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Autore: broken dreams    17/01/2011    3 recensioni
"Ritornava a lei, perché nonostante non fosse stata mai sua, a lei aveva consegnato la sua anima".
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Storia partecipante al Severus' Life Contest indetto da Sevvie e arrivata 1°

PAROLA ASSEGNATA DA INSERIRE ALL'INTERNO DEL TESTO:  Risata
FRASE O TITOLO DI CANZONE ASSEGNATA: "...usami, straziami, strappami l'anima. Fai di me quel che vuoi, tanto non cambia l'idea che ho di te..."
RATING: Verde
GENERE: sentimentale, malinconico
NOTE/AVVERTIMENTI: one-shot. "Ritornava a lei, perché nonostante non fosse stata mai sua, a lei aveva consegnato la sua anima".

CONTESTO: dal settimo libro
NdA(facoltativo): Fic incentrata su Severus Piton e il suo amore per Lily. E' ambientata nel momento della morte di Severus nel settimo libro.


 


 Con lanima incatenata

 

 

 

Ci sono molti modi per rappresentare la morte.
I più se la immaginano come uno scheletro celato da mantello e cappuccio scuri e logori, in quella falce che con un sibilo squarcia l’aria staccando gli ultimi brandelli di vita dalle sue vittime. Quella figura che inghiotte ogni cosa, macabro alterego del Creatore dell’universo. Nessuno sa di preciso quando arriverà, quindi nessuno può sapere quando sarà il proprio turno ma possiamo esser certi che arriverà. Presto o tardi. Arriverà. Ma c’è qualcuno che forza la sua mano e allora la morte compare con diversi aspetti. Diversi volti che ti rincorreranno negli incubi peggiori fino all’esalazione del tuo ultimo respiro.

 

Per Severus Piton – mangiamorte prima e poi spia di lunga data – la morte aveva l'aspetto di un uomo: Lord Voldemort.

Non perché avesse paura di lui, anzi per un lungo periodo aveva condiviso le sue idee. Cullandosi nei suoi folli propositi di sterminio e dominio sul mondo magico. Probabilmente oggi avrebbe ancora abbracciato la sua causa se lui non avesse osato posare la sua mano di morte sull’unica persona che non avrebbe dovuto toccare. Neppure sfiorare.

 

…e usami,

 

L’amore ha sempre avuto molteplici significati per tutti sia per i maghi che per i babbani.

Dolce come il profumo di un prato di fiori in primavera, intenso e avvolgente come il fuoco in una giornata invernale, devastante e irrefrenabile come una tempesta. Sempre in evoluzione, sempre con forme diverse. Una leggenda babbana racconta di un uomo così temerario da andare negli inferi, rischiando la propria vita, pur di restituirla alla sua amata.

Ma allo stesso tempo amaro come un tramonto che si chiude su una splendida giornata, doloroso e mortale come una pugnalata in mezzo al cuore.

 

…straziami,

 

Severus Piton aveva passato buona parte della sua vita solo, sopravvivendo all’amore semplicemente non lasciandogli spazio, anestetizzato per non provare dolore. Per lui L’amore, quello vero, era stato l’inferno più tenebroso che aveva dovuto attraversare. Il camino per uscirne era stato tortuoso e a dire il vero non ebbe mai la forza di lasciarlo. L’amore per Severus Piton aveva un volto preciso, quello di una donna.

Quello di Lily Evans.

…strappami l'anima,

 

Il rimorso per molte persone è un gesto mancato. O omesso. Un’azione che avrebbe cambiato il corso del destino. Il rimorso è uno stato di pena, di turbamento della mente, di riflessione interiore, di non serenità, di dolore morale che provoca una sensazione di rammarico. Qualcuno disse che il rimorso non è altro che un sacco pieno di mattoni e che non bisogna far altro che scaricarlo.

 

Per Severus Piton il rimorso aveva le sembianze di una fotografia sbiadita in una cornice, chiusa a chiave in un cassetto. Cieca alla luce del giorno, inconsapevole del suo quotidiano inferno.
Gli costava fatica persino guardarla: gli ricordava in maniera tangibile di esserne suo prigioniero. Schiavo del suo sorriso, dei suoi occhi, della sua anima. E a quella foto lui mostrava uno sguardo spento che detestava riconoscere come suo. Sentiva di essere solo e a volte, nei momenti più bui, non sapeva più a chi apparteneva quel volto che vedeva riflesso nel vetro della cornice.

 

fai di me quel che vuoi

 

La risata è una reazione di carattere nervoso che si manifesta, nel comportamento umano, in più contesti. In genere, si tratta di una risposta emotiva di fronte all'esperienza del comico, o a sensazioni intense di allegria, piacere, benessere. Tuttavia, la risata può anche avere il ruolo di sfogo di emozioni di segno opposto, come la tristezza e la rabbia.

Riverso a terra, agonizzante. Severus Piton premeva la mano sul morso di Nagini. Stava morendo ma rideva. Rideva sguaiatamente, gli occhi stralunati come un pazzo, il volto sformato in una strana espressione.

Rideva perché anche ora, straziato, con l’anima che gli è stata strappata via, il suo ultimo pensiero era rivolto ancora a lei.

tanto non cambia l'idea…

 

Rideva perche ritornava a lei, dopo tanti anni in cui aveva vagato senza scopo. Ritornava al suo fianco, là dove il suo posto era sempre stato. Perché anche se lei lo aveva tradito, sposando un altro, avendo un figlio con un altro, lui gli era sempre rimasto fedele, dedito alla sua padrona per tutto questo tempo.

 

Ritornava a lei, perché nonostante non fosse stata mai sua, a lei aveva consegnato la sua anima.

che ormai ho di te…

 
   
 
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