarcò verso di lui.

Dei… Sentirti gemere per me é… ogni volta sempre meglio..!

Mi.. fai impazzire, amore mio… ,, poi sorrise, Adesso tocca a ME, però.

Artù  ribaltò difatti le posizioni,di nuovo,  baciandolo con passione e Amore, per poi scender ancora su incavo e  collo, torturandoli di baci. Fece scivolare una mano sotto la maglia e poi prese un capezzolo tra le labbra:  sentì il suo Merlino gemere e inarcare la schiena, e per  questo sorrise.

Le loro labbra  si cercarono nuovamente, baciandosi con Passione, Merlino si tirò su per cercare l’elastico dei  calzari di Artù e, aiutato da lui, glieli tolse. Per poi baciarlo di nuovo. Artù  rallentò la frenesia del bacio e Merlino sorridendo lo seguì stendendosi di nuovo, seguito dal suo amato sposo che cercò la sua mano, e la trovò. Le due mani  si strinsero ,mentre Artù entrava in Merlino: i due giovani  amanti si amarono con Dolcezza, Passione e infinito Amore, raggiungendo  successivamente INSIEME l’apice. Sussurrando il nome dell’  altro per poi baciarsi.

Le labbra  d’Artù  si posarono sulla fronte  del suo Mago.

“Ti amo Merlino. Più di quanto  tu possa immaginare”

“ Resteremo uniti…”, rispose lui sorridendogli, “come due facce della”

“stessa medaglia. SEMPRe .. e COMUNQUE.”

Merlino si strinse a lui che si sdraiò accanto, e s’accoccolò al suo petto.  Lasciandovi un tenero piccolo bacio. E poi, passato qualche minuto, sospirò  triste.

“Dobbiamo rivestirci, Artù.”,disse, “I tuoi uomini han bisogno di te, amore.”

“Lo so..”

 Merlino  con un altro sospiro alzò il viso, lo baciò, e poi si alzò rintracciando i suoi calzari e lanciando ad Artù i suoi sul viso, ridendo, e il Cavaliere li afferrò con un sorriso  , alzandosi , e infilandoseli.

“Grazie per  avermeli lanciati sul viso, Merlino.”

L’altro rise.

“Quando desideri,mio consorte.”

Non  appena riaprì la tenda [con la Magia], apparvero  Lancillotto e Carot, tornati in quel momento dalla spedizione di perlustrazione.

“Entrate.”

“Grazie Merlino.”, Lance entrò seguito dall’altro,  “Abbiamo qualcosa di  riferirti, Artù.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ragazze… MI DISPIACEEE!!!! ;((( mi dispiace mi  dispiace chiedo PERDONO UMILMENTISSIMAMENTE! !!

E’ che sono giornate piene! Non ho tempo  per postare, e devo  poi scriver altri chappies.. e studiare  per l’Uni. .Cerco di essere piu’ puntuale ok?? Ve lo prometto lo  giuro solennemente!!

Spero  vi possa   piacere questo chappy ^.^

  
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