16/01/2011
13 recensioniNata per uccidere
Prologo
Schiva, girati, para.
Abbassati, affonda, colpisci.
Uccidi.
Una danza macabra e letale, in cui era impossibile sbagliare.
Almeno per lei.
Una figura interamente coperta di nero si alzò dal cadavere che aveva appena depredato: alta e slanciata, i tratti del viso, così come i capelli, erano nascosti in modo da non poter essere riconosciuti.
Il respiro era affannato, ma con il passare dei secondi andò regolarizzandosi. L'euforia che l'aveva colta era andata scemandosi, lasciandola in uno stato di calma interiore.
Ci fu uno scricchiolio e la calma evaporò all'istante, sostituita dall'istinto.
La figura scattò e il nuovo venuto venne immobilizzato dal pugnale ancora sporco di sangue puntato alla gola.
« Complimenti, mai abbassare la guardia. A volte può essere fatale »
Il braccio che teneva puntato il pugnale si rilassò, fino ad abbassarsi e a riporre l'arma nell'apposita custodia.
« E' una delle prime cose che mi hai insegnato, se non sbaglio, maestro »
La figura si scoprì il capo, rivelando una lunga treccia di capelli rosso rubino e un viso ancora da ragazzina.
Il maestro sorrise, ma di un sorriso freddo, di quelli che non contagiano gli occhi.
Il sorriso di un assassino.
« Ci sei quasi, Lilian. Ti manca solo un'ultima prova »
La ragazza rimase in silenzio.
« Sai bene di cosa sto parlando, lo sai meglio di me »
Lily abbassò lo sguardo, un sorriso ferino sulle labbra, mentre dentro di lei sentiva farsi strada la consapevolezza.
“...lo devi fare... lo vuoi fare...”
Dopo anni e anni di addestramenti, finalmente sarebbe arrivata alla tanta agognata meta.
“...uccidere, mettere fine alla sua esistenza...”
Sarebbe diventata ciò che era destinata ad essere fin dalla nascita.
“...è il tuo destino, il nostro destino...”
Ciò che il suo subconscio le diceva fin da quando era piccola, quando per puro divertimento torturava gli animali, o feriva intenzionalmente i suoi cugini più piccoli.
“... sei fatta così, sei semplicemente te stessa...”
Quella voce, che le diceva sempre cosa fare, la stessa che l'aveva guidata dopo la fuga, conducendola dall'uomo che ora si trovava di fronte a lei, il suo mentore.
Il suo maestro.
Sarebbe diventata finalmente un'assassina vera e propria, e per farlo avrebbe dovuto recidere l'ultimo legame con la sua vita passata.
“... dillo, ora!”
« Lo farò » disse Lilian sollevando lo sguardo e puntandolo con convinzione negli occhi del maestro.
« Ucciderò mio padre »
MY SPACE
Salve, popolo di EFP! Spero di non disturbare con questo mio tentativo di Long sulla nuova generazione.
Non si capisce molto da questo prologo, ma già dal primo capitolo inizieranno a delinearsi per bene le varie situazioni.
Era da un po' che pensavo a questa fanfiction, e così finalmente
ho trovato il tempo pe rmetterla per iscritto. S'ispira leggermente
alla storia di Dubhe nelle Guerre del Mondo Emerso, ma come capirete
più avanti da ciò trae solo il fatto che la protagonista,
la nostra Lily Luna, sia un'assassina.
Che ne dite di lasciare una recensioncina piccina picciò? Giusto
per farmi sapere se l'idea vi piace o se è proprio da buttar via
:)
Un saluto a tutti!
Nana_Bianca